evidenza
WTA Miami: Trevisan al terzo turno, fine della corsa per Giorgi
Bella vittoria per Martina Trevisan su Nao Hibino, ora per lei un corridoio per gli ottavi con Liu. Niente da fare per Camila Giorgi con Victoria Azarenka

(dal nostro inviato a Miami)
[25] M. Treavisan b. [Q] N. Hibino 6-4 6-3
Bella vittoria per Martina Trevisan al suo debutto nel Miami Open contro la qualificata Nao Hibino. Nell’ultimo match disputato sul campo 1, la fiorentina ha vinto un match nel quale era andata subito in svantaggio, sorpresa dall’atteggiamento aggressivo della sua avversaria, che sul 2-2, dopo un break a testa in avvio di match, era riuscita a ottenere il break in un game nel quale Trevisan conduceva per 30-0.
Il campo 1 dell’Hard Rock Stadium è il terzo più capiente dell’impianto ma è anche quello più lontano dallo stadio e dal centro della “movida”, quindi è tra i più tranquilli dal punto di vista acustico, fatta eccezione per i rumori che arrivano dalla strada retrostante. Lo sparuto pubblico presente sulle tribune creava quasi un’atmosfera da acquario che era periodicamente rotta dalle urla di incoraggiamento che le due protagoniste rivolgevano a loro stesse.
Dopo un iniziale svantaggio di 2-4, Trevisan ha iniziato ad entrare negli scambi e a insistere di più sul diritto dell’avversaria, prima recuperando sul 4-4 e poi salvando un game molto importante nel quale ha rimediato una situazione di 15-40 per andare a rispondere per il set, chiuso poi 6-4 con un parziale di 8 punti a 2.
“Sono molto contenta di aver vinto questa partita, soprattutto dopo essere stata in svantaggio per 4-2 nel primo set – ci ha detto Trevisan alla fine della partita – Lei era già alla terza partita su questi campi e con queste palle, quindi aveva avuto tempo per abituarsi alle condizioni. Tuttavia io credo di aver giocato bene tutti i punti importanti e sono felice di aver portato a casa il match”.
Nel secondo set, Trevisan è sempre rimasta in vantaggio mantenendo il controllo del punteggio, sprintando poi sul 5-2 per chiudere 6-3 con una stretta di mano piuttosto polemica da parte di Hibino, che ha detto a Trevisan: “il tuo angolo non ha alcun rispetto per le altre giocatrici”. Episodio abbastanza strano, dato che nessuno dei pochi spettatori presenti nel campo largamente silenzioso si è accorto di nulla, e nessuna delle due giocatrici ne ha fatto cenno nelle interviste post match.
Al terzo turno Trevisan trova Claire Liu (n. 59 WTA) che ha vinto il match contro la lucky loser Grabher, chiamata a sostituire la ritirata Iga Swiatek. Un bel corridoio per Martina, che contro Liu ha ottimi ricordi, dato che si tratta della giocatrice da lei battuta nella finale del torneo di Rabat lo scorso anno. “Certo, Liu è legata a un bel ricordo, certamente è un’avversaria meno dura di Swiatek, ma si tratta comunque di una partita difficile da affrontare con la massima determinazione”.
[14] V. Azarenka b. C. Giorgi 6-3 6-1
Finisce al secondo turno l’avventura di Camila Giorgi al Miami Open, che nella partita della sessione serale sul Grandstand è stata sconfitta piuttosto nettamente dalla ex-campionessa del torneo Victoria Azarenka, testa di serie n. 14 del tabellone.
Un match giocato con il solito atteggiamento aggressivo per Camila, contro una giocatrice però che sa picchiare forte quanto lei ma è anche più articolata e riesce a gestire i palleggi dall’alto della sua esperienza. Il primo strappo è stato proprio per la giocatrice bielorussa, che si è portata sul 4-2, per poi venire fuori, due game più tardi, da un turno di servizio decisamente complicato, durato 12 punti, nel quale non ha concesso palle break ma nel quale è riuscita a raccogliere diversi punti in difesa che hanno fatto la differenza e l’hanno lanciata verso la vittoria nel parziale.
Secondo set senza storia, con Azarenka subito volata 4-1 e poi capace di ottenere subito dopo il secondo break dopo 16 punti e alla quinta opportunità.

