WTA Miami: Alexandrova supera Bencic, bene anche Kvitova. Krejcikova elimina Keys e incrocia Sabalenka

Flash

WTA Miami: Alexandrova supera Bencic, bene anche Kvitova. Krejcikova elimina Keys e incrocia Sabalenka

Petra Kvitova vince il terzo confronto diretto su Donna Vekic in Florida dopo quelli del 2014 e del 2019, Aryna Sabalenka infligge a Marie Bouzkova il 6° KO in altrettante partire contro una Top 5

Pubblicato

il

Petra Kvitova - Indian Wells 2023 (twitter @BNPPARIBASOPEN)
 

Day 6 al Miami Open Presented By Itaù, che ha visto la disputa dei sedicesimi di finale – o terzi turni se preferite – della parte bassa del tabellone femminile per allineare così il seeding agli ottavi. Dopo aver passato in rassegna gli incontri della prima parte del programma, vi proponiamo quelli che si sono consumati tra la serata e la nottata italiana.

[18] E. Alexandrova b. [9] B. Bencic 7-6(8) 6-3

Nel secondo match della sessione diurna in programma sul secondo impianto per importanza del Campus della Florida, il Grandstand, è andata in scena a partire dalle 13:15 locali (le 19:15 italiane considerate le sei ore di differenza di fuso orario tra Miami e l’Italia) la sfida tra la russa Ekaterina Alexandrova e la svizzera Belinda Bencic. Ad imporsi è stata la testa di serie numero 18 con lo score di 7-6(8) 6-3 in quasi due ore di partita (per la precisione 1h55′). Questo era il loro sesto confronto diretto, con la 26enne elvetica avanti 3-2 nei precedenti. Dunque adesso il bilancio recita un perfetto equilibrio e curiosamente anche il primo scontro in assoluto fra le due giocatrici si era consumato nel Sunshine Double, peraltro l’unico prima di quello odierno ad essersi disputato sul cemento – gli altri quattro infatti si sono divisi tra terra ed erba -: sempre al terzo turno ma del WTA 1000 di Indian Wells 2019, dove a trionfare fu la medaglia d’oro olimpica di Tokyo 2020 per 6-4 6-2 in 1h07′. Sicuramente decisivo a fini dell’esito finale dell’incontro, il parziale inaugurale dove la classe ’94 russa ha dovuto cancellare ben quattro set point prima di poter incamerare il set: i primi due, consecutivi, al servizio sul 4-5 e gli ultimi due invece al tie-break tra cui il primo di questi addirittura in risposta (sul 5-6 e sul 6-7). Mentre, il secondo tentativo di apporre il sigillo conclusivo al set è stato quello buono per Ekaterina, che dopo aver mancato la prima chance sul 8-7 in ribattuta quando si è trovata ad avere una nuova possibilità di chiudere la frazione, non si è fatta pregare grazie anche all’ausilio del fondamentale d’inizio gioco: 10 punti a 8 e set di apertura agli archivi dopo 1h14‘.

 

Secondo set che al contrario del primo è durato molto meno. 41 minuti di gioco con l’unico break, che ha delineato il differenziale nel parziale, materializzatosi a freddo: l’iniziale vantaggio di 2-0, difatti, è stato abilmente gestito fino alla fine della contesa. A pesare nell’economia del match, dal punto di vista statistico, negativamente per Belinda sono stati i 5 doppi falli commessi a fronte invece di un solo ace; leggermente meglio la vincitrice dell’incontro sulla percentuale della prima in campo e sui punti vinti con la seconda di servizio: 65% da un lato e 50% dall’altro, 53% (9/17) contro il 48% (13/27) della rossocrociata. Agli ottavi per Alexandrova, ci sarà l’ostacolo della campionessa dello US Open 2019 Bianca Andreescu: apparsa in netta ripresa in questo torneo, dove ha già raccolto tre successi prestigiosi su Raducanu, Sakkari e Kenin.

