ATP Gstaad: Berrettini se la cava anche nelle giornate 'no'. Battuto in rimonta Martinez

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ATP Gstaad: Berrettini se la cava anche nelle giornate ‘no’. Battuto in rimonta Martinez

A due punti dalla sconfitta, Matteo Berrettini risale e supera al terzo Pedro Martinez. È semifinale con Dominic Thiem

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Matteo Berrettini - Gstaad 2022 (foto @SwissOpenGstaad)
 

[2] M. Berrettini b. [5] P. Martinez 3-6 7-6(5) 6-1

Matteo Berrettini prima di questa partita veniva da 10 vittorie consecutive, maturate tra Stoccarda e Queen’s, tornei dove ha trionfato dopo l’infortunio alla mano che lo ha tenuto fermo a lungo. Oggi questa striscia sembrava potersi arrestare contro Pedro Martinez, n.52 del mondo che sta attraversando indubbiamente la stagione migliore della sua carriera: a maggio è entrato per la prima volta tra i primi 40 del mondo, mentre a Miami ha raggiunto per la prima volta in carriera un terzo turno in un 1000, ma l’apice è sicuramente il primo titolo ATP conquistato sulla terra di Santiago. Il 25enne spagnolo però, come un cumulo di neve sotto i raggi del cielo svizzero, si è sciolto a due punti da match, trovandosi 5-1 nel tiebrek del secondo set.

Berrettini, nonostante il gioco incostante, è riuscito a risalire vincendo per 3-6 7-6(5) 6-1 in due ore e un quarto. In questo modo centra la 17esima semifinale ATP in carriera allo Swizz Open, con quello che è il 10° match stagionale dove raggiunge almeno 15 ace, mentre c’è da registrare anche il record negativo di doppi falli: 5. Ora affronterà Dominic Thiem, ancora alla ricerca di fiducia dopo l’intervento al polso.

Il tabellone completo del torneo

PRIMO SET – Berrettini appare un po’ contratto ad inizio partita, peccando un po’ di precisione da fondo campo. Martinez invece si dimostra più centrato e solido nei suoi turni di battuta. Nel quarto game a Matteo manca la prima e Martinez ne approfitta per attaccare la sua seconda; lo spagnolo arriva a palla break e dopo l’ennesima risposta aggressiva strappa il servizio all’italiano. Il rendimento dello spagnolo al servizio è eccellente, Berrettini fatica a crearsi occasioni per arrivare a palla break. Dopo un settimo game in cui Matteo è arrivato ai vantaggi ma senza capitalizzare, Martinez archivia il primo set in un nono game in cui il 26enne romano ha avuto anche la palla del contro break. Il punteggio è 6-3 dopo 45′.

SECONDO SET – Berrettini sembra aver accusato il colpo e ad inizio ripresa deve affrontare subito due palle break, fortunatamente il servizio lo assiste e grazie a due ottime prime (di cui un ace) l’azzurro porta a casa il primo game. Martinez dal canto suo continua imperterrito a servire alla grande rendendo la vita difficile in risposta a Berrettini il quale, lungo la strada che porta al tiebreak, non trova neanche una goccia di palla break. Il n.52 del mondo tiene addirittura tre game di fila a ‘0’. Sul 6 pari purtroppo le cose non migliorano per il tennista romano: il suo dritto fa i capricci e così anche lui, che esprime con pacatezza il suo disappunto al suo angolo. Con un doppio fallo sanguinoso, Berrettini concede il primo mini-break a Martinez (3-1) e il punto successivo sembrerebbe rappresentare la resa definitiva: un dritto al volo schiacciato a rete lo fa sprofondare e si ritrova sotto 1-5.

Martinez si ritrova con tutta la pressione di chiudere quello che sarebbe il match più importante della sua carriera (la prima vittoria contro un top 20)… ed evidentemente è troppo da sopportare visto che dopo il cambio campo non farà più un punto. Berrettini recupera da sotto 1-5 nel tiebreak del 2° set, infilando sei punti consecutivi (alcuni di pregevole fattura) e portando a casa un set in cui sembrava spacciato. Il dritto torna a dargli una mano e il vincente incrociato in uscita dal servizio che vale il parziale dopo un’ora e 40 di gioco è splendido.

TERZO SET – Sembra ormai un altro giocatore Martinez, falloso sia col gioco da fondo e che dal punto di vista tattico; dall’altra parte invece c’è un Berrrettini galvanizzato che non si lascia scappare questo genere di situazioni e, notando un avversario in difficoltà, spinge sull’acceleratore dopo aver salvato due palle break in apertura di terzo set. Tradotto in termini di punteggio, questo ribaltamento di fiducia vale un 3-0 pesante (con due break di vantaggio) per il romano n.15 del mondo. Poco da aggiungere in una vittoria ormai divenuta prevedibile: al primo match point il passante di rovescio vincente di Matteo sancisce il 3-6 7-6(5) 6-1 dopo 2 ore e 16 minuti.

Il tabellone completo del torneo

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