ATP Indian Wells: uno spento Tsitsipas cede a Thompson

ATP

ATP Indian Wells: uno spento Tsitsipas cede a Thompson

Prima sorpresa, anche se relativa, al BNP Paribas Open di Indian Wells. La testa di serie n. 2 Tsitsipas perde al tie-break del terzo set contro l’australiano Jordan Thompson

Pubblicato

il

Jordan Thompson - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)
 

J. Thompson b. [2] S. Tsitsipas 7-6(0) 4-6 7-6(5)

Lo si era capito già dalla conferenza stampa durante il Media Day che Tsitsipas non era arrivato in California nelle migliori condizioni, e il campo ha confermato il suo scarso stato di forma. Dopo l’infortunio alla spalla che lo aveva costretto a dare forfait all’ATP 500 di Acapulco, il greco è giunto a Indian Wells non ancora del tutto a posto, soprattutto dal punto di vista fisico, e non ha fatto mistero del suo poco entusiasmo per l’impegno nordamericano di questo marzo nel quale avrebbe preferito effettuare la preparazione in Europa.

In un match molto legato ai servizi, Tsitsipas ha ceduto nei tie break del primo e del terzo set, vittima soprattutto del suo diritto, che lo ha tradito nei momenti più importanti.

Primo set – Tsitsipas in difficoltà, Thompson ne approfitta

Stefanos Tsitsipas torna in campo dopo la sonora sconfitta con Sinner a Rotterdam e non c’è bisogno che passino troppi minuti per accorgersi che i meccanismi del suo gioco non siano granché oliati. Dopo i primi due game tranquilli per i giocatori al servizio, il greco va infatti in difficoltà in battuta: Thompson, entrato con grande convinzione nel match, ha una grande occasione perché sulla prima palla break dell’incontro Tsitsipas attacca bene ma poi effettua una palla corta molto alta su cui l’australiano non ha la lucidità sufficiente per incrociare e passare il numero 3 del mondo. L’inerzia della partita, comunque, non subisce alcuna deviazione brusca: Jordan resta sul pezzo servendo alla grande e dimostrando buona mano soprattutto dal lato del rovescio, Stef invece cerca spesso la rete ma lo fa in maniera poco incisiva attaccando tra l’altro sul colpo migliore dell’avversario che colleziona passanti e lob.  

Così il numero 87 del mondo torna ad avere palla break sul 4-4. Questa volta le opportunità sono due di fila, ma il greco trova buoni riscontri dalla prima di servizio e riesce anche in una prodezza con lo schiaffo al volo dopo essere quasi inciampato. Le occasioni per l’australiano (che nel frattempo continua a viaggiare indisturbato nei suoi turni di battuta), comunque, non finiscono qui: sul 5-5 ne arriva un’altra dopo l’ennesimo passante vincente, ma anche in questo caso Tsitsipas si affida alla prima. Thompson è disperato perché sente di aver mancato troppe chance, anche al di là delle singole palle break, e di aver quindi perso l’attimo fuggente. Ma il greco, ancora nel set quasi per miracolo, non trae energia dai tanti pericoli scampati: il suo tie-break è infatti un autentico disastro. Gli errori a rete e con il dritto in avanzamento si susseguono uno dopo l’altro e, in più, Stef è fermo sulle gambe in risposta non trovando mai il tempo giusto sulla palla in particolare con il rovescio. Senza dover ricorrere a miracoli, Thompson si prende quindi il set con un pesantissimo 7-0.

Secondo set – Il rovescio di Stef non c’è ma Thompson cala vistosamente

In avvio di secondo parziale, il giocatore di Sydney incappa nel classico calo di concentrazione che spesso segue a un grande sforzo fisico e mentale. Jordan, infatti, non insiste a sufficienza sul rovescio di Tsitsipas, giocando troppi back che permettono al greco di girare attorno alla palla e di evitare un colpo che oggi non riesce a giocare in top. Il fatto che l’australiano non sia lucido diventa ancora più evidente sulla palla break – la prima che deve fronteggiare nel match. Thompson opta infatti per il serve and volley sulla seconda consegnandosi così all’avversario. Non è comunque questo a svoltare la giornata negativa di Stef che non sembra avere difficoltà fisiche (il greco è sì reduce da un problema alla spalla ma la spinta al servizio sembra comunque normale) ma solo di tennis. Il controbreak è infatti immediato, figlio di un paio di errori grossolani a rete.

Stefanos Tsitsipas – Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

Se Tsitsipas è pressappoco lo stesso del primo set, non si può però dire lo stesso di Thompson che, evidentemente, percepisce di avere di fronte a sé la possibilità di ottenere una delle vittorie più prestigiose della carriera e risente così della tensione: la percentuale di prime si abbassa drasticamente (a fine secondo parziale sarà del 45% a fronte del 70 del primo), mentre le imperfezioni in fase offensiva aumentano. Stefanos ha quindi altre occasioni di break sull’1-1: l’australiano ricorre ancora al serve and volley e ne paga di nuovo le conseguenze, questa volta perché giudica male lasciando scorrere una risposta bloccata di Tsitsipas che si trasforma in un lob vincente. Le difficoltà del greco non svaniscono affatto (il numero 3 del mondo, ad esempio, continua a rifiutarsi di giocare il rovescio in top), ma quantomeno sale il suo rendimento al servizio che gli permette di conservare il vantaggio e di aggiudicarsi quindi il set.

Terzo Set – Il diritto abbandona Tsitsipas sul più bello

All’inizio del set decisivo il greco prova a spingere per sfruttare la scia del secondo set e prendere un vantaggio anche nel terzo, ma non trova il guizzo decisivo. Una palla break nel game di apertura se ne va, così come uno 0-30 due game più tardi. Tsitsipas riesce a trovare qualche risposta che mette in difficoltà Thompson in uscita dal servizio, ma non brilla in fase conclusiva, così come non sempre indovina le traiettorie giuste per i passanti.

Dopo il tentativo di fuga iniziale di Tsitsipas, il match si rimette in linea con la regola dei servizi, come peraltro era capitato per quasi tutto il resto delle quasi due ore di gioco: Stefanos cede due punti in tre turni di battuta, Jordan qualcuno di più ma non è mai nemmeno vicino ad essere in pericolo, nemmeno quando sul 4-4 si inguaia di nuovo sullo 0-30 con due errori piuttosto grossolani dalla parte destra su una volée e su un diritto di palleggio.

Dopo 147 minuti di gioco si arriva al tie break decisivo, nel quale una risposta vincente di diritto inside-out manda subito in vantaggio Tsitsipas, che però restituisce il minbreak due punti dopo con un gratuito di rovescio. Nella volata finale, sul 4-4, è il diritto del n. 3 del mondo che perde un filino di precisione, ma quanto basta per risultare fatale: tre diritti inside-out quasi simili finiscono di qualche centimetro in corridoio, e Jordan Thompson può celebrare la vittoria più prestigiosa della carriera.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement