Prima giornata del Godò qua a Barcellona, torneo come sempre apprezzato dal competente pubblico spagnolo. Un torneo che arriva ai nastri di partenza con alcune defezioni importanti, come Medvedev e Nadal…la maledizione dei numeri 1 verrebbe quasi da dire.
Dopo un primo riepilogo con la vittoria di Shelton a questo link, riportiamo qui di seguito il risultato e il dettaglio dei match della prima giornata del torneo maschile di Miami 2023 a nostro avviso più interessanti.
E. Ruusuvuori b A. Bublik 6-0 6-3
Come al solito quando si va sulla terra rossa il kazako non pare particolarmente ispirato. Da questo punto di vista sembra che abbiamo trovato sul rosso un degno erede di Kyrgios in quanto a indolenza. (per una legenda dei grafici potete rivedere qua)
Match che dura un set, il secondo, visto che nel primo Bublik non scende in campo. A onor del vero va detto che nel secondo parziale Bublik è competitivo al servizio. Nel secondo set le prime di servizio in campo sono state 55% per il giocatore bielorusso e 65% per il giocatore finlandese, con una percentuale di realizzazione sulla prima di 91% (10/11) e 80% (16/20) rispettivamente. In risposta invece, le performance di realizzazione sulla seconda di servizio sono state pari a 45% (5/11) e 56% (5/9). Il set insomma è stato giocato in modo competitivo e la differenza l’hanno fatta sostanzialmente, ovvero le due singole palle break avute a disposizione dei due giocatori: il finlandese l’ha trasformata mentre il kazako e questo ha fatto tutta la differenza del mondo.
Jarry N. b Trungelliti M. 7-5 6-3
Match tirato, come si può vedere dalle statistiche, nel quale il cileno ha dovuto faticare non poco contro il meno quotato argentino. Jarry, dopo i noto problemi di doping del 2020 e un 2022 in chiaroscuro sta finalmente ritrovando una buona continuità di rendimento e potrebbe essere un avversario ostico per chiunque; anche alla luce dell’entusiasmo derivante dalla “gira” sudamericana e dagli ottavi di Montecarlo.
Le statistiche del match parlano di prime di servizio in campo pari al 53% per Trungelliti e di un ancor più modesto 49% per Jarry, con una percentuale di realizzazione sulla prima pari a 67% (24/36) per Trungelliti e 78% (25/32) per Jarry. In risposta invece, le performance di realizzazione sulla seconda di servizio sono state pari a 42% (14/33) per l’argentino e 50% (16/32) per il cileno. La combinazione di efficienza al servizio e di incisività in risposta ha portato in dote ai due giocatori un numero di palle break pari a 2 per Trungelliti e 8 per Jarry e la gestione della pressione in queste situazioni di break point ha avuto come risultato un tasso di conversione pari a 50% (1/2) per Trungelliti e 38% (3/8) per Jarry. Il cileno insomma ha meritato anche se l’argentino è stato valoroso nel rimanere attaccato al match.
Kovalik J. b P. Martinez 7-5 2-6 7-5
Nell’ ultimo match sul centrale prendono infine posto Martinez e Kovalilk. Lo spagnolo, nonostante il non brillante momento di forma viene comunque dato favorito sul suo avversario slovacco (1.53 vs 2.50). Ma il pedigree sulla terra battuta non è stato sufficiente per Martinez che continua nella sua crisi di risultati.
Partita che va a strappi: nel primo set su dodici game giocati sono ben 12 i break al servizio, a testimonianza dell’incapacità di entrambi di incidere dietro il proprio servizio. Il balbettio decisivo però è di Martinez che sull’orlo del tie break deve cedere le armi e consegna il set al suo avversario per 7-5. Davvero troppo poco il 48% di trasformazione sulla prima del tennista spagnolo.
Secondo set invece nel quale lo spagnolo prende con decisione e autorità il controllo delle operazioni, lasciando presagire un terzo set in discesa. Lo spagnolo però sconta l’ennesimo passaggio a vuoto sul proprio servizio e lascia scappare il proprio avversario sul 2-0; qua la partita sembra riprodursi in miniatura in quanto la reazione di Martinez è veemente e lo porta a condurre fino al 4-2; sembra finita per davvero ma con giocatori così poco incisivi al servizio tutto può succedere; e infatti puntalmente accade che lo spagnolo perde nuovamente quota e rimette in partita il suo avversario; e qua si ripete lo stesso copione del primo set, con Martinez incapace di condurre il match al tie break, consegnando il match al suo avversario addirittura con un doppio fallo sul match point. Nel terzo parziale la differenza la fa la difesa della seconda di servizio da parte di Kovalik (12/18) per un 67% di efficienza, addirittura più alta della % di trasformazione delle prime; è evidente che Martinez non è riuscito ad approfittare delle situazioni favorevoli e a indirizzare gli scambi nel modo giusto, perdendo un match nel quale ha tuttavia vinto un punto in più del suo avversario (99 a 98).