Roland Garros, qualificazioni: Bonadio chapeau, battuto Duckworth. I fratelli Brancaccio si fermano al primo turno

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Roland Garros, qualificazioni: Bonadio chapeau, battuto Duckworth. I fratelli Brancaccio si fermano al primo turno

Bonadio stupisce e sconfigge l’ex numero 46 al mondo. I due fratelli di Torre del Greco lottano ma si arrendono entrambi al terzo set

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Gli ultimi italiani a scendere in campo in questi primi turni delle qualificazioni del secondo Slam dell’anno sono stati Riccardo Bonadio, Raul Brancaccio e Nuria Brancaccio. Bonadio raggiunge al secondo turno gli altri 4 italiani: Vavassori, Cobolli, Zeppieri e Gigante. Nuria Brancaccio, alla prima apparizione in uno slam, si arrende all’inglese Boulter (numero 124 al mondo), mentre Raul Brancaccio cede al lituano Berankis (ex 50 al mondo).

R. Bonadio b. [5] J. Duckworth 6-4 7-6(2)

L’azzurro fa scintille in quel di Parigi. Una partita ben gestita da parte dell’italiano, che finisce con una percentuale di prime di servizio e di punti vinti con questo fondamentale che va oltre il 70%. Inoltre, è stato bravo ad annullare 7 palle break sulle 9 concesse, e ha concluso il match con un saldo positivo tra vincenti ed errori. Non si può dire lo stesso dell’australiano che, nonostante abbia comunque messo molte prime in campo e abbia fatto un solo vincente in meno dell’avversario, ha commesso ben 39 errori: decisamente troppi.

 

Nel secondo gioco della partita l’italiano è stato bravo ad annullare due palle break consecutive e, nel game dopo, a breakkare l’avversario al primo tentativo. Mantenuto il servizio per tutto il set, poi, l’azzurro si è portato a casa il primo parziale. Nel secondo set, dopo un equilibrio iniziale, nel quinto e nel sesto gioco, come nel nono e nel decimo, ci sono stati break e contro-break immediati da parte dei due giocatori. Sotto 5-6 Bonadio con freddezza ha annullato un set point e ha portato l’avversario al tie-break. In quest’ultimo l’italiano, dopo aver perso il primo punto, ha conquistato 6 punti consecutivi e si è portato a casa il loro primo scontro diretto in 1 ora e 36 minuti. Ora per lui ci sarà il francese Blancaneaux.

R. Berankis b. [30] R. Brancaccio 6-3 5-7 6-2

Purtroppo non ce l’ha fatta Raul Brancaccio a superare il primo turno delle qualificazioni. Arresosi al lituano Berankis, l’italiano ha provato a rimettere i giochi in equilibrio vincendo il secondo set ma, partito male nel terzo, non è riuscito a portarsi a casa l’incontro. Complici sono sicuramente i 13 doppi falli e il 45% delle palle break salvate. Il lituano, invece, nonostante i 49 errori non forzati, è riuscito a imporsi grazie ai 34 vincenti e alle 11 palle break salvate su 15.

Già nel secondo gioco della partita l’italiano si è fatto breakkare, consentendo al lituano di prendere il largo. Nel settimo gioco l’azzurro è riuscito a contro-breakkare l’avversario ma, nel turno di battuta successivo ha perso nuovamente il servizio e ha lasciato andare il set a favore del lituano. Nel secondo parziale Brancaccio parte con il piede giusto, e si porta sul 4-1. Purtroppo non riesce a tenere il vantaggio e si fa recuperare: 4-4 il punteggio. Nel dodicesimo gioco del set, quando si sentiva quasi l’odore di tie-break, l’italiano è bravo a mettere pressione all’avversario e, al secondo set point, si porta a casa il set.  Il terzo parziale parte male per l’azzurro, che perde subito il servizio, non sfrutta nel secondo gioco sei palle break, e finisce addirittura sotto 1-5. Ormai tardi per recuperare, cede il match al lituano dopo 2 ore e 9 minuti.

