WTA Lione: prima gioia per Alycia Parks, con grande personalità supera la beniamina di casa Caroline Garcia

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WTA Lione: prima gioia per Alycia Parks, con grande personalità supera la beniamina di casa Caroline Garcia

La seconda vittoria contro una Top 10 corrisponde al primo titolo WTA in carriera per la giovane americana. Ottenuto grazie ad una spaventosa prestazione al servizio, in una bellissima finale con la n.1 del seeding

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Alycia Parks - Lione 2023 (Foto Twitter @wta)
 

A. Parks b. [1] C. Garcia 7-6(7) 7-5

Per la terza volta in quattro edizioni del torneo, al WTA 250 di Lione è una giovane stella del panorama mondiale ad aggiudicarsi il titolo. Dopo Sofia Kenin nel 2020 e Clara Tauson nel 2021, tocca ad Alycia Parks laurearsi campionessa dell’Open 6ème Sens Métropole. La 22enne di Atlanta ha superato in una bellissima finale la favorita principale, alla vigilia dell’evento, per accaparrarsi il trofeo: la prima forza del tabellone nonché giocatrice di casa – residente proprio a Lione – Caroline Garcia. La numero cinque del mondo ha ceduto il passo per 7-6(7) 7-5 in oltre dure ore di una splendida partita sia sul piano tecnico che emotivo. Ciò che più ha sorpreso dell’americana è stata la mastodontica personalità mostrata nei momenti caldi dell’incontro, unita ad una consistente consapevolezza dei suoi mezzi e alla possibilità di poter contare su un devastante servizio 15 ace, l’85% di punti con la prima e il 57% con la seconda – che per sapienza nell’utilizzo e rendimento inappuntabile ha ricordato quello dei grandi battitori maschili. Una caratteristica da notare in tal senso sono le seconde tirate a tutto gas come fossero prime, accompagnate dal suo tipico gesto – peculiare e distintivo – di battersi la testa con l’indice della mano: per caricarsi e infondersi fiducia. La nostra Alycia possiede le stigmate da grande personaggio che sa esaltarsi nelle condizioni più avverse e nei palcoscenici più caldi e prestigiosi. Ma anche evidenti potenzialità per diventare una delle esponenti di spicco del tennis mondiale dell’imminente presente e del prossimo futuro. Starà a lei riuscirci effettivamente, il percorso intrapreso però è quello giusto per raggiungere la gloria.

Per la n. 79 WTA, che sarà tra meno di 24 ore la nuova n. 51 del ranking con una crescita in classifica di ben 28 posizioni, si tratta del primo torneo vinto in assoluto a livello di circuito maggiore alla prima finale disputata. Affermazione che inoltre dà continuità alla sua striscia aperta di successi sul veloce indoor, con quella odierna sono 15 vittorie consecutive su questa superficie. La statunitense fino ad ottobre 2022 aveva ottenuto soltanto tre trionfi in match disputati nei tabelloni principali del Tour WTA, due arrivate nel 2021 su terra ed uno sull’erba lo scorso anno. I primi risultati degni di nota ai massimi livelli, li ha raggiunti solo in quel di Ostrava nella passata stagione quando si è spinta fino ai quarti partendo dalle qualificazioni e compiendo scalpi importanti come quelli di Sakkari e Pliskova – prime sue vittorie contro Top 40. Sfuma invece per la 29enne transalpina il 12° titolo in carriera, – al quarto tentativo finalmente in finale a Lione – che quindi rimane ferma al successo ottenuto a Fort Worth, oltre a sporcare leggermente il record personale nelle finali (11-3 prima di oggi, 10-1 da inizio 2016). Inoltre per lei sarebbe stato il secondo torneo vinto in patria dopo quello di Strasburgo 2016.

