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US Open, quote 29 agosto: fiducia in Berrettini, Trevisan e Giorgi
Compito più arduo per Sonego, sarà battaglia fra Murray e Cerundolo. Favorita Serena, occhio a Maria contro Sakkari

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Berrettini non ha giocato molto bene quest’estate: arriverà il riscatto a New York? L’orizzonte è Stefanos Tsitsipas agli ottavi. Musetti, c’è subito Goffin. Nadal ha un tabellone piuttosto comodo: riuscirà a centrare lo Slam numero 23? E per quanto riguarda le donne, Giorgi e Trevisan ci regaleranno un’impresa? Al link sottostante, che indirizza alla sezione “Sottorete” del sito di Intesa Sanpaolo, si può ascoltare l’intero commento di Ubaldo Scanagatta ai tabelloni dello US Open 2022.
Clicca qui per guardare il video-commento completo di Ubaldo Scanagatta ai tabelloni dello US Open 2022 sul sito di Intesa Sanpaolo
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Si parte con i primi turni a Flushing Meadows, con in campo quattro nostri portacolori: tocca infatti a Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego fra gli uomini e Camila Giorgi e Martina Trevisan fra le donne. Battesimo newyorkese anche per il campione uscente Daniil Medvedev e per l’attesissimo Nick Kyrgios, ma tutte le luci saranno puntate su Serena Williams, impegnata nell’ultimo Slam di una lunghissima e leggendaria carriera.
Sarà il qualificato Nicolas Jarry il primo avversario di Matteo Berrettini, in un incontro che lo vede partire favorito a 1,12 su Bwin; vittoria in due set per il cileno nell’unico precedente di Kitzbuhel quattro anni fa, con il romano che punta a interrompere la striscia aperta di tre sconfitte di fila, partita dalla finale di Gstaad con Casper Ruud e proseguita con le debacle contro Pablo Carreno Busta e Frances Tiafoe a Montreal e Cincinnati. Attenzione però al gigante di Santiago, caduto in disgrazia negli ultimi anni ma dotato di un gran servizio ed ex numero 38 ATP.
Primo incrocio in assoluto fra Lorenzo Sonego e Jordan Thompson, con il torinese avanti nei pronostici in media a 1,49; entrambi i tennisti non vivono un momento di grazia e Lorenzo dovrà esser bravo a far valere il miglior ranking. Una vittoria gli porterebbe un bel carico di fiducia e un affascinante sfida con Stefanos Tsitsipas (1,03), che dal canto suo non dovrebbe avere problemi a liberarsi del colombiano Daniel Galan.
Debutto soft per il favorito del torneo Daniil Medvedev, atteso dallo statunitense Stefan Kozlov (15), con un secco 3 a 0 pagato appena 1,26, mentre sarà un match speciale quello inaugurale per Nick Kyrgios: dall’altro lato della rete ci sarà infatti l’amico e compagno di doppio Thanasi Kokkinakis, mai affrontato e sfavorito a 5,25. Parte avanti anche l’altro australiano Alex De Minaur in una sfida interessante contro Filip Krajinovic: freschissimo l’unico precedente fra i due, con Alex che si è imposto in rimonta a Cincinnati con un doppio 6-4 dopo aver subito un bagel nel primo set.
Si incontrano per la nona volta Pablo Carreno Busta e Dominic Thiem, con l’austriaco, campione a New York due anni fa, che ha perso in una sola occasione (a livello Challenger nel lontano 2013); la carriera di Dominic è però in un momento difficile, non a caso lo spagnolo è nettamente il preferito dai bookies a 1,22, anche in virtù della splendida cavalcata vincente di Montreal e della confidenza con il cemento di Flushing Meadows, dove ha raggiunto per ben due volte le semifinali. A proposito di ex campioni del torneo, per Andy Murray c’è l’ostico Francisco Cerundolo (2,20), argentino in grande crescita come dimostrato con il trofeo di Bastad e con la semifinale a Miami: match inedito che potrebbe andare per le lunghe, con un epilogo al quinto set dato a 3,40 su Better.
Esordio con la rumena Anna Bondar per Camila Giorgi (1,27 per Sisal), con la trentenne di Macerata reduce da due brutte sconfitte (per come sono arrivate) da Marta Kostyuk a Cincinnati e Jessica Pegula in Canada; primo scontro in assoluto fra le due, con Bondar, numero 60 WTA, che in stagione ha raggiunto due semifinali sul rosso a Rabat e Budapest ma che sul veloce sembra essere meno competitiva.
