ATP Napoli: Sonego e Vavassori gelati ancora da Dodig/Krajicek. Sesta finale per la coppia croato-statunitense

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ATP Napoli: Sonego e Vavassori gelati ancora da Dodig/Krajicek. Sesta finale per la coppia croato-statunitense

NAPOLI – Nel remake della semifinale andata in scena a Firenze, sono ancora Dodig e Krajicek ad imporsi al super tie-break. Per il duo torinese sfuma la seconda finale della carriera, sempre in Italia

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Dal nostro inviato a Napoli

[1] I. Dodig/A. Krajicek b. L. Sonego/A. Vavassori (8)6-7 6-3 11-9

Ancora una semifinale, ancora in Italia è fatale a Lorenzo Sonego e Andrea Vavassori nella sfida contro Ivan Dodig e Austin Krajicek. Dopo il KO nel penultimo atto del UniCredit Firenze Open, a distanza di una settimana, arriva anche la sconfitta nella semifinale della Tennis Napoli Cup By Banca di Credito Popolare. Questa volta il punteggio recita (8)6-7 6-3 11-9 per le tds n. 1 del tabellone napoletano. Per il tandem croato statunitense si tratta della sesta finale di coppia: hanno vinto a Lione nel 2022 perdendo a Winston Salem lo scorso anno e in questa stagione a Washington, Firenze ma soprattutto al Roland Garros contro Arevalo/Rojer. Lorenzo ha provato in tutti i modi a caricare il pubblico nei momenti decisivi, che ha risposto prontamente, ma rimane il rammarico per il vantaggio di 5-1 non sfruttato nel match tie-break con due mini-break di vantaggio. Così i due piemontesi non riescono a centrare la seconda finale della loro carriera, dopo aver trionfato sempre sul suolo italico l’anno scorso al Sardegna Open di Cagliari su Bolelli/Molteni.

 

IL MATCH – Il primo set vede partire meglio la coppia croato – statunitense, che si procura immediatamente due palle break in apertura di partita grazie ad un gran game in risposta di Dodig. Nel quinto gioco, invece, i ruoli si capovolgono e sono gli azzurri a conquistare due break point consecutivi – sempre sul 30-40 -; in questo caso il merito va attribuito ad uno scintillante turno di ribattuta di Vavassori. Ma come in precedenza, anche Ivan come Lorenzo, riesce a venirne fuori senza cedere il servizio. Il duo italico soffre ancora sul 3-3, quando due volée di rovescio non chiuse una dopo l’altra da parte di Sonny costringono Andrea a disimpegnarsi in un complicato smash indietreggiando, che infatti termina la propria corsa oltre la linea di fondo campo. Subito dopo, poi, arriva anche il primo doppio fallo per il tandem torinese. Fortunatamente, però, la prima torna in soccorso di Vavassori e gli italiani sventano il pericolo senza concedere opportunità di strappo. Ciò che sta mancando al duo di casa, difatti, è un contemporaneo alto rendimento in risposta. La situazione sembra allinearsi positivamente nel decimo game, quando Sonego innalza la qualità delle proprie risposte affiancandola così a quella già di alto profilo del Vava: purtroppo però il tennista balcanico a rete è imperforabile.

Sfumato il set point, Lollo e Andrea rischiano seriamente di crollare: dal 30-0, il doppista della coppia commette tre sanguinosi doppi falli inframezzati da un bolide di dritto lungo linea di Krajicek. Primo break del match, e frazione che sembra oramai compromessa. Ma, al momento di servire per il set, ecco che le tds n. 1 del tabellone scoprono il vero Sonny nazionale: il n. 4 d’Italia gioca un game di risposta sensazionale, rimediando agli errori del compagno, il quale infatti lo abbraccia calorosamente. Sarà tie-break, dunque: gli azzurri perdono subito un servizio, ma si riprendono il mini-break già nel terzo punto del deciding game. Sul 4-3, gli equilibri parrebbero rompersi definitivamente a causa di una volée di diritto di Vavassori che finisce di poco lunga. Ma nel decimo quindici del tie-break, è un rovescione di Andrea a tenerci in vita. Da questo punto in poi, si seguono i servizi ad oltranza con entrambe le coppie che quindi hanno a disposizione set ball in ribattuta. Si tratta di capire, chi sarà più freddo e cinico: l’identikit è pressoché che fatto, Lorenzo da Torino scaraventa un bimane pauroso e tira giù l’Arena Diaz.

