Australian Open: Sakkari in rimonta sulla 18enne Shnaider. Bene Swiatek e Pegula, out Kvitova

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Australian Open: Sakkari in rimonta sulla 18enne Shnaider. Bene Swiatek e Pegula, out Kvitova

La numero 1 del mondo Iga Swiatek vince un altro match complicato. Possibile terzo turno con Andreescu. L’ucraina Kalinina sorprende Petra Kvitova

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Iga Swiatek - United Cup 2023 Sydney (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

[6] M. Sakkari b. [Q] D. Shnaider 3-6 7-5 6-3

Maria Sakkari esce indenne dal suo incontro di secondo turno, ma deve fare ricorso a tutto il suo tennis e la sua pazienza per superare la diciottenne mancina russa Diana Shnaider, che nel 2022 ha vinto qui il titolo junior di doppio col punteggio di 3-6 7-5 6-3. Protagonista del match sin dall’inizio, infatti, è stato il dritto della giovane numero 106 del mondo, colpo di notevole potenza che riesce a variare con buona naturalezza. Accostandogli un ottimo rovescio bimane, ha saputo giocare alla pari con la numero sei del mondo per quasi due ore, prima di appannarsi nel set decisivo.

IL MATCH – Nella prima partita Shnaider parte subito aggressiva e strappa al secondo gioco la battuta, grazie ad un diritto in corridoio della testa di serie numero sei del tabellone. Il set procede osservando la regola del servizio fino al 5-3, quando la ventiseienne di Atene comincia ad aggredire con maggior convinzione la seconda palla della sua avversaria. Ottiene tre palle break, che vengono però annullate, e Shnaider chiude al quinto set point con un dritto lungolinea impressionante.

Nel secondo set è Sakkari a operare il break al secondo gioco, costringendo ad un errore di rovescio l’avversaria. La numero 6 del mondo mette a nudo nella frazione la leggerezza della seconda di servizio della russa, che a fine frazione registrerà un’efficacia del 33% (sei punti su diciotto). Dal settimo al nono gioco abbiamo tre break consecutivi che riportano Shnaider in partita; la russa annulla tre palle del set e si porta sul cinque pari, ma al dodicesimo gioco perde il servizio a quindici e cede il set. Rispetto alla prima frazione, Sakkari raddoppia i vincenti (da 7 a 15), mentre Shnaider passa da 14 a 22 errori non forzati.

Il terzo set se lo aggiudica Sakkari più nettamente di quando non dica il punteggio, con la tennista russa che racimola appena otto punti con la seconda palla; pur subendo solo due break, vince meno della metà degli scambi sul suo servizio. La campionessa greca subisce un break al quinto gioco, ma toglie il servizio a sua volta nel quarto e nel sesto, e nell’ottavo si vede annullare due palle del match. Chiude nel game successivo; al terzo turno avrà la vincente tra Jill Teichmann e Lin Zhu.

[1] Iga Swiatek b. Camila Osorio 6-2 6-3

La campionessa polacca supera l’impegno di secondo turno contro la ventunenne colombiana Camila Osorio. A dispetto del punteggio però, Iga Swiatek ha dovuto armarsi di pazienza per avere ragione della sua avversaria. Tanti scambi lunghi e rincorse, ovviamente soprattutto da parte di Osorio. Un dato che comunque parla della consistenza della giocatrice sconfitta è quello sui vincenti: a fine gara saranno sedici, contro i diciannove di Iga, mentre gli errori quattordici (contro i sedici della campionessa di Parigi e New York). In conferenza stampa Swiatek ha comunque riconosciuto le indubbie qualità del pressing dell’avversaria, parlando di un match “molto fisico, più duro di quanto dica il risultato”.