Ancor più agevole, a parere dei quotisti, il compito per Martina Trevisan nel match con Evgenija Rodina: paga addirittura 1,06 in media una vittoria della toscana semifinalista a Parigi sulla trentatreenne russa, ferma da tre anni e in gara grazie al ranking protetto. Stessa quota anche per la trionfatrice di Toronto Simona Halep, che dovrebbe sbrigare velocemente la pratica Daria Snigur, ventenne qualificata ucraina al debutto assoluto in un tabellone principale Slam.
Tutto esaurito sull’Arthur Ashe Stadium, nonostante i prezzi da capogiro, per ammirare una delle ultime partite di Serena Williams: per i bookies non sarà l’ultima per la fresca quarantenne del Michigan (è data in media a 1,27 una sua vittoria), anche perchè la sua avversaria Danka Kovinic non vince un match da tre mesi. La sua giustiziera di Wimbledon Harmony Tan (5,30) ci riproverà contro Bianca Andreescu, vincitrice del torneo tre anni or sono ma crollata al numero 50 delle classifiche e capace di unico acuto in stagione, la finale persa sull’erba di Bad Honburg; altro scontro Canada-Francia quello fra Leylah Fernandez e Oceane Dodin, con la finalista dello scorso anno favoritissima a 1,17 in un match senza precedenti.
Terza sfida del 2022, sempre a livello Slam, fra Maria Sakkari e Tatjana Maria, con la greca impostasi a Melbourne e la tedesca, poi giunta fino alla semifinale, che si è presa la rivincita sui prati dei Championships: vale in media 4,50 un altro upset di Tatjana, anche se l’ateniese sembra dare il meglio di sé sul cemento americano, come dimostrato con la semifinale della passata edizione e dalla finale di Indian Wells di quest’anno. Infine un match inedito ed equilibrato che potrebbe regalare spettacolo quello fra Ajla Tomljanovic e Karolina Muchova; parte avanti l’australiana (1,62), ben distintasi a Wimbledon e Cincinnati dove ha raggiunto i quarti, sulla talentuosa ma sfortunata tennista ceca, spesso tormentata da infortuni ma capace lo scorso anno di spingersi fino alla semifinale dell’Australian Open.
BWIN | BETTER | SISAL | |||
M. BERRETTINI | N. JARRY | 1,12 – 6 | 1,14 – 5,60 | 1,14 – 5,50 | |
L. SONEGO | J. THOMPSON | 1,50 – 2,55 | 1,49 – 2,60 | 1,48 – 2,60 | |
D. MEDVEDEV | S. KOZLOV | 1,01 – 16,50 | 1,01 – 1,16 | 1,01 – 15 | |
P. CARRENO BUSTA | D. THIEM | 1,22 – 4,10 | 1,23 – 4,10 | 1,22 – 4,25 | |
N. KYRGIOS | T. KOKKINAKIS | 1,15 – 5,25 | 1,15 – 5,40 | 1,15 – 5 | |
A. MURRAY | F. CERUNDOLO | 1,62 – 2,25 | 1,65 – 2,21 | 1,62 – 2,20 | |
S. TSITSIPAS | D. GALAN | 1,04 – 10 | 1,03 – 12 | 1,02 – 11 | |
A. DE MINAUR | F. KRAJINOVIC | 1,25 – 3,90 | 1,24 – 4 | 1,25 – 4 | |
M. TREVISAN | E. RODINA | 1,07 – 8,25 | 1,06 – 8,40 | 1,05 – 10 | |
C. GIORGI | A. BONDAR | 1,28 – 3,60 | 1,27 – 3,65 | 1,27 – 3,75 | |
S. WILLIAMS | D. KOVINIC | 1,25 – 3,90 | 1,24 – 3,95 | 1,22 – 4 | |
L. FERNANDEZ | O. DODIN | 1,17 – 5 | 1,17 – 4,80 | 1,18 – 4,75 | |
B. ANDREESCU | H. TAN | 1,15 – 5,25 | 1,14 – 5,40 | 1,14 – 5,50 | |
M. SAKKARI | T. MARIA | 1,22 – 4,20 | 1,18 – 4,70 | 1,18 – 4,75 | |
A. TOMLJANOVIC | K. MUCHOVA | 1,65 – 2,20 | 1,62 – 2,25 | 1,60 – 2,25 | |
S. HALEP | D. SNIGUR | 1,06 – 8,75 | 1,06 – 8,80 | 1,05 – 10 |
