ATP Marsiglia: Hurkacz male ma va in semi. Bublik cancella due match point a Dimitrov

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ATP Marsiglia: Hurkacz male ma va in semi. Bublik cancella due match point a Dimitrov

Alexander Bublik e Hubert Hurkacz vincono annullando match point rispettivamente a Grigor Dimitrov e Mikael Ymer. Si affronteranno sabato nella prima semifinale dell’Open 13 Provence

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Hubert Hurkacz – ATP Marsiglia 2023 (foto: ©Corinne Dubreuil / Open 13)
 

La prima semifinale dell’Open 13 Provence di Marsiglia è decisa: sarà Hubert Hurkacz contro Alexander Bublik. Per deciderla sono servite oltre cinque ore di gara e il tiebreak in entrambi gli incontri. Polacco avanti nei confronti diretti per cinque a uno, nei sei match disputati finora in carriera. L’ultimo è stato registrato nella United Cup e terminò 7-6(8), 4-6, 6-3 per la testa di serie n. 1. Entrambi sono accomunati dall’aver raggiunto il traguardo dopo aver annullato matchpoint: due da Bublik, uno da Hurkacz

[1] H. Hurkacz b. M. Ymer 6-3 3-6 7-6(6)

Gli applausi sono tutti per Mikael Ymer, ma in semifinale ci va un opaco Hubert Hurkacz. Trema la testa di serie n. 1 che, dopo 2ore e 52′ accede al turno successivo eliminando lo svedese 6-3, 3-6, 7-6(6), dopo aver annullato un matchpoint nel tiebreak decisivo. Pomeriggio denso di errori per un nervoso Hurkacz che si è complicato la vita da solo, non sfruttando le occasioni che gli si sono prospettate dinanzi. Ringrazia i diciannove ace che gli hanno evitato sorprese amare sul finire del match.

Si comincia con un break e controbreak per rompere il ghiaccio nel match. Hurkacz non trova la prima di servizio e va in affanno nei suoi turni di battuta. Si salva con gli ace e alla prima occasione passa: nel sesto gioco, Ymer sbaglia più del suo avversario e si ritrova sotto nel punteggio.

Chiuso agevolmente il primo parziale, 6-3, nel secondo il polacco va incredibilmente sotto nel punteggio. Dopo non aver concretizzato la prima palla break del secondo set, in un game disastroso perde dritto e servizio: 1-3. Il suo rendimento non migliora: a campo aperto sparacchia fuori un dritto che vanifica una delle due palle break che l’avversario gli offre nel sesto gioco. Ha poca pazienza e cerca sempre il vincente non trovando grande fortuna. E’ un pomeriggio opaco per lui: di rovescio affonda il colpo del possibile controbreak nel settimo gioco. Lo svedese è bravo a ingabbiare il polacco e a sfruttare i tanti errori della testa di serie n. 1.