Giorgi si è comunque dichiarata soddisfatta della sua prestazione: “Penso di aver giocato comunque bene, anche nella partita di stasera nella quale ho affrontato una giocatrice che ha disputato un ottimo match. Da un certo punto sono contenta che il torneo sia finito, questa trasferta per me è stata piuttosto lunga, essendo partita da Merida. Ora non vedo l’ora di tornare a casa e di ricominciare ad allenarmi per la tournée sulla terra che per me partirà da Madrid”.
evidenza
Intervento chirurgico per Rafa Nadal
Venerdì pomeriggio, il 22 volte campione Slam è stato operato in artroscopia al muscolo ileopsoas dal dottor Cotorro. Sabato mattina i dettagli

Tramite il suo team, Rafa Nadal ha comunicato che nel pomeriggio di venerdì si è sottoposto a un intervento in artroscopia. Lo scopo era quello di riesaminare la lesione al muscolo ileopsoas sinistro. L’operazione è stata eseguita dal medico di fiducia di Rafa, il dottor Ángel Cotorro.
Il campione maiorchino non gioca da quando si era infortunato all’Australian Open e, dopo aver ripetutamente rinviato il rientro, il 18 maggio scorso aveva annunciato la rinuncia al Roland Garros e una pausa di diversi mesi prima della sua ultima stagione. Sabato mattina sarà ancora lui stesso a spiegare nei dettagli l’esito dell’operazione.
evidenza
Roland Garros, Musetti: “Un periodo no può capitare, l’importante è uscirne. Ora voglio cavalcare l’onda”
Lorenzo Musetti soddisfatto dopo la vittoria contro Norrie, analizza il suo momento, la sua crescita e la probabile sfida con Alcaraz

D. E stata la miglior partita della tua stagione?
“Probabilmente si, ho espresso il miglior tennis anche tenendo conto del valore del mio avversario. Io credo che sia una conferma del buon periodo che sto vivendo, delle sensazioni che sto avendo in campo, sto trovando grande continuità. Partire subito bene mi mette tranquillità e la toglie al mio avversario. Credo che Cameron si sia trovato in una situazione molto scomoda, è stato bravo a reagire nel terzo, ma in ogni caso queste due mie ultime partite sono quelle più iconiche sinora della mia stagione sulla terra”.
D. Antonio Garofalo ( Ubitennis): Ho visto che ad un certo punto della partita hai variato ritmo, hai alzato molto le traiettorie. Era una cosa dovuta alle palline e alla lentezza del campo o una scelta per mettere in difficoltà il tuo avversario che avevi preparato?
“Penso che Norrie sia un giocatore molto bravo quando colpisce all’altezza delle spalle, se trova una palla più carica e con molto spin va in difficoltà. Credo sia stata la chiave del match aver adottato questa strategia”
D. Hai detto che devi concentrarti su te stesso, ma hai dimostrato di saper adattare la strategia al tuo avversario?
“ Una cosa non esclude l’altra, ogni partita devi concentrarti preparando la partita pensando all’avversario ma cercando di imporre le mie caratteristiche e far giocare l’avversario come voglio io”
D. Vanni Gibertini ( Ubitennis): Sei arrivato a giocare le due migliori partite della stagione in un momento importante come il Roland Garros. E’ successo qualcosa che ha fatto scattare un clic o il percorso che ti ha portato qui era il percorso giusto per arrivare esattamente dove volevi?
“Non lo so, forse non lo sa nemmeno Dio ( ride). Credo che un periodo buio lo abbiamo trascorso tutti, l’importante è uscirne, con la volontà e la forza di mettersi in gioco. Ad un ragazzo giovane come me che ha ancora tante cosa da imparare può fare anche bene avere un paio di mesi in cui le cose vanno male, poi sono stato bravo a lavorare e ad allenarmi e a venirne fuori. Speriamo di cavalcare l’onda”.
D. Sei molto giovane ma hai già una buona esperienza. In questo torneo del Grande Slam ti senti come mai in passato?
” Sì, probabilmente sì, perché io sento che tutto l’equilibrio di cui ho bisogno per essere ben preparato
ad affrontare questo tipo di giocatori in questo tipo di atmosfera è completamente diverso dai normali tornei.
D. Potresti giocare contro Alcaraz al prossimo turno, lo hai già battuto. Se non fosse cresciuto così velocemente magari si parlerebbe più di te, come vedi questa partita? "E' il primo ada ver aperto una strada. ha vinto un torneo del Grande Slam dopo i tre grandi, quindi penso che sia una specie di ispirazione per noi, per me, Holger, Jannik e chiunque altro è dietro di lui, e cerca di spingerlo via e ci prova avvicinarsi. Quindi penso che la partita di Amburgo mi abbia dato molto fiducia. Quindi penso che ci divertiremo e godremo la nostra partita" D. Due anni fa hai affrontato Novak, ora probabilmente Alcaraz. Come sei cambiato in due anni? "Due anni fa è stata la mia prima apparizione nel Grande Slam, era tutto nuovo. Se mi chiedi se mi sento diverso rispetto a due anni fa, io dico si. Mi vedo più maturo, con più esperienza, con molte, molte più partite, vittorie, sconfitte che mi hanno aiutato ad affrontare la vita e come giocatore in un certo modo e in un modo migliore. Quindi direi sicuramente che sono sicuramente più preparato di quanto ero con Nole, ma questo non significa che andrò in campo e vincerò facile. Ma sento di poter gestire meglio tutte le cose intorno a me la prossima partita"
evidenza
Roland Garros, Fognini: “Pettorale stirato, ho giocato perché un’occasione così non capiterà più”
“Sono stufo di farmi male, a 36 anni è dura accettare certe cose”. Sconfitto solo al quinto da Ofner, Fabio Fognini non nasconde l’amarezza

