Mats Wilander: "Novak trionferà in altri Major e sarà il più grande di tutti". Sinner? " Voi italiani non dovete mettergli troppa pressione"

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Mats Wilander: “Novak trionferà in altri Major e sarà il più grande di tutti”. Sinner? ” Voi italiani non dovete mettergli troppa pressione”

“È molto triste non vedere Djokovic in campo agli US Open, ma i governi sono votati per prendere decisioni” ha commentato il campione svedese, anche per questo Slam nella squadra Eurosport

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Intervistato da Repubblica Mats Wilander, opinionista per Discovery Sports ed ex campione di tennis, tira le somme di un stagione anomala tra Covid, media, giovani rampanti e vecchi campioni. Lui, ex n.1 del ranking nonché campione slam per ben 7 volte (tra cui Flushing Meadow nell’anno di grazia 1988) commenterà lo slam americano al via oggi assieme ai suoi compagni di viaggio Kim Clijsters, Chris Evert e John McEnroe.

Il mondo pare capovolto: Nadal dopo un inizio anno sfavillante è stato fermato dai guai fisici che rischiavano di fargli saltare lo slam statunitense; Nole in America non ci è nemmeno potuto venire per i problemi legati alla vaccinazione, mentre Roger è ancora convalescente anche se prossimo al rientro. Per Wilander la situazione è “da pazzi”: Wimbledon senza punti , New York senza il serbo. Sicuramente Medvedev merita tutto il rispetto ma Nole e Rafa sono i veri leader. Non so se ce ne sono altri 4 o 5 di leader nel Tour.

Si sofferma sulla situazione Djokovic Wilander, riflettendo su “quanto sia difficile allenarsi duramente senza giocare. Certo Nole mi sembra giovane e fresco mentalmente anche a 35 anni; ma se ripenso all’Australia, lui chiuso in una stanza d’albergo, lo stress e ora l’esclusione dallo US Open. Un giocatore normale forse non sarebbe stato in grado di gestire tutto questo e sarebbe crollato, ma non Novak: “Lui ha l’oro dentro. Ricordate il match contro Carreno Busta, la pallate al giudice di linea e la sua squalifica proprio a New York? Sembrava sotto shock e poi ha vinto tre slam di fila. Trionferà in altri Major e sarà il più grande di tutti“. Nonostante l’empatia che Wilander nutre per Djokovic, le decisioni sulle sue esclusioni in Australia e in America sono esclusivamente politiche: “I governi sono lì perché la genti li ha votati”.

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Berrettini non ha giocato molto bene quest’estate: arriverà il riscatto a New York? L’orizzonte è Stefanos Tsitsipas agli ottavi. Musetti, c’è subito Goffin. Nadal ha un tabellone piuttosto comodo: riuscirà a centrare lo Slam numero 23? E per quanto riguarda le donne, Giorgi e Trevisan ci regaleranno un’impresa? Al link sottostante, che indirizza alla sezione “Sottorete” del sito di Intesa Sanpaolo, si può ascoltare l’intero commento di Ubaldo Scanagatta ai tabelloni dello US Open 2022.

Clicca qui per guardare il video-commento completo di Ubaldo Scanagatta ai tabelloni dello US Open 2022 sul sito di Intesa Sanpaolo

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Passando alle nuove leve Mats ha una sua opinione: “La nuova generazione come livello tecnico è quella più vicina a Nole, Rafa e Roger. Il divario rimane sui cinque set dove non hanno ancora capito come fanno emotivamente e mentalmente ad essere a quel livello. Come possono avere quella motivazione e quella spinta”.

Si apre dunque il capitolo giocatori e media e Wilander, essendo stato da entrambe le parti della barricata, ha un’idea precisa del rapporto tra loro: “Ho imparato quanto i media sono importanti per lo sport, quanto potere hanno in termini di scelta. Ho imparato anche quanto i fan siano sensibili nei confronti dei loro beniamini. Noi dobbiamo essere cauti nei confronti dei nostri campioni affinché non vengono troppo influenzati dalle critiche positive e negative. Dobbiamo preservarli.

Il fatto che il tennis sia uno sport individuale comporta il peso della pressione sulle spalle di un solo giocatore; Wilander ci mette in guardia da questo: “ Abbiamo profili diversi e personalità diverse. Ovviamente vuoi essere onesto nel giudizio, ma non bisogna considerare solo il livello che questi giocatori stanno mantenendo, ma anche considerare che restano delle persone. Questo è ciò che ho imparato e ora apprezzo i media più di allora”.

La chiacchierata si conclude parlando dei nostri talenti e in particolare di Sinner sul quale McEnroe si è sbilanciato prevedendo almeno la vittoria di un paio di slam, Wilander sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda: Dopo Wimbledon sono d’accordo anche io. Ha mostrato qualcosa di diverso, stava per battere Djokovic e se Sinner gioca così sull’erba che non è la sua superficie preferita, può giocare alla grande su tutte le superfici. Ha cambiato allenatore in corsa cambiando anche mentalità. Penso che Sinner abbia un grande cuore, resta da capire quanto siano grandi le sue ambizioni. Quindi sì, vincerà qualche slam, ma voi italiani non dovete mettergli troppa pressione perché quella per un giocatore giovane è difficile da gestire”. Chi meglio di Wilander può dirlo.

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