Moderatore. Una grande vittoria nel tuo primo match di sempre in questo torneo, contro una leggenda come Rafa. Devi essere estremamente felice.
R. Sì, sono davvero felice. Penso che sia importante vincere il primo incontro, specialmente volevo centrare la prima vittoria per mettermi in testa al gruppo. È stata una partita molto importante per questo.
Sarebbe stato più difficile perdere e avere la pressione di dover vincere le mie due prossime partite se avessi voluto avere anche solo una possibilità di farcela. Sì, è davvero una vittoria importante.
D. Ci sono state tante prime volte quest’anno. Dove si posiziona questa rispetto alle altre?
R. Sì, è una bella sensazione. Sono davvero felice di avere la possibilità di giocare qui. È un modo decisamente migliore per finire la stagione rispetto a come ho perso a Parigi. Poteva essere la fine della mia stagione. Mi ha dato tanta fiducia tornare, giocare un buono match, battere qualcuno come Rafa.
È fantastico essere qui per giocare questo torneo. Poi andare in campo e vincere è ancora meglio.
D. Un format differente qui. Come ti sei preparato per affrontare il tuo primo incontro qui contro una testa di serie, mentre normalmente si parte contro un avversario magari di classifica inferiore?
R. Ad essere onesto, penso che mi piaccia di più perché quando affronto un top player, gioco un tennis migliore perché so che devo farlo. So che non posso andare lontano se non giocando il mio miglior tennis.
Quando ho le opportunità in campo, devo provarci. Spingo di più. Sono più incline a giocare una partita meno buona contro un giocatore di ranking inferiore e che davvero, davvero non voglio perdere.
Penso sia una cosa buona per me andare in campo e giocare contro i top player. Come ho detto, gioco sempre meglio contro di loro.
D. Questo suona strano. Su questa superficie, dato che Rafa non ha giocato negli ultimi due mesi, sei entrato in campo sentendoti il preferito?
R. Sono entrato in campo pensando che, se avessi servito e risposto bene, avrei potuto vincere la partita. Ci sono molte variabili e questo è un campo veloce. Tutto quello che serve è un game di servizio in cui esce qualche prima di servizio, lui gioca qualche bel punto, magari io commetto qualche errore e subisco il break. E potrebbe essere un set.
Io non sono entrato in campo pensando di essere il favorito per nessuna ragione perché per come è questa superficie, la più piccola cosa può farti subire il break e perdere il match. Ma ho capito che se fossi stato concentrato sul mio servizio e sul rispondere bene, avrei trovato il modo di breakkarlo. Sapevo di poter avere delle buone occasioni per vincere.
Viola Tamani
