WTA Miami: Cirstea doma una nervosa Sabalenka

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WTA Miami: Cirstea doma una nervosa Sabalenka

Sorana Cirstea serve e risponde benissimo e Aryna Sabalenka si arrende in due set

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Sorana Cirstea - Miami 2023 (foto Twitter @wta)
 

S. Cirstea b. [2] A. Sabalenka 6-4 6-4

Si ferma nei quarti di finale del Miami Open presented by Itaú la corsa della favorita del tabellone Aryna Sabalenka. La terza sconfitta del suo comunque splendido fin qui 2023 porta la firma della rumena Sorana Cirstea. Non inganni la sua posizione nel ranking; la sedia 74, che verrà presto abbandonata per uno scranno parecchio più comodo (almeno a ridosso delle top 40) non riflette senza dubbio la sua continuità al servizio ma anche alla risposta, che ha da subito tolto sicurezza alla bielorussa. E soprattutto non riflette la solidità mentale che l’ha aiutata a rialzarsi in un paio di occasioni in cui la rivale è sembrata sul punto di far valere il suo medagliere. Brava Sorana, capace di arrivare ai quarti anche a Indian Wells, fermata solo da Swiatek. La numero due del mondo cede riportandoci a tratti alla memoria la sua “versione” precedente, nervosa e fragile nei momenti clou.

 

PRIMO SET: CIRSTEA PERFETTA CON LA PRIMA PALLA – La rumena parte senza pressioni particolari ed è brava ad approfittare di una partenza difficile al servizio della numero due del mondo: si aggiudica i primi tre punti e alla terza palla-break scippa la battuta alla rivale. La rumena al servizio riesce, con un buon aiuto dalla sua prima palla, a spostare la bielorussa e a conquistare i suoi game piuttosto alla svelta. Sabalenka dal canto suo da lì in poi fa valere anch’essa piuttosto facilmente i diritti del proprio servizio, e lentamente mette a posto i colpi, a costo di alcune risposte oltre la riga di fondo.

Così procedendo il match, si ha l’impressione che Aryna possa da un momento all’altro piazzare l’assalto al contro-break, e sul 4-2 la chance arriva. Cirstea gioca solo una prima su cinque, aprendo il game con un doppio fallo; Sabalenka alza la velocità della sua palla, insiste sulla risposta commettendo solo un errore, sullo 0-30 per poi impattare sul 4-4.

Chi si aspetta di vedere la campionessa di Melbourne saltare sulla testa della numero 74 del mondo rimane però stupito. Sul 4-4 e 15-15 Sabalenka serve un doppio errore. Annulla poi una palla-break con un dritto a uscire strepitoso, ma altrettanto bella se non di più è la risposta vincente in lungolinea di Cirstea, che la riporta a un punto dal break. A quel punto la bielorussa serve un altro double fault, secondo nel game e terzo nel set. È nervosa, mentre la rumena è determinatissima e chiude il set per 6-4 con un ace. Per lei solo cinque errori nel set e un sontuoso 90% di conversione con la prima palla, che è mancata solo nell’unico break subito. Il tutto in 37 minuti.

SECONDO SET: IL CORAGGIO DI SORANA – L’inizio del secondo parziale è, purtroppo per Aryna, in perfetta continuità con l’epilogo del primo. Subito break per la trentaduenne di Bucarest, che ritorna a dare fastidio con la risposta, in special modo di dritto. Sabalenka non trova tranquillità e continuità. Sullo 0-2 in proprio sfavore torna a vincere un game dopo una serie vincente di quattro della rivale e si rivolge platealmente al suo corner.

E chissà che con questo sfogo non si sia spostato qualcosa negli equilibri interni della tigre di Minsk: nel game successivo risponde come ancora non gli era riuscito e dopo essere salita 15-30 strappa di forza il secondo e il terzo punto vinti sulla prima dell’avversaria in tutto il match fin lì.

Il match sembra a questo punto “girare” e Sabalenka sale 0-30 sulla battuta di Cirstea, che però dimostra di non voler abbandonare il sogno della sua seconda semifinale in un WTA 1000 dopo Toronto 2013. Forse non più impeccabile con la prima, gioca un doppio fallo e concede la palla del break, che cancella con un ace. In totale gli ace nel game saranno tre, compreso quello con cui firma il 3-3 e lancia un segnale di coraggio inequivocabile alla illustre rivale.

