Linette: "Non avrei potuto fare molto di diverso, lei ha giocato benissimo"

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Linette: “Non avrei potuto fare molto di diverso, lei ha giocato benissimo”

Pochi rimpianti per la sconfitta contro Sabalenka: “Livello molto alto, ho avuto un piccolo vantaggio nel primo set”

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A. SABALENKA/M. Linette

7-6, 6-2

Magda, non è andata come speravi stasera. Quanto sei fiera di quello che hai saputo raggiungere negli ultimi quindici giorni qui a Melbourne?

 

MAGDA LINETTE: Certo, si vorrebbe sempre vincere. È dura se penso che ho avuto un piccolo vantaggio nel primo set. Certo non vuol dire che avrei vinto, ma è sempre bello se puoi tenere il vantaggio, fare il break per vincere almeno un set.

Ci penserò per un po’, ma non credo di aver sbagliato più di tanto. Lei ha giocato davvero bene, credo che il livello del match sia stato molto alto. Sono fiera di aver saputo tenere il livello così a lungo; sono uscita in questa partita importante, ma ho giocato il mio tennis, e sento di poter rimanere su questi standard.

Cambieresti qualcosa del tuo match di stasera?

MAGDA LINETTE: Non molto. Davvero, qualcosa qui e qualcosa là. È quanto ci siamo già detti col mio coach; forse avrei potuto fare qualcosa di diverso, ma questo significa che siamo arrivati a un buon punto, che abbiamo un’idea chiara di quello che dovrò fare sul campo. Come detto, si tratta solo di aggiustare qualcosa. E questo in fondo è dove vuoi essere se sei un tennista. Siamo felici che stia funzionando, ed è solo l’inizio.

Cosa significa per te questo risultato nell’arco della tua carriera? Quanta fiducia ne trai?

MAGDA LINETTE: Tantissima. non so quanto mi ci vorrà per realizzare quello che ho fatto, forse una settimana o due. Ci ripaga tantissimo del lavoro e dei sacrifici che abbiamo fatto tutti in tutti questi anni in giro per il circuito, in così tanti tornei del Grande Slam. Questo è stato il mio trentesimo, ed è stato appagante, ne avevo proprio bisogno.

Cosa farai ora?

MAGDA LINETTE: senz’altro mi riposerò un po’. poi torneremo sul campo e riprenderemo gli allenamenti. Al rientro un torneo, credo in Messico, e poi gli Stati Uniti.

Danilo Gori

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ATP

Il ritorno di Nadal sulla terra rossa: dopo Montecarlo giocherà anche a Barcellona. David Ferrer: “Si sta allenando cinque volte a settimana”

Presentata la 70esima edizione del Trofeo Conde de Godò a Barcellona; Ferrer svela due nuovi partecipanti: Medvedev e Nadal

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Rafael Nadal - ATP Barcellona 2021 (courtesy of Barcelona Open Banc Sabadell)

A pochi giorni dalla notizia che rivelava il ritorno in campo di Rafael Nadal all’ATP Master 1000 di Montecarlo, ne arriva un’altra. Il 22 volte vincitore di Grandi Slam ha deciso di confermare la sua presenza anche al torneo Barcelona Open Banc Sabadell, in programma dal 15 al 23 aprile. Lo ha annunciato il direttore del Real Club de Tenis, David Ferrer, durante la presentazione della 70esima edizione del Trofeo Conde de Godò. Un tabellone davvero d’eccezione quello di quest’anno che oltre ad avere il nome del maiorchino più forte della storia, vanta altri nomi importanti: Carlos Alcaraz, campione uscente di Indian Wells, Casper Ruud, Stefanos Tsitsipas, il nostro Jannik Sinner e tanti altri.

Tra loro anche il russo finalista di Indian wells, Daniil Medvedev, sul quale il direttore Ferrer ha voluto spendere qualche parola in più:Non è stato facile inserirlo perché avevamo la lista ormai praticamente chiusa. Però apprezziamo molto che abbia deciso di venire in un momento dove sta già vincendo tanto”.  Entusiasta David Ferrer di poter comunicare al pubblico, dopo aver parlato con Carlos Costa (rappresentante delle baleari) che Nadal sembra essere in ottima forma e pronto per il rientro: “Si sta allenando cinque volte a settimane, ricomincerà da Montecarlo e poi verrà qui. Gli auguro personalmente che sia la miglior stagione possibile sulla terra”.

E proprio dall’Academy di Rafa Nadal, arrivano dei video del campione maiorchino in campo. La grinta sembra quella di sempre.

 

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Patrick McEnroe e Dan Faber: i volti nuovi a capo della International Tennis Hall of Fame.

