Challenger Verona: Maestrelli cerca il primo trionfo, in finale c'è Cachin

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Challenger Verona: Maestrelli cerca il primo trionfo, in finale c’è Cachin

Francesco ottiene un’importante vittoria in semifinale con Ofner. Ma l’argentino, reduce dalla vittoria a Todi, è un cliente ostico

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Francesco Maestrelli - Verona 2022
Francesco Maestrelli - Verona 2022
 

Giorno di finale al Challenger di Verona. Alle 21.15 sul bellissimo centrale del CT Scaligero scenderanno in campo il nostro Francesco Maestrelli e il favorito argentino Pedro Cachin, per decidere chi succederà al danese Holger Rune nell’albo d’oro del torneo. Entrambi i finalisti sono reduci da due semifinali che potremmo definire drammatiche. Ha cominciato Maestrelli che, pur rimanendo quasi sempre in controllo contro l’austriaco Sebastian Ofner, ha visto più volte allontanarsi il traguardo, anche quando questo sembrava essere così vicino. E’ successo nel tie-break del secondo set quando il tennista pisano, dopo aver incamerato il primo, si è trovato sulla racchetta due match point consecutivi che però non è riuscito a sfruttare per ritrovarsi in pochi minuti a dover affrontare un terzo set che avrebbe potuto essere molto difficile. Ma ormai abbiamo imparato a conoscere il 19enne talento toscano e sappiamo che nelle difficoltà riesce ad esaltarsi. Così ha ripreso a macinare il proprio gioco, incurante di un fastidioso tifo contrario (ricordiamo che Ofner gioca il campionato a squadre con il circolo scaligero), e, poco meno di un’ora dopo i primi match point, si è ripresentato alla cassa per ritirare quel che gli spettava. Punteggio finale: 6-4 6-7(6) 6-3. Non più facile è stato il compito dell’argentino Pedro Cachin che contro Marco Cecchinato è rimasto in campo due ore e mezza prima di concludere 6-7(12) 6-0 7-5. Il tennista siciliano ha giocato a tratti molto bene, tanto da sembrare quello del 2018, per poi piombare in clamorose amnesie che ogni volta riammettevano in partita l’avversario. L’azzurro ha quasi sempre condotto le danze (a parte il buco nero del secondo set) ma contro un ribattitore infaticabile come l’argentino non basta comandare il gioco, bisogna anche avere il pugno del ko. E proprio questo è mancato al Ceck che così non riesce a salire nemmeno su questo treno, anche se non ci sembra che gli manchi molto per superare questa prolungata crisi. Cachin, fresco top 100 e vincitore la scorsa settimana a Todi, continuerà la sua rincorsa al tabellone principale degli US Open (in questo momento sarebbe dentro), cercando di far cadere nella propria tela anche Maestrelli che, da parte sua, farà di tutto per portare a casa la sua prima vittoria Challenger (in maggio perse in finale a Francavilla al Mare contro Matteo Arnaldi). Comunque vada il nuovo best ranking, alla posizione n.264, è già in cassaforte.

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