ATP Miami: Shapovalov che fatica! Rublev e Ruusuvuori avanti in due set

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ATP Miami: Shapovalov che fatica! Rublev e Ruusuvuori avanti in due set

Cade Bautista Agut per mano del giovane finlandese. Avanti Rublev e Shapovalov

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Andrey Rublev - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)
 

Ad aprire il day 3 sul Grandstand al Miami Open presented by Itaù, è stata la sfida tra il beniamino di casa J.J. Wolf e il numero 6 del seeding, Andrey Rublev, all’esordio nel torneo avendo ricevuto un bye al primo turno. Lo statunitense numero 50 ATP, aveva liquidato in due set Bublik al primo turno. Per Rublev al prossimo turno, il vincente tra Kecmanovic e Humbert.

[6] A. Rublev b. J.J. Wolf 7-6(3) 6-4

IL MATCH – è stata la partita che ci si aspettava. Entrambi i giocatori hanno uno stile simile e fanno della potenza da fondo campo la loro arma migliore. Si sono viste poche variazioni e scambi per lo più decisi dai colpi di inizio gioco. Si è giocato per lo più sulla diagonale del rovescio, colpo continuamente cercato da Wolf per evitare il diritto del russo. Alla fine dell’incontro, le statistiche non stupiscono, in particolare per Rublev: una carovana di vincenti accompagnati da un elevato numero di errori non forzati.

 

Primo set, Rublev si impone in rimonta

Si parte con Rublev al servizio. Wolf inizia il match con il giusto piglio e una buona aggressività, soprattutto in risposta con i piedi ben dentro al campo quando l’avversario è costretto a giocare la seconda palla e in questo primo game, Rublev ne deve giocare ben quattro. Con un diritto vincente, due errori di rovescio diagonali in corridoio su palle cariche di spin offerte da Wolf e un rovescio in rete, l’incontro si apre con il break a favore Wolf.

Nel quarto gioco, il russo ha la possibilità di rimettere tutto in parità. Dopo un duro scambio sulla diagonale del rovescio, lo slice in contenimento dello statunitense finisce lungo e, con due doppi falli, si materializzano le prime chance del parziale per Rublev. Le prime due palle break consecutive vengono annullate entrambe col servizio – una gran prima a uscire da destra e al centro da sinistra, permettono al nativo di Cincinnati di allungare il gioco. Due brillanti rovesci in lungolinea, di cui uno in risposta su un’ottima seconda a uscire da sinistra di Wolf, consentono a Rublev di avere una terza palla break; ce ne sarà un’altra per il russo ma Wolf si aggrappa ancora al servizio che lo salva.

Si prosegue con il giocatore al servizio in completo controllo dei propri turni di servizi; Rublev diventa praticamente ingiocabile, soprattutto con la prima in campo e lo si nota anche dalla posizione di Wolf in risposta che diventa più distante dalla linea di fondo.

Sembra ormai deciso il parziale con Wolf che va a servire per chiudere sul 5-4. Rublev non ci sta e piazza due diritti vincenti, portandosi 15-30. Lo statunistense ci mette del suo sbagliando malamente una facile volée alta di rovescio che termina in rete. La seconda palla break è quella buona per il russo che sfoga la frustazione con un urlo liberatorio dopo aver rimesso in piedi il parziale. A questo punto era quasi inevitabile la conclusione del set al tie-break.

Il tie-break si apre con un ace di Rublev a cui segue una risposta di rovescio lungolinea ad apparecchiare il punto, chiuso col diritto a metà di campo. Il russo si mantiene sempre avanti nel punteggio e conclude la rimonta al secondo set point.

Dilaga Rublev nel secondo set

Inizia a perdere di brillantezza la palla di J.J. Wolf durante il secondo set, specialmente dalla parte del diritto. È comunque lui nel sesto gioco, il primo a procurarsi le prime due palle break del set; non sfruttate, entrambe per merito del servizio di Rublev che ha alzato anche il livello del diritto, per lo statunitense non c’è più scampo. Infatti, nel successivo gioco, la palla break è per Rublev: con una rispostona  diagonale di rovescio, il russo mette letteralmente in ginocchio lo statunitense e l’ipoteca sulla partita.