[15] P. Kvitova b. [22] D. Vekic 6-4 7-6(3)

Dopo la partita di cui abbiamo appena dato conto, sempre sul Grandstand è stata la volta del match che ha visto come protagoniste la ceca Petra Kvitova e la croata Donna Vekic. La bi-campionessa di Wimbledon delle edizioni 2011 e 2014 ha avuto la meglio sulla n. 20 WTA con il punteggio di 6-4 7-6(3) in 1h41‘ di match. Head to Head che alla vigilia della sfida parlavano di un netto divario nei precedenti, con la “Maestra” delle WTA Finals 2011 di Singapore avanti 3-1: incredibilmente però ciò che sorprende in verità è un’altra statistica, due dei quattro confronti diretti che diventano tre con quello odierno hanno visto come teatro il Miami Open e fra l’altro tutti e tre sempre ai sedicesimi; il primo scontro assoluto tra le due si è avuto nel 2014 con vittoria di Petra 6-3 6-4 e più recentemente nel 2019 al terzo set per 6-4 3-6 6-4.

L’ex n. 2 del mondo ha controllato senza affanni il primo set, forte dello strappo messo a segno nel primo game dell’incontro che ha poi successivamente portato in porto facendo uso del suo dirompente servizio mancino. Dopo il 6-4 in 39 minuti, la ripresa delle ostilità si è invece dimostrata più laboriosa nella sua conquista da parte dell’esperta 33enne: che difatti è stata costretta a dover ricorrere al tie-break, nonostante tuttavia avesse fatto registrare un altro scatto bruciante dai blocchi. Il 2-0 stavolta, come preannunciato, è stato riagguantato dalla 22esima forza del tabellone: contro-break che inoltre è stato poi anche propedeutico ad un ulteriore scambio vicendevole di favori in battuta che però non ha modificato gli equilibri ripristinati poco prima portando il tabellino sul 3-3.

Arrivati al gioco decisivo, comunque, la vittoria del set non è mai stata in discussione con la quindicesima favorita al trionfo finale che è scappata subito avanti 3-0, per poi andare a chiudere i conti al secondo match point 7-3 al termine di 1h02′ di parziale. Molto bene in battuta Kvitova, che ha scagliato 8 ace mettendo in campo il 70% di prime e trasformandone il 71% (35/49); da rivedere tuttavia qualcosa sulla seconda: solo il 43% (9/21) di finalizzazione. Vekic ha invece pagato i 6 doppi falli in cui è incappata e lo scarno 48% di prime palle. In ottavi ad attendere la nativa di Bilovec, ci sarà la russa Varvara Gracheva che ha superato la polacca Magdalena Frech.

[16] B. Krejcikova b. [19] M. Keys 7-6(4) 6-3

Questa in tabellone, nel secondo appuntamento del Sunshine Double, è stata per Barbora Krejcikova la terza presenza complessiva e la sua vittoria al secondo turno inferta ad Aliaksandra Sasnovich lasciando per strada soltanto cinque games in appena 68 minuti; aveva già rappresentato il miglior risultato mai raggiunto nel torneo per la fresca vincitrice del primo evento ‘1000’ del circuito femminile, il WTA di Dubai, dato che nelle precedenti due esperienze nel 2018 e nel 2021 aveva nel primo caso mancato l’accesso al draw principale e nel secondo si era fermata al 2°T. Ma ovviamente l’appetito vien mangiando e allora ecco servito anche il pass per gli ottavi di finale mediante la solida affermazione senza però rinunciare alla completezza del suo tennis a tutto campo, sulla tds n. 19 Madison Keys: 7-6(4) 6-3 in 1h54′ di gioco.

Proprio i tornei mille si stanno rivelando uno dei terreni di caccia preferiti in questo avvio di stagione per la campionessa al Roland Garros 2021 avendo ottenuto 13 delle sue 15 affermazioni del 2023 in WTA 1000 o Slam. Infatti oltre allo straordinario trionfo colto negli Emirati Arabi, ulteriormente enfatizzato dagli scalpi messi a segno nei round conclusivi del suo cammino con le eliminazioni in fila tra quarti, semifinali e finale rispettivamente della campionessa dell’Open d’Australia Sabalenka, della n. 3 WTA Jessica Pegula e della n. 1 Iga Swiatek; è stata in grado di raggiungere gli ottavi anche in Australia e ad Indian Wells.

