WTA Miami: Alexandrova supera Bencic, bene anche Kvitova. Krejcikova elimina Keys e incrocia Sabalenka

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WTA Miami: Alexandrova supera Bencic, bene anche Kvitova. Krejcikova elimina Keys e incrocia Sabalenka

Petra Kvitova vince il terzo confronto diretto su Donna Vekic in Florida dopo quelli del 2014 e del 2019, Aryna Sabalenka infligge a Marie Bouzkova il 6° KO in altrettante partire contro una Top 5

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Petra Kvitova - Indian Wells 2023 (twitter @BNPPARIBASOPEN)
 

Day 6 al Miami Open Presented By Itaù, che ha visto la disputa dei sedicesimi di finale – o terzi turni se preferite – della parte bassa del tabellone femminile per allineare così il seeding agli ottavi. Dopo aver passato in rassegna gli incontri della prima parte del programma, vi proponiamo quelli che si sono consumati tra la serata e la nottata italiana.

[18] E. Alexandrova b. [9] B. Bencic 7-6(8) 6-3

Nel secondo match della sessione diurna in programma sul secondo impianto per importanza del Campus della Florida, il Grandstand, è andata in scena a partire dalle 13:15 locali (le 19:15 italiane considerate le sei ore di differenza di fuso orario tra Miami e l’Italia) la sfida tra la russa Ekaterina Alexandrova e la svizzera Belinda Bencic. Ad imporsi è stata la testa di serie numero 18 con lo score di 7-6(8) 6-3 in quasi due ore di partita (per la precisione 1h55′). Questo era il loro sesto confronto diretto, con la 26enne elvetica avanti 3-2 nei precedenti. Dunque adesso il bilancio recita un perfetto equilibrio e curiosamente anche il primo scontro in assoluto fra le due giocatrici si era consumato nel Sunshine Double, peraltro l’unico prima di quello odierno ad essersi disputato sul cemento – gli altri quattro infatti si sono divisi tra terra ed erba -: sempre al terzo turno ma del WTA 1000 di Indian Wells 2019, dove a trionfare fu la medaglia d’oro olimpica di Tokyo 2020 per 6-4 6-2 in 1h07′. Sicuramente decisivo a fini dell’esito finale dell’incontro, il parziale inaugurale dove la classe ’94 russa ha dovuto cancellare ben quattro set point prima di poter incamerare il set: i primi due, consecutivi, al servizio sul 4-5 e gli ultimi due invece al tie-break tra cui il primo di questi addirittura in risposta (sul 5-6 e sul 6-7). Mentre, il secondo tentativo di apporre il sigillo conclusivo al set è stato quello buono per Ekaterina, che dopo aver mancato la prima chance sul 8-7 in ribattuta quando si è trovata ad avere una nuova possibilità di chiudere la frazione, non si è fatta pregare grazie anche all’ausilio del fondamentale d’inizio gioco: 10 punti a 8 e set di apertura agli archivi dopo 1h14‘.

Secondo set che al contrario del primo è durato molto meno. 41 minuti di gioco con l’unico break, che ha delineato il differenziale nel parziale, materializzatosi a freddo: l’iniziale vantaggio di 2-0, difatti, è stato abilmente gestito fino alla fine della contesa. A pesare nell’economia del match, dal punto di vista statistico, negativamente per Belinda sono stati i 5 doppi falli commessi a fronte invece di un solo ace; leggermente meglio la vincitrice dell’incontro sulla percentuale della prima in campo e sui punti vinti con la seconda di servizio: 65% da un lato e 50% dall’altro, 53% (9/17) contro il 48% (13/27) della rossocrociata. Agli ottavi per Alexandrova, ci sarà l’ostacolo della campionessa dello US Open 2019 Bianca Andreescu: apparsa in netta ripresa in questo torneo, dove ha già raccolto tre successi prestigiosi su Raducanu, Sakkari e Kenin.