Sotto 5-4, mentre il cielo sopra Miami inizia a rabbuiarsi, Wolf prova a restare agganciato al match e si porta 30-40 a suon di vincenti di diritto. Un provvidenziale ace di Rublev (16 in tutto il match), allunga il game; il russo commette il primo doppio fallo dell’incontro proprio nel momento meno opportuno, ma per sua fortuna, Wolf deposita il diritto fuori dal campo.

Non è ancora finita. Un rovescio lungolinea in corridoio, concede a Wolf la terza palla break, anche questa gettata dallo statunitense in risposta. L’ace da destra procura il primo match point a Rublev che chiude con l’ennesimo vincente di diritto (38 in totale). Ora, il russo attende il vincente tra Kecmanovic e Humbert.

[24] D. Shapovalov b. [PR] G. Pella 6-3 3-6 6-3

Nel primo incontro sul Butch Buchholz, il numero 24 del seeding, Denis Shapovalov deve faticare e non poco contro sé stesso e il suo avversario, l’argentino Guido Pella, in tabellone grazie al protected ranking che al primo turno aveva dovuto rimontare sul peruviano Varillas.

Il primo set è pratica facile per il canadese: portatosi avanti rapidamente 2-0, non ha più concesso a nulla all’avversario nei suoi turni di servizio, in cui concede una sola palla break nel momento di chiudere il parziale. C’è un grande divario di forze in campo con Shapovalov nettamente superiore rispetto all’avversario in tutte le zone del campo. La sicurezza e la facilità con cui il canadese ha messo a referto il primo parziale, parrebbero essere di buon auspicio per una vittoria agevole.

Invece, inizia il secondo set e parte il dramma a cui purtroppo Shapovalov ci ha spesso abituati e costretti ad assistere. Si distrae, comincia ad essere meno ordinato e va subito in difficoltà. Nel quarto gioco si fa rimontare da 40-15 e Pella ne approfitta mettendosi avanti nel parziale. Si scuote il canadese che reagisce immediatamente riprendendosi il break e si va a sedere sul 3-2 per l’argentino. Alla ripresa del gioco, crolla definitivamente il classe ’99 di Tel Aviv: subisce un altro break e il parziale è del giocatore più razionale in campo.

Nel terzo set, si rivede lo stesso Shapovalov del primo set, più concentrato e centrato. Si procura subito due palle per mettersi avanti ma l’argentino, sull’onda della rimonta appena conclusa, si difende bene e si mantiene in scia. Il break decisivo che consegna la vittoria al canadese arriva nell’ottavo gioco. Al prossimo turno, affronterà il vincente del derby a stelle e strisce tra Fritz e Nava.

E. Ruusuvuori b. [22] R. Bautista Agut 6-4 7-6(5)

Cade la prima testa di serie di questo secondo Master 1000 dell’anno. Roberto Bautista Agut, veterano del circuito deve cedere alla freschezza del giovane finlandese Emil Ruusuvuori. Lo spagnolo ha parecchio da recriminarsi, soprattutto nel secondo set in cui non ha sfruttato ben due set point per rimandare la pratica al set decisivo.

Il primo parziale prosegue con equilibrio fino nono gioco: Bautista spreca una palla game e alla prima chance, Ruusuvuori si fa trovare pronto, mettendo a segno break e chiudendo il parziale nel game successivo.

Il secondo set è caratterizzato da ben quattro break, due per parte. Il primo ad andare avanti 2-0 è lo spagnolo che si fa contro-brekkare nel game successivo. Al contrario succede nel quinto gioco, quando è il finlandese a mettere al testa avanti 3-2 ma non riuscendo a confermare il vantaggio, si rimette tutto in parità. Gli ultimi game sono concitati. Nel decimo gioco, Bautista Agut ha ben due set point sul servizio dell’avversario e nel game successivo è il finlandese a non sfruttare tre palle break.

Giunti al tie-break decisivo, lo spagnolo cede sul più bello e consegna il terzo turno a Ruusuvuori per 7 punti a 5. Ora attende il vincente tra Daniel e Zverev.