Ciononostante, gli scontri diretti arridevano alla bombardiera americana nel loro finora unico faccia a faccia nei quarti di Melbourne 2022: nello slam che apre la stagione fu la finalista 2017 dello US Open a spuntarla sull’allora n. 4 delle classifiche. Se per la 27enne di Brno è stata “la prima volta” al 3° turno della Florida, al contrario per la 28enne di Rock Island questo traguardo è conciso con il ritorno ad assaporare qualcosa di già vissuto: era difatti dal 2017 che non si spingeva fino a questo punto del torneo, questa volta ci è riuscita grazie al doppio 6-4 inflitto alla connazionale Robin Montgomery dopo aver prontamente recuperato un break subito nelle fasi embrionali del match: 11 ace ma anche 10 doppi falli in 79 minuti, il biglietto da visita della statunitense nell’approccio alla gara. Una Madison, fra l’altro, vogliosa di riscatto dopo che a Indian Wells – dove difendeva la semifinale del 2022 – è stata costretta al ritiro a causa di un malessere. Il suo inizio di anno è stato estremamente positivo, con 11 vittorie su 15 partite disputate; in particolar modo il suo obiettivo era cercare di replicare quanto fatto a Dubai – anche qui in Florida – dove ha raggiunto i quarti facendo fuori tra le altre Caroline Garcia e Vika Azarenka. Tuttavia il suo ottavo a Miami in 12 presenze al torneo dovrà ancora attendere, per lei si conclude mestamente il percorso coast o coast dal deserto della California all’Hard Rock Stadium dei Miami Dolphins.

[2] A. Sabalenka b. [31] M. Bouzkova 6-1

La sessione serale sullo Stadium è stata aperta in piena notte italiana, l’1:10, dalla sfida di sedicesimi di finale che vedeva in campo la n. 2 del seeding Aryna Sabalenka, la quale ha maramaldeggiato sulla 31esima testa di serie Marie Bouzkova: liquidandola con il severo punteggio di 6-1 6-2 in neanche un’ora e dieci di partita, per la ceca si tratta della sesta sconfitta in altrettanti confronti contro Top Five. Mentre per Sabalenka ora ci sarà Krejcikova nel tentativo di proseguire la sua corsa e migliorare i quarti ottenuti un anno fa.

Nel suo precedente incontro, la 24enne di Minsk aveva subito un break in tutti e due i parziali che l’avevano portata al successo con Shelby Rogers, nel secondo aveva dovuto addirittura rimontare da uno svantaggio di 3-1 prima di chiudere 6-4 6-3. Curiosamente aveva già affrontato la giocatrice statunitense in questo 2023, al 2°T dell’Australian Open: vinse anche quel match in due frazioni per poi andare a conquistare il titolo, che non sia di buon auspicio per la bielorussa.

Il record personale per Aryna tra vittorie e sconfitte in questo primo scorcio di stagione è straordinariamente positivo: 18-2, che oltre alla conquista dell’Happy Slam l’ha vista imporsi anche ad Adelaide e raggiungere la finale di Indian Wells. Le sue prestazioni sul cemento hanno avuto un deciso cambio di marcia a partire da agosto 2022, quando in rapida successione fece registrare un filotto negli Stati Uniti con la semifinale a Cincinnati e allo US Open, più la ciliegina della finale alle WTA Finals di Fort Worth in Texas.

