Sinner vola ai quarti. Oggi l’esame di russo contro Medvedev (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

 Più che la corsa alle Finals, che resta oggettivamente difficilissima, il quarto di oggi a Vienna contro Medvedev rappresenta un’esame importante per Sinner proiettandosi già al 2023. Perché il rosso è uno di quei super top player che testano in profondità l’ambizione di chiunque li affronti: Jannik ci ha perso tre volte su tre, l’ultima proprio alle Finals di un anno fa, dopo una partita bellissima e molto equilibrata. La Volpe dl Sesto Pusteria si guadagna l’intrigante incrocio contro l’Orso moscovita grazie al successo sull’argentino Cerundolo in un match non area esaltante, anche perché Sinner appare ancora incerto sulla caviglia: gli basta comunque essere incisivo sul servizio nei momenti delicati dei set e questo basta per tenere viva la fiammella in vista delle Finals di Torino. […] «La strategia? Devo parlarne con il mio team — confessa l’azzurro — sicuramente sarà una partita lunga con tanti scambi contro uno dei migliori al mondo. Fisicamente mi sento bene, ma quando uno rientra da un infortunio bisogna sempre andare con attenzione. Ho sentiti un piccolo fastidio alla caviglia ma veramente poca cosa, spero proprio di riuscire a sistemarla». E noi con lui.

Medvedev e la caviglia tra Sinner e le Finals (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

Altro che ventitré metri. Il campo da gioco su cui si sta decidendo la griglia delle ATP Finals è lungo ottocento chilometri e ha per estremità due capitali, Basilea e Vienna. Da lì, i pretendenti a uno dei tre posti ancora vacanti per il Masters continuano a scambiarsi colpi, chi inciampando, chi confermando il suo buon momento di forma e chi rincorrendo. Tra questi c’è anche Jannik Sinner vincitore ieri in Austria in due set nel suo match di secondo turno contro l’argentino Francisco Cerundolo e atteso oggi dalla sfida contro l’ex n.1 del mondo Daniil Medvedev per quello che sarà il suo decimo quarto di finale in stagione. Se contro Garin erano state fretta e irruenza a caratterizzare la prestazione dell’azzurro, ieri una nuova prudenza è tornata ad affacciarsi nel gioco del n.12 del mondo. Per quanto diverse ed evidenti apparissero caratura e cilindrata degli attori in campo, è bastato un appoggio meno saldo del solito sulla caviglia infortunatasi meno di un mese fa a Sofia per far riaffiorare in Sinner l’eco di una paura: «Abbiamo lavorato duramente per poter giocare Vienna e poi Parigi senza problemi fisici, questo è fondamentale» aveva detto l’altoatesino a caldo dopo la vittoria contro Garin. […] «Fisicamente mi sento bene, ma quando si torna da un infortunio bisogna fare sempre attenzione e vedere come vanno le cose giorno dopo giorno – ha dichiarato a caldo ieri Sinner – ho avvertito un fastidio alla caviglia, nulla di che, spero che domani (oggi, ndr) non mi dia alcun problema». Non si spiegherebbero altrimenti i ripetuti errori in cui Sinner è incappato con il dritto, errori banali, arrivati al termine di scambi in cui era l’argentino invece a faticare nelle rincorse e nel ritmo. Piedi a terra, Sinner ha trovato nel servizio un alleato prezioso e nel carattere una risorsa cui attingere nei momenti cruciali del match. Il primo: in chiusura di primo set, quando ha strappato a zero il servizio al suo avversario evitando uno scomodo tie-break. Il secondo: a metà secondo parziale, subito dopo aver perso la battuta, restituendo ancora a zero il favore a un Cerundolo ormai arresosi. Per quanto i precedenti con Medvedev lo vedano sconfitto in tutte e tre le occasioni, ad accrescere le motivazioni con cui l’azzurro si approccerà al match ci sono le due sconfitte rimediate ieri a Vienna da Cameron Norrie e Audrey Rublev, entrambi a caccia del loro pass. La vittoria contro Cerundolo ha consentito a Sinner di scavalcare nella Race sia l’inglese che Berrettini. […]

Sinner fa il check up (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Quando Medvedev ritrova i suoi modi, che sono a volte altezzosi, altre polemici, qua e là intinti d’una goccia di veleno, ma sempre tracotanti, significa che sente di essere tornato ai suoi livelli, quelli che lo hanno spinto al numero 1 del tennis e gli hanno consentito tre finali Slam, con una sola vittoria, ma di quelle che sarà difficile dimenticare, soprattutto per Djokovic che agli US Open del 2021 era in corsa per il Grande Slam. Eccolo lì infatti, il russo con l’aria da giovane intellettuale in cerca di una nuova patria, che solleva polemico il pollice al pubblico di Vienna, dopo aver ciancicato a dovere i propositi di Dominic Thiem. Lo sbeffeggiano e lo fischiano, e vabbè, tanto lui sa come replicare. E lo fa con indubbio piacere. Sarà lui l’avversario di Jannik Sinner nei quarti del torneo che vale 500 punti. E anche con il giovane Semola, ai tempi delle Finals torinesi, l’ultimo confronto tra i due, Medvedev ebbe atteggiamenti assai poco garbati, dallo sbadiglio sul naso di Sinner al cambio di campo, al tentativo un po’ goffo di convincere il nostro, nel terzo set, che fosse stanco e pronto a mollare. Quel match fu saldamente in mano a Jannik per quasi due set. Jannik mollò al russo un sonoro sei a zero nel primo set, andò avanti di un break anche nel secondo, e nel tie break ebbe due match point per tappare la bocca al russo e spedirlo davvero a nanna. Ma come sempre, nel nostro sport, i conti si fanno con le reali capacità degli avversari e Daniil, al netto delle proprie stravaganze, è tennista di ampia dotazione, che sa combinare con acume le fasi difensive e quelle d’attacco, ribaltando gli schemi con appena un colpo. È il quarto confronto tra Daniil e Semola, e i conti al momento sono tutti a favore del russo, tre a zero. Ma i conti, Sinner li vuole fare su larga scala, e il confronto ravvicinato con un top ten che viene da una stagione scombinata da un’operazione di ernia e solo ora appare decisamente in ripresa, arriva nel momento giusto. Sinner avrà le risposte che cerca… […]