A fare la differenza è stato proprio Sonego, che alzando poderosamente il proprio livello ha tracciato il minimo solco decisivo del parziale inaugurale. Ma non contento, il fresco campione di Metz sulle ali dell’entusiasmo trascina il concittadino a suon di lob verso il killer point, nel primo game del secondo set. Qui si assiste al vero turning point dell’intero match, Ivan e Austin superato lo scoglio che avrebbe potuto indirizzare definitivamente l’incontro; breakkano rimontando da 40-0 e sfruttando il passaggio a vuoto italico dovuto ad un rilassamento eccessivo. Il 2-0, si trasforma velocemente in 4-2. Gli italiani allora provano l’ultimo sforzo inerpicandosi sino a due possibilità di contro-break, ma falliscono mestamente l’opportunità. E così la coppia favorita del torneo s’ intasca per 6-3 il secondo set e rimanda ogni discorso al super tie-break.

Gli azzurri partono scatenati nel match tie-break, pronti via ed è 2-0 grazie ad una risposta di dritto di Sonego colpita male, che però fortunatamente rimane in campo. Poco dopo, ancora Lorenzo protagonista nel medesimo modo: blocca una perfida ribattuta che ricade negli ultimi centimetri di campo (5-1). Il croato e lo statunitense recuperano uno dei due mini-break e si rifanno sotto, poco dopo arriva anche l’aggancio. Sull’ 8-8 purtroppo sembrerebbe sentenziare la sfida una rispostona di Krajicek, ma ancora una volta il fattore C sostiene il dritto di Lorenzo. Tuttavia sul 10-9, la risposta di Dodig è senza appelli: Sonego e Vavassori si arrendono ancora in semifinale.

IL TABELLONE COMPLETO DELL’ATP 250 DI NAPOLI

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ATP Miami: Fognini non supera l’ostacolo Struff

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Fabio Fognini – ATP Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

(dal nostro inviato a Miami)

[Q] J-L. Struff b. F. Fognini 6-4 5-7 6-4

Si è chiusa con l’ennesima racchetta rotta l’avventura in singolare di Fabio Fognini al Miami Open presented by Itau, al termine di una partita per lunghi tratti molto equilibrata e certamente divertente che ha intrattenuto il folto pubblico del campo Butch Buchholz durante una splendida serata primaverile con 23 gradi e senza la minima brezza.

 

Il match è stato deciso dai due break subiti alla fine del primo e del terzo set da Fognini, il quale dopo una partenza un po’ traballante si era comunque disimpegnato piuttosto bene giocando un match di oltre due ore e mezza a un ritmo di scambi piuttosto elevato con un avversario che si era qualificato e quindi aveva dimostrato di essere in condizione su questi campi e con queste palle.

PRIMO SET – Inizio decisamente lento per Fognini, protagonista di diversi errori (saranno ben 21 al termine del parziale) anche abbastanza fuori misura; al contrario Struff sembrava in serata di grazia, tutti suoi colpi finivano dentro tanto da involarsi subito sul 2-0. L’incantesimo però durava poco per il tedesco, che non appena calava il ritmo da fondocampo si rendeva conto che Fognini sugli scambi tesi in progressione non è un tennista da prendere alla leggera.

Sul 3-3 il ligure si esibiva in una strepitosa corsa in avanti per recuperare una palla corta per andare 15-30, ottenendo poi il break del 4-3 grazie a due errori con il diritto di Struff. Purtroppo però Fognini non è riuscito a consolidare il vantaggio, dal 30-15 ha perso nove punti consecutivi che gli sono costati il controbreak e lo 0-30 nel turno di servizio successivo sul 4-5. Una risposta di Struff e un diritto oltre la riga di fondo hanno fatto il resto e il primo set si è concluso 6-4 per il tedesco in 46 minuti.

SECONDO SET – Fognini ha avuto la chance di ottenere il break in apertura di seconda partita, ma due prime sopra le 120 miglia orarie di Struff hanno raddrizzato il game. Era sempre il tedesco a fare più fatica sui suoi turni di battuta: una palla break sul 3-3 finiva in corridoio con il diritto, un ace di seconda faceva andare Fognini su tutte le furie, monopolizzando i suoi monologhi verso il suo angolo dove erano seduti Bolelli, Vavassori e altri membri del suo team. Sul 5-5 la prima abbandonava momentaneamente Struff ed era la volta del break, ottenuto grazie a uno smash sbagliato su un “gocciolone” difensivo di Fognini. Dopo 1 ora e 38 minuti il match andava al terzo set con entrambi i giocatori che si dirigevano verso lo stadio per una sosta fisiologica.

