Alex Corretja: "Australian Open, Djokovic favorito. Attenzione a Tsitsipas, Zverev e Rune. Italiani indietro"

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Alex Corretja: “Australian Open, Djokovic favorito. Attenzione a Tsitsipas, Zverev e Rune. Italiani indietro”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Alex Corretja considera Novak Djokovic l’uomo da battere a Melbourne

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Alla vigilia dell’attesissimo primo major della stagione, la Gazzetta dello Sport ha intervistato Alex Corretja. L’ex campione spagnolo ed ex n. 2 del mondo, vanta un palmares di due finali al Roland Garros, una vittoria al Masters (Hannover, contro Moya) e 17 titoli in tutto. Inoltre, da diversi anni, è uno dei commentatori e consulenti di Eurosport più stimati e seguiti dal pubblico del tennis. Perspicace, competente e preciso, Corretja per ora non ha dubbi, il grande favorito per il titolo all’Australian Open è Novak Djokovic. Ma attenzione anche a Tsitsipas, Medvedev e Zverev, la generazione dei campioni 24-26enni, affamati di vittorie a cui manca il fatidico trofeo slam. Senza dimenticare la nuova stella Holger Rune. Gli italiani? Per ora, secondo Alex, non proprio favoriti a Melbourne.

Alex, i risultati degli ultimi mesi non sembrano lasciare margini al pronostico: in Australia vince Djokovic. «Sicuramente è il grande favorito, perché sta bene fisicamente e mentalmente è la solita roccia. Poi si è lasciato alle spalle le vicende dell’anno scorso, è stato riaccolto benissimo nel paese e questo ha certamente accresciuto la sua autostima. E c’è pure lo stimolo dell’inseguimento al 22 Slam di Nadal».

Chi sono I rivali più pericolosi? «Purtroppo manca Alcaraz, una perdita gravissima. Dico Tsitsipas, Medvedev se si riprende dalle preoccupazioni della situazione russa e Kyrgios». Possibili sorprese? «Occhio a Rune: penso che sarà uno dei grandi protagonisti della stagione. E voglio valutare i progressi di Auger-Aliassime. Ma soprattutto aspetto Zverev dopo l’infortunio: secondo me, vince uno Slam nei prossimi due anni». E dagli Italiani cosa dobbiamo aspettarci? «Berrettini mi piace molto, ha sempre un piano strategico e non è vero che fa sempre le stesse cose. Sinner deve fare un salto ulteriore, la sconfitta con Alcaraz agli Us Open lo sta ancora segnando. Musetti gioca benissimo, ma gli serve tempo. Se devo essere sincero, per me in Australia sono un po’ indietro».

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