Luca Van Assche vince a Sanremo, unico top100 sotto i 19 anni: "Punto alle Next Gen Finals" [ESCLUSIVA]

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Luca Van Assche vince a Sanremo, unico top100 sotto i 19 anni: “Punto alle Next Gen Finals” [ESCLUSIVA]

Fresco vincitore del Challenger 125 di Sanremo, il 2004 francese è costretto a ridefinire i suoi obiettivi. Però non vuole porsi limiti: “Voglio arrivare il più in alto possibile”

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Luca Van Assche - ATP Challenger Sanremo 2023 (foto Tullio Bigordi)
 

Che bel giocatore Luca Van Assche! Non si scoprono certo oggi le potenzialità del giovane francese, tuttavia piovono conferme. A 19 anni da compiere continua a scalare la classifica e ad inanellare successi: sono ora 10 le vittorie di fila, 5 a Pau e 5 a Sanremo, entrambi Challenger di categoria ‘125’. “Gli obiettivi ad inizio stagione erano vincere di nuovo un Challenger ed entrare in top100 – ha spesso ammesso Luca nel corso del torneo. Traguardi, però, già ampiamente raggiunti: sono arrivati due titoli consecutivi (con tre settimane di pausa in mezzo per adattarsi al cambio di superficie), che hanno permesso al transalpino di raggiunge il best ranking al n°91, guadagnando 17 posizioni rispetto all’ultimo aggiornamento delle classifiche mondiali. Guardando poi alla race, classifica che tiene conto dei risultati ottenuti unicamente nel 2023, il francese è saldamente in top30, attualmente al n°26.

La finale di Sanremo, vinta dominando l’esperto n°89 ATP Juan Pablo Varillas, non è che l’ennesima conferma di un grande talento. Estremamente solido da fondocampo, Van Assche ha dimostrato di avere un repertorio vario che si adatta molto bene alla terra rossa. Sa spingere ma anche attendere, offendere e soprattutto difendere. Con le dovute proporzioni, il modo in cui non dà nessuna palla per persa – obbligando sempre l’avversario a giocare un complicato colpo in più – ricorda un po’ l’asfissiante ed estenuante muro difensivo che Daniil Medvedev è in grado di ergere nelle sue giornate migliori.

Luca Van Assche – ATP Challenger Sanremo 2023 (foto Tullio Bigordi)

Un’ora e mezza scintillante quella del francese, che non ha mai concesso neanche una palla break al peruviano, strappandogli la battuta due volte a set. Nel primo, decisivi sono stati il secondo e il sesto gioco, in cui Van Assche ha imposto la profondità dei propri colpi fin dalla risposta, portandosi al servizio per archiviare il parziale sul 5-1 e riuscendoci al terzo set point. In avvio di seconda frazione Varillas – non al meglio fisicamente per via di un problema al ginocchio destro – ha avuto un sussulto d’orgoglio risalendo da 0-40 nel primo game, ma poco dopo è stato costretto ad arrendersi. Lucà, come spesso si sentiva dagli incitamenti dei tanti tifosi presenti sugli spalti del Circolo Tennis Sanremo, ha allungato definitivamente nel terzo gioco, difendendo il break di vantaggio fino al 5-3. Qui il sudamericano ha ceduto definitamente, sfiancato dai continui recuperi del giovane avversario, bravo a chiudere i conti per 6-1 6-3 in un’ora e mezza.

“Sono molto contento di aver vinto questo torneo, era il mio primo sulla terra battuta quest’anno – ha dichiarato Van Assche al termine della finale. Ho lavorato duramente per tre settimane per prepare al meglio alla parte di stagione sul rosso, questo successo che mi dà molta soddisfazione. Sono felice di poter anche finalmente celebrare la mia entrata in top100“.

Gli obiettivi di inizio anno andranno certamente rivisti per non correre il rischio di adagiarsi sugli allori. Non sembra però questo il caso del transalpino: “Domani esordirò ad Estoril (contro il 34enne qualificato portoghese Pedro Sousa, n°475 ATP; in caso di vittoria troverebbe Davidovich-Fokina al secondo turno, ndr), devo riposarmi qualche ora per poter rendere al meglio anche lì. La mia volontà è di giocare tutti i grandi tornei, provando a disputarne il più possibile a livello ATP e abbandonando per un po’ i Challenger, almeno fino al Roland Garros”.

L’ingresso diretto nel tabellone del secondo Slam dell’anno è ormai praticamente certo, altro motivo di grande orgoglio per il classe 2004: “Sono felice di poter giocare quasi sicuramente nel tabellone principale del Roland Garros, era uno dei miei obiettivi. Gli altri erano vincere di nuovo almeno un Challenger ed entrare nei primi 100: ci sono riuscito ed è solo aprile, devo alzare un po’ l’asticella (sorride, ndr)”.

Volendo fare una previsione per la fine dell’anno Van Assche non ha paura di sbilanciarsi: Voglio partecipare alle Next Gen ATP Finals (al momento è n°5 della race dedicata ai Next Gen, dietro soltanto ad Alcaraz, Rune, Shelton e il connazionale Fils, ndr), però non mi pongo limiti. Punto ad arrivare il più in alto possibile.

L’impressione è che, continuando a proseguire su questa strada, arriveranno presto tante altre soddisfazioni.

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