D. Lajovic b. [2] A. Rublev 6-3 4-6 6-4
Dopo oltre 11 ore passate in campo nel corso della settimana, Dusan Lajovic completa il suo torneo da sogno vincendo il suo secondo titolo ATP della carriera battendo in finale il neo-campione di Monte Carlo Andrey Rublev. In una finale dalla conclusione quasi drammatica, con Rublev a malapena in grado di contenere il suo furore e Lajovic quasi paralizzato dalla fatica e dalla tensione, il giocatore serbo è riuscito a chiudere il match per 6-4 al terzo set tornando a vincere un torneo ATP quattro anni dopo la sua prima vittoria a Umago nel 2019.
Oltre due ore e mezzo di partita durante le quali Lajovic ha prodotto un tennis di grande qualità, insistendo molto sul rovescio di Rublev per evitare di lasciare al russo la possibilità di spingere con il diritto e comandare così a piacimento gli scambi da fondo.
Nel primo parziale Lajovic ha recuperato subito un game da 0-40 in avvio di match poi è stato il primo ad allungare portandosi sul 3-1 strappando la battuta a Rublev alla quinta palla break in un game di ben 18 punti. Nel resto del parziale il ribattitore ha racimolato la miseria di quattro “quindici” nei successivi cinque giochi, consegnando quindi il primo set al serbo con il punteggio di 6-3 in 39 minuti.
Rublev si è svegliato di colpo all’inizio della seconda frazione, scappando subito 3-0, ma facendosi poi riprendere immediatamente sul 3-3. Le scenate e gli sfoghi rivolti verso il suo angolo lasciavano il posto a una più tranquilla gestione dei suoi colpi da fondocampo, che alla fine gli sono valsi la vittoria nel secondo set e il buon avvio nel primo gioco del terzo, tenuto a zero.
Improvvisamente, però, Rublev andava in corto circuito, cedeva la battuta senza tenere un quindici con un ultimo diritto al volo totalmente assurdo che lo convinceva a maltrattare la racchetta, fino a quel momento tenuta a stento fuori dalla terra battuta. Lajovic salvava tre chance del controbreak nel game seguente, si portava sul 3-1 e poi allungava fino al 5-1, garantendosi due possibilità di servire per il titolo.
Con un ultimo sforzo di concentrazione, Rublev si metteva a testa bassa a palleggiare da fondo, risalendo gioco dopo gioco fino al 4-5, costringendo un Lajovic quasi stremato dopo quasi due ore e mezzo di lotta a spremere fino all’ultima goccia di energia per convertire il terzo match point e lasciare andare le lacrime di commozione per il secondo successo ATP.
Questa affermazione regala al serbo un balzo di ben trenta posizioni nella classifica ATP, nella quale sarà posizionato al n. 40 a partire da lunedì prossimo, mentre Rublev mantiene la sesta posizione incalzato da Rune vincitore in Germania.