Da Dallas, il nostro inviato
La giornata dell’ATP di Dallas si è aperta con l’uscita della testa di serie numero quattro Miomir Kecmanovic. Nella partita che ha aperto il programma sul centrale l’ecuadoregno Emilio Gomez ha rimontato un set di svantaggio al serbo aggiudicandosi il match al parziale decisivo complici anche i tanti errori del serbo. Un’inizio di stagione complicato per Kecmanovic reduce dalla brutta eliminazione al primo turno all’Australian Open e dalla separazione con Nalbandian. Collaborazione che aveva sicuramente raggiunto il punto più alto durante il mese di marzo dello scorso anno quando il serbo raggiunse i quarti di finale sia a Indian Wells che a Miami con tanta intensità da entrambi i lati del campo. La mancanza di un colpo risolutorio veniva in parte compensata da un’ottima condizione fisica che pare averlo abbandonato all’inizio di questa stagione.
[5] J. Isner b. D. Altmaier 6-3 7-6(1)
Vittoria importante per Isner contro Altmaier che gli permette di raggiungere il primo quarto di finale ATP dal torneo di Cincinnati dello scorso agosto. Il primo set viene vinto dall’americano in soli 26 minuti, con solamente un punto perso al servizio in tutto il parziale e un chirurgico break ottenuto nel quinto game. Altmaier fatica a trovare il ritmo su una superficie troppo rapida per le sue ampie aperture soprattutto dal lato sinistro. Nel secondo set il tedesco riesce a limitare gli errori e a difendere i propri turni di battuta. Isner è falloso con il rovescio e non sembra muoversi particolarmente bene. Altmaier usa sistematicamente lo slice cercando di togliere ritmo al suo avversario che però continua a non concedere nulla al servizio. Si arriva al tie break, Isner sfrutta un gratuito con il dritto di Altmaier per andare avanti di un mini break. Come contro Tseng Isner alza il livello proprio nel momento decisivo. Spinge con il rovescio lungolinea, attacca bene la rete e perdendo un solo punto nel tie break chiude la sfida in due set prenotando i quarti contro Gomez. Per quanto lontano dai giorni migliori è sempre complicato giocare contro Isner su una superficie così rapida.
[1] T. Fritz b. J. Sock 7-6(5) 6-4
Il programma della sessione serale si è aperto con il derby americano tra Fritz e Sock. I due si erano confrontati esattamente al secondo turno del Dallas Open anche lo scorso anno con una rapida vittoria di Fritz in due set. Il match è stato sicuramente più equilibrato rispetto a quello della passata stagione ma alla fine a trionfare è stato nuovamente Fritz.
Nel primo parziale la partita stenta a decollare, tanti gratuiti per Fritz da fondo campo e servizi che la fanno da padrone. Come da pronostico Sock cerca di evitare la diagonale sinistra spostandosi costantemente sul dritto. Il servizio gli permette di annullare una pericolosa palla break nell’ottavo game, Fritz non concede nulla alla battuta e dopo quarantacinque minuti di buon tennis si arriva al tie break. Anche qui regna l’equilibrio, sul 5 pari Fritz spinge con il dritto, la difesa di Sock è strenua ma non può nulla sull’ennesima accelerazioni incrociata del suo avversario. Set point e servizio per Fritz, un ottimo rovescio di Sock esce di un nulla e primo parziale per l’attuale numero otto al mondo.
Sock accusa il colpo perde immediatamente la battuta nel primo game del secondo set. Fritz continua a non brillare ma il servizio non permette a Sock di entrare negli scambi dove si sta difendendo bene anche grazie a uno slice sicuramente più efficace rispetto al match contro Ivashka. Sotto 2-4 0-40 nel secondo set Jack salva tre palle break consecutive con la combinazione servizio e dritto ed esalta il pubblico che vuole il terzo set. Riesce a tenere il servizio ma Fritz vince gli ultimi due turni di battuta e guadagna i quarti di finale dove affronterà Marcos Giron vincitore in due set nel secondo match di serata su Oscar Otte. Sock esce tra gli applausi e con la consapevolezza di aver giocato alla pari contro un top 10. Il problema per lui è che si trova ancora fuori dalla top 100 per il quarto anno consecutivo. Accettare Wild Card per questo tipo di eventi non ha risolto i problemi che si trascina da molto tempo. Ricevendo un invito in un 250 è probabile che, come accaduto qui in Dallas, si trovi ad affrontare al secondo turno un top player. Passare un solo turno qui a Dallas gli porta in dote solamente 20 punti, vincere un torneo Challenger gliene può portare 80. Sock ha vinto solamente due Challenger nelle ultime due stagioni e alcune scelte di programmazione non sono sembrate adatte a un giocatore che non conclude una stagione dentro i 100 dal 2017. A settembre dello scorso anno ha preferito giocare la Laver Cup in doppio piuttosto di disputare Challenger negli Stati Uniti e qualche settimana fa ha deciso di non andare in Australia per il secondo anno consecutivo dal momento che non ne valeva la pena per un solo torneo. Il suo ranking non gli permetteva l’ingresso nel tabellone principale ma c’erano altri eventi minori come il Challenger di Canberra che potevano portargli in dote punti preziosi per una risalita che sembra sempre piu difficile.