[24] K. Boulter b. N. Brancaccio 6-2 4-6 6-4

Può comunque ritenersi soddisfatta Nuria Brancaccio che, alla prima volta in uno slam, ha comunque mostrato un gran tennis. Nonostante i 31 vincenti, i soli 19 errori e una percentuale del 73% di prime in campo, l’azzurra non è riuscita a portarsi a casa la partita contro Boulter la quale, con 44 vincenti e più incisività al servizio, in 2 ore e 15 ha chiuso la pratica contro l’azzurra.

La partita non inizia nel migliore dei modi per l’azzurra, che subito si trova sotto 0-3. Perso il primo set, l’italiana annulla una palla break nel secondo game, e nel terzo e nel quinto gioco strappa il servizio all’inglese. Trovatasi in vantaggio 5-1 Brancaccio si complica un po’ la vita: si fa recuperare sul 5-4, ma riesce comunque a chiudere il set. 
Il terzo parziale, a parte un break e un contro-break nel quinto e nel sesto gioco, è all’insegna dell’equilibrio. Sul 5-4 per Boulter, l’azzurra si trova a servire per rimanere in partita. Purtroppo non sfrutta un’occasione per agganciare l’inglese sul 5 pari e quest’ultima, al primo match point, chiude la partita.

Andrea Binotto

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Roland Garros, Monfils vince un match irreale contro Baez: “Ero morto alla fine del terzo set” [VIDEO]

Il francese vince la prima partita da papà e dal rientro dall’infortunio, rimontando da 0-4 al quinto set: “Penso di potermi riprendere per il secondo turno”

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Gael Monfils infinito: con il cuore e con l’orgoglio il francese è riuscito a ribaltare il match contro Sebastian Baez al primo turno del Roland Garros quando era sotto 4-0 e palla del 5-0 al quinto set, vincendo per 7-5 il parziale decisivo e facendo esplodere il Campo Philippe Chatrier, con tantissimo pubblico rimasto a Bois de Boulogne per sostenere “Le Monf”. Prima vittoria da papà da dedicare alla figlia al termine di una sfida che lo stesso Monfils classifica come una delle più emozionanti della sua carriera: “Una delle prime due della mia vita, qualche anno fa ebbi la stessa atmosfera sul Lenglen contro Cuevas. Questo match ha un sapore speciale: sono più vecchio e non pensavo di avere le possibilità di vincere“.

Il francese ha chiuso con i crampi e completamente sfinito fisicamente; vedremo come riuscirà a recuperare per il secondo turno contro Holger Rune: “Qualsiasi cosa succeda sarò pronto per giovedì, penso di potermi riprendere bene. E’ normale essere stanco dopo un match così duro. Ho chiesto al pubblico di urlare, di caricarmi e ho giocato al massimo con tutta l’adrenalina che avevo“.

L’esperto tennista transalpino prima del torneo chiedeva di divertirsi in campo, ma questo match è andato oltre le sue aspettative: “Non mi aspettavo di divertirmi così tanto. Ero morto alla fine del terzo set, ecco perché ho perso il quarto: mi servivano 25 minuti per rifiatare. E’ pazzesco sia successo tutto questo al Roland Garros. Avevo crampi nella parte alta della coscia, facevano male, ma essendo in campo sono riuscito a superare il dolore“. Per Monfils è la prima partita vinta dal ritorno in campo e arriva proprio in casa dopo diverse sconfitte al primo turno: “Ho lavorato, mi sono allenato e ho giocato tornei. Mi ha fatto bene e piano piano mi sono ripreso fisicamente. La settimana scorsa a Lione è stata molto buona per me, finalmente ho potuto correre senza paura di aver dolore al piede. Ora mi sento molto meglio e sono felice per questo“.