Era il loro secondo confronto diretto, dopo quello materializzatosi a Cincinnati 2021 quando l’allora n. 61 Garcia si impose sulla n. 245 WTA Parks nelle Qualificazioni del ‘1000’ dell’Ohio. Chiudiamo il capitolo statistico evidenziando che per Alycia è la seconda vittoria contro una Top 10 in tre tentativi totali, dopo due incontri in cui diede e non poco filo da torcere a Jabeur in quel di Berlino e a Sakkari ad Ostrava, perdendo con la tunisina ma riuscendo invece ad imporsi sulla greca.

IL TABELLONE DEL WTA 250 DI LIONE 2023

IL MATCH – Al primo cambio campo il punteggio recita 2-1 a favore della prima forza del tabellone. Dopo un avvio con due turni di servizio tenuti agilmente da chi era in battuta, un solo quindici concesso dalla 22enne di Atlanta, il terzo game dell’incontro è invece il primo della sfida in cui si registrano le prime possibilità per la giocatrice in risposta. Garcia, infatti, sale velocemente sul 40-15 ma poi si incarta sotto la pressione veemente da fondo di Alycia, che è pungente nel sottrarre ripetutamente tempo alla francese nel suo primo colpo in uscita dal fondamentale d’inizio gioco, ed è costretta a concedere la prima palla break del match. Ma per fortuna della campionessa di Cincinnati 2022, il servizio torna a funzionare in maniera inappuntabile e riesce così a sventare il pericolo.

Questa situazione tattica, perciò, impedisce a Caroline di poter sprigionare quello che è il suo miglior tennis: ovvero premere con potenza comandando le operazioni per poi cogliere l’attimo giusto per verticalizzare e ricamare a rete – se le fosse richiesto. Altra chiave tecnica imprescindibile per indirizzare le dinamiche di questo scontro, come tra l’altro si è potuto costatare per tutta la settimana del torneo viste le condizioni di gioco molto rapide riscontrate, sul veloce indoor del Palazzo dello Sport “Gerlandsarà il rendimento del servizio. Entrambe le protagoniste di questa finale possono contare su una battuta portentosa ed estremamente efficacie.

Inoltre anche sulla seconda, come dimostra la prima parte del set inaugurale di questa finale, tutte e due hanno a disposizione una soluzione – in particolare – decisamente ficcante: quando servono in traiettoria slice, specie da destra, con angolo esterno.

Ciò che sta – quasi – sorprendendo in questa prima frazione è il micidiale mix che è in grado di esprimere con i suoi colpi la giovane tennista statunitense: grande pesantezza di palla abbinata ad una chirurgica e continua ricerca della profondità nello scambio prolungato. Difatti, l’attuale n. 5 WTA è costretta a dover eseguire costantemente colpi in contro-balzo, senza mai un istante di respiro. E’ vedere la “Maestra” Garcia soccombere per potenza delle esecuzioni scaturite dalla racchetta, non è una situazione facilmente osservabile nel circuito dato che la 29enne nativa di Saint-Germain-en-Laye (comune di oltre 40.000 abitanti situato nella regione dell’Ile de France) è una delle massime esponenti del Tour femminile nel saper unire brillantemente velocità di palla, corposità dei colpi e talento manuale nei pressi della rete – a conferma di quest’ultima costatazione da citare i due trionfi in doppio al Roland Garros, nel 2016 e nel 2022, in coppia con la connazionale Kristina Mladenovic e il best ranking di n. 2 della specialità -.

Il fondamentale dalla linea di fondo, se escludiamo un grandioso servizio, più naturale di cui dispone la n. 79 WTA è certamente il rovescio bimane, spettacolari in tal senso alcuni eccezionali vincenti giocati dal centro del campo inside-out. Tuttavia nella prestazione odierna sta mettendo in mostra anche un’ottima versione del proprio diritto. L’andamento del match, dopo quell’unico momento di potenziale rottura – poi non verificatasi – nel terzo game, prosegue incessantemente ad essere dominato dalla battute. E così con neanche le briciole concesse alle ribattute, appena sette punti vinti da chi rispondeva dal 2-1 al 6-6, si arriva al tie-break. Epilogo assolutamente corretto per quanto visto in campo, un set dove l’equilibrio è stato sostanziale e difatti mai realmente messo in discussione.

