Wimbledon, Djokovic: “Kyrgios non ha esperienza di finali Slam, ma vive per questi palcoscenici”

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Wimbledon, Djokovic: “Kyrgios non ha esperienza di finali Slam, ma vive per questi palcoscenici”

Pozioni magiche, tifo contro, partenze lente che esigono rimonte, il servizio di Kyrgios e molto altro nell’intervista di Novak Djokovic dopo il match con Norrie

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Novak Djokovic – Wimbledon 2022 (foto via Twitter @rolandgarros)
Novak Djokovic – Wimbledon 2022 (foto via Twitter @rolandgarros)
 

Novak Djokovic ha raggiunto la sua ottava finale a Wimbledon, battendo in semifinale Cameron Norrie, il brit che non ti aspetti, forse che non vorresti, ma in ogni caso il numero 1 al Servizio di Sua Maestà e 12° tennista al mondo. La versione diesel di Nole si presenta in sala stampa subito sorridente per l’esito dell’incontro e il risultato raggiunto. “Buon match, oggi” commenta il venti volte campione Slam. “Non ho cominciato bene come nella maggior parte delle mie partite qui a Wimbledon. Non mi sentivo bene, tanti errori, non trovavo il ritmo. Eravamo entrambi nervosi. Lui l’ha gestita meglio ed è stato il giocatore migliore per un set e mezzo. Il match è girato sul 4-3 quando ha giocato un brutto game”.

D. Nick Kyrgios era qui prima dicendo che voi due avete sviluppato una bromance. Come si è sviluppata la vostra relazione negli ultimi anni?

Novak Djokovic: “Non so se possiamo ancora definirla bromance, ma sicuramente abbiamo una relazione migliore di quanto fosse prima dello scorso gennaio. Quando per me si è fatta dura in Australia, lui è stato uno dei pochi giocatori che mi ha dato sostegno pubblicamente. Lo rispetto molto per questo.”

 

D. Volevo chiederti della tensione, di come trovi l’equilibrio tra il quadro più piccolo di giocare bene nel momento, di vincere il match, e il quadro più grande, le cose che sono in gioco. Hai detto di esserti sentito nervoso oggi all’inizio. I generi di storia per cui stai lottando, come li vivi nella tua mente.

ND: “So cosa c’è in gioco. Ogni match, ogni Slam che gioco a questo punto della carriera, c’è tanto in gioco. Non so quante opportunità di vincere trofei major avrò ancora. Mi approccio con una mentalità positiva, fiducia e intenzione di vincere. Come lo si bilancia? È davvero soggettivo, ogni giocatore è diverso. Non posso e non voglio parlare dei dettagli e delle mie routine per farmi sentire bilanciato e preparato. Ma non c’è garanzia perché sul campo possono succedere tante cose, pressione, aspettative. A volte le controlli meglio del tuo avversario, a volte no. Però, l’esperienza che ho a questo livello contro qualcuno che non ha mai giocato una finale Slam potrebbe essere leggermente a mio favore. Allo stesso tempo, conoscendolo, non sembra che possa farsi schiacciare dalla pressione. Lui gioca a fari spenti ogni volta che entra in campo. Gran potenza nel servizio e nel gioco, sarà aggressivo, me lo aspetto.”

D. Puoi spiegarci una cosa? Ci sono tue immagini in cui sembri inalare o cose del genere da una bottiglia. Di cosa si tratta? È un’illusione ottica?

ND: “Pozione magica (risata). È tutto ciò che posso dire. Aiuta.”

D. Quindi è…

ND: “Lo scoprirete presto, ma non posso parlarne ora.”

D. Hai parlato della tua esperienza e della prima finale per Nick. Ricordi quando hai giocato la tua prima finale Slam contro Roger allo US Open. Lui era uno dei più grandi di sempre. Ora Nick gioca contro di te, uno dei più grandi di sempre.

ND: “Nel 2007? Non ricordo le sensazioni che avevo, ma certo ero super-emozionato. Non sentivo troppa pressione di vincere perché per me era già un risultato enorme. La pressione era su Roger, il favorito. La situazione potrebbe essere simile, anche se Nick non è giovane come me nel 2007. ciò lo aiuterà perché è più maturo mentalmente, ha più anni in campo nelle gambe e più incontri, grandi incontri. In realtà, è un giocatore da big-match. Guardando la sua carriera, il miglior tennis che ha giocato è sempre stato contro i top player. Ecco perché lo rispetto, perché sappiamo cosa può mettere in campo.”

D. Guardando alla traiettoria della carriera di Nick, sei sorpreso di trovarlo in finale? Ti prepari in modo diverso per giocare con qualcuno così imprevedibile?

ND: “In un certo senso, è una sorpresa per via della sua classifica. Forse non molti gli davano chance di arrivare in finale. Noi tennisti sappiamo quanto è pericoloso, specie sull’erba. Mentalmente sembra in uno stato migliore che in passato. Sono le opportunità che ama, i grossi palcoscenici. Quindi, non è davvero una sorpresa. Come fan del tennis, sono contento che ci sia lui perché ha tanto talento e se lo merita.”

