Sarà un tripudio albiceleste la finale del Cordoba Open che domenica vedrà in campo Federico Coria e Sebastian Baez. Nel caldo sabato pomeriggio argentino, i due sono venuti a capo in due set rispettivamente del campione uscente Albert Ramos-Viñolas e del qualificato Hugo Dellien, che può comunque ritenersi soddisfatto del risultato ottenuto nel terzo evento a cui ha preso parte dopo un’assenza che durava da Wimbledon per l’infortunio al gomito.
[6] F. Coria b. [3] A. Ramos-Viñolas 6-4 7-6(2)
Arriva in semifinale piuttosto riposato, Coria: dopo i tre set all’esordio contro Monteiro, infatti, il fratello di Guillermo ha approfittato dei ritiri di Marco Cecchinato e Francisco Cerundolo quando erano sotto di un set e un break nel secondo. Fede si fa valere con la prima di servizio che nel primo parziale fa registrare il 100% di conversione (15 su 15) e non concede alcuna opportunità alla risposta. Ha invece il suo daffare Ramos-Viñolas per rimanergli attaccato, con 20 palle break concesse nell’arco del match, riuscendo comunque ad annullarne 16. Coria strappa finalmente il servizio mancino in un decimo gioco da sedici punti, con Albert che scatena il dritto nei primi tre set point, ma lo trattiene sul quarto e poi sbaglia il palleggio di rovescio.
Nel secondo parziale cala l’incisività della battuta argentina, i due si scambiano un paio di break, c’è anche un MTO per la caviglia girata di Coria, fino a che Ramos va a servire per portare la contesa al terzo. Si guadagna anche due vantaggi interni che significano set point, il classe 1988 di Barcellona, il primo con l’opportunità di chiudere dopo il servizio esterno che apre il campo, ma il dritto in contropiede risente della tensione e vola largo, mentre sul secondo non riesce a chiudere uno scambio dominato e finisce stremato per subire il vincente. Tie-break compromesso in fretta dal dritto di Ramos-Viñolas che trova sempre nuovi modi per mancare il rettangolo, mentre Coria rimane solido e si prende il match alla prima opportunità quando sono passate oltre due ore e mezza di gioco. Seconda finale in carriera per lui, dopo quella persa nel 2021 a Bastad da Casper Ruud.
[4] S. Baez b. [Q] H. Dellien 6-4 6-4
Vanno via molto più veloci le due frazioni della seconda semifinale, infastidita (o allietata, il termometro segna 37° C) dal vento. Vento che è probabilmente nulla rispetto al sospiro di sollievo che questa settimana ha tirato Baez, arrivato a Cordoba con un vittoria (contro Sonego a Napoli) negli ultimi diciotto match a partire dalla finale persa da Fran Cerundolo sulla terra svedese della scorsa estate.
Sebastian impiega un’ora e mezza per piegare la resistenza di Hugo Dellien, “vendicando” i connazionali sconfitti dal boliviano che, dopo il brasiliano Seyboth Wild al primo turno di qualificazioni, ha eliminato Kicker, Cachin, Pella e Juanma Cerundolo. Un’apparentemente ritrovata solidità di Baez è stata dunque fatale a Hugo, che pareva tuttavia rientrato nel match quando, in vantaggio di un set e un break, il ventiduenne di Baires regala il 4 pari con tre doppi falli. Dellien rende subito il favore e Baez non fallisce in battuta, strappando applausi con il vincente di dritto in slice, una rasoiata che gli vale due match point. Domenica alle 23 italiane, quarta finale in carriera per lui – tutte nel 2022 – con un trofeo conquistato a Estoril.