Prima semifinale della stagione al Plava Laguna Croatia Open per Jannik Sinner, dopo la vittoria contro Carballes Baena. Nella conferenza stampa post-match l’altoatesino ha candidamente confermato come la regola del coaching, ora ufficialmente ammesso (entro certi limiti) nel circuito ATP, non ha cambiato molto le dinamiche in campo, ma ha soltato regolarizzato una situazione di fatto: “Qualche volta proviamo delle cose anche in partita, quindi gli chiedo quando è il momento giusto per provare. Ma era così anche prima… non andrò mai lì a fare una conversazione di 10-15 secondi. Alla fine dovrebbe sempre essere il giocatore a trovare la soluzione, come te la poteva dare prima, quando ti poteva dire se rispondere vicino o lontano.”
Il chiacchieratissimo cambio tecnico effettuato lo scorso inverno sembra aver creato un buon equilibrio intorno a Jannik, anche e soprattutto ora che al team si è aggiunto Darren Cahill come consulente. L’allenatore australiano sarà da solo all’angolo di Sinner durante il National Bank Open di Montreal, con Vagnozzi che si unirà al gruppo a CIncinnati prima dello US Open. “Abbiamo iniziato a parlarci al Roland Garros, l’ho incontrato personalmente a Eastbourne, era importante stabilire l’equilibrio giusto tra Simone e Darren. Era molto aperto, si è adattato a me e a Simone, mi sta aiutando molto, sono entrambi ottimi coach, e belle persone per cui è bello passare il tempo con loro, una volta stavo cucinando la cena e loro mi aiutavano.”
Questa l’intervista integrale.