Nel terzo set non riesce a cambiar passo Hurkacz che si rende conto dei numerosi errori commessi, molti dei quali abbastanza banali. Sale il numero degli aces, ma la prima di servizio non gli garantisce la solita continuità nel suo gioco. Protesta tenacemente per i dialoghi a distanza tra Ymer e il suo angolo. Si lamenta di un possibile “coaching” del suo avversario e in campo si fionda anche il Supervisor per spiegare a Hurkacz che non ci sono gli estremi per punire lo svedese. Nel frattempo, tra una protesta e un’altra, un errore e uno smash violento per provare a scuotersi, brekka il suo avversario nel quarto gioco. Gara finita? Assolutamente no, perchè a Ymer basta scambiare con il suo avversario senza prendere rischi per rientrare rapidamente in gara. Un rovescio in rete e un dritto in corridoio danno allo svedese la possibilità del controbreak. Nel sesto gioco il polacco va vicino al break, ma a rete sbaglia il colpo decisivo. Nel game successivo con una prima vincente cancella la palla break che offre al suo avversario. Dopo due turni di battuta apparentemente tranquilli, Ymer va in affanno nel decimo gioco quando serve per restare nel match, ma una prima di servizio e un errore in risposta del polacco rimettono le cose a posto. Poi tocca a Hurkacz rischiare qualcosa: va 15-30 con un suo errore di dritto, e poi 30-40 quando sbaglia in lunghezza la misura di un colpo intermedio. Segue a rete la seconda per tirarsi fuori dalle sabbie mobili: è pregevole la volee a rete. L’ace numero 17 e un’altra prima robusta lo portano sul 6-5. Ymer è il giocatore che arriva meglio al tiebreak e lo conferma quando costringe all’errore Hurkacz portandosi avanti di un minibreak sul 3-2. Sul 4-2 affonda un rovescio, ma è aiutato dal nastro nel turno di battuta successivo. Ymer va a servire per il match, ma vanifica subito il vantaggio con un dritto affossato in rete con il polacco che aumenta la potenza dei suoi colpi. A matchpoint arriva Ymer che trema e manda fuori di centimetri in lunghezza un dritto. Il diciannovesimo ace manda il polacco a un punto del match. Lo svedese fa tutto bene, ma è eccezionale Hurkacz in difesa. Ymer non chiude con lo smash e il polacco lo porta all’errore che gli vale la semifinale di Marsiglia.

A. Bublik b. [4] G. Dimitrov 7-5 3-6 7-6(8)

Alexander Bublik dà un calcio alle crisi mentali dell’ultimo periodo e si dimostra solidissimo nel match con Grigor Dimitrov. La testa di serie n. 1 del seeding va a casa dopo aver avuto due matchpoint in suo favore. Gara rapida malgrado i tre set disputati: sono serviti tre set al kazako per approdare in semifinale. In 2ore e 20′ vince 7-5, 3-6, 7-6(8).

Meglio con la prima di servizio Dimitrov, 68% in totale, con 14 aces messi a segno. Un pò meno bene Bublik che mette in campo il 61% di prime palle, ma realizza 16 aces a fronte di 7 doppi falli. La resa di entrambi col servizio è alta, per cui le possibilità di break sono pochissime, sei in totale.

Il primo a scappar via è il kazako che piazza il break nel settimo gioco. Il controbreak arriva poco dopo con il bulgaro che spinge bene con il dritto in risposta. Nell’undicesimo gioco è proprio Dimitrov a distrarsi e Bublik ne approfitta risalendo da 40-15. Il primo setpoint basta per far gioire il n. 50.

Il pubblico vuole gara e tifa per il bulgaro che, in un game che sembrava segnato in favore del suo avversario, risale da 40-15 e porta a casa un break prezioso. La sua prima di servizio fa la differenza e segna il passo in 36′: si va al terzo set.

Il terzo set scivola via agevolmente con i battitori a far la differenza con il proprio servizio. Nei primi cinque giochi sono appena due i punti registrati da chi risponde.

Dimitrov è il primo ad andare in difficoltà sul suo servizio con due gratuiti che mettono Bublik in corsia di sorpasso. Bastano due prime robuste per risolvere la questione.

Anche il nono gioco è molto combattuto, ma il bulgaro non riesce a cambiare l’inerzia del match.

Il tie break è la logica conclusione del parziale. Un ricamo a rete mal riuscito manda Dimitrov avanti di un minibreak, ma prima del cambio campo un suo errore rimette tutto in parità.

Identica situazione accade poco dopo, quando Bublik subisce il passante del bulgaro dopo aver sbagliato la palla corta a rete. Dimitrov va a servire per il match: la prima di servizio funziona e si procura due matchpoint. Il primo il kazako lo annulla di gran classe, attaccando la seconda di servizio del bulgaro e costringendolo a un improbabile salvataggio acrobatico. Bublik sale rapidamente 7-6 e ancora una volta Dimitrov smarrisce la prima. Bublik entra con la risposta e il bulgaro è costretto ad arrendersi.

La gioia del kazako è tanta!

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