L'ITF modifica il suo statuto: nel consiglio di amministrazione garantita parità di genere e di provenienza geografica

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L’ITF modifica il suo statuto: nel consiglio di amministrazione garantita parità di genere e di provenienza geografica

Approvate le norme interne per assicurare una rappresentazione equa all’interno degli organi decisionali

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Logo International Tennis Federation (ITF)
 

L’International Tennis Federation (ITF) ha approvato la modifica del suo statuto al fine di garantire parità di genere e una distribuzione geografica equa della provenienza dei membri facenti parte del consiglio di amministrazione.

Il tutto è stato discusso nell’ambito dell’Assemblea generale annuale dell’ITF, che si è svolta lunedì a Glasgow a conclusione della Billie Jean King Cup. Il 71,09% dei presenti ha votato favorevolmente alla mozione di modifica. L’idea della parità di genere è qualcosa di concreto nel mondo del tennis. Ad esempio, nel 2022 non ci sarà differenza economica tra i vincitori della competizione a squadre maschili e femminili riservate alle Nazionali. La Svizzera, vincendo la BJK Cup, ha portato a casa la cifra record di due milioni di dollari,

Le riforme costituzionali entreranno in vigore dal 2027 e garantiranno un totale equilibrio di genere tra i membri eletti nel consiglio di amministrazione dell’ITF.

 

L’annuncio è in sintonia con il programma dell’ITF Advantage All, che mira a garantire la parità di genere nel tennis.

Jack Graham, membro del consiglio di amministrazione dell’ITF e presidente del comitato per la riforma costituzionale, ha dichiarato: “Questo voto delle associazioni nazionali membri dell’ITF è una vera dichiarazione di inclusione ai massimi livelli e ci colloca dalla parte giusta della storia”.

Ecco le principali modifiche:

· Due rappresentanti di atleti nel consiglio di amministrazione, una donna e un uomo;

· 14 membri del consiglio eletti, con un minimo di quattro donne e quattro uomini;

· Un presidente eletto, indipendentemente dal sesso.

I membri del consiglio di amministrazione dell’ITF vengono eletti ogni quattro anni. L’attuale Costituzione dell’ITF specifica anche i requisiti regionali della composizione del Consiglio per garantire la rappresentanza del gioco del tennis in tutto il mondo.

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Challenger Phoenix: vince Borges e vola al 22° posto della Race

Nuno Borges, colui che mai perde al primo turno di un torneo ATP, batte in rimonta Shevchenko, l’autore dell’eliminazione di Berrettini e Monfils

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Nuno Borges - Phoenix 2023 (Twitter @ATPChallenger)
Nuno Borges - Phoenix 2023 (Twitter @ATPChallenger)

[Alt] N. Borges b. [Q] A. Shevchenko 4-6 6-2 6-1

Si ferma in finale la corsa di Alexander Shevchenko, il ventiduenne di Rostov sul Don proveniente dalle qualificazioni che ha battuto tra gli altri Gael Monfils e Matteo Berrettini. Arrivato a un set dal traguardo, Shevchenko si è arreso alla rimonta del portoghese Nuno Borges che, dopo Monterrey, ha alzato il secondo trofeo Challenger consecutivo su due disputati quest’anno. Poco più di un’ora e mezza di match in cui Shevchenko è stato il giocatore più aggressivo, mentre Borges – che risponde abbastanza vicino alla riga e poi si allontana, tipo Nadal o Medvedev al contrario – ha fatto valere le proprie doti difensive. E proprio vincendo un punto (quasi) perso due o tre volte sul 3-2 30-30 del secondo set Nuno ha preso lo slancio per un parzialone da 10 giochi a 1.

I 175 punti in palio all’Arizona Tennis Classic (Challenger dalla partecipazione di altissimo livello in cui sono arrivati in finale un qualificato e un alternate) gli valgono il best ranking al n. 68, il 22° posto della Race e l’aggiunta del nome al dizionario del nostro programma di videoscrittura.

