Al Challenger di Saint Tropez è stata una domenica tutta italiana

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Al Challenger di Saint Tropez è stata una domenica tutta italiana

Mattia Bellucci batte Matteo Arnaldi in una finale a senso unico e solleva il suo primo trofeo a livello Challenger

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Mattia Bellucci – ATP Challenger Saint Tropez (foto via Facebook @Saint-Tropez Open)
 

Al Challenger 100 di Saint Tropez (cemento outdoor) il 21enne di Busto Arsizio Mattia Bellucci festeggia la sua prima volta nel circuito Challenger, battendo in una finale sorprendentemente senza storia Matteo Arnaldi con un doppio 6-3. Punteggio maturato dopo un’ora e un quarto di partita a senso unico in cui il sanremese è apparso come svuotato di energie, completamente alla mercé dell’avversario. Parlavamo di sorpresa perché Arnaldi non aveva ancora ceduto un solo set in tutto il torneo, dimostrando una calma glaciale nel superare i (rari) momenti di difficoltà. Contro lo scatenato Bellucci c’è stata un’inversione di prospettiva che ci ha un po’ stupiti. Del resto oggi l’allievo di coach Chiappini (fino a un anno fa seguito dal padre, suo primo mentore) era assolutamente ingiocabile. Una dinamo inesauribile, sempre in movimento, anche durante le pause del gioco, quasi avesse energie in esubero. Vi ricorda qualcuno? A noi, e ci perdoni il Dio del tennis per l’incauto accostamento, è parso di cogliere alcune somiglianze con sua Maestà Rafael Nadal, complice forse il mancinismo che li accomuna. Ok, chiudiamo questa azzardata similitudine, che speriamo vogliate perdonarci, e torniamo alla partita dove il moto perpetuo di Mattia ha come ipnotizzato l’avversario che ha subito tre break (due nel primo set e uno nel secondo) senza, da parte sua, riuscire a conquistare una sola palla break. Bello comunque a fine partita l’abbraccio fraterno tra i due, forse consapevoli di come questo sia un duello destinato a ripetersi in un prossimo futuro.

Intanto entrambi si pongono come due dei prospetti più interessanti nel panorama nazionale, in un elenco che fortunatamente è fin troppo lungo da riassumere in questa sede. Bellucci intanto, dopo aver dominato la stagione Futures, vince il suo primo Challenger (miglior risultato precedente i quarti a Cordenons). Va da sé che il best ranking venga polverizzato, regalandogli la posizione n.186 ATP, già abbondantemente dentro alle qualificazioni Slam. Siamo convinti che né Bellucci né Chiappini osassero sognare una cosa del genere a inizio stagione quando il ragazzo navigava attorno alla posizione n.650. Importante anche il progresso di Matteo Arnaldi che manca il suo secondo successo Challenger, dopo quello di Francavilla, ma sale comunque al suo nuovo best al n.141 ATP, nono giocatore italiano in classifica.

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