Pur avendo raccolto un KO, al cospetto però della n. 2 mondiale, il percorso della n. 36 WTA può ritenersi comunque decisamente soddisfacente considerando che nelle sue due presenze nel tabellone principale dell’evento si era bloccata nel 2021 al 1°turno e lo scorso anno al secondo. Inoltre, qui a Miami la 24enne di Praga ha finalmente interrotto la mini-serie di sconfitte all’esordio di cui si era resa protagonista tra Monterrey e Tennis Paradise, superando nel round antecedente in rimonta Anna Blinkova 3-6 6-4 6-3 e ottenendo così già il miglior risultato nel torneo. In generale, Bouzkova spera di poter ripartire con un altro piglio nella parte di stagione dedicata alla terra prendendo nuova linfa dai segnali positivi osservati a Miami, dopo un avvio di 2023 da rivedere in cui su sei eventi a cui ha preso parte è sempre uscita al primo o al massimo al 2° turno. Piazzamenti opposti allo scintillante rendimento del 2022, nel quale aveva vinto il primo titolo WTA in casa a Praga ma ha anche raggiunto la semi al ‘1000’ di Guadalajara e i quarti a Wimbledon.

Continua a leggere
Commenti

Flash

Roland Garros, il capitano azzurro Garbin: ” Bilancio positivo, ci vuole pazienza, in Italia si matura più tardi”

Tathiana Garbin fa il bilancio del torneo delle azzurre. Bene Cocciaretto ed Errani, dispiacere e preoccupazione per gli infortuni di Trevisan e Giorgi. Le finali di novembre e il futuro del tennis italiano

Pubblicato

il

Tathiana Garbin - Roland Garros 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)

da Parigi, il nostro inviato

Il capitano di Billie Jean King Cup azzurro Tathiana Garbin ha incontrato la stampa italiana per un bilancio del torneo delle italiane con un occhio alle finali di Fed Cup di novembre che vedranno l’Italia affrontare Germania e Francia nel girone di qualificazione.

Il primo commento è per Elisabetta Cocciaretto che ha da poco perso la sua partita di terzo turno contro Bernarda Pera. “ E’ arrivata a Parigi già con qualche problema fisico, ma credo che abbia avuto tantissime chance anche oggi, le è mancata un po’ di esperienza. Sono partite difficili da un punto di vista mentale, da un punto di vista del gioco, sta esprimendo un livello altissimo come si è visto anche nel match contro Kvitova”.

 

Il bilancio del torneo delle azzurre è comunque positivo per Garbin. “ Abbiamo avuto un sorteggio molto duro, Svitolina, Kvitova, Jabeur. Dobbiamo essere contenti, stanno crescendo anche le juniores, ne abbiamo portate tre in tabellone ed è una cosa molto importante, stiamo facendo un bel lavoro al centro tecnico giovanile, ma c’è da avere pazienza”.

Le abbiamo chiesto un’opinione su Sara Errani e sul suo ritorno ad alti livelli: “ E’ un esempio di come la passione ti possa portare, nonostante l’età, a competere e a porti degli obiettivi sempre più alti. Non ì facile ripartire quando sei stata ai vertici, non è da tutti”.

Abbiamo sollecitato il Capitano sulle potenzialità delle Juniores azzurre considerando che la sedicenne Andreeva oggi ha giocato il terzo turno strappando un set a Gauff. “ Beh a Il Cairo la Uggesi l’ha battuta in finale, giocando un match perfetto mentre la russa ha giocato male, però c’è spazio. Certo, lei è una ragazza precoce e già matura, noi abbiamo una cultura diversa, maturiamo più tardi. Non bisogna avere fretta, bisogna avere rispetto delle ragazze facendole crescere in modo giusto. Abbiamo visto ragazze come la Anisimova che arrivano presto ma poi non riescono a reggere la pressione. E’ importante crescere prima la persona e poi la tennista. D’altra parte la nostra generazione ha dimostrato che i migliori risultati li abbiamo raggiunti intorno ai trenta anni.

Se è vero che non bisogna avere fretta, va però fatto notare come la prossima numero uno d’Italia, Elisabetta Cocciaretto, ha solo ventidue anni. “Non è mai successo così giovane infatti, ed è sicuramente una buona notizia”.