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Roland Garros: Cocciaretto non al meglio, ko con Pera in due set

Elisabetta Cocciaretto si arrende a Bernarda Pera e ad un problema fisico. L’americana avanza agli ottavi di finale di uno slam per la prima volta in carriera

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Elisabetta Cocciaretto - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

da Parigi il nostro inviato

B. Pera b. E. Cocciaretto 6-4 7-6(2)

Finisce al terzo turno l’avventura parigina di Elisabetta Cocciaretto, eliminata in due set dall’americana Bernarda Pera. Sotto un sole cocente l’azzurra, entrata in campo con un tape al ginocchio sinistro, è stata limitata da un problema fisico alla coscia destra, fasciata anch’essa sul 4-3 del primo set. Elisabetta si consola con il best ranking che avrà alla fine del torneo ( dovrebbe essere numero 40 del mondo e numero 1 d’Italia, ma la notizia, come ci ha detto nei giorni scorsi, la lascia indifferente) e con una consapevolezza di un livello importante ormai raggiunto anche sui palcoscenici più prestigiosi. L’americana raggiunge per la prima volta gli ottavi di finale in un major e attende la vincitrice del match tra Jabeur e Danilovic.

 

LA PARTITA
È una grande chance per entrambe le giocatrici che non hanno mai giocato un ottavo di finale in un torneo dello Slam. Elisabetta e Bernarda si sono incontrate tre volte, con Pera che ha vinto l’unico precedente sulla terra di Budapest lo scorso anno ed Elisabetta che ha vinto a Hobart in gennaio annullando due match point (il terzo è un match di quali a San Diego vinto dall’americana).
Sotto il solo cocente del campo numero 7 si comprende subito che il servizio non sarà un fattore determinante, sebbene nelle classifiche Wta Elisabetta sia al secondo posto per i punti fatti con la seconda di servizio. I primi due game finiscono ai vantaggi e i successivi  quattro sono break.
La mancina croata ma naturalizzata statuniteste dal 2013 (come ha raccontato il nostro Ilvio Vidovich) ha un peso di palla decisamente maggiore di Elisabetta che però è brava a contrattaccare trovando spesso angoli molto stretti.

Un doppio fallo di Pera (quinto break di fila) porta avanti Cocciaretto (4-3) che però al cambio campo chiede un M.T.O.: l’evidente fasciatura al ginocchio sinistro fa presupporre che il problema sia lì anche se l’azzurra esce dal campo per recarsi begli spogliatoi. Al ritorno invece presenta una ancor più evidente fasciatura alla coscia destra. Speriamo bene.

Il terzo doppio fallo di Elisabetta le fa perdere la pazienza e si dà una racchettata sullo stinco: benedetta ragazza, non ti bastano tutti gli acciacchi che hai?
Arriva il sesto break di fila, tanto per gradire, mentre l’afa si fa opprimente.

Purtroppo la serie di servizi nefasti termina nel nono gioco con l’americana che riesce a spostare Cocciaretto e si porta sul 5-4 mettendo l’azzurra nella difficile situazione di salvare il set dopo aver perso gli ultimi tre game al servizio.
Ed infatti la nuova numero uno d’Italia scivola subito 0-30, il diritto successivo pizzica la riga con Pera che contesta la chiamata, risale sul 30-30 ma il quarto doppio fallo del match offre all’americana il set point: arriva il quinto doppio fallo e il primo set vola via dopo 49 minuti.

Elisabetta esce di nuovo dal campo, stavolta per il toilette-break. Va detto che non sembra una partita di terra battuta, entrambe giocano molto piatto e senza dare rotazione alla palla e non si vede una palla corta a pagarla oro.

Per fortuna l’americana non è il massimo della continuità e con due diritti lunghi di circa un metro consente all’azzurra di partire avanti (siamo a sette break negli ultimi otto game). La marchigiana finalmente riesce a tenere un servizio, sempre con la gentile complicità della fallosa ex croata, e mette la testa avanti (2-0). L’emozione dura poco però, altri due doppi falli (evidentemente Elisabetta avrà qualche problema fisico nel caricare il servizio) riportano l’avversaria in parità.

È una brutta partita. Tanti errori, tanta tensione frutto evidentemente dell’importanza della posta in palio e, per quanto riguarda Cocciaretto, anche per la consapevolezza di non potersela giocare al meglio delle proprie possibilità. E l’improvviso  caldo sicuramente non aiuta (al cambio campo Elisabetta si pone il salsicciotto con il ghiaccio sul collo).
I break si susseguono al punto da perderne il conto (altri 5 consecutivi) e siamo quattro pari anche nel secondo set.