Classe 1997 (quindi teoricamente un Orginal Next Gen, anche se all’epoca della prima edizione del Masterino era fuori dai primi 500 della classifica), con quattro anni di tennis alla Mississippi State University, Borges è un esempio di come ci si possa costruire un’ottima classifica con i tornei Challenger. Tuttavia, nonostante l’esperienza nel circuito maggiore sia al momento limitata a 20 match, Nuno vanta una statistica interessante: non ha mai perso al primo turno di un torneo ATP. Un altro modo di dirlo è che non ha mai superato il secondo ostacolo nelle sue sei partecipazioni ma, in ogni caso, il prossimo passo non potrà che essere un quarto di finale (almeno) in un “250”.

“Sono così felice e orgoglioso che non so se riuscirò a dormire stanotte” ha commentato Borges dopo il successo. “Ero nelle qualificazioni quando mi sono iscirtto, ma sono entrato in tabellone all’ultimo momento, peraltro con basse aspettative, visto il primo turno tosto che mi aspettava”. E invece ha battuto in due set Diego Schwartzman e non si è più fermato.

Per quanto riguarda il ventiduenne Shevchenko, allievo della scuderia di Gunter Bresnik, si ferma a un solo passo dalla top 100, ma ha già dell’ottimo materiale da raccontare ai nipotini, come quella volta che batté due top 10, senza bisogno di entrare nei dettagli. Insomma, a dispetto del nome benaugurante, a Phoenix né Monfils né Berrettini sono risorti dalle proprie ceneri. Ceneri si fa per dire, naturalmente. Dopotutto, Lamonf è appena rientrato nel circuito e, dopotutto, Matteo è andato in Arizona per giocare qualche match e qualche match ha giocato; se poi, invece di perdere dal presunto ex pallone d’oro, fosse arrivato in fondo, sarebbe stato criticato per aver messo a rischio la propria integrità fisica giocando cinque incontri in quattro giorni. Ammettiamolo, Spike Lee dava un consiglio impossibile con il suo “Fa’ la cosa giusta”.

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WTA Indian Wells, Sabalenka: “Non sono soddisfatta del servizio. Certe volte le vecchie abitudini tornano”

“Questa dura sconfitta mi motiverà di più” ammette Aryna Sabalenka dopo la finale contro Elena Rybakina. “Delusa da come ho affrontato il primo set, ma domani in volo verso Miami l’avrò già dimenticato”

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Aryna Sabalenka - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

Seconda sconfitta stagionale per Aryna Sabalenka. La tennista bielorussa è costretta a cedere il passo alla kazaka Rybakina in una sfida molto complicata. Condizioni climatiche, tensione e vecchie abitudini hanno pesato sul gioco di Sabalenka che ha ceduto alla distanza alla sua avversaria. Nella conferenza stampa post match la bielorussa analizza l’impatto della sua sconfitta e le ambizioni future.

MODERATORE: Una sfida difficile ma un’altra grande battaglia tra voi ragazze. Cosa ne pensi della partita?

SABALENKA: È stata una brutta sconfitta ma lei ha giocato un tennis incredibile. Direi che non ho servito molto bene oggi; è stata un’altra battaglia difficile e questa volta è stata lei a trionfare. Lo merita, è una grande giocatrice. Spero di fare un po’ meglio la prossima volta.

 

D. Puoi parlare un po’ di più della partita. Sembrava diventare un po’ ventoso verso la fine.

SABALENKA: Era un po’ ventoso, ma non importa. Giocavamo entrambe nelle stesse condizioni, quindi ero proprio come se io stessi soffrendo un po’ di più. E soprattutto quando perdi il primo set e poi tutto sembra non andare come ti aspettavi, rende ancora più difficile giocare in queste condizioni. Quando vinci il set, invece, e c’è meno pressione su di te, giochi meglio in queste condizioni. Quindi ho sofferto un po’ di più la situazione, ma succede. Continuerò a lavorare e spero di poter fare meglio la prossima volta.

