Coppa Davis, Tiafoe: “Contro Sonego non sono stato aggressivo come al solito”

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Coppa Davis, Tiafoe: “Contro Sonego non sono stato aggressivo come al solito”

Tiafoe non nasconde la delusione per la sconfitta: “Mi sento come se avessi deluso un po’ questi ragazzi” ma rende onore ad un Lorenzo Sonego eccellente

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Frances Tiafoe - Coppa Davis 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

Dopo la sconfitta contro Lorenzo Sonego che ha dato il primo punto all’Italia in questo quarto di finale a Malaga, Frances Tiafoe, sebbene deluso per il risultato, rende onore al suo avversario, capace di essere più aggressivo e di dettare il gioco. “Fortunatamente abbiamo Taylor che si spera possa riportarci sull’1-1 e poi giocarcela al doppio”.

D. Frances, ovviamente è stata dura. Al momento, ti senti frustrato o arrabbiato? Qual è il tuo stato d’animo ora?

R. Ovviamente mi sono sentito meglio nella mia vita. Ma è stata dura, giusto? È stata una grande stagione per me. Voglio vincere per la mia squadra. Un po’ di frustrazione c’è, perché non è stato così. Si tratta della squadra.

Mi sento male. Mi sento come se avessi deluso un po’ questi ragazzi. Fortunatamente abbiamo Taylor (Fritz, ndr) che si spera possa riportarci sull’1-1 e poi giocarcela al doppio.

Certo, avrei voluto partire avanti 1-0. Sì, sono un po’ frustrato.

D. (del nostro direttore, Ubaldo Scanagatta) C’è stato qualcosa in questa partita che ha cambiato qualcosa? Eravate molto vicino fino alla fine, lo capisco, ma c’è stata una cosa specifica che avrebbe potuto cambiare la partita?

R. Giocare con più aggressività. Durante la partita, credo sia stato lui a dettare il gioco, mi faceva correre, era molto più aggressivo. Ha servito bene. Serve davvero bene, ho pensato.

Sì, non sono stato abbastanza aggressivo come al solito. Ero più titubante e lui ha colto il vantaggio. Non ho sbagliato molto ma non gli ho nemmeno fatto male. Questi ragazzi sono bravissimi. Se trovi questi ragazzi che colpiscono e ti fanno correre, a volte te la cavi, a volte no, e oggi non ce l’ho fatta.

D. Frances, sei conosciuto come un giocatore che si esalta con una gran folla. Com’è stato per te oggi? Ti aspettavi che ci fossero così tanti tifosi italiani?

R. Sì, erano in tanti. Hai preso anche questo tizio, maledizione. I tifosi italiani.

Erano davvero in tanti. Amano il tennis in Italia e voglio vedere i lori giocatori fare bene. È una cosa buona.

Non farmi domande. Non devi chiedermi niente (ride).

D. Mi dispiace per te ma sono felice per me.

R. Vieni sempre qui con il tuo italiano (ride).

D. Ti aspettavi che lui giocasse così bene o pensavi che non potesse giocare bene quanto te? Forse entrambe le cose ma qual è la tua impressione?

R. No, guardi al tuo avversario con rispetto nello stesso modo in cui il rispetto ti è dovuto. Ha giocato bene, ha servito bene. Ha usato il suo diritto benissimo. Ha sfruttato il tifo molto bene e ha giocato bene.

Io non ho giocato benissimo ma non ho giocato così male. Pensavo di poter giocare a un livello migliore. Semplicemente non ho giocato abbastanza bene per batterlo.

Non sono seduto qui per dire che ho giocato male, perché non è vero. Ma lui ha giocato davvero bene.

D. Hai avuto due occasioni, due set point.

R. Su due set point lui ha servito benissimo e ha giocato due ottimi punti. Ho salvato un match point nel tie-break, e poi lui ha servito bene per altre due volte. Troppo bravo.

D. Ha fatto 17 ace, che non è molto usuale per lui. È perché la superficie è molto veloce o magari tu non hai trovato la posizione giusta in risposta? Qual è stato il problema?

R. Mi fa sorridere. Ha fatto 17 ace ma ho l’impressione di aver risposto abbastanza bene. Sono andato spesso avanti 30-0. Ho avuto tante occasioni.

Sì, ha fatto molti ace ma credo sia un ottimo al servizio. Veloce.

D. Vi siete incontrati alle Maldive? Anche lui (Lorenzo Sonego, ndr) era alle Maldive dieci giorni fa.

R. C’era?

D. Sì, c’eri anche tu? (Rivolto a Lorenzo Sonego)

R. (Lorenzo Sonego) Io non vado nella Player Lounge delle Maldive, sai cosa intendo? Tutti vanno alle Maldive alla fine della stagione. Io non voglio vedere i giocatori nel mio tempo libero. Non ero nella Player Lounge delle Maldive (ride).

D. Quale pensi sia stata la maggior differenza tra questo match e gli altri che hai giocato?

R. Era una situazione capovolta. Io ero quello aggressivo, che lo fa correre, aggressivo. Stavo colpendo la palla molto più forte.

Penso che le palline siano un po’ sgonfie qui. È difficile colpire così. Ma lui è stato bravo. Un paio di settimane fa io stavo giocando in modo molto aggressivo, oggi lo era lui. Questa è stata la differenza più grande.

D. Una domanda irriverente. Dove sei stato se non eri alle Maldive?

R. Sono andato a Turks e Caicos, con la mia ragazza. È stato molto bello. Non ho visto nessun giocatore ed è stato carino.

Poi sono tornato a casa per un po’ prima di arrivare qui. Qualche giorno prima di venire qui ero a letto a casa. Adoro stare a casa. Washington D.C. è il meglio.

D. Nonostante il risultato di oggi, potrete festeggiare il giorno del Ringraziamento stasera?

R. Cosa intendi? Se perdiamo?

D. In entrambi i casi, sia che vinciate o no.

R. Se vinciamo, andremo fuori e guarderemo un po’ di football. Ci riposeremo e saremo pronti per sabato.

Se non vinciamo, cercheremo un volo per tornare a casa il prima possibile e passare del tempo con la famiglia. Sarebbe una specie di vittoria comunque, ma preferirei di gran lunga essere qui.

Viola Tamani

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