Come nel primo set, purtroppo, Pera riesce a mettere 3 prime in campo nel nono gioco e a indurre Elisabetta all’errore con il forcing dal fondo, così ponendosi nella condizione di “ricevere per il match”.
Stavolta però Elisabetta è molto brava e riesce ad impattare sul 5-5.

Anche l’americana tiene il servizio per una volta senza patemi e l’azzurra si ritrova sul 6-5 a tentare l’approdo al tiebreak della salvezza. L’americana gioca molto bene i primi punti e si porta due volte a due punti dal match. Un pizzico di fortuna premia l’audacia di Elisabetta con una riga pizzicata e un diritto fuori di un niente dell’americana e si arriva al jeu decisif.

L’equilibrio si spezza sul 2-2 con due errori gravi di Cocciaretto e un vincente di Pera che la portano sul 5-2. Un rovescio a campo aperto condanna Elisabetta offrendo quattro match point consecutivi all’americana. Purtroppo basta il primo, il rovescio di Elisabetta vola via e con esso anche il sogno di avere un’italiana agli ottavi del Roland Garros.
Peccato, resta il rimpianto per l’occasione persa e per non essere riusciti a giocarsela nelle migliori condizioni. Resta comunque ottimo il torneo della marchigiana, che ha battuto la prima top10 in carriera e, come detto, tra due lunedì sarà la nuova numero uno d’Italia.

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Roland Garros: Gauff ferma la corsa di Andreeva, Swiatek distribuisce ciambelle

Iga è spaventosa e mette a segno il terzo e il quarto 6-0 di questo suo Roland Garros. Dura solo un set il match tra Coco Gauff e Mirra Andreeva

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Iga Swiatek - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

[1] I. Swiatek b. Xinyu Wang 6-0 6-0

Non è mai facile commentare match senza storia. Il compito diventa ancora più complicato quando la lotta impari assume la forma del bagel (una ciambella tipica – guarda caso – anche della cucina polacca), se non addirittura del doppio bagel come in questo caso. Iga Swiatek ha infatti inflitto una sconfitta severissima e difficilmente dimenticabile a Xinyu Wang, archiviando la pratica in appena 51 minuti di gioco. La cinese, numero 80 del mondo e reduce da due buone vittorie contro Bouzkova e Peterson, non è mai riuscita a guadagnarsi una palla game e ha vissuto davvero un match da incubo, ben sintetizzato da alcuni numeri come i soli 8 punti vinti al servizio e i 22 errori gratuiti (a fronte di appena tre vincenti). Iga, autrice di una prestazione senza alcuna sbavatura, è andata dritta sulla sua strada fino in fondo mettendo da parte qualsiasi pietà per l’avversaria.

Per Iga è il quarto 6-0 6-0 della carriera (il secondo nelle ultime tre settimane dopo quello rifilato a Pavlyuchenkova a Roma). Da quando la polacca è entrata nel circuito WTA sono ora 52 i set conclusi con un bagel a suo favore e 11 di questi sono arrivati al Roland Garros (quattro in questa edizione dopo quelli a Bucsa e Liu). Numeri impressionanti che confermano la forza di questa giocatrice, specie a Parigi. Se fin qui il cammino della numero 1 è stato assolutamente incontrastato, il prossimo turno potrebbe però rappresentare una prima prova interessante: in caso di vittoria contro Tsurenko, dall’altra parte della rete ci sarebbe infatti una campionessa Slam come Bianca Andreescu. Anche lei, però, è presente nell’elenco delle giocatrici ad aver subìto un 6-0 da Swiatek (a Roma l’anno scorso).