 

Una vittoria quella di Gael che ricorda quella di Murray quest’anno agli Australian Open contro Kokkinakis: non si spiegano da un punto di vista tecnico, hanno solo una radice temperamentale ed emotiva. L’orgoglio del campione, del grande giocatore, il cuore che non muore mai. Partite che solo il 3 su 5 possono regalare e solo un’atmosfera incredibile come quella di stanotte sullo Chatrier con un giocatore di casa: Monfils in un altro torneo si sarebbe ritirato dopo due o tre set, a Parigi la partita l’ha conclusa e l’ha vinta anche da menomato, buttando la volontà e il cuore oltre l’ostacolo dell’avversario e del proprio fisico.

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Roland Garros, Vavassori risplende: “Mi godo la vittoria, e punto a uno Slam in doppio”

Andrea Vavassori e il concetto di autoefficacia: “Ho vinto tanti match sul filo di lana quest’anno. Se l’hai fatto una volta, puoi rifarlo”

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Andrea Vavassori - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

Andrea Vavassori, per tutti “Wave“, ha firmato ieri una tra le vittorie più belle di questo Roland Garros. Non solo perché è arrivata, ma per come è giunta, attraverso un gioco d’attacco fatto di discese a rete e tagli; vecchi strumenti di un mestiere ormai inesorabilmente mutato. Certo, anche il nudo risultato avrebbe la sua importanza: battendo Miomir Kecmanovic in poco più di cinque ore di emozioni, annullando per giunta cinque match point complessivi, il ventottenne nato a Torino ha centrato la prima vittoria in carriera nel tabellone principale di uno Slam (giornata propizia, per i novizi, quella di ieri…), e si è garantito un secondo round abbordabile contro un sopravvissuto come lui alla forca delle qualificazioni, l’argentino Genaro Alberto Olivieri. Un bagaglio di buone notizie, sufficiente a presentarsi in sala stampa con un comprensibile sorriso.

D: Quanta soddisfazione, quanto gusto c’è a vincere una partita così, dopo cinque ore, con il pubblico in estasi? È una frase fatta dire che una vittoria simile ripaga di tutti i sacrifici fatti?

ANDREA VAVASSORI: È bellissimo, felicità pura. È stata tostissima, sinceramente non so come ho fatto a sopravvivere, più che a vincere la partita. A fine terzo set ho iniziato a sentire i crampi, ma quest’anno ero già riuscito a vincere partite al limite. Da inizio stagione lavoro con un nutrizionista che mi sta aiutando tanto; mangio bene, mi integro bene e quando sento che il serbatoio è quasi vuoto so che posso spingermi oltre. Sono riuscito a rimanere lucido, e ha pagato la mia decisione di andarmi sempre a prendere il punto. Alla fine lui era un po’ più teso di me e ho vinto in maniera coraggiosa, quindi sono molto contento.

 

D: È stata una lotta anche fisica, ho visto che a ogni cambio campo ti facevi mettere il ghiaccio sull’adduttore. E anche lui (Kecmanovic, NdR) si è sentito male sul 5-4 al quinto.

ANDREA VAVASSORI: Confermo, è stata molto dura. Da un paio di giorni sono un po’ bloccato con la schiena, ma i trattamenti mi hanno aiutato. Al quarto set ho iniziato a sentire i crampi, ma ho continuato a mettere ghiaccio su quadricipite e adduttore e in qualche modo sono riuscito a tenere. La possibilità di farsi massaggiare due volte dal fisioterapista è stata anche quella di enorme aiuto.

D: Adesso è arrivato il tempo di festeggiare oppure la testa è già completamente focalizzata sul prossimo obiettivo?

ANDREA VAVASSORI: In realtà alle 11 gioco il doppio (insieme al brasiliano Marcelo Demoliner, opposto alla coppia svizzero-cilena composta da Marc-Andrea Huesler e Nicolas Jarry, NdR), quindi non ho molto tempo per festeggiare. Del resto non ce n’è gran bisogno, la festa la provo dentro. Come dicevo prima è una grande gioia, una bella ricompensa per tutti gli sforzi fatti negli anni. Quindi adesso voglio dare il meglio in doppio perché ci tengo a fare bene per me e per il mio compagno, e poi penserò a recuperare bene per giocare un grande singolo al secondo turno.