Per quanto riguarda la nazionale, il Capitano ha gli occhi puntati sull’obiettivo di novembre. “ Seguirò le ragazze il più possibile nei tornei, sono molto fortunata perché ho un gruppo molto competitivo, sono tutte molto forti sul cemento a differenza di un po’ di tempo fa quando arrivai a ricoprire questo ruolo e sul cemento facevamo fatica”

Il nostro Vanni Gibertini ha sottoposto a Tathiana una riflessione sul fisico più minuto delle italiane rispetto a quello di molte tenniste di vertice e se nelle selezioni alla base del movimento ci sia un criterio riferito all’altezza come ad esempio è avvenuto negli anni scorsi nella pallavolo. “Partiamo dal presupposto che la media nazionale nostra è più bassa della media europea, ma questo significa che le nostre sono ancora più brave a sopperire con la tecnica a questo gap. E’ chiaro che ci sono delle ragazze giovanissime che hanno un’altezza maggiore, ma il bacino d’utenza è quello e dobbiamo lavorare con quello che abbiamo a disposizione, formandole tecnicamente. In ogni caso più piccole vuol dire brevilinee e più veloci”.

In chiusura, abbiamo chiesto un pronostico su chi vincerà il torneo femminile del Roland Garros:“ Mi piace molto come gioca Jabeur, ma credo che la favorita sia Swiatek che sta giocando ad un livello altissimo”.

Continua a leggere

Flash

Roland Garros: Cocciaretto non al meglio, ko con Pera in due set

Elisabetta Cocciaretto si arrende a Bernarda Pera e ad un problema fisico. L’americana avanza agli ottavi di finale di uno slam per la prima volta in carriera

Pubblicato

il

Elisabetta Cocciaretto - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

da Parigi il nostro inviato

B. Pera b. E. Cocciaretto 6-4 7-6(2)

Finisce al terzo turno l’avventura parigina di Elisabetta Cocciaretto, eliminata in due set dall’americana Bernarda Pera. Sotto un sole cocente l’azzurra, entrata in campo con un tape al ginocchio sinistro, è stata limitata da un problema fisico alla coscia destra, fasciata anch’essa sul 4-3 del primo set. Elisabetta si consola con il best ranking che avrà alla fine del torneo ( dovrebbe essere numero 40 del mondo e numero 1 d’Italia, ma la notizia, come ci ha detto nei giorni scorsi, la lascia indifferente) e con una consapevolezza di un livello importante ormai raggiunto anche sui palcoscenici più prestigiosi. L’americana raggiunge per la prima volta gli ottavi di finale in un major e attende la vincitrice del match tra Jabeur e Danilovic.

 

LA PARTITA
È una grande chance per entrambe le giocatrici che non hanno mai giocato un ottavo di finale in un torneo dello Slam. Elisabetta e Bernarda si sono incontrate tre volte, con Pera che ha vinto l’unico precedente sulla terra di Budapest lo scorso anno ed Elisabetta che ha vinto a Hobart in gennaio annullando due match point (il terzo è un match di quali a San Diego vinto dall’americana).
Sotto il solo cocente del campo numero 7 si comprende subito che il servizio non sarà un fattore determinante, sebbene nelle classifiche Wta Elisabetta sia al secondo posto per i punti fatti con la seconda di servizio. I primi due game finiscono ai vantaggi e i successivi  quattro sono break.
La mancina croata ma naturalizzata statuniteste dal 2013 (come ha raccontato il nostro Ilvio Vidovich) ha un peso di palla decisamente maggiore di Elisabetta che però è brava a contrattaccare trovando spesso angoli molto stretti.

Un doppio fallo di Pera (quinto break di fila) porta avanti Cocciaretto (4-3) che però al cambio campo chiede un M.T.O.: l’evidente fasciatura al ginocchio sinistro fa presupporre che il problema sia lì anche se l’azzurra esce dal campo per recarsi begli spogliatoi. Al ritorno invece presenta una ancor più evidente fasciatura alla coscia destra. Speriamo bene.

