Flash
Medvedev: “Non è stato un anno facile, fino a sabato non mi sono allenato al 100%”
Il neo-papà Medvedev arriva a Vienna da N.1 del seeding e racconta anche la scelta di non giocare la Laver Cup
Nella prima giornata del torneo c’è stata anche spazio per un incontro con la stampa per Daniil Medevedev fresco padre di una bambina, Alicia. Il russo è apparso allegro e rilassato, anche per la bella notizia:
Daniil, cominciamo con una domanda non tennistica, come ti sento da neo papà?
“Benissimo, è un periodo in cui non sono l’unico a essere diventato padre, anche Rafa ad esempio lo è diventato; ed effettivamente nel tour siamo in tanti che ormai siamo diventati genitori; personalmente poi non credo che sarà una distrazione, io rimarrò motivato nel cercare di fare del mio meglio e anzi sarà una persona in più per cui cercherò di dare il massimo; e comunque anche se ovviamente starò tanto tempo lontano da casa cercherò di portare tutta la famiglia con me; in Australia vedremo se sarà possibile, anche per via dei visti di mia moglie, ma ci proveremo.”
Chiusa la parentesi familiare la discussione si è spostata poi sui temi prettamente tennistici, con il russo che ci ha condiviso il suo punto di vista in merito all’annata in corso:
Come giudichi la stagione fino ad ora? Cosa è andato storto?
“Questo non è stato un anno facile ovviamente, per varie ragioni; da un lato ho avuto l’operazione all’ernia e il recupero non è stato facile; a inizio anno la finale degli Australian Open persa, anche se poi la delusione è passata. E adesso questo piccolo infortunio ad Astana che ha rischiato di tenermi fuori; non sapevo neanche se avrei partecipato, sabato scorso è stato il primo giorno in cui mi sono allenato al 100%; se sono qua devo ringraziare il mio team e il preparatore fisico. In generale è stato un anno complicato, ho perso partite contro avversari che hanno giocato molto bene, come Nick agli US Open e insomma i miei risultati non sono stati all’altezza per rimanere numero 1; Carlos e Casper hanno fatto meglio e si meritano di stare dove stanno. Alla fine la classifica è molto semplice, rispecchia i risultati in campo, per cui non mi pesa più di tanto il fatto di aver perso il numero 1, alla fine è solo una logica conseguenza dei risultati; parlando di ranking quindi adesso il mio obiettivo è chiudere l’anno nel migliore dei modi. L’importante comunque è guardarsi indietro e non avere rimpianti.
È vero che saresti dovuto andare a Basilea quest’anno?
“Rispetto al fatto che sono qua e non a Basilea credo di non aver tradito nessuno; un anno ho giocato a Basilea, un altro anno a Vienna; alla fine è anche una questione di trattative fra i tornei e il mio agente, ad essere onesti; e poi anche se non si dovrebbe dire Vienna è una città più bella di Basilea, con tutto il rispetto. L’organizzazione con i giocatori è ottima e ho un ottimo feeling con il tournament director Erwig Straka (una sorta di totem nel business del tennis in Austria).
Domanda Ubitennis: qual è il tuo obiettivo minimo di ranking in vista degli Australian Open, visto che l’anno scorso hai fatto finale a Bercy e a Torino?
“Beh è vero che l’anno scorso ho fatto tanti punti e migliorarsi non sarà facile, ma in realtà non faccio calcoli; ci sono 4000 punti in palio da qua a fine anno (500 Vienna, 1000 Bercy, 1500 Torino, ndr) per cui fare meglio tecnicamente è possibile (ridendo)”
Infine altri due temi trattati sono stati la Laver Cup e la questione della guerra in Ucraina:
“Rispetto alla Laver Cup è vero che da regolamento sarei dovuto essere stato convocato, ma se non sono andato non è perché ho rifiutato l’invito. Semplicemente avevo un problema col visto per entrare in Inghilterra (la Laver quest’anno si teneva a Londra, ndr) e per non creare problemi a nessuno ho preferito non andare; infine rispetto alla questione della guerra ripeto quello che avevo già detto agli US Open: ci sono brave persone sia in Russia che in Ucraina, ho amici russi e amici ucraini; alla fine l’importante è che la gente mi rispetti per quello che sono, indipendentemente da queste situazioni esterne. E come tennista sono fortunato a poter competere, negli sport di squadra è più complicato; una buona soluzione per gli atleti russi potrebbe essere quella di gareggiare sotto una bandiera olimpica o dell’ATP (in vista dell’United Cup, ex ATP Cup).
——————————————————
La classifica ATP aggiornata è disponibile al seguente link, che porta alla sezione “Sotto Rete” del sito web di Intesa Sanpaolo, main sponsor della manifestazione e partner di Ubitennis.