[15] P. Kvitova b. [22] D. Vekic 6-4 7-6(3)

Dopo la partita di cui abbiamo appena dato conto, sempre sul Grandstand è stata la volta del match che ha visto come protagoniste la ceca Petra Kvitova e la croata Donna Vekic. La bi-campionessa di Wimbledon delle edizioni 2011 e 2014 ha avuto la meglio sulla n. 20 WTA con il punteggio di 6-4 7-6(3) in 1h41‘ di match. Head to Head che alla vigilia della sfida parlavano di un netto divario nei precedenti, con la “Maestra” delle WTA Finals 2011 di Singapore avanti 3-1: incredibilmente però ciò che sorprende in verità è un’altra statistica, due dei quattro confronti diretti che diventano tre con quello odierno hanno visto come teatro il Miami Open e fra l’altro tutti e tre sempre ai sedicesimi; il primo scontro assoluto tra le due si è avuto nel 2014 con vittoria di Petra 6-3 6-4 e più recentemente nel 2019 al terzo set per 6-4 3-6 6-4.

L’ex n. 2 del mondo ha controllato senza affanni il primo set, forte dello strappo messo a segno nel primo game dell’incontro che ha poi successivamente portato in porto facendo uso del suo dirompente servizio mancino. Dopo il 6-4 in 39 minuti, la ripresa delle ostilità si è invece dimostrata più laboriosa nella sua conquista da parte dell’esperta 33enne: che difatti è stata costretta a dover ricorrere al tie-break, nonostante tuttavia avesse fatto registrare un altro scatto bruciante dai blocchi. Il 2-0 stavolta, come preannunciato, è stato riagguantato dalla 22esima forza del tabellone: contro-break che inoltre è stato poi anche propedeutico ad un ulteriore scambio vicendevole di favori in battuta che però non ha modificato gli equilibri ripristinati poco prima portando il tabellino sul 3-3.

Arrivati al gioco decisivo, comunque, la vittoria del set non è mai stata in discussione con la quindicesima favorita al trionfo finale che è scappata subito avanti 3-0, per poi andare a chiudere i conti al secondo match point 7-3 al termine di 1h02′ di parziale. Molto bene in battuta Kvitova, che ha scagliato 8 ace mettendo in campo il 70% di prime e trasformandone il 71% (35/49); da rivedere tuttavia qualcosa sulla seconda: solo il 43% (9/21) di finalizzazione. Vekic ha invece pagato i 6 doppi falli in cui è incappata e lo scarno 48% di prime palle. In ottavi ad attendere la nativa di Bilovec, ci sarà la russa Varvara Gracheva che ha superato la polacca Magdalena Frech.

[16] B. Krejcikova b. [19] M. Keys 7-6(4) 6-3

Questa in tabellone, nel secondo appuntamento del Sunshine Double, è stata per Barbora Krejcikova la terza presenza complessiva e la sua vittoria al secondo turno inferta ad Aliaksandra Sasnovich lasciando per strada soltanto cinque games in appena 68 minuti; aveva già rappresentato il miglior risultato mai raggiunto nel torneo per la fresca vincitrice del primo evento ‘1000’ del circuito femminile, il WTA di Dubai, dato che nelle precedenti due esperienze nel 2018 e nel 2021 aveva nel primo caso mancato l’accesso al draw principale e nel secondo si era fermata al 2°T. Ma ovviamente l’appetito vien mangiando e allora ecco servito anche il pass per gli ottavi di finale mediante la solida affermazione senza però rinunciare alla completezza del suo tennis a tutto campo, sulla tds n. 19 Madison Keys: 7-6(4) 6-3 in 1h54′ di gioco.

Proprio i tornei mille si stanno rivelando uno dei terreni di caccia preferiti in questo avvio di stagione per la campionessa al Roland Garros 2021 avendo ottenuto 13 delle sue 15 affermazioni del 2023 in WTA 1000 o Slam. Infatti oltre allo straordinario trionfo colto negli Emirati Arabi, ulteriormente enfatizzato dagli scalpi messi a segno nei round conclusivi del suo cammino con le eliminazioni in fila tra quarti, semifinali e finale rispettivamente della campionessa dell’Open d’Australia Sabalenka, della n. 3 WTA Jessica Pegula e della n. 1 Iga Swiatek; è stata in grado di raggiungere gli ottavi anche in Australia e ad Indian Wells.