E infatti Aryna paga il contraccolpo e sul 3-3 cede il servizio. Da quel momento in poi Sorana non avrà più tentennamenti e dimostrerà una solidità nervosa strepitosa. Arriva a trovarsi 15-40 mentre serve per il match e impegna Sabalenka in due scambi durissimi, che terminano con altrettanti errori della bielorussa, di rovescio e di dritto. Sulla parità ecco il settimo ace, che viene seguito da un’altra ottima prima, che non ottiene risposta. È il set per Cirstea, il decimo consecutivo nel torneo. E vale la semifinale, contro Kvitova oppure Alexandrova.

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Classifica ATP: prime 10 posizioni invariate. Zverev settimo nella race

Sonego in discesa esce dai primi 50, Roman Safiullin a un passo dalla top 40

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Alexander Zverev - Chengdu 2023 (foto Twitter @ATPTour_ES)

La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

Clicca qui per leggere la classifica ATP aggiornata!

Ringraziamo la Cina per i suoi tornei, che hanno fatto sì che questa settimana la nostra rubrica di commento alla classifica ATP non sia rimasta bianca, almeno per quanto riguarda le posizioni di vertice.

Quelli disputati nel corso della settimana scorsa a Zhuhai e Chengdu conclusisi nel tardo pomeriggio di martedì e vinti rispettivamente da Karen Khachanov e Alexander Zverev hanno infatti determinato gli unici (piccoli) cambiamenti nelle prime venti posizioni.

 

Hanno infatti guadagnato un posto Karen Khachanov, Cameron Norrie e Grigor Dimitrov mentre ne hanno perso uno Felix Auger-Aliassime, Hubert Hurkacz e Benjamin Shelton.

La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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WTA Tokyo: Swiatek rischia grosso, Pegula senza problemi

La polacca numero uno del tabellone fatica non poco contro la giapponese Hontama, mentre la statunitense lascia solo tre game a Bucsa

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Iga Swiatek – WTA Cincinnati 2023 (foto via Twitter @CincyTennis)

Terminati i primi incontri di ottavi di finale al WTA 500 di Tokyo, con tre delle quattro teste di serie impegnate che passano ai quarti di finale. Pegula, dopo aver usufruito di un bye al primo turno, sconfigge in un match senza storia la spagnola Cristina Bucsa, numero 79 WTA, per 6-1 6-2 in poco più di un’ora di gioco. Nel derby russo tra la testa di serie numero sette Ljudmilla Samsonova e Ekaterina Alexandrova è quest’ultima a imporsi per 6-4 6-2, sfruttando anche la giornata negativa al servizio dell’avversaria. Vittoria anche per un’altra russa, Veronika Kudermetova, ottava forza del tabellone, contro l’americana Kayla Day per 6-3 6-3. Match complicato, invece, per Iga Swiatek, che, nel caldo umido del pomeriggio giapponese, combatte per oltre due ore contro la tennista di casa Mai Hontama, prima di avere la meglio per 6-4 7-5. Nel dettaglio la crona del match.

[1] I. Swiatek b. [q] M. Hontama 6-4 7-5

Inizio da dimenticare, poi Swiatek rientra e chiude il primo set

Partenza lenta per la numero due del mondo, che fatica a trovare la misura dei colpi – stecche e colpi fuori di metri in manovra-, mentre Hontama gioca senza nulla da perdere di fronte al pubblico di casa e carica di fiducia per le sei vittorie nelle ultime sette partite disputate. La giapponese cerca da subito di tenere alto il ritmo degli scambi e trovare profondità, cosa che rende evidenti le difficoltà di Swiatek. La polacca perde il servizio nel terzo gioco, ma grazie a due rabbiose risposte nel game successivo si procura due palle dell’immediato contro break. Bucata dai passanti di Hontama su due discese a rete e poco reattiva di fronte ai colpi della nipponica, Swiatek non sfrutta le chance e vede l’avversaria allungare sul 3-1. Un vortice di errori sembra aver inghiottito la polacca che sprofonda con il servizio e si trova indietro di due break sul 4-1. A questo punto si vede la stoffa della campionessa: pur continuando ad essere evidentemente scontenta del proprio gioco, la numero uno del tabellone trova il modo di scuotersi e trovare pian piano il miglior tennis a sua disposizione.

 

Swiatek riesce a recuperare un break di svantaggio e tiene successivamente il servizio. Errori e ottime soluzioni si alternano -pregevoli alcune discese a rete ben eseguite per tempi e chiusure al volo -, ma consentono alla polacca di completare la rimonta. Sul 4-4 tiene la battuta, costringendo Hontama a servire per restare nel parziale indietro 4-5. La giapponese, dopo essere stata avanti per tutto il set, prova a non scomporsi e a continuare il pressing da fondo e le difese a oltranza, ma Swiatek trova finalmente spinta e precisione, procurandosi e trasformando il primo set point.

Set sulle montagne russe per Swiatek, tra un’altra falsa partenza, largo vantaggio e brivido finale

Le difficoltà non abbandonano la testa di serie numero due: Hontama riparte più agguerrita che mai, dopo il parziale perso, e strappa di nuovo il servizio alla polacca nel primo game. Il copione sembra sinistramente ricalcare quello del primo set, ma Swiatek questa volta non si lascia assorbire da un vortice di errori. Hontama è piegata dal ritmo e dalla precisone dei colpi della polacca, perde per il servizio e vede scappare la sua avversaria sul 3-1. Iga ingrana definitivamente, nonostante qualche sbavatura e gesto di stizza, e riesce ad essere più continua. Sul 5-1, il match sembra finito, con Swiatek che ha a disposizione il servizio per chiudere. Hontama non ci sta e riapre la partita. Recupera entrambi i break di svantaggio, annullando con la battuta due match point alla polacca, costretta così a uno sforzo extra. Swiatek doma la frustrazione – quasi un lancio di racchetta su una delle due chance di chiudere la partita – e inserisce la marcia più alta a sua disposizione in questo match. Servizio che trema, ma le consente di salire 6-5 e muro difensivo sugli ultimi attacchi di Hontama per il definitivo 7-5

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Asian Games, l’ossessione dei tennisti sudcoreani: Kwon distrugge la racchetta e si rifiuta di stringere la mano all’avversario

I retroscena della più importante competizione tennistica asiatica: racchette distrutte e strette di mano negate, quando l’oro vale più di una medaglia

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L’Asia da prestazione. Che gli Asian Games siano per i tennisti orientali la competizione più sentita è fuori di dubbio: le migliori racchette cinesi hanno saltato i tornei della settimana per essere presenti a Hangzhou e, ancora più emblematico, vincendo l’oro i sudcoreani hanno diritto a saltare la leva militare (Son Heung-min, attaccante del Tottenham, ne sa qualcosa). Sumit Nagal – recentemente critico per le scarse finanze dei tennisti di bassa fascia – li preferisce ai tornei ATP 250 e 500: “È tutto magnifico qui, se non fosse per il cibo… (sorride, ndr). Tutti ne parlano, e non solo per il tennis giocato: ecco il fuoriprogramma che ha finito per diventare virale.

Dopo aver perso al secondo turno in un intenso testa a testa (3-6 7-5 3-6) con il tailandese Kasidit Samrej (n.636 del ranking), il giocatore della nazionale coreana Kwon Soon-woo (n.112) dapprima si è rifiutato di stringere la mano all’avversario e poi ha iniziato a sbattere violentemente a terra la sua racchetta, continuando a fracassarla fino a distruggerla mentre si dirigeva verso la sedia a bordo cambio. Nell’imbarazzo generale, il giocatore tailandese si è inchinato davanti agli spalti, ma – come ogni pubblico che si rispetti – l’attenzione in quel momento era tutta sul colpo di scena. Non ha tardato ad arrivare una fitta pioggia di critiche da parte dei media coreani: “Kwon dovrebbe essere penalizzato”, scrivono in molti.

La Korea Tennis Association prova a mettere una pezza, riferendo poco dopo le scuse del tennista: “Ha visitato il ritiro della Thailandia e ha chiesto scusa a Samrej aggiungendo parole di incoraggiamento per il prossimo match”. Ci riesce: niente ostracismo per Kwon, che gareggerà ora per la medaglia d’oro nel doppio maschile insieme a Hong Seong-chan. Se da una parte sembra che il tennista tailandese abbia accettato le sue scuse, la controversia in patria si spegne con più difficoltà: “Mi scuso sinceramente con tutti coloro che hanno sostenuto la competizione della loro squadra nazionale e con coloro che erano sugli spalti”, afferma Kwon. Parole che possono bastare per le scuse, meno per far riporre meno amaramente a una nazione intera la speranza di vittoria: due titoli ATP, un terzo turno al Roland Garros nel 2021 e posizione numero 52 del ranking mondiale nello stesso anno. Difficile da digerire.

 

Contro pronostico anche l’uscita al secondo turno del tandem indiano guidato da Rohan Bopanna – favorito per la medaglia d’oro –, battuto insieme a Yuki Bhambri dalla coppia uzbeka composta da Sergey Fomin e Khumoyun Sultanov. L’ex numero 3 di specialità si consola con una vittoria facile in doppio misto con Rutuja Bhosale. Almeno lui l’ha digerita meglio.

Tra le donne citiamo la bella prestazione della 18enne filippina Alex Eala, lo scorso anno vincitrice allo US Open junior. La numero 190 del mondo è alla quinta settimana consecutiva in campo nel tour ed è in semifinale agli Asian Games nel tabellone di singolare.

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