ATP Indian Wells: Norrie liquida Rublev, non tradiscono Fritz e Davidovich Fokina
Il britannico vince il match con Rublev nettamente, continua la difesa del titolo del campione uscente Taylor Fritz
Il britannico vince il match con Rublev nettamente, continua la difesa del titolo del campione uscente Taylor Fritz
Vanno in archivio i primi ottavi di finale del BNP Paribas Open di Indian Wells. A fare più rumore è il successo netto di Cameron Norrie che ha giocato una partita ai limiti della perfezione per lasciare appena sei game ad Andrey Rublev: il britannico conferma l’ottimo feeling con il torneo californiano, vinto a sorpresa nell’edizione autunnale del 2021. Conferma il buono stato di forma anche Alejandro Davidovich Fokina che regola Cristian Garin e si regala la sfida con Daniil Medvedev, mentre Taylor Fritz vince un match tutt’altro che scontato con Marton Fucsovics e prenota un quarto di finale tutto da seguire contro uno tra Jannik Sinner e Stan Wawrinka.
A. Davidovich Fokina [30] b. C. Garin [Q] 6-3 6-4
L’equilibrio è sin da subito labile: Davidovich Fokina dà l’impressione di essere più centrato e di avere una cilindrata rispetto a Garin. Il break di vantaggio per lo spagnolo arriva presto: sul 2-1 il cileno da 30-0 si incarta con un paio di errori nello scambio e un doppio fallo, ma viene anche punito da un meraviglioso rovescio lungolinea. Lungolinea di dritto e di rovescio che è un fattore anche nel game successivo per il giocatore di Malaga che tira su il turno di servizio dal 15-30 con due vincenti che lasciano fermo il suo avversario. Davidovich dilaga e prende anche il doppio break grazie a un errore di rovescio di Garin. Il 23enne, attualmente numero 28 del mondo, commette qualche gratuito di troppo quando va a servire per il set e il sudamericano recupera un break con un dritto facile in avanzamento dopo un nastro colpito dallo spagnolo. Il giocatore di Arica prova a crederci, risale sul 5-3, ma al secondo tentativo l’iberico riesce a chiudere il primo parziale.
Il secondo set viaggia maggiormente sui binari della lotta: Garin riesce a trovare maggiore continuità con il servizio e con i colpi di inizio gioco. Il cileno rimane agganciato e il passaggio a vuoto per Davidovich Fokina arriva sul 2-3 con tre gratuiti sanguinosi che regalano di fatto il break all’avversario. La reazione arriva subito da parte dello spagnolo che ritrova solidità e incisività in risposta e ritorna sul 3-4. Il tennista di Malaga rimonta fino al 4-4 con un game non semplice risolto da un ace e un meraviglioso recupero da lontanissimo. Garin sul 30-15 nel nono gioco commette doppio fallo, pasticcia a rete e sbaglia di rovescio, subendo quindi il secondo break consecutivo. L’iberico va a servire per il match e non fallisce, approdando ai quarti di finale nel torneo californiano per la prima volta in carriera.
C. Norrie [10] b. A. Rublev [6] 6-2 6-4
L’inizio di match è incerto da parte di entrambi: ben tre break nei primi tre game e un rendimento al servizio deficitario, diversi errori, poche prime in campo, tante imperfezioni. La spallata al set arriva quando Norrie annulla la palla break sul 2-1 con una prima vincente e riesce ad issarsi sul 3-1. Il britannico salva un altro game combattuto sul 3-2, chiudendolo con un passante pazzesco stretto in back sull’ottimo attacco di dritto di Rublev. Il russo comincia a perdere la testa e perde la battuta da 40-0, perde la pazienza e stacca la spina nell’ultimo game del set: Norrie è continuo ed è rimasto sul pezzo per tutto il set, Rublev va troppo a intermittenza e non riesce a limitare le sue sbavature.
Il secondo set non si apre sotto i migliori auspici per Rublev che continua a mostrare il suo nervosismo, è estremamente falloso specie con il dritto e perde il servizio a trenta nel terzo gioco. Sbollita un po’ di rabbia, sul 3-2 il russo prova a rimettersi a giocare in maniera più attenta e più solida, si procura due palle del contro-break, ma Norrie le annulla alla grande andandosi a prendere i punti con grande personalità e coraggio, avvicinandosi anche alla rete. Il britannico ottiene un altro break, allungando gli scambi, trovando angoli strettissimi e il moscovita dà completamente di matto, maltrattando la racchetta e dando cazzotti alla borsa per la frustrazione al cambio campo. Norrie va a servire per il match sul 6-2 5-2 e spreca un primo match point con un rovescio largo di poco e il russo recupera un break con un rovescio fantastico in spaccata dopo uno scambio giocato in difesa. Il numero 7 del mondo tiene il servizio da 15-30 con tre buone prime e prova a rimanere dentro l’incontro, ma il nativo di Johannesburg non si fa pregare al secondo tentativo e chiude il match con un turno di servizio a zero, mantenendo la calma. Per lui ai quarti c’è uno tra Frances Tiafoe e Alejandro Tabilo.
T. Fritz [4] b. M. Fucsovics 6-4 6-3
Non tradisce neanche il campione in carica Taylor Fritz: un match tutt’altro che banale specie nel primo set contro Marton Fucsovics. L’ungherese serve particolarmente bene e i due game più complicati al servizio sono affrontati dall’americano che è costretto due volte ai vantaggi. Il passaggio a vuoto del magiaro arriva sul 4-5: mette qualche prima in meno e il numero 5 del mondo aggredisce per prendersi il set. Nel secondo set c’è un game combattuto sul 2-0, immediatamente dopo il break ottenuto dall’americano: Fucsovics prova a rientrare tirando tre accelerazioni devastanti con il dritto a sventaglio, ma il californiano viene a capo di un gioco da 24 punti e avanza sul 3-0 grazie a due belle prodezze con il rovescio lungolinea. Fritz si ritrova un paio di volte sotto 0-30 al servizio: nel primo caso si aggrappa alla prima e tiene il suo turno, mentre sul 4-2 commette un doppio fallo e un errore di dritto, rimettendo in carreggiata il suo avversario. L’ungherese si fa nuovamente brekkare nel game successivo con un rovescio in mezzo alla rete e un dritto steccato, portando così il giocatore di casa a servire per il match. Il tennista di San Diego chiude il match con il servizio e approda ai quarti di finale per il terzo anno di fila: affronterà uno tra Sinner e Wawrinka.