L’ex capitano di Davis degli USA sarà il nuovo Presidente. Mentre l’ex impiegato della USTA Foundation ricoprirà il ruolo di CEO

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Ci sono stati cambi di vertice nelle scorse settimane all’interno della International Tennis Hall of Fame. L’ex giocatore e attuale analista televisivo Patrick McEnroe sarà di fatto il nuovo presidente della ITHF, mentre l’amministratore delegato della USTA Foundation Dan Faber, è stato scelto come nuovo CEO. Entrambi inizieranno i loro ruoli il prossimo 1° maggio.

La scelta è scaturita dalle dimissioni presentate da Todd Martin lo scorso ottobre dopo quasi un decennio in carica. “A nome del consiglio di amministrazione e dello staff, voglio dare il benvenuto a Dan Faber e Patrick McEnroe nella International Tennis Hall of Fame. Entrambi sono leader di grande impatto nel settore del tennis e si uniscono a un eccezionale team di leadership e personale a Newport ” ha affermato Dan Swan, presidente del consiglio di amministrazione dell’ITHF.

L’impressionante esperienza di Dan nell’istruzione e nello sviluppo – prosegue nel Swan nel comunicato – è emersa in un’ampia ricerca che ha visto molti candidati eccezionali. Il background di Patrick come giocatore affermato, giornalista televisivo e ambasciatore globale per il nostro sport è un’aggiunta straordinaria per promuovere la missione dell’ITHF nel mondo del tennis. Accanto a Kim Clijsters nel suo ruolo di presidente onorario, Dan e Patrick fungeranno da combinazione dinamica mentre l’ITHF entra in una nuova stagione di crescita”.

 

Il più giovane dei fratelli McEnroe ha avuto una brillante carriera tennistica –  ha conquistato il titolo di doppio del Roland Garros 1989 insieme a Jim Grabb e ha raggiunto il semifinale in singolare agli Australian Open 1991. Successivamente è diventato il capitano della Coppa Davis degli Stati Uniti dal 2000 al 2010, e ha guidato la squadra americana al titolo di Coppa Davis del 2007. Dal 1995 è uno dei migliori commentatori televisivi di tennis. Faber invece, da esperto di finanza, ha lavorato come impiegato per anni presso la USTA Foundation. In veste di CEO, Faber porta a Newport oltre 20 anni di esperienza nel settore del tennis. Da quando ha assunto il ruolo nel 2013, Faber ha aumentato i ricavi della USTA Foundation di 14 milioni, sviluppando relazioni chiave con dirigenti aziendali, leader del settore del tennis e dello sport e giocatori. A questo si aggiunge un riconoscimento personale: nel 2019 Faber ha vinto il premio come Persona dell’anno da Racquet Sports Industry.

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Credit Suisse, la grande crisi della banca elvetica minaccia la partnership con Federer

A rischio l’accordo di 10 milioni l’anno tra Federer e Credit Suisse: Roger continuerà a “salutare” i viaggiatori dell’aeroporto di Kloten?

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Da Federer al calcio, la crisi di Credit Suisse investe il mondo dello sport svizzero. Il crollo del colosso bancario svizzero crea scompiglio tra i milioni di risparmiatori e le principali discipline sportive a cominciare dal calcio. Credit Suisse è diventato title sponsor tra gli altri anche della Super League svizzera, la massima divisione del paese.

Ma non c’è solo il calcio, anzi. Il quotidiano tedesco “Blick” si chiede se Federer continuerà a essere testimonial di Credit Suisse. Uno degli sportivi più importanti della storia dello sport vantava un accordo di circa 10 milioni di euro all’anno prima di appendere la racchetta al chiodo. La cifra sarebbe rimasta la stessa con l’immagine di Federer appare all’aeroporto di Kloten, e non solo, per salutare i passeggeri in arrivo con al fianco il logo dell’istituto di credito a un passo dal fallimento. Inoltre, il legame con Federer ha portato la banca a sponsorizzare anche la Laver Cup, ideata dallo stesso ex tennista. E adesso che succede? Il quotidiano tedesco ironizza chiedendosi se Federer continuerà a salutare tutti dall’aeroporto o se il “ciao” sarà al “Credit Suisse” e basta.

La Svizzera rischia di ritirare persino la propria candidatura ad ospitare i campionati europei di calcio femminile del 2025. E la lega elvetica sembra essere tra le favorite per l’appalto. La decisione arriverà il prossimo 4 aprile, ma ora il governo e i vertici della lega stessa temono che il fallimento della Credit Suisse, partner principale, possa far perdere punti alla candidatura.

 

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