Fabio Fognini ha perso al quinto set contro contro Sebastian Ofner, apparentemente limitato da un problema fisico. Così è, infatti, come conferma l’azzurro al termine del match. “Dopo la partita con Kubler mi sono stirato il pettorale. Ho deciso di giocare perché un’occasione così non mi capiterà più. Ultimo o penultimo Roland Garros, senza ombra di dubbio”.
D. Al di là di questo aspetto sfortunato, hai dimostrato in queste ultime settimane che il tennis c’è.
“Sì, peccato perché i treni passano e non tornano più indietro. Ho perso un’altra grande occasione, senza nulla togliere al mio avversario – chi vince merita sempre. Nelle condizioni in cui ero, in cui stavo giocando, sarò sbruffone, non mi interessa, ma difficilmente avrei perso questa partita.”
D. Ora naturalmente recupero, poi la stagione su erba che, avevi detto, non giocherai…
“Mi ero iscritto ai Challenger di Perugia e Parma. In questo momento, non voglio dire cose che non vorrei dire, ma avrei voglia di cancellarmi sia da Perugia sia da Parma e andare da qualche parte a rilassarmi, ho bisogno di quetso. Arrivato a 36 anni, non ho più voglia, forse non lo accetto più, ecco. Non ho più voglia suona male, anche perché mi sono rimesso in sesto nelle ultime due settimane e ho fatto vedere cosa posso fare. Però sono parecchio stufo di farmi male, non lo accetto più. Di sei mesi, ne ho giocati tre. Una volta ho perso con Alcaraz, un’altra con Djere, c’è stata discontinuità.”
D.La scintilla che ti ha fatto ritrovare Corrado [Barazzutti] e anche il tifo del pubblico in questi giorni non sono uno stimolo a provarci malgrado…
“Sì, sì. È il bello e quello che mi mancherà di questo sport una volta che mi ritirerò. Io sono senza dubbio un emotivo che gioca e vive anche per queste partite qua. Oggi il pubblico era dalla mia parte, mi conoscono, mi rende orgoglioso riuscire ancora a riempire un campo come questo, a creare un bell’ambiente. Ma sono stufo, non accetto più determinate cose e, come ho già detto, la decisione finale verrò presa davanti a una birra o a un bel bicchiere di vino in totale tranquillità, guardandomi allo specchio e decidendo il da fare.”