US Open in chiaro dopo più di 30 anni? SuperTennis "punta" i diritti tv

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US Open in chiaro dopo più di 30 anni? SuperTennis “punta” i diritti tv

L’emittente federale pronta a un’operazione importante, intorno ai 15 milioni di euro: possibile, in un secondo momento, una trattativa con Sky per i diritti di altri tornei ATP che possano arricchire il palinsesto di SuperTennis

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Grandstand - US Open 2022 (foto Twitter @atptour)
 

Una piccola-grande svolta è in vista per il tennis in tv in Italia. Per la prima volta nel 21° secolo, infatti, lo US Open – a partire dall’edizione 2023 e per le quattro edizioni successive – potrebbe essere trasmesso in chiaro grazie a SuperTennis. Trovano infatti conferma le anticipazioni de “La Stampa” secondo cui è stata intavolata una trattativa tra USTA (tramite il gruppo di management IMG) e la FITP per l’acquisizione dei diritti di trasmissione in Italia dello US Open su SuperTennis, il canale tematico federale, già a partire dal 2023. Il tutto con un contratto pluriennale fino al 2027.
Lo US Open non voleva più condurre una trattativa pan-europea, quale quella che era stata in vigore fino all’anno scorso, quella con Discovery. Riteneva infatti di poter strappare più soldi con trattative separate condotte sia con il Regno Unito sia con altri 5 Paesi europei capaci di offrire singolarmente di più che non in gruppo. E fra i 5 Paesi l’Italia. Lo US Open pretendeva di recuperare dall’Italia – stando alle indiscrezioni – una somma intorno ai 3 milioni di euro, circa 15 milioni in 5 anni.

Somme probabilmente giudicate eccessive da Discovery e da Sky. Ma la FITP avrebbe invece quei soldi e soprattutto ha l’esigenza di procurarsi i diritti – usandoli come merce di scambio – di alcuni dei tornei ATP e WTA che appartengono a SKY.

Infatti Supertennis ha la necessità di coprire il proprio palinsesto, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. E non gli basterebbe il solo US Open a coprire tutti gli altri giorni. Di qui il probabile scambio di diritti con Sky, con il cui network si sono già fatti accordi negli anni passati. Insomma IMG per l’US Open avrebbe fatto bene i suoi calcoli.

Se tutto verrà confermato – e sembra che potrebbe venire annunciato abbastanza a breve (sia Supertennis sia Sky avranno necessità commerciali da non poter rinviare troppo a lungo l’annuncio), a trarne beneficio, potrebbe essere anche Sky, che dal 2024 avrà il monopolio – quasi – esclusivo di tutti i tornei ATP e WTA per un lustro. Giova ricordare come attualmente, a livello Slam, Sky Italia trasmette Wimbledon mentre Australian Open (fino al 2033) e Roland Garros (fino al 2026) fanno parte dei palinsesti di Discovery/Eurosport, che detiene anche i diritti della Laver Cup. Sappiamo inoltre come Sky abbia chiuso appunto una trattativa con ATP Media per l’acquisto dei diritti televisivi dei tornei ATP e WTA a partire dal 2024 per Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria, Svizzera e Italia. L’accordo avrebbe durata quinquennale.

L’acquisizione dei diritti tv dell’US Open da parte di SuperTennis potrebbe dare all’emittente federale una carta importante in mano per una trattativa successiva con Sky Sport, in quanto quest’ultima potrebbe poi acquistare parte dei diritti dell’ US Open in cambio di quelli su alcuni dei tornei ATP e WTA. Non sarebbe certo la prima volta in cui le due aziende si troverebbero a collaborare per incastrare le rispettive esigenze. Il tutto allo scopo di nutrire un palinsesto che al momento vedrebbe presente solo Coppa Davis (ma visibile solo sulla app SupertenniX in streaming), United Cup (nel 2023 in coabitazione con Sky) e appunto US Open.
Come si accennava sopra, è difficile riempire un canale dedicato per un anno intero con così pochi diritti in mano e dunque un torneo del Grande Slam potrebbe diventare una pregiata merce di scambio…

Presto ne sapremo di più..

La mossa della federazione – sono attese conferme ufficiali nei prossimi giorni – sarebbe comunque anche una dimostrazione della grande salute finanziaria del movimento tennistico italiano gestito dalla FITP. L’operazione di acquisizione dei diritti tv US Open sarebbe infatti alla portata, per una federazione il cui fatturato annuo si avvicina ai 168 milioni di euro. Nessuna altra federazione sportiva itaiana, salvo quella del calcio, gode di un tale status. Ma certo la proprietà degli Internazionali d’Italia, un torneo diventato fortemente attivo sotto la gestione Binaghi, e tramite anche la “conquista” di altri eventi tennistici – ATP Finals comprese – consente alla FITP introiti che altre Federazioni assolutamente non hanno.

L’US Open viene trasmesso in esclusiva pay-tv in Italia dal 1992, anno in cui TELE+2 (precedentemente Telecapodistria del gruppo Fininvest) cominciò a criptare le sue trasmissioni analogiche tramite codifica Irdeto. E il quartetto “storico” dei telecronisti era formato da Rino Tommasi, Gianni Clerici, Roberto Lombardi, Ubaldo Scanagatta. L’ultimo torneo del Grande Slam trasmesso in chiaro in esclusiva è stato il Roland Garros 1998 da parte della RAI, il cui telecronista era Giampiero Galeazzi. Negli anni Sessanta la RAI aveva mandato in onda Wimbledon con le telecronache di Giorgio Bellani, prima, e di Guido Oddo, poi.

Eurosport (prima del gruppo francese TF1 e dal 2015 di quello americano Discovery) ha detenuto i diritti di Flushing Meadows in esclusiva per l’Italia dal 2005 al 2022 ma il contratto non è stato rinnovato, come detto a causa delle richieste economiche della USTA, ritenute troppo alte dal gruppo americano per quanto concerne il nostro Paese.

Matteo Beltrami – Gianluca SartoriLuca De Gaspari

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