TERZO SET – Le tribune del campo Butch Buchholz, intitolato al fondatore del Miami Open e alla sua famiglia, non erano gremite, ma l’atmosfera creata dal comunque numeroso pubblico presente era piacevole, e lo spettacolo in campo era tutt’altro che disprezzabile: le doti difensive di Fognini venivano spesso esaltate dai colpi veloci e radenti di Struff, che si avvantaggiava della superficie in Laykold decisamente più rapida di quella di Indian Wells. Ancora una volta però era Fognini il primo ad arrivare alla palla break, sull’1-1, ancora una volta però cancellata da una conclusione a rete di Struff. Nonostante il braccio ancora clamoroso che gli permette di giocare accelerazioni strappa applausi Fabio giocava buona parte dei punti in difesa, mettendo in mostra anche le sue grandi doti di recupero ma concedendo a Struff il pallino del gioco.

I giochi si allungavano, nessuno ormai riusciva a tenere la battuta rapidamente: si arrivava sempre ai vantaggi, ma non c’erano più palle break fino al game del 5-4, quando dal 40-15 si arrivava alla parità grazie a due risposte aggressive di Struff. Altre due palle game per Fognini se ne andavano con Struff che picchiava con il rovescio. Con un diritto in rete il ligure omaggiava il suo avversario del match point, che veniva convertito subito grazie a un rovescio in contenimento di Fognini che terminava appena oltre la riga di fondo.

Con questa sconfitta al primo turno Fognini scivolerà probabilmente indietro di qualche altra posizione nel ranking mondiale (lo scorso anno aveva raggiunto il secondo turno) avvicinandosi pericolosamente all’uscita nella top 100. L’arrivo della terra dovrebbe aiutare l’azzurro, dato che il rosso è sicuramente la sua superficie preferita; tuttavia tra aprile e maggio Fognini ha 190 punti in scadenza che sarà necessario difendere per non rischiare di dover giocare le qualificazioni nei tornei del Grande Slam.

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Miami, il programma di giovedì 23 marzo: Sonego e Giorgi a mezzanotte, poi tocca a Trevisan

Due sfide di cartello per gli italiani: Lorenzo esordisce con Dominic Thiem, Camila affronta un’avversaria pericolosa come Victoria Azarenka. Martina trova Hibino. In campo le teste di serie della parte alta del tabellone WTA

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Lorenzo Sonego – ATP Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

 

Giornata di primi e secondi turni a Miami, e sono molti i match degni di nota. 

Aprono il programma, sul centrale, Marcos Giron e Cristian Garin (le 17.00 italiane). A seguire, esordio per la testa di serie numero 3 in ambito femminile, Jessica Pegula (trova la qualificata canadese Sebov) e per la numero 6, ancora un’americana, Coco Gauff (sempre contro una canadese, Rebecca Marino). A mezzanotte, il match clou: Lorenzo Sonego affronta Dominic Thiem. I pronostici si sono ribaltati da quella serata di maggio del 2021, in cui a Roma, in un Grandstand i cui spettatori erano stati costretti ad evacuare causa coprifuoco pandemico all’approssimarsi del parziale decisivo, il torinese scriveva una bellissima pagina del libro del tennis italiano eliminando l’allora “Dominatore” della terra rossa. Oggi Thiem è l’ombra di ciò che fu, ma il match rimane interessante e per nulla scontato. Chiude il programma del centrale la campionessa di Indian Wells, Elena Rybakina, che trova la russa Kalynskaya. 

 

Sul Grandstand di nuovo in campo Camila Giorgi, una delle due italiane rimaste: la numero quarantaquattro della classifica trova la sempre ostica Victoria Azarenka. Il match è programmato per mezzanotte, in contemporanea con Sonego. Martina Trevisan, invece, ha un compito più agevole, che risponde al nome della giapponese Hibino: il match è l’ultimo in programma sul campo numero uno. Tale programma sarà aperto alle ore 16.00 dall’interessante sfida fra Federico Coria e Jiri Lehecka. 

