[3] S. Tsitsipas b. [18] K. Khachanov 7-6(2) 6-4 6-7(6) 6-3
Stefanos Tsitsipas si qualifica per la sua seconda finale Slam: giocherà l’ultimo atto dell’Australian Open 2023 e rimane in corsa per la prima posizione mondiale dopo aver battuto in quattro set Karen Khachanov. Il greco gioca un’altra partita solidissima dal punto di vista mentale e si dimostra superiore a Khachanov sul piano tecnico e mentale. Perchè ancora una volta gioca bene i punti importanti, nulla sembra poter scalfire le sue sicurezze. Il russo gli ha annullato due match point nel tie-break del terzo set con due bordate di dritto, ma Stefanos non ha fatto una piega e ha fatto suo piuttosto facilmente il quarto. La differenza la fanno i vincenti di dritto del greco e la sua alta percentuale di rendita dal servizio. Vince l‘84% dei punti serviti con la prima, porta a casa 18 aces, mentre sfodera in complesso 66 vincenti a fronte dei 46 del suo avversario. Per l’ateniese c’è la prima finale all’Australian Open, la seconda a livello Slam dopo quella del Roland Garros 2021. Khachanov infila un’altra sconfitta contro un Top 5: ha provato a lottare, ma i suoi limiti alla lunga sono venuti fuori.
Primo set: Tsitsipas non chiude ma poi domina il tie-break
L’avvio di match ci consegna diversi scambi, vista la scarsa percentuale di prime iniziale soprattutto di Khachanov, ma il russo mostra un’ottima mobilità e reattività. Tsitsipas comincia meglio con il servizio e nel quarto gioco incide anche in risposta con un bellissimo passante di dritto a sventaglio e una spinta incessante con il dritto a sventaglio che costringe il moscovita a cedere la battuta. Arriva subito il contro-break dell’argento olimpico: Tsitsipas mette qualche prima in meno in campo e il russo attacca bene sul rovescio dell’avversario con il suo drittone. Il numero 4 del mondo cambia ancora marcia in risposta: il russo non ottiene punti diretti, parte sempre lo scambio e pasticcia sotto rete, oltre a subire sulla palla break l’accelerazione di dritto dell’ateniese. Sul 5-3 Tsitsipas non riesce a chiudere il set, pagando i due doppi falli all’inizio del game che compromettono il nono gioco. Si approda quindi al tiebreak, nel quale il greco ha la meglio giocando alla grande dal primo all’ultimo punto, interpretandoli con grande aggressività e non dando il tempo di ragionare a Khachanov. Finisce 7-2 per il greco.
Secondo set: Tsitsipas si aiuta col suo gran servizio
Nel secondo set sin dalle prime battute Khachanov fa fatica nei suoi turni di battuta, arrivando spesso ai vantaggi. Cancella tre palle break nel terzo gioco grazie all’asse servizio-dritto con cui riesce a mantenersi a galla. Il russo nella fase centrale del set sembra aver trovato solidità nei colpi di inizio gioco, riesce ad arrivare a buone percentuali con la prima di battuta e cerca di procurarsi una chance anche in risposta. Sul 4-3 arriva ai vantaggi in risposta, non riuscendo ad arrivare a palla break, ma il greco si appoggia al grande rendimento al servizio: ben nove ace nei primi due parziali. Dopo un lungo game, Tsitsipas riesce a piazzare il break nel game successivo a quindici, grazie ad un punto pazzesco nel quale si è difeso allo stremo, alzando diversi pallonetti. Nessun problema nel chiudere sul 6-4 il secondo set con il servizio che risponde sempre presente.
Terzo set:
La testa di serie n. 18 sembra essere con un piede negli spogliatoi e uno in campo. Gli rimane impresso il tie break perso nel primo set e oggettivamente non sembra avere i colpi per poter impensierire il suo avversario. Va subito sotto di un break nel terzo gioco, con la sua prima di servizio che scende al 65%. Grandi occasioni il russo non ne ha e tutto lascia presagire che la contesa venga chiusa in tre set. Nell’ottavo e nono game i battitori ottengono il game “0”, concentrandosi su quello che sarà quello decisivo: Tsitsipas va a servire per il match. Khachanov di polso spinge in risposta, cercando di mettere in difficoltà Tsitsipas che gioca il suo più brutto gioco da due ore a questa parte. Il pasticcio ellenico conduce dritto al tie break con i due giocatori consci delle proprie possibilità. Il servizio la fa da padrone nei primi scambi, poi tutto cambia quando il russo smarrisce la “prima”. Sul 4-3 arriva il minibreak con Tsitsipas che gioca un cross stretto che costringe all’errore il russo. L’ellenico sale sul 6-4 con due matchpoint a favore, ma non riesce a chiuderla. Il primo se lo gioca male: decide di servire al corpo del russo che trova subito la spinta per far male al greco costretto all’errore. Il russo annulla il secondo con un drittone che tocca l’ultima porzione di linea bianca. Si gira 6-6 con Khachanov che arriva a setpoint con una buonissima prima di servizio. L’ellenico è nervoso e pasticcia: è quarto set. E’ il terzo set perso in tutto il torneo dal numero 4 del ranking.
Quarto set: Tsitsipas, nessun contraccolpo. Chiude comodamente
Di rabbia Tsitsipas comincia il quarto parziale cercando di riprendere il filo del discorso e di cancellare dalla sua mente le occasioni mancate. Nel primo gioco arriva un ace in apertura e un doppio fallo a dimostrazione della precarietà mentale del greco in quel momento. Ma ben presto metterà tutto da parte e prenderà le valigie per correre verso la finale dei sogni, quella da tempo desiderata. Khachanov lo aiuta con un paio di risposte che rafforzano la posizione del greco. A quel punto Tsitsipas spinge il piede sull’acceleratore: arrivano tre palle break in fila, costruite col dritto, complici anche la prima di servizio perduta dal russo. Sulle prime due riesce a salvarsi prendendo l’iniziativa, ma sulla terza prima finisce nella morsa del diritto del greco e, quando lo scambio sembra aver cambiato inerzia, arriva il vincente dell’ellenico che mette alle corde Khachanov. Continua la spinta incessante di Tstisipas che capisce di esser vicinissimo ai titoli di coda: conferma il break con due aces e tanta grinta. Stefanos gioca in scioltezza, forte del break di vantaggio. Ogni punto è combattuto e il russo si lamenta della fortuna che ha il suo avversario nel tenere in campo qualche colpo “steccato”. Non c’è molta partita soprattutto per merito di Tsitsipas che alza il livello del suo tennis e sul suo servizio alterna prime vincenti a dritti robusti che piegano la resistenza del russo costretto spesso a giocare lontano dalla linea di fondo. Quando torna a servire per il match, l’ellenico è quasi perfetto: un dritto vincente su un’ottima risposta di Khachanov, una prima vincente, un ace, mentre manca il terzo match point affrettando i tempi con un dritto a rete fuori di poco. Il quarto è quello buono: arriva un servizio robusto sul quale nulla può il suo avversario. Della serie “scusate il ritardo”, con trentotto minuti di ritardo, Tsitsipas meritatamente conquista la finale di Melbourne giocando un tennis di alto livello. Adesso il vincente tra Djokovic e Paul sarà il suo avversario.
(ha collaborato Giulio Vitali)