Luca Van Assche, il primo 2004 a vincere un torneo Challenger: ecco il dato che può renderlo ottimista

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Luca Van Assche, il primo 2004 a vincere un torneo Challenger: ecco il dato che può renderlo ottimista

Il diciottenne francese di origini italo-belghe iscrive il suo nome in un elenco che lo vede in compagnia anche di Alcaraz e Sinner

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Luca Van Assche – Maia Open 2022 (foto via Twitter @ATPChallenger)
 

Era in agguato da un paio di mesi, Luca Van Assche. Una, due, tre prede gli erano state soffiate all’ultimo momento da Cecchinato, Barrere e Krutykh. Era ormai solo questione di tempo, ma il tempo stava per scadere. O, meglio, il calendario era arrivato all’ultimo foglio da strappare, quello con i nomi di Maspalomas, nella Canarie, e Maia, in Portogallo. È stata quest’ultima la destinazione scelta da Luca per l’ultimo torneo della stagione, il Maia Open, categoria Challenger 80. Così, dopo tre finali perse, il diciottenne francese ha messo le mani sul suo primo trofeo a questo livello. Ora francese, ma nato a Woluwe-Saint-Lambert, comune nei pressi di Bruxelles, da padre belga e madre italiana, per poi trasferirsi con la famiglia a Aix-en-Provence all’età di tre anni.

Da numero 501 del ranking, a inizio anno ha giocato il suo ultimo torneo ITF, vincendolo. Ha così continuato la sua rapida ascesa (un anno prima era fuori dai primi 1500) fino all’attuale n. 138, l’ultimo (ma certo non ultimo) best ranking conquistato. Vincitore del Roland Garros 2021, per l’ATP misura 178 cm, un’altezza che, se confermata e definitiva, non è molto promettente, per quanto i due top 20 più bassi vantino appena cinque centimetri più di lui – e parliamo di Alcaraz e Ruud, numero 1 e 3 del mondo.

Di sicuro, almeno per adesso, non possiede il colpo che lascia fermo l’avversario, né a destra, né con il rovescio bimane, né con il servizio. Riservandoci di capire meglio nel prossimo futuro le qualità su cui può puntare per continuare un’ascesa che si fa sempre più ripida, ci sono un paio di dati che paiono di buon auspicio e, forse, anche per questo Luca sembra essersi avventato con particolare urgenza sul trofeo portoghese. Innanzitutto, l’elenco dei vincitori francesi under 18 a livello Challenger vede Richard Gasquet, Gael Monfils, Fabrice Santoro e Sébastien Grosjean. Vabbè, anche Corentin Moutet.

Inoltre, ci svela un tweet di Luca Fiorino, c’era una casella vuota in corrispondenza della classe 2004 nella lista dei primi vincitori Challenger di ogni annata ed è stata occupata appunto da Van Assche. Non che la concorrenza fosse agguerritissima, con il solo connazionale Fils (quello che aveva battuto Fognini nelle quali di Bercy per poi perderci al primo turno) a frequentare abitualmente la categoria. In ogni caso, considerando i nomi che lo precedono – Auger-Aliassime, Sinner, Musetti e Alcaraz – il giovane francese ha un motivo in più per essere ottimista riguardo alla propria carriera da pro.

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