***Le quote sono aggiornate alle 12 di domenica 28 agosto e sono soggette a variazione
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Roland Garros: Tsitsipas non fa sconti a Ofner. Raggiunge Alcaraz ai quarti
Finisce la favola del qualificato austriaco Sebastian Ofner. Il greco rispetta il pronostico e si prepara ad affrontare il numero 1 Carlos Alcaraz

[5] S. Tsitsipas b. [Q] S. Ofner 7-5 6-3 6-0
Il match conclusivo sul Court Suzanne Lenglen, nonché del programma maschile, vedeva affrontarsi il numero 5 Stefanos Tsitsipas contro il numero 118 Sebastian Ofner. Il match ha regalato parecchi punti spettacolari, sia nella parte iniziale quando l’austriaco è sceso in campo senza troppe pressioni riuscendo a fare gioco pari con Tsitsipas, sia quando, dopo aver incamerato il primo set a fatica (7-5 recuperando un break e sventando la minaccia tiebreak), il greco ha potuto contare su una maggior fiducia che si andava ad unire ad un atteggiamento sempre più rilassato da parte di Ofner, consapevole della sconfitta ormai inevitabile.
Per la terza volta su sette partecipazioni al Roland Garros Tsitsipas raggiunge i quarti di finale (obiettivo che ancora gli manca sia a Wimbledon che allo US Open, mentre a Melbourne sono ben quattro le occasioni in cui ha raggiunte, e superato, i quarti). Adesso per lui ci arà la sfida più attesa da quando è stato sorteggiato il tabellone: affrontare il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz, dal quale ha perso tutti e quattro i precedenti. Partendo dalle qualificazioni invece, il torneo dell’austriaco Ofner si può considerare un grande successo: ha portato a casa sei incontri perdendo cinque set (due dei quali contro Fognini) e, a 27 anni, lunedì prossimo potrà festeggiare l’ingresso tra i primi 100 del mondo per la prima volta in carriera
IL MATCH – All’inizio del set si complicano un po’ le cose per Tsitsipas che si trova coinvolto in una vera e propria lotta fisica contro l’austriaco fatta a colpi di racchetta. Il match prende i binari di un classico da terra battuta, con il copione che prevede scambi duri da fondo risolti con colpi a tutto braccio. La testa di serie numero 5 rimonta da uno svantaggio 3-1, e pian piano fa breccia nella difesa di Ofner; l’austriaco prima rischia di cedere sul 5-4, e poi ad un passo da tiebreak arriva il passo falso che gli costa il primo set per 7-5.
Di fatti il match termina lì perché nella successiva ora di gioco, Ofner riuscirà a portare a casa solamente tre game contro i dodici di Tsitispas che gli permetteranno di chiudere col punteggio di 7-5 6-3 6-0.
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Musetti dopo la batosta con Alcaraz: “La cosa più difficile è lottare, oggi ho scelto la via comoda: lasciarsi andare”
“Ho fatto tutto quello che non dovevo fare” così Lorenzo Musetti, eliminato al Roland Garros dal n.1. “Lui è stato più grintoso, non c’è da stupirsi del suo gioco”

Risultato decisamente netto quello con cui il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz ha raggiunto i quarti di finale del Roland Garros, estromettendo Lorenzo Musetti, battuto 6-3 6-2 6-2. Di seguito le risposte date in italiano dal 21enne Musetti:
D: Quando la situazione sembrava un po’ compromessa ti abbiamo visto tirare delle manate. È forse un rimpianto di qualcosa che non hai fatto all’inizio?