Gioco decisivo che potrebbe essere determinato anche da un solo punto, considerando su quali binari si è dispiegato finora l’incontro. Ebbene tie-break bellissimo, tiratissimo: il primo momento di rottura si materializza nell’ottavo punto, sul 4-3 per Parks e servizio Garcia. La tennista francese fa un bel regalo alla più giovane avversaria affossando un bimane in rete in uscita dal servizio, non ricercando la sfera con la necessaria distanza. Ma appena due quindici dopo, sul 5-4, Alycia restituisce il mini-break di vantaggio quando era in battuta per chiudere il parziale. Costretta a ricorrere alla seconda, la classe 2000 di Atlanta si rivela ormai troppo prevedibile nella scelta di ricercare il corpo dell’avversaria sulla seconda da sinistra e così Caroline legge in anticipo le intenzioni della rivale, si sposta prontamente e lascia andare il dritto. Tutto da rifare, ripristinato l’ordine delle battute. A questo punto l’americana si inerpica a set point e qui si palesa il grande rammarico di Alycia, proprio nel 12° punto del tie-break, quando dopo una meravigliosa smorzata eseguita dal lato sinistro si ritrova – su un improvvisato recupero della semifinalista allo US Open 2022 – a poter passare facilmente con il dritto a campo sguarnito. Ma stavolta sente il momento e lo manda in rete.

Qualsiasi altra giocatrice della sua età, alla prima finale WTA ed al cospetto di una Top Five, dopo l’occasione ghiotta mancata si sarebbe fragorosamente sciolta permettendo all’avversaria di intascarsi il set. Invece Alycia mostra una tempra d’acciaio, inossidabile: manda a referto prima una seconda vincente sopra i 180 kilometri orari per cancellare il set point a favore di Garcia, e poi un ace per guadagnarsi il suo secondo set ball. Sull’8-7, Caroline va fuori giri da fondo dopo la pressione del dritto americano: così prima frazione viene vinta dalla sfavorita della vigilia al termine di 57 minuti di gioco per 7-6(7).

In apertura di secondo set, all’improvviso potrebbe andare in scena l’episodio che non ti aspetti in grado di modificare definitivamente – ed irrimediabilmente – l’inerzia della sfida. Nel secondo punto del parziale, Parks nel tentativo di compiere un recupero difensivo coprendo il campo verso destra perde gli appoggi e casca per terra – dinamica che ha ricordato molto l’infortunio di Zverev a Parigi, ma per fortuna l’esito finale è stato ben diverso. La giovane americana commette l’errore, dovuto all’inesperienza, di non lasciare andare la racchetta. Per cui nell’impatto con il terreno di gioco si procura un’abrasione al mignolo della mano destra. Dopo il medical time-out, però, Alycia riprende regolarmente l’incontro. E’ stato fortunatamente soltanto uno spavento passeggero.

IL TABELLONE DEL WTA 250 DI LIONE 2023

Alla ripresa dei giochi, fermati sullo 0-15 e servizio per la n. 79 al mondo, Parks inizialmente si mostra contratta e raffreddata a livello di intensità fisica e tecnica a causa della pausa forzata. Ma appena va leggermente in difficoltà, ecco che prontamente il devastante servizio che si ritrova la toglie da guai. Ora però le mini occasioni in risposta per la giocatrice di casa fanno maggiormente capolino, la statunitense infatti è obbligata a fronteggiare anche nei successivi due turni di servizio del set uno svantaggio. Ancora 0-15 sull’1-1, e nuovamente 0-30 sul 2-2 – ricorrenza che si ripeterà per tutto il set, a fine parziale ogni round di servizio di Parks sarà cominciato con uno 0-15. In questa terza circostanza di sofferenza in battuta, l’americana è semplicemente scatenata e accompagnata dal tipico atteggiamento di chi in cuor suo e tramite le espressioni facciali pensa: “non c’è problema, ora tiro tre bombe al servizio e tutto si risolve”. E difatti accadde, soltanto che questa volta – la prima nel match – Parks ci mette vicino anche due doppi falli nello stesso game. Quindi prima opportunità di break nell’intero incontro per Garcia, ma la 22enne di Atlanta non si fa per nulla impensierire e scaraventa – come già accaduto nel tie-break per cancellare il set point – la seconda vincente alla “Medvedev dei tempi d’oroovvero tirata a tutta come fosse una prima qualsiasi.

