Matteo Berrettini torna in Italia: prima la Coppa Davis a Bologna, poi l’Unicredit Firenze Open

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Matteo Berrettini torna in Italia: prima la Coppa Davis a Bologna, poi l’Unicredit Firenze Open

L’assistant coach Gulisano e il mental coach Massari sono molto fiduciosi: “sarà molto competitivo per il fine stagione. Ci saranno nuove chance importanti”

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Matteo Berrettini intervistato da Eurosport
 

Matteo Berrettini torna in Italia, pronto ad indossare di nuovo la maglia azzurra dopo tre anni di stop; l’ultima apparizione dell’italiano in Coppa Davis risale infatti al 2019. La Nazionale ha grandi aspettative sul giocatore romano, e il suo mental coach Stefano Massari, si è espresso così intervistato dal Corriere dello Sport: “Matteo è un uomo di squadra e sentirà in positivo la spinta dei compagni di Nazionale”. Questa potrebbe quindi essere un’ottima preparazione non solo fisica ma anche mentale per Berrettini in vista dell’appuntamento che lo aspetterà a Firenze. Matteo ha infatti, tramite le parole dell’assistant coach Marco Gulisano, ha confermato che prenderà parte all’ATP 250 Unicredit Firenze Open che si terrà nel capoluogo toscano dal 10 al 16 ottobre. Gulisano, sempre al Corriere dello Sport si è detto molto positivo, parlando delle condizioni fisiche del suo assistito: “Saremo molto competitivi nel finale di stagione, Matteo sta bene fisicamente”. E il mental coach Massari giustifica così la scarsa prestazione di Berrettini ai quarti degli US Open: “La poca brillantezza di alcuni frangenti credo sia dovuta ai pochi match giocati fino a quel momento”.

Ora invece hanno più tempo per lavorare come spiega Gulisano: “A differenza del recente passato abbiamo tempo per lavorare. Per come era iniziata la trasferta negli States, con qualche giorno di stop e le sconfitte nei primi due tornei, direi che arrivare in fondo ad uno slam è un ottimo segnale. I quarti di finale di uno slam non sono mai un risultato banale, specialmente in una stagione dove ti hanno operato. Ci tengo a ricordare che aprire la mano ad un tennista è forse la cosa più pericolosa da fare”. Ma la testa fenomenale del nostro Matteo Berrettini è stata ancora una volta un punto di forza incredibile. E ora che avranno più tempo per prepararsi chissà che non raggiunga anche il traguardo a Torino. “Le Finals a Torino sono un obiettivo a cui teniamo tanto” spiega Gulisano, “ma naturalmente in questa rincorsa Matteo non farà nulla che possa compromettere la sua salute. Non si possono fare follie”. 

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