Lorenzo Musetti: Sicuramente potevo fare molte altre cose rispetto a quelle che ho fatto, ho fatto forse tutto quello che non dovevo fare (sorride). Ci eravamo prefissi di avanzare sul suo rovescio o comunque imporre un gioco su qeul’angolo dove fa meno male. Col dritto muove molto bene la palla, spesso viene a rete e si avvicina molto. Credo che i piani di gioco erano simili per tutti e due, il primo che riusciva a prendere il controllo con il dritto provava ad imporre il gioco per vincere il punto. Io oggi non mi sono espresso come avrei voluto. Non credo si tratti di emozione, ma più che altro devo avere consapevolezza di me stesso e del livello che ho; non devo fare confusione quando sono di fretta. A volte mi faccio prendere troppo da chi c’è dall’altra parte. Ci sto lavorando e speriamo che già dai prossimi tornei questa sconfitta mi sia da lezione.
D: Comunque in passato hai battuo anche Djokovic quindi si possono ripartire da queste belle sensazioni per andare avanti.
Lorenzo Musetti: Non serve ripartire dal passato perché è una cosa poco realistica. Una cosa che mi serve è proprio vedere, analizzare questo match giocata in maniera sbagliata sin dall’inizio e vedere cosa avrei dovuto fare, sicurmente anche nei match precedenti, per valutare cos’è il mio gioco e cosa sarà in futuro. Partendo da questo torneo, i match con Shevchenko e Norrie sono state giocate da manuale quindi andranno osservate anche queste che rappresentano un cambio di marcia, senza ombra di dubbio.
D: Sei stato sorpreso da certe giocate di Alcaraz? Discese a rete, palle corte ecc
Lorenzo Musetti: Sicuramente certi numeri, certi gesti atletici altri giocatori non li fanno, però ecco sei numero 1 al mondo, il più giovane della storia del tennis, un significato ce l’abbia. C’è poco da sorprendersi. Ovvio che in campo, soprattutto per la situazione di svantaggio si tende a meravigliarsi un po’. Più che altro mi sono sorpreso in maniera negativa di quello che facevo io, troppe volte uscivo dallo scambio, magari con una palla corta che non c’entrava nulla, servito sempre male, di fretta, non mi sono mai caricato. Un atteggiamento non positivo che reputo influente sul mio gioco. Ovvio che se al numero 1 al mondo gli lascia anche questo, dà il megio di sé come ha fatto vedere. Su qualsiasi superficie sta imponendo il suo gioco su chiunque.
D: Da una partita di questo tipo cosa ti resta per capire cosa fare per raggiungere quel livello?
Lorenzo Musetti: Questa partita mi serve non dico come bagno di umiltà perché non ho avuto la sfacciataggine di dichiarare qualsiasi che non fosse vera. Oggi mi sento solo di accettare che lui ha giocato meglio, è entrato più grintoso, con più voglia di vincere e mi ha battuto tre set a zero. La cosa più difficile credo sia proprio lottare, io oggi ho scelto la via più comoda che è quella di lasciarsi andare, arrendersi un po’; la prossima volta sceglierò di lottare. Ma proprio da queste partite imparo a scegliere la via più dura che darà i suoi frutti.
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Roland Garros: Sabalenka a corrente alternata batte Stephens in due set
Aryna Sabalenka parte forte, si incarta, ma ha la meglio su Sloane Stephens che esce con diversi rimpianti. La bielorussa ai quarti trova Elina Svitolina

[2] A. Sabalenka b. S. Stephens 7-6(5) 6-4
È finito come da pronostico lo scontro serale tra due campionesse Slam, quella in carica dell’Australian Open e quella dello US Open 2017: Aryna Sabalenka, vittoriosa nelle tre precedenti sfide, si è imposta in due set su Sloane Stephens, 7-6(5) 6-4 in 101 minuti che non hanno dato esattamente la carica agli spettatori del Philippe-Chatrier. Le emozioni sono più che altro derivate dall’andamento insensato dell’incontro, un po’ da montagne senza bandiera, prevedibilmente soggetto alla prestazione di Sabalenka, partita fortissimo salvo poi perdere precisione, soprattutto con il dritto. Stephens, quasi mai propositiva, in nessun momento è sembrata sul punto di poterla vincere, eppure ha rimpianti in entrambe le frazioni – a due punti dal vincere la prima, a uno dal contro-sorpasso nella seconda.