D. Hai avuto quel break di vantaggio nel primo set al 4-2. Cosa è cambiato da lì? Per quanto riguarda i problemi di servizio oggi, è completamente colpa tua o dipende dalla pressione che ti stava mettendo in risposta?

SABALENKA: “Penso che fosse una combinazione di entrambe le cose. Penso di non aver servito così bene e poi ha iniziato a diventare un po’ più ventoso e non sono riuscita ad adeguare il mio servizio. Ovviamente mi sentivo come lei avesse fatto un passo in avanti e iniziato a giocare un po’ più aggressiva. Ho avuto molte opportunità nel primo set e non le ho sfruttate. E come se questo rappresenti un piccolo promemoria che, devo ancora lavorare su così tante cose. Ci saranno giorni in cui non tutto andrà per il verso giusto; quindi, devo ancora lavorare sodo e devo ancora combattere molto.”

D. In che modo l’aspetto emotivo dopo aver perso il primo set ha influenzato il modo in cui ti sei sentita nella prima parte del secondo set?

SABALENKA: “Penso di essere stata super delusa da me stessa dopo il primo set, specialmente quando subisci una rimonta e poi affronti un set point e poi lo annulli. Ho servito circa tre volte penso per il set e non ho mai sfruttato l’occasione e il mio servizio non ha funzionato bene. Sono rimasta molto delusa da questo, e sono andata in bagno per resettare tutto e iniziare tutto dall’inizio. Sembra che nei primi due giochi non fossi presente in campo. Ho cercato di restare con la testa sul campo e lottare ma non ha funzionato oggi.

D. Hai appena parlato che era forse un piccolo promemoria per rimanere concentrato. Puoi dirci qualcosa? Qual è il messaggio che porti con te?

SABALENKA: Ci saranno alcuni giorni in cui le vecchie abitudini torneranno e dovremo solo lavorarci per superarle. Non tutte le partite andranno per la tua direzione e servirai perfettamente. Quindi ricorda solo che va bene lottare. Va bene non giocare al meglio e continuare a combattere e continuare a usare tutte le armi di cui disponi. Oggi direi che sono molto delusa dal mio servizio, quindi ammetto di essere tornato a delle vecchie abitudini. Ho reagito in modo eccessivo per come stavano andando le cose, e non ero presente nei primi due giochi nel secondo set. Questo è ciò che intendo.

D. Non hai perso molte partite quest’anno. In effetti, si tratta solo della tua seconda sconfitta. Quasi come se non fossi più abituata a perdere, che è una buona posizione in cui trovarsi. Come gestirai la cosa? Quanto tempo ci vorrà per superarlo? Penserai molto a questa sconfitta?

SABALENKA: “Per me è abbastanza facile. Penso che rimarrà nella mia testa fino a domani, e domani voleremo verso Miami e lo dimenticherò (sorridendo). È positivo avere statistiche di questo tipo in stagione, ma non mi sto concentrando su questo. Sono situazioni che mi aiutano a rimanere concentrata e a continuare a vincere, a concentrarmi su me stessa e sul gioco e su ciò che devo fare in campo per continuare a vincere. È dura perdere, specialmente in finale. Sei ad un passo dal trofeo e perdi, ma lei è una grande giocatrice.

D. Nella tua mente ci sono uno o due punti che forse avrebbero potuto fare la differenza?

SABALENKA: Penso che sognerò questo stanotte. Fino a domani probabilmente penserò a questo perché c’erano così tanti punti che avrei potuto giocare meglio e nei quali avrei potuto gestirmi meglio. Servire per il set non dovrebbe mettere pressione su di me, perché ho un servizio potente. Dovrei servire al corpo e giocare al punto. Questa è solo un’altra lezione. Imparerò e tornerò più forte di prima.

D. Ovviamente la tua prima finale qui a Indian Wells. Ora si va a Miami. Ti senti più a tuo agio a giocare nelle condizioni che si trovano a Miami o qui ad Indian Wells?