Ciononostante, gli scontri diretti arridevano alla bombardiera americana nel loro finora unico faccia a faccia nei quarti di Melbourne 2022: nello slam che apre la stagione fu la finalista 2017 dello US Open a spuntarla sull’allora n. 4 delle classifiche. Se per la 27enne di Brno è stata “la prima volta” al 3° turno della Florida, al contrario per la 28enne di Rock Island questo traguardo è conciso con il ritorno ad assaporare qualcosa di già vissuto: era difatti dal 2017 che non si spingeva fino a questo punto del torneo, questa volta ci è riuscita grazie al doppio 6-4 inflitto alla connazionale Robin Montgomery dopo aver prontamente recuperato un break subito nelle fasi embrionali del match: 11 ace ma anche 10 doppi falli in 79 minuti, il biglietto da visita della statunitense nell’approccio alla gara. Una Madison, fra l’altro, vogliosa di riscatto dopo che a Indian Wells – dove difendeva la semifinale del 2022 – è stata costretta al ritiro a causa di un malessere. Il suo inizio di anno è stato estremamente positivo, con 11 vittorie su 15 partite disputate; in particolar modo il suo obiettivo era cercare di replicare quanto fatto a Dubai – anche qui in Florida – dove ha raggiunto i quarti facendo fuori tra le altre Caroline Garcia e Vika Azarenka. Tuttavia il suo ottavo a Miami in 12 presenze al torneo dovrà ancora attendere, per lei si conclude mestamente il percorso coast o coast dal deserto della California all’Hard Rock Stadium dei Miami Dolphins.

[2] A. Sabalenka b. [31] M. Bouzkova 6-1

La sessione serale sullo Stadium è stata aperta in piena notte italiana, l’1:10, dalla sfida di sedicesimi di finale che vedeva in campo la n. 2 del seeding Aryna Sabalenka, la quale ha maramaldeggiato sulla 31esima testa di serie Marie Bouzkova: liquidandola con il severo punteggio di 6-1 6-2 in neanche un’ora e dieci di partita, per la ceca si tratta della sesta sconfitta in altrettanti confronti contro Top Five. Mentre per Sabalenka ora ci sarà Krejcikova nel tentativo di proseguire la sua corsa e migliorare i quarti ottenuti un anno fa.

Nel suo precedente incontro, la 24enne di Minsk aveva subito un break in tutti e due i parziali che l’avevano portata al successo con Shelby Rogers, nel secondo aveva dovuto addirittura rimontare da uno svantaggio di 3-1 prima di chiudere 6-4 6-3. Curiosamente aveva già affrontato la giocatrice statunitense in questo 2023, al 2°T dell’Australian Open: vinse anche quel match in due frazioni per poi andare a conquistare il titolo, che non sia di buon auspicio per la bielorussa.

Il record personale per Aryna tra vittorie e sconfitte in questo primo scorcio di stagione è straordinariamente positivo: 18-2, che oltre alla conquista dell’Happy Slam l’ha vista imporsi anche ad Adelaide e raggiungere la finale di Indian Wells. Le sue prestazioni sul cemento hanno avuto un deciso cambio di marcia a partire da agosto 2022, quando in rapida successione fece registrare un filotto negli Stati Uniti con la semifinale a Cincinnati e allo US Open, più la ciliegina della finale alle WTA Finals di Fort Worth in Texas.

Pur avendo raccolto un KO, al cospetto però della n. 2 mondiale, il percorso della n. 36 WTA può ritenersi comunque decisamente soddisfacente considerando che nelle sue due presenze nel tabellone principale dell’evento si era bloccata nel 2021 al 1°turno e lo scorso anno al secondo. Inoltre, qui a Miami la 24enne di Praga ha finalmente interrotto la mini-serie di sconfitte all’esordio di cui si era resa protagonista tra Monterrey e Tennis Paradise, superando nel round antecedente in rimonta Anna Blinkova 3-6 6-4 6-3 e ottenendo così già il miglior risultato nel torneo. In generale, Bouzkova spera di poter ripartire con un altro piglio nella parte di stagione dedicata alla terra prendendo nuova linfa dai segnali positivi osservati a Miami, dopo un avvio di 2023 da rivedere in cui su sei eventi a cui ha preso parte è sempre uscita al primo o al massimo al 2° turno. Piazzamenti opposti allo scintillante rendimento del 2022, nel quale aveva vinto il primo titolo WTA in casa a Praga ma ha anche raggiunto la semi al ‘1000’ di Guadalajara e i quarti a Wimbledon.

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