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WTA Washington: Raducanu vince una lotta insensata contro Osorio
Camila Osorio si auto-annulla due set point, Emma Raducanu spreca vantaggi e occasioni ma dopo quasi tre ore vince e commenta: “Penso di essere morta circa tre volte, poi sono tornata”

[2] E. Raducanu b. C. Osorio 7-6(5) 7-6(4)
È stato quello che può essere portato come esempio del “classico” match WTA. Che sia davvero così o l’idea esista solo nell’immaginario collettivo di appassionati e addetti ai lavori non importa granché dopotutto o, meglio, dopo tutto quello che abbiamo visto nella sfida vinta da Emma Raducanu su Camila Osorio in due set. Due set, sì, ma 2 ore e 50 minuti di grande intensità per le emozioni più che per il livello tecnico.
Possibilità di doppi break sfumate, pioggia di doppi falli nei momenti decisivi, smorzate-quasi-lob che hanno comunque portato il punto, vesciche, per una sagra di occasioni mancate, una guerra di nervi che ha cambiato più e più volte direzione.
Il tabellone del WTA 250 di Washington
Emma, che ai quarti troverà Samsonova, esce soddisfatta perché vincere in lotta senza esprimere il proprio miglior tennis fa sempre bene al morale (anche considerando la delicata questione del nuovo coach), ma anche Camila – che si è liberata di un paio di nomi ma per noi rimane MCOS – sorride alle fine, contenta di essere rimasta in piedi per quasi tre ore, lei che si era infortunata al primo turno di Wimbledon ed è rientrata vittoriosa all’esordio al Citi Open. Una pausa forzata non certo passata in spiaggia, come testimonierà durante il MTO la linea dell’abbronzatura che lascia il piede completamente bianco.
IL MATCH – Si inizia con Raducanu che fa tutto bene e Osorio che sbaglia un po’ tutto cedendo la battuta nel secondo game. Emma muove meglio la palla, mantiene il vantaggio e si guadagna in risposta l’occasione per il 5-2, ma la ventenne di Cúcuta trova un ottimo rovescio in uscita dalla seconda di servizio. Temperatura di 36° C, elevato tasso di umidità e le due faticano il giusto spesso intrappolate in scambi lunghi, “colpa” di Camila che non si risparmia nei recuperi nonostante la tosse la perseguiti a ogni pausa, mentre Emma accusa la fatica. Ecco allora che, nonostante quattro opportunità di tenere la battuta, concede il contro-break dopo 18 punti a un’Osorio più aggressiva che, senza alcun segno premonitore, prende il controllo della sfida. Raducanu le dà anche una mano mandandola 5-4 dopo la seconda fallita sulla palla break. Problemi in battuta anche per Cami al momento di chiudere il set, perché anche quando sei pressoché padrona dl campo, la tensione arriva. Anzi, a maggior ragione in quel caso: se pensi che la puoi perdere solo tu, ecco che il timore si avvera. E succede così che Osorio commette tre doppi falli da sinistra, due dei quali su altrettanti set point.
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Con entrambe che rimuginano sui rispettivi vantaggi andati in fumo, il livello scende e le due ormai si affidano più alla garra che alla tecnica. Raducanu tiene, l’avversaria subito la imita con un game sicuro ed è tie-break. Parte meglio Emma, ma poi perde un punto che pareva già vinto; meriti dell’altra che difende l’impossibile, certo, ma anche lo smash brit sbagliato ha il suo peso. Osorio va avanti grazie al doppio errore, poi Raducanu rinasce, conquista 4 punti di fila e il parziale dopo 82 minuti e 60 unforced complessivi (24 vincenti).
Nel secondo set, è ancora la n. 10 del mondo ad allungare per prima e di nuovo ha due chance per il doppio break (4-1) ma il combo servizio&dritto toglie dai guai la colombiana. Solo momentaneamente, però, perché MCOS chiede il MTO per un problema all’alluce destro che le viene completamente bendato. Con qualche limitazione negli spostamenti e il conseguente tentativo di abbreviare gli scambi, rimane in scia al settimo gioco risalendo da 0-40. Tante, troppe le opportunità perdute e il rientro colombiano si materializza sul 4 pari, ma la diciannovenne nativa di Toronto bada al sodo e va a servire per finirla qui. Solo un modo di dire, perché nessuno crede davvero che sia la fine, soprattutto Emma che sul 30-15 sfodera due doppi falli e un dritto rasoterra.
MTO per lei, con la fisio che le fascia un paio di dita della mano destra mentre i Tears for Fears cantano Everybody wants to rule the world, per quanto ognuna delle due contendenti si accontenterebbe di dominare il tie-break. Uno scambio gladiatorio permette a Emma di cambiare campo sul 4-2. Alla fine è lei, Raducanu, a vincerla, grazie a un punto in difesa e a una seconda aggressiva. O era un doppio fallo mancato?