SABALENKA: Non ricordo le condizioni a Miami, a dire il vero (sorridente). Avrò qualche giorno per capire se mi sento a mio agio o no. Questi tornei sono fantastici. Qui è il paradiso del tennis. Miami, è un altro paradiso. Un po’ diverso da qui. Vedremo come saranno i campi, spero di poter fare bene lì.

D. Quanto ti rende determinata questa sconfitta? Tra due settimane potresti giocare nuovamente una finale. Quanto ti senti positiva su questo?

SABALENKA: Penso che sia un bene. Non è bello perdere, ma penso che questa dura sconfitta mi motiverà di più, perché non mi piace perdere in finale. Andando a Miami, penso che sarò più motivata rispetto se fossi arrivata come vincitrice di Indian Wells. Spero che questa sconfitta mi aiuterà nelle prossime partite per rimanere concentrata e continuare a lavorare e combattere per un altro titolo in questa stagione.

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WTA Indian Wells, Rybakina: “Il mio obiettivo è essere la numero 1”

“Vincere anche Miami? Difficile da fare. Iga merita grande rispetto” così Rybakina dopo il successo in California. “Ho cercato di spingere di più con la seconda” dice sul match contro Sabalenka

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Elena Rybakina - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

Due mesi dopo la finale dell’Australian Open arriva la vendetta per Elena Rybakina. Al BNP Paribas Open 2023, la tennista kazaka supera una nervosa Aryna Sabalenka conquistando il suo primo WTA1000 della carriera. Un inizio di stagione spumeggiante per la tennista nata a Mosca che le permette di scalare la classifica mondiale. Nella classica conferenza stampa post-partita Rybakina ripercorre le difficoltà del match contro Sabalenka e le prospettive per il futuro con l’obiettivo di raggiungere il numero 1 del ranking.

D. Cosa sei stata in grado di fare oggi per batterla per la prima volta?
RYBAKINA: “Penso sia stato importante il primo set. Entrambe abbiamo avuto possibilità, ma alla fine, è andato a mio favore. Poi è stato un po’ più facile iniziare il secondo con un break nella parte iniziale del set. Durante la sfida sono variate un po’ anche le condizioni. Alla fine del secondo set è diventato molto ventoso, quindi da un lato era difficile da giocare. Ma dal momento in cui sono riuscita a passare in vantaggio nel punteggio, penso di essere stata in grado di fare la differenza”

D. Congratulazioni. Lei ha dichiarato che ha iniziato a sentirsi frustrata e a cadere in vecchie abitudini. Mi chiedevo se avessi percepito la stessa dato che hai giocato con lei in passato e quest’anno all’Australian Open, pensi che sia tornata ad una versione precedente di sé stessa?
RYBAKINA: “Ovviamente ha confrontato questo match con la partita che abbiamo giocato in Australia. È stato diverso, specialmente questo primo set, perché ha fatto diversi doppi falli e la cosa mi ha dato un certo vantaggi, sebbene non abbia colto sin da subito questa occasione. Ovviamente ho percepito la differenza, perché in Australia ha servito davvero bene. La seconda credo viaggiasse alla stessa velocità della prima, era realmente aggressiva. Qui ho avuto alcune possibilità nel primo set, e poi penso che nel secondo set io sono stata un po’ più aggressiva. Penso anche che non sia facile trovare il ritmo quando si affrontano due tenniste con un servizio potente e ti trovi ad inseguire nel punteggio.”

 

D. Quanto è stata importante la tua seconda oggi? La tua percentuale di prime non era probabilmente alta come volevi sebbene sembrasse funzionare abbastanza bene quando la mettevi in campo. Sulla tua seconda lei sembrava avere molte difficoltà a rispondere.
RYBAKINA: “La prima non ha funzionato così bene come volevo. Sulla seconda, ho cercato di spingere di più, perché mi ricordavo dall’Australia che lei ama mettere molta pressione all’avversaria sulla seconda; quindi, sapevo che questo era qualcosa che dovevo migliorare. Penso che qui, dal momento che le condizioni sono un po’ più lente, è stato un po’ più facile giocare il colpo successivo. Ho provato a cambiare anche il modo di servire la seconda e penso che sia stato importante in questa partita alla fine dei conti.