D. Ora che hai tanta esperienza, non importa quando affronti contro qualcuno che gioca davanti al suo pubblico come oggi o è ancora complicato?

ND: “Non è mai piacevole quando l’intero stadio tifa per il tuo avversario. Certo, me lo aspettavo. Lui [Norrie] ha perso la concentrazione qualche volta e io sono riuscito a prendere il controllo del match. Chiedeva il sostegno del pubblico e lo otteneva. Anche se ero avanti di un break nel quarto, mi sentivo costantemente braccato da lui. Sentivo tanta pressione per tenere il servizio.”

D. Ovviamente non volevi rimanere dietro oggi o nei quarti o nella finale dell’anno scorso. Pensi che faccia parte della tua personalità divertirti a risolvere i problemi?

ND: “Beh, sono costretto a farlo. Tutti devono adattarsi e accettare le circostanze e trovare soluzioni per vincere. Per me forse è a un altro livello perché ho a che fare con cose fuori dal campo, come il pubblico dalla parte del mio avversario. Ci sono abituato. Più hai esperienza di queste situazioni, non è che ti senti meglio ma più preparato.”

D. Non giochi con Nick da un po’. Cosa rende così eccezionale il suo servizio?

ND: “Il movimento è molto fluido e velocissimo. Può colpire davvero ogni angolo ed è difficile da leggere.”

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WTA Miami: Andreescu, altro infortunio. Esce dal campo in sedia a rotelle

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Bianca Andreescu - Miami 2023 (foto Twitter @SportsHorn)

[18] E. Alexandrova b. B. Andreescu 7-6(0) 0-2 rit.

Poteva essere il ritorno che il tennis femminile stava aspettando da tanto tempo. Bianca Andreescu aveva vinto e convinto in questo ultimo mese, uscendo solamente per mano della n. 1 del mondo Swiatek a Indian Wells e gagliardamente in campo negli ottavi di finale nel Miami Open.

Ma durante il suo match contro Ekaterina Alexandrova, poco dopo la ripresa del gioco che ha seguito l’interruzione per pioggia, Bianca Andreescu si è improvvisamente accasciata sul cemento reggendosi la caviglia sinistra, incapace di rialzarsi o di appoggiare alcun peso sul piede infortunato.

 

È ovviamente presto per speculare sulla natura dell’infortunio di Andreescu e soprattutto sulla sua gravità, ma le immagini della canadese costretta a lasciare il campo in sedia a rotelle sono state un duro colpo per tutti gli appassionati di tennis e soprattutto per i tifosi di una tennista che ha già passato lunghi periodi lontana dal campo a causa degli infortuni.

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ATP

ATP Miami: Super Sonego! Strapazza Tiafoe e trova F. Cerundolo per sognare i quarti

Prestazione maiuscola di Lorenzo Sonego che non dà scampo a Frances Tiafoe. Negli ottavi ora c’è l’argentino Francisco Cerundolo che ha eliminato Felix Auger-Aliassime

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Lorenzo Sonego - Miami 2023 (foto Ubitennis)

(da Miami il nostro inviato)

L. Sonego b. [12] F. Tiafoe 6-3 6-4

Ce lo aveva detto il suo coach Gipo Arbino che Lorenzo Sonego stava giocando bene, ma non ci immaginavamo che potesse giocare così bene. Concentrato, calmo, non si è nemmeno fatto distrarre dall’interruzione per pioggia che sembrava arrivata per gettare una ciambella di salvataggio a Frances Tiafoe, che stava naufragando rapidamente nel mare di vincenti messi a segno da Sonego.

 

Una prestazione davvero convincente che lascia sperare in qualcosa di più, ora che negli ottavi di finale c’è l’argentino Francisco Cerundolo, vincitore di Felix Auger-Aliassime nel pomeriggio.

PRIMO SET – Inizio delle grandi occasioni per un Sonego in grande spolvero, dominante al servizio e pronto a giocare la partita con il coltello tra i denti. Tiafoe di contro sembrava un po’ più letargico e certamente non reattivo come al solito con il diritto. Un brutto game dello statunitense sull’1-2 con un doppio fallo e tre gratuiti lanciava subito Sonego avanti di un break, e il piemontese non si faceva pregare, issandosi subito sul 4-1 facendo ancora leva su un servizio davvero letale.

Una serie di 12 punti a 1 in favore di Sonego lasciava Tiafoe quasi tramortito, si scuoteva un po’ tenendo il servizio per il 4-2 ma in risposta era notte fonda. Sonego provava a chiudere subito il set all’ottavo gioco andando a set point con due splendide accelerazioni da fondocampo, ma Tiafoe si salvava con un diritto lungo di Lorenzo. La fine del set era comunque rimandata di poco: un passante di rovescio dell’americano usciva di pochissimo, e un paio di punti dopo Sonego incamerava il primo set per 6-3 in 31 minuti.

SECONDO SET – Giusto per rendere la serata ancora più complicata per lui, Tiafoe si inguaiava subito nel game d’apertura cedendo immediatamente il servizio. Sonego ci metteva del suo con due splendide risposte anticipate, ma l’errore finale di diritto è di Tiafoe.

A questo punto alcune gocce di pioggia ritardavano il gioco, ma qualche minuto di pausa e una rapida passata delle righe con gli asciugamani risolvevano la questione. Sonego continuava a dettare legge sul suo servizio, chiudendo il game a zero con un diritto scentrato che si trasformava in vincente.

Il gioco proseguiva seguendo i servizi fino al 3-2 Sonego, quando un temporale importante costringeva tutti a riguadagnare lo spogliatoio.

Due ore e sette minuti più tardi si riprendeva con Sonego al servizio e a tre turni di battuta dagli ottavi di finale. I due partivano molto concentrati sui propri game di servizio, Tiafoe provava a caricarsi ruggendo un “come on” dell’arena ormai semivuota, che però rispondeva intonando canti di incoraggiamento al cambio di campo.

Ma i due continuavano a servire come indemoniati, avvicinando quindi il traguardo per Sonego. Al cambio campo del 5-4 il deejay provava la carta “Rick Astley” proponendo al pubblico un “Never Gonna Give You Up” per Tiafoe, ma Lorenzo teneva il servizio a 15 e poteva esplodere nella sua celebrazione per il suo primo ottavo di finale a Miami.

DREAM ON – La dedica a Gipo Arbino sulla telecamera suggella il lavoro che i due hanno fatto insieme in tutti questi anni e soprattutto in questi ultimi difficili mesi nei quali il tennis c’era, ma i risultati non arrivavano. Con questa vittoria Sonego è sicuro di rientrare nei primi 50 della classifica, con la possibilità di guardare ancora più in alto in vista di un ottavo di finale non chiuso contro Francisco Cerundolo, semifinalista qui a Miami lo scorso anno (anche grazie alle vesciche di Sinner che nei quarti di finale gli lascio strada libera dopo mezzo set) contro il quale non ci sono precedenti.

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ATP

Miami, il programma di martedì 28 marzo: Trevisan secondo match sul centrale, Sinner apre sul Grandstand, Sonego nella notte

Martina sfiderà Rybakina dopo Fritz-Rune. Jannik aprirà le danze sul secondo campo contro Rublev

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Hard Rock Stadium - Miami 2023 (foto Twitter @Ubitennis)

Il menù del Miami Open con il passare dei giorni inizierà anche ad assottigliarsi, ma con piatti sempre più golosi. Martedì 28 marzo, a partire dalle 17 italiane (le 11 in Florida) sarà tempo di ottavi di finale maschili e dei due quarti della parte alta del tabellone femminile. E gli appassionati di tennis in Italia potranno gioire: i nostri due beniamini già sicuri di scendere in campo (in attesa del match di Lorenzo Sonego) giocheranno infatti ad orari “umani” per il Bel Paese. Martina Trevisan, la n.1 azzurra, giocherà il primo quarto di finale 1000 della carriera come secondo match sullo Stadium, il campo centrale, non prima delle 20:00 italiane, opposta a una delle giocatrici del momento come Elena Rybakina. Prima e dopo di lei, sull’impianto principale, due partite maschili assolutamente da non perdere, quelle tra Taylor Fritz e Holger Rune e l’attesissima Carlos Alcaraz contro Tommy Paul (l’ultima volta furono fuoco e fiamme).

Nella notte, non prima dell’1 italiana, sul centrale giocheranno invece Jessica Pegula contro Anastasia Potapova, in una forma smagliante, e a chiudere Daniil Medvedev, a dir poco favorito contro Quentin Halys. Ma il russo che più tocca da vicino i colori tricolori nella giornata degli ottavi è però Andrey Rublev: la tds n.6 aprirà infatti il programma del Grandstand, alle 17:00, contro Jannik Sinner, ben determinato a non frenare la propria corsa. A seguire giocheranno Van De Zandschulp – Ruusuvuori e Khachanov – Tsitsipas, in una partita in cui il russo potrebbe riscattare la sconfitta nella semifinale dell’Australian Open se le versioni di entrambi saranno quelle ammirate contro Lehecka e Garin. Infine, e questa è l’unica piccola “nota dolente”, potrebbe esserci Sonego. Il torinese, dovesse battere Tiafoe, affronterà Cerundolo nell’ultimo match in programma sul Grandstand, quello della sessione serale, con start previsto all’1 di notte (le 19:00 in Florida). Dunque il secondo ottavo della carriera di Lorenzo a Miami potrebbe richiedere uno sforzo ai tifosi al di qua dell’oceano…dopo aver disinnescato il miglior Big Foe della carriera.

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