WTA Washington: Raducanu vince una lotta insensata contro Osorio

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WTA Washington: Raducanu vince una lotta insensata contro Osorio

Camila Osorio si auto-annulla due set point, Emma Raducanu spreca vantaggi e occasioni ma dopo quasi tre ore vince e commenta: “Penso di essere morta circa tre volte, poi sono tornata”

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Emma Raducanu – WTA Washington 2022 (foto via Twitter @CitiOpen)
 

[2] E. Raducanu b. C. Osorio 7-6(5) 7-6(4)

È stato quello che può essere portato come esempio del “classico” match WTA. Che sia davvero così o l’idea esista solo nell’immaginario collettivo di appassionati e addetti ai lavori non importa granché dopotutto o, meglio, dopo tutto quello che abbiamo visto nella sfida vinta da Emma Raducanu su Camila Osorio in due set. Due set, sì, ma 2 ore e 50 minuti di grande intensità per le emozioni più che per il livello tecnico.

Possibilità di doppi break sfumate, pioggia di doppi falli nei momenti decisivi, smorzate-quasi-lob che hanno comunque portato il punto, vesciche, per una sagra di occasioni mancate, una guerra di nervi che ha cambiato più e più volte direzione.

Il tabellone del WTA 250 di Washington

Emma, che ai quarti troverà Samsonova, esce soddisfatta perché vincere in lotta senza esprimere il proprio miglior tennis fa sempre bene al morale (anche considerando la delicata questione del nuovo coach), ma anche Camila – che si è liberata di un paio di nomi ma per noi rimane MCOS – sorride alle fine, contenta di essere rimasta in piedi per quasi tre ore, lei che si era infortunata al primo turno di Wimbledon ed è rientrata vittoriosa all’esordio al Citi Open. Una pausa forzata non certo passata in spiaggia, come testimonierà durante il MTO la linea dell’abbronzatura che lascia il piede completamente bianco.

IL MATCH – Si inizia con Raducanu che fa tutto bene e Osorio che sbaglia un po’ tutto cedendo la battuta nel secondo game. Emma muove meglio la palla, mantiene il vantaggio e si guadagna in risposta l’occasione per il 5-2, ma la ventenne di Cúcuta trova un ottimo rovescio in uscita dalla seconda di servizio. Temperatura di 36° C, elevato tasso di umidità e le due faticano il giusto spesso intrappolate in scambi lunghi, “colpa” di Camila che non si risparmia nei recuperi nonostante la tosse la perseguiti a ogni pausa, mentre Emma accusa la fatica. Ecco allora che, nonostante quattro opportunità di tenere la battuta, concede il contro-break dopo 18 punti a un’Osorio più aggressiva che, senza alcun segno premonitore, prende il controllo della sfida. Raducanu le dà anche una mano mandandola 5-4 dopo la seconda fallita sulla palla break. Problemi in battuta anche per Cami al momento di chiudere il set, perché anche quando sei pressoché padrona dl campo, la tensione arriva. Anzi, a maggior ragione in quel caso: se pensi che la puoi perdere solo tu, ecco che il timore si avvera. E succede così che Osorio commette tre doppi falli da sinistra, due dei quali su altrettanti set point.

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Con entrambe che rimuginano sui rispettivi vantaggi andati in fumo, il livello scende e le due ormai si affidano più alla garra che alla tecnica. Raducanu tiene, l’avversaria subito la imita con un game sicuro ed è tie-break. Parte meglio Emma, ma poi perde un punto che pareva già vinto; meriti dell’altra che difende l’impossibile, certo, ma anche lo smash brit sbagliato ha il suo peso. Osorio va avanti grazie al doppio errore, poi Raducanu rinasce, conquista 4 punti di fila e il parziale dopo 82 minuti e 60 unforced complessivi (24 vincenti).

Nel secondo set, è ancora la n. 10 del mondo ad allungare per prima e di nuovo ha due chance per il doppio break (4-1) ma il combo servizio&dritto toglie dai guai la colombiana. Solo momentaneamente, però, perché MCOS chiede il MTO per un problema all’alluce destro che le viene completamente bendato. Con qualche limitazione negli spostamenti e il conseguente tentativo di abbreviare gli scambi, rimane in scia al settimo gioco risalendo da 0-40. Tante, troppe le opportunità perdute e il rientro colombiano si materializza sul 4 pari, ma la diciannovenne nativa di Toronto bada al sodo e va a servire per finirla qui. Solo un modo di dire, perché nessuno crede davvero che sia la fine, soprattutto Emma che sul 30-15 sfodera due doppi falli e un dritto rasoterra.

MTO per lei, con la fisio che le fascia un paio di dita della mano destra mentre i Tears for Fears cantano Everybody wants to rule the world, per quanto ognuna delle due contendenti si accontenterebbe di dominare il tie-break. Uno scambio gladiatorio permette a Emma di cambiare campo sul 4-2. Alla fine è lei, Raducanu, a vincerla, grazie a un punto in difesa e a una seconda aggressiva. O era un doppio fallo mancato?

SAMSONOVA RIMONTA TOMLJANOVIC – Nell’altro match giocato in contemporanea al Citi Open, la russa Liudmila Samsonova numero 60 del mondo, ha vinto per 4-6 6-3 6-2 sull’australiana Alja Tomljanovic, nove posizione più indietro di lei in classifica.

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