WTA Stoccarda: Swiatek si conferma campionessa, Sabalenka battuta in due set

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WTA Stoccarda: Swiatek si conferma campionessa, Sabalenka battuta in due set

In una finale piacevole, sulla terra battuta Iga Swiatek si dimostra superiore ad Aryna Sabalenka, autrice di due doppi falli determinanti

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Iga Swiatek – WTA Stoccarda 2023 (foto via Twitter @PorscheTennis)
 

[1] I. Swiatek b. [2] A. Sabalenka 6-3 6-4

Al Porsche Tennis Grand Prix, la campionessa in carica Iga Swiatek torna ad alzare un trofeo dopo Doha e lo fa battendo in due set la numero 2 del mondo Aryna Sabalenka nella replica – esito compreso – della finale 2022. Una sfida che ha offerto uno spettacolo godibile, caratterizzato dalla piccola contraddizione di un punteggio relativamente equilibrato a fronte di una sfidante che non ha mai davvero dato l’impressione di poter rientrare. Troppo solida Swiatek che ha offerto una sola palla break, nel secondo set, annullata con una delle poche prime di battute messe in quel parziale, al contrario di Sabalenka che ne ha tenute in campo il 77%, in un curiosa inversione di tendenza per entrambe rispetto alla prima frazione.

Bene dunque Iga, al rientro in Germania dopo l’infortunio, seconda coppa dell’anno, ancora in un WTA 500, peraltro dallo straordinario campo di partecipazione, e una dichiarazione di intenti riguardo alla sua campagna sulla terra europea.

Per quanto riguarda Aryna, solo due doppi falli per lei che, com’è noto, si era rivolta a un esperto per risolvere il suo problema in battuta, soluzione arrivata convincendola (senza alcuno sforzo, immaginiamo) che il problema mentale non era mentale bensì biomeccanico. Un’idea geniale che ha sortito ottimi effetti, anche se l’inganno non sempre funziona nelle situazioni di tensione. Così, quei due gratuiti al servizio sono stati decisivi nei break che hanno portato il punteggio di entrambi i set verso la Polonia. Resta in ogni caso ampia la differenza tra le due sulla terra battuta e si è vista tutta nella domenica tedesca: i precedenti complessivi recitano ora 7-2 per Swiatek, 3-0 sul mattone tritato.

Primo set – Il servizio di Aryna non fa la differenza… finché non la fa (male)

Si parte con Swiatek che tiene agevolmente la battuta, mentre Sabalenka non ottiene sufficienti punti diretti o palle comode al servizio e si ritrova a fronteggiare subito un vantaggio esterno sulla seconda; buono il colpo in uscita e il dritto polacco vola lungo. Ritmi alti fin da subito secondo programma, Aryna cerca la diagonale destra, Iga muove bene la palla e risponde con continuità. La numero 2 del mondo è di nuovo in difficoltà all’ottavo gioco che si complica non trovando il giusto timig su una palla profonda senza peso, ma a fare la vera differenza è lo smash a rimbalzo affossato sul 30 pari a conclusione di un punto in cui una Sabalenka un po’ storta non ha chiuso un dritto comodo e un successivo smash sul quale c’è stato il gran salvataggio di Swiatek. Salvata quella palla break e una successiva, Aryna capitola sulla terza, offerta dal primo ma quantomai inopportuno doppio fallo, seguito da una prevedibilmente morbida seconda preda della numero 1 del mondo. Nessuna difficoltà a confermare l’allungo per Iga che chiude 6-3 al secondo set point.

Secondo set – L’irrecuperabile break polacco in apertura

L’inerzia non cambia alla ripresa, con Sabalenka che mette una prima su due, Swiatek aggressiva in risposta e il doppio fallo che manda subito avanti la ventunenne di Varsavia. Qui arriva la prima incertezza polacca che, complice una seconda fuori bersaglio, si ritrova sullo 0-30 con la prima che non è entrata, ma la risposta fallita dall’altra vale oro.

La prima palla break viene annullata da una prima precisa, si rimane nel game ma Aryna pasticcia, sbaglia decisioni, va fuori giri e quella con il cappellino resta avanti come piace a lei. Sabalenka salva l’esiziale 0-3 e rimane in scia, però in ribattuta non riesce ad approfittare di una polacca che metà delle volte serve una seconda. La speranza di Aryna rimane quella di un inciampo al momento di concludere, ma comincia male rispondendo debolmente a una seconda, poi non riesce a sfondare sulla diagonale del dritto e prova cambiare in lungolinea sulla palla sbagliata con i soliti appoggi insicuri e a zero Swiatek vola a prendersi il trofeo.

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