Il terzo doppio fallo di Elisabetta le fa perdere la pazienza e si dà una racchettata sullo stinco: benedetta ragazza, non ti bastano tutti gli acciacchi che hai?
Arriva il sesto break di fila, tanto per gradire, mentre l’afa si fa opprimente.

Purtroppo la serie di servizi nefasti termina nel nono gioco con l’americana che riesce a spostare Cocciaretto e si porta sul 5-4 mettendo l’azzurra nella difficile situazione di salvare il set dopo aver perso gli ultimi tre game al servizio.
Ed infatti la nuova numero uno d’Italia scivola subito 0-30, il diritto successivo pizzica la riga con Pera che contesta la chiamata, risale sul 30-30 ma il quarto doppio fallo del match offre all’americana il set point: arriva il quinto doppio fallo e il primo set vola via dopo 49 minuti.

Elisabetta esce di nuovo dal campo, stavolta per il toilette-break. Va detto che non sembra una partita di terra battuta, entrambe giocano molto piatto e senza dare rotazione alla palla e non si vede una palla corta a pagarla oro.

Per fortuna l’americana non è il massimo della continuità e con due diritti lunghi di circa un metro consente all’azzurra di partire avanti (siamo a sette break negli ultimi otto game). La marchigiana finalmente riesce a tenere un servizio, sempre con la gentile complicità della fallosa ex croata, e mette la testa avanti (2-0). L’emozione dura poco però, altri due doppi falli (evidentemente Elisabetta avrà qualche problema fisico nel caricare il servizio) riportano l’avversaria in parità.

È una brutta partita. Tanti errori, tanta tensione frutto evidentemente dell’importanza della posta in palio e, per quanto riguarda Cocciaretto, anche per la consapevolezza di non potersela giocare al meglio delle proprie possibilità. E l’improvviso  caldo sicuramente non aiuta (al cambio campo Elisabetta si pone il salsicciotto con il ghiaccio sul collo).
I break si susseguono al punto da perderne il conto (altri 5 consecutivi) e siamo quattro pari anche nel secondo set.

Come nel primo set, purtroppo, Pera riesce a mettere 3 prime in campo nel nono gioco e a indurre Elisabetta all’errore con il forcing dal fondo, così ponendosi nella condizione di “ricevere per il match”.
Stavolta però Elisabetta è molto brava e riesce ad impattare sul 5-5.

Anche l’americana tiene il servizio per una volta senza patemi e l’azzurra si ritrova sul 6-5 a tentare l’approdo al tiebreak della salvezza. L’americana gioca molto bene i primi punti e si porta due volte a due punti dal match. Un pizzico di fortuna premia l’audacia di Elisabetta con una riga pizzicata e un diritto fuori di un niente dell’americana e si arriva al jeu decisif.

L’equilibrio si spezza sul 2-2 con due errori gravi di Cocciaretto e un vincente di Pera che la portano sul 5-2. Un rovescio a campo aperto condanna Elisabetta offrendo quattro match point consecutivi all’americana. Purtroppo basta il primo, il rovescio di Elisabetta vola via e con esso anche il sogno di avere un’italiana agli ottavi del Roland Garros.
Peccato, resta il rimpianto per l’occasione persa e per non essere riusciti a giocarsela nelle migliori condizioni. Resta comunque ottimo il torneo della marchigiana, che ha battuto la prima top10 in carriera e, come detto, tra due lunedì sarà la nuova numero uno d’Italia.

Continua a leggere

Flash

Roland Garros: Gauff ferma la corsa di Andreeva, Swiatek distribuisce ciambelle

Iga è spaventosa e mette a segno il terzo e il quarto 6-0 di questo suo Roland Garros. Dura solo un set il match tra Coco Gauff e Mirra Andreeva