 

Primo set – Lo si nota subito: non c’è partita

Non sembra Xinyu Wang la giocatrice in grado di impensierire il percorso di Iga Swiatek. Dopo un primo game di assestamento da parte della polacca, la cinese va infatti subito in difficoltà al servizio. Se dalla parte del dritto Wang colpisce bene anche se spesso va sopra ritmo, sulla diagonale di rovescio non c’è partita e Iga mette la palla dove vuole. Il primo break arriva poi con un lob di rovescio mal valutato dalla numero 80 del mondo. La polacca non ha problemi in battuta mentre la sofferenza è costante per la cinese che, tra l’altro, mette poche prime in campo ed è quindi puntualmente in affanno sin dal colpo in uscita dal servizio. Il ritmo imposto dalla prima giocatrice del ranking WTA non è sostenibile per Wang che subisce un altro break anche nel quarto gioco.

Dopo appena 21 minuti di gioco Iga è già sul 5-0 e non sembra avere intenzione di regalare niente. Il rovescio della polacca è esente da errori, mentre dall’altra parte del campo i gratuiti abbondano. La cinese prova in qualche modo a evitare il bagel e annulla un paio di set point di cui uno con un ace, ma il rovescio e lo stesso servizio (con un doppio fallo) la tradiscono.

Secondo set – Swiatek non vuole perdere tempo e non regala letteralmente nulla

Swiatek non si rilassa nemmeno in apertura di secondo parziale e anzi si carica per rimanere concentrata. Wang, invece, non riesce a sbloccarsi: la cinese, infatti, si sente obbligata a giocare ogni volta il colpo perfetto per mettere in difficoltà l’avversaria ma così facendo resta intrappolata in una spirale di errori che le costa il primo break anche in questo set. Disperata, la 21enne di Shenzen inizia a provare qualche soluzione alternativa alzando la palla in risposta o cercando la rete ma lo fa senza convinzione e, probabilmente, anche senza i giusti mezzi tecnici a disposizione. Il punteggio è severissimo: arriva infatti anche il secondo break e dopo quattro game Wang ha portato a casa solamente un quindici nel set.

Il pubblico prova a incoraggiare Xinyu che, sotto 4-0, riesce a portare Swiatek ai vantaggi, ma Iga ha sempre il punto nelle sue mani e quando può colpire con calma dal centro del campo per la cinese sono dolori. Nemmeno questo è il game giusto per muovere il punteggio e così, dopo nemmeno 50 minuti di gioco, Wang deve servire per evitare il doppio bagel: la numero 80 del mondo sale sul 30-0 ma la polacca continua a fare il suo gioco e finisce per rimontare e prendersi anche questo gioco. Dopo 51 minuti quantomeno finisce l’incubo della cinese: è 6-0 6-0.

[6] C. Gauff b. [3] M. Andreeva 6-7(5) 6-1 6-1 (da Parigi, Vanni Gibertini)

Coco Gauff – Roland Garros 2023 (foto Roland Garros)

Sabato di grande folla nel 16° arrondissement di Parigi, con la settima giornata del Roland Garros a cui si sono aggiunte le partite del Paris Rugby all’attiguo Stade Philippe Bouin e l’ultima giornata del campionato francese per il Paris Saint Germain al Parco dei Principi. Decine di strade sostanzialmente blindate per questi tre eventi sportivi che hanno portato più di 100.000 persone nella zona sud ovest della capitale francese, a ridosso del Bois de Boulogne.

Una delle partite più attese della giornata era lo scontro di terzo turno tra la giovanissima russa Mirra Andreeva, 16 anni compiuti da poco, e la statunitense Coco Gauff, ex bambina prodigio e ora a 19 anni compiuti ormai residente fissa della Top 10.

Il match che ha intrattenuto gli spettatori del Suzanne Lenglen nel primo pomeriggio dell’ennesima giornata di sole di questo torneo (finora nemmeno una goccia, e le previsioni per il resto del torneo sono piuttosto buone) ha probabilmente tradito le attese: tanti errori gratuiti, da una parte e dall’altra (26 per Gauff, ben 38 per Andreeva), e andamento largamente a senso unico dal primo set in poi, quando Gauff ha fatto valere la propria maggiore esperienza.

Entrambe le protagoniste hanno iniziato la partita molto tesa, estremamente guardinghe e consapevoli della pericolosità dell’avversaria. Andreeva cercava di sorprendere spesso Gauff con il lungolinea in contropiede, mentre quest’ultima cercava di aprirsi gli angoli per gli affondi incrociati in modo tale da sfruttare le difficoltà della russa negli spostamenti laterali soprattutto dalla parte sinistra.

