Sinner [15] b. Fucsovics 4-6 4-6 6-1 6-2 6-0
Jannik Sinner ama il brivido, ma rimonta alla grande una partita nata sotto una brutta stella contro Marton Fucsovics giocando in maniera magistrale dal terzo set in poi dopo un avvio di partita decisamente negativo, qualificandosi per gli ottavi di finale degli Australian Open. Per l’italiano è la prima partita in carriera vinta rimontando da due set di svantaggio e conquista per l’ottava volta gli ottavi di finale in un Grande Slam alla tredicesima partecipazione. Il suo avversario l’ha messo decisamente in difficoltà giocando un grande tennis per due set abbondanti, ma lui è stato bravo a rimanere tranquillo e concentrato sulla retta via.
IL MATCH – Già dall’avvio di match si comprende che non è una delle giornate più semplici per Jannik Sinner: break subito nel primo game con un doppio fallo e un dritto sbagliato di metri in uscita dal servizio. L’azzurro era riuscito a reagire subito grazie alla reattività e alla spregiudicatezza che riesce a mettere in risposta, alzando il ritmo. Proprio la sua caratteristica viene a mancare nello sviluppo del primo set: Fucsovics gioca al suo ritmo e alla sua intensità e non al ritmo di Sinner, riuscendo spesso ad allungare lo scambio, a difendersi e a far sbagliare il tennista altoatesino. L’equilibrio permane fino al 2-2, i game sono molto lottati e nel quinto game arriva un altro break dell’ungherese: continuano i tanti errori di Sinner in fase offensiva, ma impressiona anche una versione “muro di gomma” di Fucsovics che fisicamente è in grande spolvero e copre il campo in maniera perfetta. Il break arriva a zero e da questo momento in avanti si spegne l’interruttore: una valanga di errori gratuiti, mentre il magiaro non sbaglia una scelta tattica e legge molto bene i momenti più delicati del match. Il primo momento di difficoltà per l’attuale numero 78 del mondo arriva nel momento in cui deve servire per il set: si ritrova 15-30, ma ritrova il supporto della prima palla di servizio e chiude sul 6-4 il primo parziale.
Nel secondo set il canovaccio non cambia: è sempre Fucsovics ad essere più in palla e a mettere più intensità nello scambio. L’ungherese trova ancora precocemente il break grazie alla qualità e alla profondità della risposta, raccogliendo anche gli immancabili errori di dritto commessi dal giocatore italiano. Nel sesto game arriva il primo vero passaggio a vuoto del magiaro: un errore di dritto a inizio game e un back banale a scambio avviato messo in rete: Sinner riesce a recuperare il break di ritardo e tiene il successivo turno di battuta, sembra essere finalmente la svolta del match. Niente di tutto ciò: il 30enne nativo di Nyíregyháza infila tre giochi consecutivi chiudendo anche il secondo set sul 6-4. Molto bravo a gestire con tranquillità l’ottavo game rimontando da 0-15 e poi a piazzare un altro break nel game successivo. La grande preoccupazione per Sinner è il non riuscire ad essere incisivo all’interno dello scambio: Fucsovics tiene senza problemi il ritmo e poi l’azzurro è puntualmente il primo a sbagliare. L’ungherese gioca con una tranquillità differente avanti 6-4 5-4 come dimostra il passante con il rovescio a una mano sul 30-0 nel decimo gioco.
Con il brivido l’azzurro riesce a tenere il primo turno di servizio nel terzo set e nel game successivo Fucsovics commette un paio di regali con il dritto, esponendosi poi al passante di Sinner con un attacco in controtempo decisamente troppo garibaldini: finalmente il numero 16 del mondo si ritrova avanti nel punteggio e non a rincorrere com’è stato costretto per larghissimi tratti di questo match. La testa di serie numero 15 riesce a salvare la battuta anche sul 2-0 annullando un’altra palla break, prendendosi più tempo prima di servire la prima e chiudendo un dritto che spesso l’ha tradito nel corso di questa partita. L’ungherese è apparso più rinunciatario nello scambio, più lontano dal campo, come se volesse far sviluppare più gioco a Sinner che è stato decisamente falloso in tutto il match. Progressivamente Fucsovics sembra perdere sempre più profondità e consistenza nello scambio, mentre l’altoatesino diminuisce gli errori: c’è il doppio break per il giocatore nostrano che non si prende rischi per sfruttare il momento negativo del suo avversario. Con il dritto Sinner comincia a fare le buche per terra: un paio di attacchi notevoli a mostrare come questo colpo sia salito di qualità, come tutto il gioco dell’allievo di Simone Vagnozzi. Sinner è molto bravo a gestire l’ultimo game del set, nel quale Fucsovics lascia andare i colpi a briglia sciolta: l’azzurro annulla cinque palle break e chiude al terzo set point, evitando ulteriori complicazioni e trascinando la contesa al quarto.
L’inizio di quarto set è poco incoraggiante per Sinner: Fucsovics tiene agevolmente il primo game al servizio e poi torna a strappare la battuta al tennista di Sesto Pusteria grazie anche ad un nastro molto fortunato sul 30-30 e un brutto errore dell’azzurro con il dritto sul 30-15. La reazione del tennista italiano arriva subito con un game di alta qualità in risposta, condito anche da un paio di errori grossolani dell’ungherese dalla parte del dritto. L’attuale numero 2 italiano ritrova la prima di servizio e gioca un ottimo game per ricucire dallo 0-2 al 2-2. Il cambio di marcia di Sinner è evidente: nel quinto gioco vince uno scambio mozzafiato sul 15-15 e si procura due palle break. Ci vuole la terza per riuscire ad ottenere il break con un comodino tirato con il dritto a sventaglio: la qualità dell’azzurro rispetto ai primi due set è decisamente cambiata in positivo. Sinner è ordinato, gioca decisamente più sciolto, mentre Fucsovics è sempre più macchinoso e pesante negli spostamenti e arriva sulla palla sempre peggio: l’ungherese è in totale balia del giocatore italiano e non riesce più a trovare una strada per fare il punto. Il numero 16 del mondo porta il match al quinto set con un parziale di 6-0 dallo 0-2: una reazione straordinaria ad un break subito ad inizio set in maniera piuttosto casuale.
Sinner parte come meglio non potrebbe anche nel quinto set con il break in apertura: doppio fallo dell’ungherese e errore chilometrico con il dritto, oltre ad un nastro che rende all’azzurro ciò che gli aveva tolto in precedenza. Ogni scambio è comandato dal giocatore italiano e anche quelli che gioca in difesa riesce a convertirli in offensivi. L’ungherese perde sempre più in lucidità, precisione e pazienza: la conseguenza è il doppio break per il giocatore italiano che mette in fila dodici giochi consecutivi dallo 0-2 del quarto set per chiudere: cambi con il rovescio lungolinea, risposte vincenti, smorzate, il quinto set è un saggio di tutto il repertorio di Jannik, giocando decisamente più decontratto vista la situazione di punteggio rimessa in piedi e un avversario alle corde. Adesso la sfida affascinante con ogni probabilità a Stefanos Tsitsipas agli ottavi di finale ad un anno dal quarto di finale perso nettamente l’anno scorso: la possibilità di riscattarsi e provare a fare ancora strada in questo Australian Open dopo essere uscito da questa buca.