Pubblicato

il

Iga Swiatek - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

[1] I. Swiatek b. Xinyu Wang 6-0 6-0

Non è mai facile commentare match senza storia. Il compito diventa ancora più complicato quando la lotta impari assume la forma del bagel (una ciambella tipica – guarda caso – anche della cucina polacca), se non addirittura del doppio bagel come in questo caso. Iga Swiatek ha infatti inflitto una sconfitta severissima e difficilmente dimenticabile a Xinyu Wang, archiviando la pratica in appena 51 minuti di gioco. La cinese, numero 80 del mondo e reduce da due buone vittorie contro Bouzkova e Peterson, non è mai riuscita a guadagnarsi una palla game e ha vissuto davvero un match da incubo, ben sintetizzato da alcuni numeri come i soli 8 punti vinti al servizio e i 22 errori gratuiti (a fronte di appena tre vincenti). Iga, autrice di una prestazione senza alcuna sbavatura, è andata dritta sulla sua strada fino in fondo mettendo da parte qualsiasi pietà per l’avversaria.

Per Iga è il quarto 6-0 6-0 della carriera (il secondo nelle ultime tre settimane dopo quello rifilato a Pavlyuchenkova a Roma). Da quando la polacca è entrata nel circuito WTA sono ora 52 i set conclusi con un bagel a suo favore e 11 di questi sono arrivati al Roland Garros (quattro in questa edizione dopo quelli a Bucsa e Liu). Numeri impressionanti che confermano la forza di questa giocatrice, specie a Parigi. Se fin qui il cammino della numero 1 è stato assolutamente incontrastato, il prossimo turno potrebbe però rappresentare una prima prova interessante: in caso di vittoria contro Tsurenko, dall’altra parte della rete ci sarebbe infatti una campionessa Slam come Bianca Andreescu. Anche lei, però, è presente nell’elenco delle giocatrici ad aver subìto un 6-0 da Swiatek (a Roma l’anno scorso).

 

Primo set – Lo si nota subito: non c’è partita

Non sembra Xinyu Wang la giocatrice in grado di impensierire il percorso di Iga Swiatek. Dopo un primo game di assestamento da parte della polacca, la cinese va infatti subito in difficoltà al servizio. Se dalla parte del dritto Wang colpisce bene anche se spesso va sopra ritmo, sulla diagonale di rovescio non c’è partita e Iga mette la palla dove vuole. Il primo break arriva poi con un lob di rovescio mal valutato dalla numero 80 del mondo. La polacca non ha problemi in battuta mentre la sofferenza è costante per la cinese che, tra l’altro, mette poche prime in campo ed è quindi puntualmente in affanno sin dal colpo in uscita dal servizio. Il ritmo imposto dalla prima giocatrice del ranking WTA non è sostenibile per Wang che subisce un altro break anche nel quarto gioco.

Dopo appena 21 minuti di gioco Iga è già sul 5-0 e non sembra avere intenzione di regalare niente. Il rovescio della polacca è esente da errori, mentre dall’altra parte del campo i gratuiti abbondano. La cinese prova in qualche modo a evitare il bagel e annulla un paio di set point di cui uno con un ace, ma il rovescio e lo stesso servizio (con un doppio fallo) la tradiscono.

Secondo set – Swiatek non vuole perdere tempo e non regala letteralmente nulla

Swiatek non si rilassa nemmeno in apertura di secondo parziale e anzi si carica per rimanere concentrata. Wang, invece, non riesce a sbloccarsi: la cinese, infatti, si sente obbligata a giocare ogni volta il colpo perfetto per mettere in difficoltà l’avversaria ma così facendo resta intrappolata in una spirale di errori che le costa il primo break anche in questo set. Disperata, la 21enne di Shenzen inizia a provare qualche soluzione alternativa alzando la palla in risposta o cercando la rete ma lo fa senza convinzione e, probabilmente, anche senza i giusti mezzi tecnici a disposizione. Il punteggio è severissimo: arriva infatti anche il secondo break e dopo quattro game Wang ha portato a casa solamente un quindici nel set.