In apertura abbiamo sottolineato “serale” perché Amélie Mauresmo, direttrice del Roland Garros, ha infine programmato un incontro femminile nella sessione delle 20.15. L’anno scorso aveva subito le critiche (e chiesto scusa) per la scelta di metterne uno solo alla decima giornata e anche quest’anno la scelta è arrivata – comprensibilmente – dopo una settimana. E, prevedibilmente, qualcuno si è liberato del biglietto per non correre il rischio di doversi trovare qualcos’altro da fare già alle 21.00. Un rischio che è sembrato materializzarsi quando la numero 2 del mondo si è issata senza sforzo sul 5-0, salvo poi disunirsi fino a ritrovarsi sotto 4-5 nel tie-break che le è stato invece pressoché donato dall’avversaria. Parziali piuttosto netti in termini di punti per l’una e per l’altra anche nella seconda partita e, di nuovo, Sloane si è fermata, quasi evaporata, su quelle tre palle per il 5-4.
In quelli che sono i suoi primi quarti di finale parigini, Aryna affronterà una sorprendente Elina Svitolina, che ha eliminato la n. 9 Daria Kasatkina. 1-1 il bilancio degli scontri diretti.
Primo set – Sabalenka parte a razzo, l’altra la riprende ma si ferma a due punti dal traguardo
Sabalenka, prima a servire, comincia a spingere fin da subito. Stephens cerca la profondità, un paio di rovesci vanno lunghi e si ritrova sotto 0-2. Sloane, almeno all’apparenza, ha l’atteggiamento di chi vorrebbe evitare di spostarsi in campo, non l’ideale di fronte a un’avversaria che tira forte senza strafare, trovando anche angoli interessanti. Stephens dice al suo coach, il goat barbadiano Darian King, che non sente la palla. La sente invece la numero 2 del mondo che vola 5-0, mentre immaginiamo Amélie Mauresmo in panico per aver messo in prime time un match da 50 minuti.
Piccolo calo di intensità dell’altra e la trentenne della Florida si iscrive a referto, fa il pugnetto e si prende anche un secondo game. Se ne va un set point, tutta l’attenzione che Sabalenka aveva messo nelle fasi iniziali è svanita nel nulla, il dritto è scomposto, l’altra legge meglio le traiettorie anche perché la velocità della palla in arrivo è un po’ scesa nel vano tentativo di tenerla in campo.
Con l’aiuto dell’atteso doppio fallo (il primo ma pesante), quella che qui ha fatto finale nel 2018 serve per il 5 pari e lo agguanta dopo 14 punti, nonostante un paio di nastri non benevoli e altre tre occasioni per Aryna di mettere le mani sul parziale – occasioni non gestite al meglio, anzi. Torna a vincere un game, Sabalenka, mentre Stephens cerca (con scarsi risultati) di cedere alla tentazione di affidarsi esclusivamente al gioco di rimessa.
Nel tie-break, la n. 30 WTA si affida alla ritrovata pulizia e precisione dei colpi e va avanti un paio di volte grazie agli errori di Aryna che certo non tira indietro il braccio. Sul 5-4, tuttavia, commette tre errori che vanificano la sua rincorsa e Sabalenka si prende il set. 18-25 il saldo tra vincenti e non forzati per Aryna, 4-11 per Stephens: non sarà “un gran”, ma almeno c’è. Match.
Secondo set – Sabalenka allunga, si fa riprendere, ma chiude piazzando nove punti di fila
Quattro turni di servizio se ne vanno senza sussulti, poi Stephens si distrae, forse anestetizzata dalla propria passività, e regala il turno di battuta. Aryna consolida con la tranquillità offertale un incontro sempre più in discesa, mentre Sloane rimane in scia sperando che l’altra renda il regalo. Lo fa subito, la venticinquenne di Minsk, incartandolo con due brutti errori colpendo in avanzamento, e Stephens sale 40-0, ma a 5 arriva Sabalenka, che con due ottime risposte un drittone finale punisce due pessime imprecisioni bimani di Stephens.
Sloane non c’è più e Aryna tira dritto indisturbata verso il match con Svitolina. L’ucraina potrà ben poco se l’altra terrà l’intensità folgorante dell’inizio di questo match, ma difficilmente non saprà approfittare dei cali altrettanto vistosi di questa domenica sera.
La giornata non si conclude con la conferenza stampa della vincitrice perché, comunicano gli organizzatori, Sabalenka non farà quella “generale”, bensì ci sarà un’intervista con un giornalista della WTA. Poi ce la faranno avere.