SAMSONOVA RIMONTA TOMLJANOVIC – Nell’altro match giocato in contemporanea al Citi Open, la russa Liudmila Samsonova numero 60 del mondo, ha vinto per 4-6 6-3 6-2 sull’australiana Alja Tomljanovic, nove posizione più indietro di lei in classifica.
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Ufficiale: da quest’anno lo US Open in chiaro
SuperTennis trasmetterà l’ultimo Slam stagionale in chiaro gratuitamente, dopo oltre trent’anni

Come già preannunciato la settimana scorsa, lo US Open torna in chiaro sulla televisione italiana dopo 34 anni. Il canale televisivo SuperTennis gestito dalla Federazione Italiana Tennis e Padel annuncia di aver trovato l’accordo con la United States Tennis Association (la federtennis statunitense) per acquistare in esclusiva tutti i diritti media dello US Open, in un accordo pluriennale. Nel comunicato si legge che: “SuperTennis trasmetterà i match più importanti sia in diretta che in differita nell’arco delle 24 ore, mentre, in aggiunta, la piattaforma digitale SuperTenniX darà ai tesserati FITP e ai propri abbonati la possibilità di vedere tutte le partite del torneo in streaming”.
SuperTennis è visibile sul canale 64 del digitale terrestre e sul canale 212 di Sky Sport. SuperTenniX è scaricabile da Google Play, Apple Store e Prime Video ed è visibile gratuitamente da tutti i tesserati FITP o a pagamento dai non tesserati. L’abbonamento costa 3,99 euro al mese o 34,99 all’anno.
“La Federazione Italiana Tennis e Padel prosegue nella sua politica di sviluppo attraverso la promozione del Grande Tennis nel nostro Paese – ha commentato il Presidente Angelo Binaghi – Dopo aver fondato, 15 anni fa, il canale SuperTennis, riportando così il nostro sport nelle case di tutti gli italiani, e dopo aver riaperto una finestra in chiaro su Wimbledon, siamo ora orgogliosi di mettere a disposizione di tutta la vasta platea degli appassionati tricolori un altro dei quattro tornei più importanti del mondo. Gli US Open sono una delle competizioni che di recente ci hanno regalato le migliori soddisfazioni, inclusa la storica finale del 2015 vinta da Flavia Pennetta su Roberta Vinci, e, qualora questa fresca tradizione venga riaffermata nei prossimi anni sotto gli occhi del grande pubblico televisivo nazionale, ritengo che SuperTennis possa così contribuire non solo a promuovere vieppiù il tennis ma anche a incentivare i nostri giocatori a migliorarsi e a guadagnare in popolarità”.
Kirsten Corio, Chief Commercial Officer, USTA: “SuperTennis ha dimostrato di essere una fidata casa dello sport in Italia. Con così tanti giocatori italiani in questa nuova generazione di astri nascenti, è il momento ideale per dare il via a questa nuova collaborazione. Non vediamo l’ora di iniziare il lavoro a fianco di SuperTennis, con il comune obiettivo di accrescere sempre più la visibilità dello US Open”.
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ATP Miami, Alcaraz: “Con Sinner ci spingiamo a sviluppare il nostro gioco al 100%, sarà una bella rivalità”
“Non sono sorpreso di come ho recuperato dal mio infortunio perché conosco il mio corpo”, così il numero 1 Carlos Alcaraz appena arrivato in Florida. “Gioco a un grande livello perché sono rilassato e mi diverto”

Mentre a Miami il torneo femminile inizia con i primi turni, si svolge in concomitanza il media day, quella giornata riservata alle interviste dei top players, in un ambiente decisamente più informale delle solite conferenze stampa. Il target principale ovviamente è il numero 1 al mondo Carlos Alcaraz, fresco vincitore del Masters 1000 di Indian Wells.
D: C’è qualcosa che vuoi e puoi ancora migliorare nel tuo gioco a questo punto della carriera?
Alcaraz: Io dico sempre che c’è sempre qualcosina che si può fare meglio. Io posso migliorare nel mio gioco ogni giorno, ad esempio è per questo che i Big Three sono così forti, perché sono migliorati ogni giorno.
D: Lo scorso anno qui a Miami hai giocato tante belle partite nella corsa verso il titolo, come la vittoria su Tsitsipas. Ti piace l’atmosfera che trovi qui?
Alcaraz: Ho molto supporto qui, mi ricordo lo scorso anno una connessione incredibile con il pubblico perché molte persone parlano spagnolo. mi ricordo grandi match lo scorso anno e non vedo l’ora di giocare. […] La cultura latinoamericana qui a Miami è molto diffusa e ovviamente mi piace tanto giocare qui, mi sento come a casa. Sento l’amore in ogni partita e ogni allenamento.