IL MATCH – Nella prima frazione Serrano ha strappato due volte il servizio a Swiatek, nel secondo caso chiamando l’avversaria a rete con una palla corta dopo averla superata con un bel pallonetto. La colombiana non è però mai riuscita a tenere il proprio turno di battuta ottenendo un avvilente tre su sedici sulla prima palla, frutto di un pressing costante della leader della classifica mondiale. Nel secondo set si vedono ancora diversi scambi lunghi e combattuti, ma Swiatek rimane costantemente in controllo. Migliorano i dati al servizio della colombiana che tiene per due volte la battuta, ma non cambia la direzione dell’incontro, e Swiatek chiude al nono gioco con un rovescio lungolinea. Al terzo turno attende ora la vincente tra Bucsa e Andreescu, nella replica di un match già andato in scena una volta, a Roma nei quarti di finale. Allora vinse la polacca 7-6 6-0, ma si giocava sulla terra battuta.

[3] Jessica Pegula b. A. Sasnovich 6-2 7-6(5)

Convincente prestazione della numero tre del seeding, che vince in due set contro un’avversaria da lei già sconfitta sempre al secondo turno dello US Open 2022. Si è comunque trattato di un match dai due volti. Una prima parte con Pegula decisamente efficace col suo pressing di diritto e capace di chiudere primo set e di togliere subito il servizio alla sua avversaria. Una seconda parte che ha visto Sasnovich meno prudente e più alla ricerca del punto a rete. Ne è scaturita una seconda frazione avvincente ed equilibrata, che ha visto comunque prevalere la favorita americana.

Parte quindi subito bene la ventottenne di Buffalo e si porta sul 4-1 “pesante”; la bielorussa non riesce ad uscire dallo scambio e deve “pedalare” spesso, sbagliando anche per mancanza di lucidità. Riesce a togliere la battuta alla Pegula, ma di nuovo la perde e cede successivamente la frazione. L’inizio del secondo set non sembra troppo diverso dalla storia del precedente, e Pegula toglie la battuta nel game d’apertura. Si arriva sul tre a due, e qualcosa cambia: Sasnovich sceglie una tattica più rischiosa. Scende a rete più spesso, sfidando i passanti della numero tre del tabellone e concedendosi qualche prevedibile errore. A fine gara avrà un complessivo 11 su diciassette a rete, ma con 10 su 14 nel secondo set.

La tattica paga. Pegula cede il servizio, ottiene un nuovo break ma sul cinque a quattro non riesce a chiudere, complice uno splendido smash della sua contendente sullo 0-15 che cade sulla riga, e un inopportuno doppio fallo sul 30 pari. Si arriva al tie-break, e subito Sasnovich è protagonista; tra errori e punti vincenti siamo 2 a 2. E qui un disastroso errore su un dritto vicino alla rete della bielorussa consegna un minibreak alla Pegula. La sua contendente recupera, ma sul 4-3 l’americana ritrova il vantaggio grazie ad un nastro imprendibile. Pegula sale 6-4, fallisce il primo match point grazie ad un… contronastro vincente, ma chiude al secondo. Ora attende la vincente tra Gadecki e Kostyuk.

ALTRI MATCH – La sorpresa della notte è senza dubbio la sconfitta della due volte campionessa Slam Petra Kvitova, finalista a Melbourne nel 2019, per mano dell’ucraina Anhelina Kalinina che passa 7-5 6-4 in due ore esatte di gioco. La veterana ceca è rimasta molto colpita dal livello dei gioco della sua avversaria, e in conferenza stampa ha ammesso che “anche per me è difficile dire cosa abbia resa Ana un’avversaria così complicata. Non ha sbagliato nulla; mi rimandava tutti i colpi, si difendeva bene, si muoveva bene. Si è meritata la vittoria.” Per il terzo anno consecutivo quindi Kvitova non riesce ad andare oltre il secondo turno a Melbourne, ma in generale si ritiene soddisfatta del suo inizio di stagione: “Per tutto il mese ho mostrato un grande tennis e persino oggi penso di aver fatto tutto quello che potevo. Ora si torna al lavoro”.
Si è dovuta dare molto da fare Donna Vekic, che ha dovuto superare la grande resistenza della qualificata russa Oksana Selekhmeteva, battuta solamente al tiebreak del terzo set, per 6-2 2-6 7-6(10-7) al quinto match point.

Danilo Gori

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