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ATP Miami: Bublik eliminato da Wolf, sarà Djere l’avversario di Sinner

Definiti gli avversari di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Vincono Wolf, Nakashima e Huesler. Infortuni per Mikael Ymer e Rinderknech

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J.J. Wolf - Australian Open 2023 (foto Twitter @usta)

Prima giornata del Miami Open presented by Itau subito molto intensa: si sono svolti e si svolgeranno, nella notte italiana, alcuni match degni di interesse, volti a delineare gli avversari delle teste di serie nella parte alta del tabellone, in attesa dell’esordio di Fabio Fognini (contro Jan Lennard Struff). 

JJ Wolf b. A Bublik 7-5 6-3 

 

Quasi nascosti fra le tribune del football americano, gli spalti dedicati al tennis dell’Hardrock Stadium accolgono come primi avventori di sesso maschile per questa edizione 2023 (la quarta nel nuovo impianto) l’estroso Alexander Bublik ed il tenace JJ Wolf. L’americano, prodotto della Ohio State University, si presenta in campo con una vistosa crema solare spalmata sulle guance e tanta determinazione: sempre ad inseguire il più talentuoso avversario, coglie la prima occasione per brekkare e, sotto 4-5, riapre il parziale. Da lì in poi è un assolo: Bublik, come gli capita di consueto, si spegne all’improvviso, cede 7-5 il primo set e poi si consegna a Wolf: 7-6 6-3 il risultato finale. Per l’americano il prossimo turno appare proibitivo: l’avversario è Andrey Rublev. Altra sconfitta al primo turno per il kazako, che dalla semifinale di Marsiglia non è più riuscito a conseguire quei risultati che il suo tennis sembrerebbe reclamare. 

M Huesler b. R. Ramos Vinolas 6-7(4) 7-6(2) 6-3 

Subito una maratona a Miami: va in scena la sfida fra Marc Huesler, giovane svizzero di belle speranze, e l’esperto spagnolo Ramos Vinolas. La battaglia fra mancini risulta equilibrata fin dal primo set: turni di servizio tenuti senza troppi patemi e un tiebreak vinto per sette punti a quattro da Ramos. Il numero 51 del mondo va avanti di un break in avvio di secondo set, ma sul più bello, nel servire per il match sul 5-4, subisce il controbreak a zero. La partita cambia: Huesler si aggiudica il secondo tiebreak per sette punti a due. Nel terzo set l’inerzia è definitivamente passata dalla parte dello svizzero, che chiude 6-3 dopo due ore e trentacinque minuti. Ora per lui la testa di serie numero 16 Tommy Paul. 

LE ALTRE PARTITE 

In apertura di giornata, Brandon Nakashima aveva avuto la meglio di Oscar Otte per 7-6(3) 6-3. La vittoria relativamente agevole lo conduce alla sfida di secondo turno contro Davidovich Fokina. Ancora un successo, inoltre, per Marton Fucsovics: l’ungherese, che arrivava dagli ottavi di finale di Indian Wells (sconfitto da Fritz dopo il successo su De Minaur) ha gestito in un’ora e quarantasette minuti la pratica Pedro Cachin, ungherese numero 63 del mondo. 6-4 7-6(2) il risultato finale per Marton, che ora trova Rune. 

Sempre sui campi secondari, in scena la riedizione del match di pochi giorni fa a Pohenix: Popyrin trova Mikael Ymer, battuto allora molto nettamente, 6-2 6-2. Oggi la sfida risulta fin da subito più complessa: l’australiano ha la meglio, nel primo set, solo al tiebreak. L’equilibrio, che pervade anche il secondo parziale, si interrompe improvvisamente per volontà di Fortuna: Ymer, a causa di una caduta che ricorda quella di Alexander Zverev a Parigi-ma che si rivela meno grave-si infortuna alla caviglia. Lo svedese prova ad andare avanti per ancora qualche gioco, ma cede infine sul 4-4. Passa Popyrin, che troverà Botic Van De Zandschulp. Ritiro anche per il francese Arthur Rinderknech, che dopo appena cinque giochi stringe la mano a Taro Daniel per un infortunio agli addominali.

Definiti inoltre gli avversari di alcune teste di serie che ci interessano da vicino: oltre a Carlos Alcaraz, che affronterà Facundo Bagnis (reduce dalla vittoria in tre set su Meligeni Alves) e Alexander Zverev (per lui Taro Daniel, giapponese in grande forma, vincitore nelle ultime settimane sia di Ruud che di Berrettini) anche Jannik Sinner conosce il nome del suo primo avversario: sarà l’esperto Laslo Djere, che ha avuto la meglio 6-2 7-6(3) su Alexsandar Vukic. 

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