D: Hai compiuto una grande impresa vincendo Indian Wells e battendo alla grande Medvedev in finale. Senti adesso un po’ il peso delle aspettative crescere?
Alcaraz: Non sento molto la pressione, so quali sono le cose che devo fare: di giocare rilassato e non preoccuparti se vinco o perdo, o gioco bene o male. Il mio obiettivo è sempre lo stesso, stare a mio agio in campo, divertirmi e cercare di fare grandi colpi durante il match. Questo è ciò che sono, è per questo gioco ad un grande livello, perché sono rilassato e mi diverto.
D: Puoi parlarci della tua rivalità con Sinner? Cos’è che fa sì che voi due tiriate fuori il meglio l’uno dell’altro?
Alcaraz: Sì, probabilmente tra noi due ci sarà una bella rivalità. Credo che tutti ne parleranno, perché ci spingiamo a vicenda ad essere persone migliori e giocatori più forti. Ci spingiamo a sviluppare il nostro gioco al 100% e credo sia una cosa bellissima.
D: A questo punto della tua carriera cos’è più importante per te, essere numero 1 o vincere un altro torneo dello Slam?
Alcaraz: Mh, è veramente una domanda difficile da rispondere ma vada per uno Slam.
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WTA Miami: continua la maledizione del primo turno per Elisabetta Cocciaretto. Si arrende in due set a Kostyuk
L’azzurra non sfrutta nemmeno una palla break e si arrende ad una solida Marta Kostyuk. L’ucraina troverà la russa Potapova al secondo turno

M. Kostyuk b. E. Cocciaretto 6-3 6-2
Come a Indian Wells, il torneo Miami Open di Elisabetta Cocciaretto si ferma subito al primo turno dopo aver perso contro Marta Kostyuk 6-3 6-2. Speravamo di vederla tornare nella usa forma migliore, quella che all’inizio del 2023 ci ha fatto credere che questo sarebbe stato il suo anno. Invece, l’italiana numero 49 del mondo ha fatto di nuovo troppa fatica in quello che è stato il primo confronto con la 20enne ucraina Kostyuk al Masters 1000 di Mami.
Un’avversaria molto ostica, numero 38 del ranking WTA, che oggi ha saputo gestire perfettamente i momenti difficili. Nonostante un primo set con qualche difficoltà a tenere i suoi turni di servizio, Kostyuk è riuscita a chiuderlo con l’84% dei punti con la prima di servizio, contro poco più del 30% di Cocciaretto. Nel secondo set invece l’ucraina è stata decisamente più incisiva e senza concedere neanche una palla break alla marchigiana, ha chiuso con estrema solidità in un’ora e 17 minuti un match meritatissimo ed in gran parte dominato. Al secondo turno l’aspetterà Anastasia Potapova.
Primo set
Apre Cocciaretto con un rovescio lungolinea splendido. Primi due game ai vantaggi ma alla fine entrambe portano a casa i rispettivi turni di servizio senza concedere palle break: 1 pari. Nel quarto gioco arrivano le due prime palle break del match a favore di Kostyuk guadagnate con personalità a rete. Il brutto errore dell’italiana in uscita dal servizio le costa caro: 3 giochi a 1 Kostyuk. Nonostante un game successivo complicato per l’ucraina, Cocciaretto non recupera lo svantaggio: 4-1. Dopo aver accorciato le distanze 4 giochi a 2, Cocciaretto va a prendersi le prime 3 palle break consecutive a suo favore. Ma senza tremare, Kostyuk le annulla tutte e tre in maniera quasi perfetta: vince a rete il terzo degli ultimi quattro punti consecutivi e va a sedersi avanti 5-2. L’ucraina serve per il primo set avanti 5 giochi a 3 e si guadagna subito 3 set point. Sbaglia il primo, ma il secondo è suo: 6-3 Kostyuk.
Secondo set
Chiude sul 40-30 la marchigiana un primo game importante per ritrovare fiducia: 1-0. Nel secondo game Cocciaretto sembra aver preso il comando degli scambi ma l’ucraina lotta e alla fine tiene il suo turno di servizio: 1 pari. Gli errori con la smash di Cocciaretto le stanno costando cari oggi, e Kostyuk si guadagna di nuovo due palle break. Ne basta una all’ucraina: 2-1. Tutto facile per la numero 38 del mondo nel game successivo: consolida il vantaggio avanti 3 a 1. Limita i danni Cocciaretto e accorcia le distanze portandosi sotto 3-2. Nel settimo gioco del set, l’italiana al servizio sotto 4 a 2 salva una palla break a favore di Kostyuk che aveva tutta l’aria di essere un match-point. Arriva un altro errore di Cocciaretto, e questa volta l’ucraina non sbaglia e si porta avanti 5 giochi a 2 per andare a servire per il match. Al primo match point chiude Marta Kostyuk 6-2 in un’ora e 17 minuti.