Andreeva non riusciva a consolidare una situazione di 4-2 40-15 subendo il ritorno di Gauff che andava a servire per il match sul 5-4 ma non riusciva a chiudere il set nonostante il 30-0. Si arrivava al tie-break, probabilmente la fase più bella del match, nel quale si andava avanti punto a punto fino al 3-3, quando due errori di Gauff (uno dei quali un pessimo drop shot di rovescio) e un bel diritto di Andreeva mandavano la russa a tre set point. Sul primo Mirra metteva fuori un diritto; il secondo veniva annullato da Gauff; ma sul terzo Andreeva trovava un bel contropiede e siglava il 7-5 con un bel diritto dopo 61 minuti di gioco.

Il match di fatto finiva poco dopo, quando sull’1-1 Gauff infilava un parziale di 11 game a 1 risultando praticamente intoccabile sui suoi servizi e approfittando del nervosismo della sua avversaria, che nel tie-break del primo set aveva preso un’ammonizione per aver tirato una palla in tribuna verso la zona degli ospiti Emirates anche se fortunatamente nessuno era stato colpito.

In poco più di un’ora Gauff ha incamerato il secondo e il terzo set con il punteggio di 6-1, conquistando gli ottavi di finale in uno Slam per la ottava volta in carriera e la terza consecutiva al Roland Garros. Al prossimo turno affronterà la vincente dell’incontro tra Anna Karolina Schmiedlova (n. 100 WTA) e la qualificata americana Kayla Day (n. 138 WTA). Nessun precedente con la connazionale Day, mentre contro Schmiedlova ha vinto molto nettamente l’unico scontro diretto, lo scorso anno sulla terra di Madrid.

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Roland Garros, programma di domenica 4 giugno: Musetti sul centrale per l’impresa con Alcaraz, Sonego apre il Lenglen

I due italiani rimasti partono entrambi contro pronostico, ma non battuti contro Karen Kachanov e Carlos Alcaraz. Attenzione anche a Svitolina- Kasatkina

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Domenica 4 giugno: parte la seconda settimana del Roland Garros, con gli ottavi della parte alta del tabellone maschile e di quella bassa del main draw femminile. 

Il programma si apre alle 11 sia sul centrale che sul Lenglen, unici due campi rimasti ad ospitare il torneo di singolare. Il primo match in programma è quello fra Anastasia Pavlyuchenoka ed Elise Mertens: quest’ultima ha appena eliminato la numero tre del seeding, Jessica Pegula. 

A seguire, sarà la volta di Novak Djokovic, impegnato in un match dai risvolti all’apparenza scontati contro Juan Pablo Varillas. Il peruviano viene da tre vittorie al quinto set, di cui due ottenute con teste di serie (Bautista Agut e Hurkacz).  

 

Al termine di questo match, sarà la volta di Alcaraz-Musetti: l’azzuro parte chiaramente sfavorito contro il numero uno del mondo, ma si presenta al secondo confronto con lo spagnolo avendo vinto il primo, ad Amburgo lo scorso anno. 

Chiude il programma, in sessione serale (non prima delle 20.15), Aryna Sabalenka. La bielorussa, coinvolta nelle polemiche sulla guerra degli ultimi giorni, trova la statunitense Sloane Stephens

Spostiamoci sul Lenglen: apre il programma il nostro Lorenzo Sonego, opposto ad un altro russo dopo il prestigioso successo ottenuto ai danni di Andrey Rublev: è la testa di serie numero undici Karen Kachanov a frapporsi fra lui e i quarti di finale.  

A seguire, due match femminili: Muchova affronta la qualificata russa Avanesyan, mentre Daria Kasatkina, testa di serie numero nove, se la vedrà con Elina Svitolina, tornata da poco sul circuito. L’ucraina è in serie positiva da sette partite consecutive (ha vinto il torneo di Strasburgo) e potrebbe rivelarsi un avversario ostico per la russa. Peraltro la sfida, riflesso sbiadito di quella che si sta purtroppo combattendo in Ucraina, potrebbe accendere nuove polemiche. 

A chiudere il programma sarà Stefanos Tsitsipas, impegnato col giustiziere di Fabio Fognini, Sebastian Ofner. 

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