United Cup, Ruud: “Posso giocarmi ancora il numero 1”. Swiatek: “Barty è un’ispirazione”

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United Cup, Ruud: “Posso giocarmi ancora il numero 1”. Swiatek: “Barty è un’ispirazione”

Per Belinda Bencic, “indossare la maglia svizzera mi fa giocare meglio, scatta qualcosa”. Wawrinka scherza sull’esultanza rubata a lui e Roger Federer in Billie Jean King Cup: “Chiederò i diritti”. Sascha Zverev, “importante che uomini e donne gareggino insieme”. Le parole dei protagonisti alla vigilia

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Iga Swiatek e Hubert Hurkacz – Team Polonia, United Cup 2023, Brisbane (foto: Tennis Australia)
 

Finalmente si alza il sipario sulla stagione 2023: il tennis ricomincia dall’Australia con la United Cup, nuova competizione mista a squadre che si svolge in tre città australiane: Sydney, Brisbane e Perth. Diversi nomi di spicco si presentano a questo evento, come Rafa Nadal, la numero 1 femminile Iga Swiatek, Casper Ruud, Alexander Zverev e i nostri azzurri Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti.

La Germania è guidata dal capitano Mischa Zverev che ha ribadito l’importanza del coaching e delle statistiche nel tennis moderno: “Le statistiche sono sempre più importanti nel tennis: ancora non so che tipo di dati avremo a disposizione in panchina noi capitani, ma certe statistiche possono esserci utili. Importantissimo è anche il fatto che l’allenatore sia seduto accanto a me: mi può aiutare a leggere la partita, la possiamo analizzare insieme, in fondo il coach ha seguito il giocatore per tutta la preparazione. Io devo cercare di assistere nel miglior modo possibile gli allenatori. Le altre squadre? Con gli Stati Uniti non sarà semplice, hanno giocatori forti sia al maschile, sia al femminile: non sarà facile vincere almeno tre partite su cinque contro di loro”. Il fratello di Mischa, Alexander Zverev, tornerà a giocare una partita ufficiale dal terribile infortunio alla caviglia nella semifinale del Roland Garros dello scorso anno contro Rafa Nadal: “Penso di essere pronto e in buone condizioni. Mi fa piacere tornare in questa competizione: ATP e WTA che si sono riunite insieme a Tennis Australia per organizzare un evento così grande”.

Competitiva sarà anche la squadra svizzera capitanata da Stan Wawrinka che sarà anche in campo: “Sarà splendido giocare per la prima volta una competizione mista, in squadra con Belinda Bencic e Jil Teichmann che hanno appena vinto la Billie Jean King Cup”. Vittoria con esultanza rubata a Roger e Stan. “Ne parleremo” avverte Wawrinka. “Ci sono dei diritti da pagare” e se la ride prima di proseguire: “Sono onorato di essere capitano: mi fa piacere poter rendermi utile in qualche modo con la mia esperienza”. Belinda Bencic sarà la numero uno svizzera e proverà a trascinare la squadra: “Quando indosso la maglia della Svizzera scatta qualcosa di diverso e gioco meglio: nelle competizioni a squadre mi sono sempre trovata a mio agio e ho espresso il mio miglior tennis”.

Avversaria nel gruppo della Svizzera sarà la Polonia, una delle principali favorite alla conquista della competizione potendo contare sulla presenza di Iga Swiatek e Hubert Hurkacz. Proprio il campione di Miami 2021 ha parlato delle condizioni di gioco quando gli è stato ricordato che per John Millman lo favoriscono: “Le condizioni sono abbastanza veloci come al solito. Non sono mai riuscito a giocar bene in Australia. Quando le palle sono così leggere come le Dunlop si perde un po’ di controllo”. Successivamente, la numero 1 del mondo è intervenuta a proposito del ritiro di Barty e cosa significa rappresentare il proprio paese: “Quando Ash si è ritirata, ho avuto emozioni contrastanti. Sentivo come se potesse dare ancora tanto al tennis, questa settimana la incontrerò e le dirò questa cosa. Lei mi ha ispirato a lavorare ancora di più e mi ha spinto a migliorare. Ho ereditato il numero 1 da lei e inizialmente non pensavo di meritare quella classifica: devo fare grandi risultati per dimostrare e autoconvincermi di meritare di stare in testa. Il tennis in Polonia? Sarebbe bello renderlo sempre più accessibile ai bambini e alle famiglie e sempre più popolare. Il nostro paese è molto concentrato sul calcio, ma con Hubi penso che stiamo facendo un buon lavoro”.

Casper Ruud, leader della sua Norvegia, è invece tornato sulla questione relativa alla corsa al numero 1 del mondo: “Guardando indietro chiaramente avrei voluto vincere quella partita contro Alcaraz a New York. È stato comunque stimolante giocarsi il numero 1 in quella partita, ma quella sconfitta mi dà ulteriore motivazione per continuare a lavorare e credere sempre più in me stesso. Penso comunque che la scorsa stagione abbia mostrato il mio potenziale: se continuo a fare le cose giuste, a lavorare sodo posso tornare a lottare per quella posizione. L’anno scorso la stagione non cominciò bene con l’infortunio in Australia: spero di partire meglio in questo 2023: l’Australian Open ho già raggiunto il quarto turno due anni fa”.

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