Il pubblico prova a incoraggiare Xinyu che, sotto 4-0, riesce a portare Swiatek ai vantaggi, ma Iga ha sempre il punto nelle sue mani e quando può colpire con calma dal centro del campo per la cinese sono dolori. Nemmeno questo è il game giusto per muovere il punteggio e così, dopo nemmeno 50 minuti di gioco, Wang deve servire per evitare il doppio bagel: la numero 80 del mondo sale sul 30-0 ma la polacca continua a fare il suo gioco e finisce per rimontare e prendersi anche questo gioco. Dopo 51 minuti quantomeno finisce l’incubo della cinese: è 6-0 6-0.

[6] C. Gauff b. [3] M. Andreeva 6-7(5) 6-1 6-1 (da Parigi, Vanni Gibertini)

Coco Gauff – Roland Garros 2023 (foto Roland Garros)

Sabato di grande folla nel 16° arrondissement di Parigi, con la settima giornata del Roland Garros a cui si sono aggiunte le partite del Paris Rugby all’attiguo Stade Philippe Bouin e l’ultima giornata del campionato francese per il Paris Saint Germain al Parco dei Principi. Decine di strade sostanzialmente blindate per questi tre eventi sportivi che hanno portato più di 100.000 persone nella zona sud ovest della capitale francese, a ridosso del Bois de Boulogne.

Una delle partite più attese della giornata era lo scontro di terzo turno tra la giovanissima russa Mirra Andreeva, 16 anni compiuti da poco, e la statunitense Coco Gauff, ex bambina prodigio e ora a 19 anni compiuti ormai residente fissa della Top 10.

Il match che ha intrattenuto gli spettatori del Suzanne Lenglen nel primo pomeriggio dell’ennesima giornata di sole di questo torneo (finora nemmeno una goccia, e le previsioni per il resto del torneo sono piuttosto buone) ha probabilmente tradito le attese: tanti errori gratuiti, da una parte e dall’altra (26 per Gauff, ben 38 per Andreeva), e andamento largamente a senso unico dal primo set in poi, quando Gauff ha fatto valere la propria maggiore esperienza.

Entrambe le protagoniste hanno iniziato la partita molto tesa, estremamente guardinghe e consapevoli della pericolosità dell’avversaria. Andreeva cercava di sorprendere spesso Gauff con il lungolinea in contropiede, mentre quest’ultima cercava di aprirsi gli angoli per gli affondi incrociati in modo tale da sfruttare le difficoltà della russa negli spostamenti laterali soprattutto dalla parte sinistra.

Andreeva non riusciva a consolidare una situazione di 4-2 40-15 subendo il ritorno di Gauff che andava a servire per il match sul 5-4 ma non riusciva a chiudere il set nonostante il 30-0. Si arrivava al tie-break, probabilmente la fase più bella del match, nel quale si andava avanti punto a punto fino al 3-3, quando due errori di Gauff (uno dei quali un pessimo drop shot di rovescio) e un bel diritto di Andreeva mandavano la russa a tre set point. Sul primo Mirra metteva fuori un diritto; il secondo veniva annullato da Gauff; ma sul terzo Andreeva trovava un bel contropiede e siglava il 7-5 con un bel diritto dopo 61 minuti di gioco.

Il match di fatto finiva poco dopo, quando sull’1-1 Gauff infilava un parziale di 11 game a 1 risultando praticamente intoccabile sui suoi servizi e approfittando del nervosismo della sua avversaria, che nel tie-break del primo set aveva preso un’ammonizione per aver tirato una palla in tribuna verso la zona degli ospiti Emirates anche se fortunatamente nessuno era stato colpito.

In poco più di un’ora Gauff ha incamerato il secondo e il terzo set con il punteggio di 6-1, conquistando gli ottavi di finale in uno Slam per la ottava volta in carriera e la terza consecutiva al Roland Garros. Al prossimo turno affronterà la vincente dell’incontro tra Anna Karolina Schmiedlova (n. 100 WTA) e la qualificata americana Kayla Day (n. 138 WTA). Nessun precedente con la connazionale Day, mentre contro Schmiedlova ha vinto molto nettamente l’unico scontro diretto, lo scorso anno sulla terra di Madrid.

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement