ATP Estoril, fuori all'esordio Hurkacz e Bautista Agut

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ATP Estoril, fuori all’esordio Hurkacz e Bautista Agut

Bernabé Zapata Miralles e Quentin Halys autori delle (finte) sorprese odierne in Portogallo

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Bernabé Zapata Miralles – ATP Estoril 2023 (foto: Millennium Estoril Open)
 

Dopo pomeriggio illuminato da un Dominic Thiem che non si vedeva da parecchio tempo, la sessione serale del Millennium Estoril Open ha offerto due sorprese. Che non sono davvero tali, ma resta la caduta all’esordio delle teste di serie n. 2 e n. 4.

Andando in ordine cronologico, partiamo dal secondo favorito del seeding Hubert Hurkacz, battuto in rimonta da Bernabé Zapata Miralles in quasi due ore e mezzo: 6-7(7) 6-4 6-2 il punteggio finale. La terra battuta non è la superficie preferita da Hubert, anzi, le sue percentuali sul rosso sono sotto il livello di guardia per un top player, mentre Bernabè probabilmente non vede l’ora che arrivi la primavera. In un primo set senza break, lo spagnolo ha annullato due set point consecutivi nel tie-break prima di averne lui stesso uno a disposizione, cancellato però dalla prima polacca alla T, a cui hanno fatto seguito due errori di Zapata che hanno consegnato il parziale a Hurkacz. Servizi pi in difficoltà nella seconda frazione e doppio fallo decisivo di Hubi che manda avanti Bernabé al settimo gioco per un vantaggio che rimarrà incolmabile. Hurkacz sbaglia due dritti comodi, lascia un passante che ricade in campo e cede la battuta in apertura di partita finale. Zapata Miralles difende il vantaggio in un quarto gioco da 24 punti in cui annulla quattro vantaggi esterni prima di salire 3-1. Poco sorprendentemente Hurkacz perde il servizio successivo e match finisce lì. Ai quarti, per Zapata sarà sfida inedita con Miomir Kecmanovic.

Discorso diverso per l’ultimo match in cui Quentin Halys ha battuto Roberto Bautista Agut 7-6(5) 7-5. Se è vero RBA vince decisamente di più su erba e duro, non è esattamente uno sprovveduto sulla terra battuta, la sua classifica è nettamente superiore (n. 28 contro 80) e certo Halys non è uno specialista del rosso, preferendo invece superfici più rapide. Il fatto è che in questa stagione il francese sta semplicemente giocando meglio di Bautista, arrivato in Portogallo con cinque sconfitte in sei match tra febbraio e marzo. Una crisi di risultati e conseguentemente di fiducia che è stata pagata nei finali di set. Per Halys, seconda volta ai quarti in carriera, entrambe quest’anno ad Adelaide e Montpellier, e reduce dagli ottavi a Miami, c’è ora Dominic Thiem.

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