D. Le statistiche significano molto per te? Ce n’è una che dice che sei la prima donna a battere il n. 1, n. 2 in questo torneo nello stesso anno.
RYBAKINA: “Non ci ho pensato, ma buona statistica. Non so cosa dire (sorridente). Quando affronto qualcuna cerco di non pensare alla classifica. Voglio solo fare del mio meglio, cercando di vincere.

D. Parlando di Miami, ovviamente a chi vince ad Indian Wells viene chiesto se penso di conquistare entrambi i tornei back to back, tu cosa ne pensi? È un’impresa incredibilmente difficile?
RYBAKINA: “Cercherò di concentrarmi solo su ogni partita, perché penso che sia davvero difficile. So che Iga è riuscita a fare questo. Merita grande rispetto, perché penso che sia un lungo viaggio per arrivare sino a Miami e poi si tratta di condizioni completamente diverse. Penso che questo sia l’obiettivo alla fine della giornata. Ma quando scenderò in campo, cercherò solo di allenarmi e prepararmi per ogni partita.

D. In passato, hai trovato le condizioni a Miami più adatte a te rispetto a quelle di Indian Wells? Ovviamente visto quanto fatto oggi ami le condizioni qui, ma ti piacciono quelle di Miami o no?
RYBAKINA: “Dipende, perché ad oggi non ho mai raggiunto dei buoni risultati lì, ma non li avevo neanche qui. So che può essere molto ventoso lì, molto umido. Sicuramente è qualcosa a cui bisogna adattarsi. Vedremo come andrà e spero di potermi adattare rapidamente.”

D. Lei conduceva 4-2 nel primo set. Cosa hai fatto per recuperare il set e alla fine a vincerlo?
RYBAKINA: “Sapevo che per certo che uno di noi due avrebbe subito un break. Sfortunatamente, sono stata io la prima. Ho cercato di concentrarmi su ogni punto, perché sapevo che poteva cambiare direzione l’andamento del set. Sapevo che anche io sarei stata in grado di piazzare il break, solo perché qui le condizioni sono più lente, quindi puoi provare diverse volte e vedere procede lo scambio. Il tiebreak del primo set è stato davvero epico, con quei doppi difetti e la tensione. Alla fine, si trattava di stare concentrati su ogni punto e cercare di combattere fino alla fine.”

D. Ora che l’hai battuta per la prima volta pensi che cambierà il tuo atteggiamento per le prossime sfide?
RYBAKINA: “Dipende anche dalle condizioni e dalla superficie su cui giochiamo. Ma di sicuro ogni volta che giocherò contro Aryna, sarà una dura battaglia. Cercherò di prepararmi, a seconda delle condizioni. Non so come andranno le prossime partite che giochiamo l’una contro l’altra, ma sicuramente saranno di nuovo partite difficili.”

D. Salirai al n. 7 del ranking. La mia domanda è tra qualche anno, cosa speri davvero di realizzare in questo sport?
RYBAKINA: “Penso che l’obiettivo più grande sia ovviamente il numero 1. C’è ancora molta strada da fare. Questo è l’obiettivo finale. Al momento sono la numero 7, ma la classifica cambia velocemente. Quindi ho bisogno di concentrarmi sempre sul prossimo torneo. Sto cercando di non pensare così tanto alla classifica, soprattutto adesso dal momento che è una lunga strada da percorrere (sorridendo).

D. Stai guardando più la race che la classifica sulle ultime 52 settimane?
RYBAKINA: “Non proprio. So che ora sono la numero 2 della race. Ma è solo l’inizio della stagione ci sono ancora molti tornei in vista. Non significa nulla”

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