Continua ancora a sorprendere per la lucidità mentale nel gestire i frangenti di pressione, ma anche per la completezza tecnica che sta esprimendo il metro e 85 dallo Stato della Georgia. Costruisce il punto sempre brillantemente, spinge quando deve, verticalizza quando serve e non disegna neppure miracolose fasi difensive con la palla raccattata da terra o splendide chiusure al volo. Ciononostante, pur con il match che non cambia copione con i servizi sempre protagonisti assoluti, in questo secondo set la più giovane in campo sta concedendo molto di più. La possibilità più importante matura per Caroline a metà parziale, sul 3-3, quando getta alle ortiche un provvidenziale (per lei) 30-30 con due sanguinosi erroracci di dritto. Gratuiti in un momento come quello, da divorarsi le mani. Nel successivo game, con il ricordo delle occasioni sfumate ancora vivido, la tennista residente proprio nella città che ospita l’evento smarrisce la prima di servizio e continua a sfornare gratuiti dal lato destro. Così si materializza un break point, il terzo in assoluto del match, che manderebbe Parks a servire per il titolo. Ma proprio sull’orlo del baratro, Garcia fa la “Parks” e trova la seconda vincente. Alla fine si salva ed esplode piena di gioia caricandosi assieme pubblico: 4-4.

Adesso la finale cresce ulteriormente di livello, con entrambe che esprimono il massimo sforzo dando il meglio di loro contemporaneamente nella partita. La francese si esibisce in alcune SABR di Federiana memoria, perché ora ha cambiato totalmente attitudine tattica: non vuole più scambiare da fondo con l’americana, poiché sa che ne ha di più sul piano della consistenza e allora si proietta ripetutamente all’attacco verticalizzando con chirurgica efficienza. Dall’altra parte sempre incontenibile Alycia, a suon di bimani lungolinea vincenti e millimetrici pallonetti. In questo nuovo contesto tattico e tecnico, entrambe sventano un pericoloso 30-30.

Poi però va in scena un incredibile undicesimo game, che accende anche il pubblico riversandolo in un clima infuocato da BJKC in questa parte finale del set, dove si manifesta una vera battaglia psicologica. Gioco da 12 punti in cui Parks deve annullare tre palle break – tante quante ce n’erano state fino a quel momento in tutto l’incontro -. Caroline prende il sopravvento, spinge forte e viene avanti ma sui break point la 22enne di Atlanta è micidiale scaraventando catenate su catenate sulle seconde di servizio e nonostante avesse commesso anche un doppio fallo nel game, proprio nel tentativo di premere pure sulla seconda. Personalità mastodontica. Tie-break prenotato, ma non ci si arriva perché Garcia manda lunghe le esecuzioni da fondo per poi completare la frittata con un doppio fallo sul Championships Point. Primo titolo WTA in carriera meritatissimo per Alycia Parks, che evita di dover affrontare le forche caudine di un altro jeu decisif e chiude i conti con il 7-5 finale dopo 2h06 di match.

Contro il pubblico transalpino, zittito ferocemente con urlacci a squarciagola, è lei la nuova campionessa di Lione.

IL TABELLONE DEL WTA 250 DI LIONE 2023

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