D (Vanni Gibertini, Ubitennis): Se al posto del tie-break finale al quinto si fosse andati avanti a oltranza come avveniva fino a due anni fa, senza aver davanti un limite certo, come pensi che avresti approcciato il set finale?

ANDREA VAVASSORI: Quando è iniziato il quinto set francamente vedevo fisicamente meglio lui, poi quando l’ho visto vomitare sul 5-4 le parti si sono invertite. Non vorrei azzardare, ma sul finire della partita gli ero un pochino sopra; lui si era già salvato sul 6-5, quando ho sbagliato quella risposta importante. La mia sensazione è che a un certo punto lui fosse arrivato al limite, anche se prima non aveva dato segnali fisici. Bisogna dire che nessuno è abituato a giocare cinque ore, bisogna solo scavare dentro ed essere forti mentalmente. Forse oggi io lo sono stato un po’ più di lui.

D: Oggi hai annullato cinque match point; quattro nel tie-break del terzo e uno sul 5-4 al quinto. Cosa hai pensato in quei momenti?

ANDREA VAVASSORI: Non lo so, è stato strano. Quando mi sono ritrovato in quelle condizioni al terzo ho pensato al match che ho vinto a Marrakech contro Munar, annullando due match point sul 6-4 nel tie-break del secondo. Anche lì avevo i crampi, addirittura già dal primo set, perché avevo giocato tantissimo nei giorni precedenti tra singolare e doppio. Oggi ho ripensato a quella partita. È la cosiddetta “autoefficacia”, quando sei venuto fuori da una situazione simile una volta, allora lo puoi senz’altro rifare. Quest’anno ho vinto tante partite in doppio al supertiebreak, in momenti tirati, appeso a un filo. Se l’hai fatto una volta, significa che lo puoi rifare. Ripensarci mi ha dato una mano a venirne fuori, anche se ancora non so come faccio a stare in piedi!

D: Giocare singolare e doppio alla lunga può diventare massacrante, specie negli Slam. Visti gli ultimi risultati in singolare, hai mai pensato di dedicare un po’ meno tempo al doppio?

ANDREA VAVASSORI: Sinceramente se sono qui a parlare con voi è grazie al doppio. Fino a diciotto anni ero uno normalissimo, un tizio che faceva il liceo scientifico su cui nessuno avrebbe puntato un centesimo, se parliamo di prospettive tennistiche. Il doppio mi ha aiutato a inserirmi nell’ambiente, a giocare match ATP di alto livello, a formare il giocatore che sono diventato anche in singolare. L’obiettivo è vincere uno Slam in doppio, entrare stabilmente nella top ten, quindi non mi sogno lontanamente di mollarlo.

D (Vanni Gibertini, Ubitennis): In teoria parti favorito al secondo turno, perché il tuo avversario è più basso di te in classifica: meglio o peggio? Voglio dire, se affrontassi Alcaraz andresti magari più a cuor leggero, mentre contro Olivieri, che peraltro ha giocato un primo turno da cinque set come te, l’occasione potrebbe aumentare il livello di pressione.

ANDREA VAVASSORI: Innanzitutto dovrò recuperare bene, poi cercherò di studiarlo in video assieme a mio padre per preparare il piano di battaglia. Poi sai, in partite di questo tipo nel corso di uno Slam è difficile trovare il favorito certo. Sicuramente non sarà (Olivieri, NdR) un muro da dietro come Kecmanovic. Fargli punto oggi era veramente difficile, a tratti mi ha inchiodato sul rovescio e anche di dritto giocava angoli veramente stretti.

D: Eppure nel quinto con il rovescio slice l’hai fatto impazzire…

ANDREA VAVASSORI: Per fortuna ha iniziato a funzionarmi, a stare basso, perché nel primo set mi partivano dei pallonetti inguardabili!

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Roland Garros day 4 LIVE: Fognini vince il primo set contro Kubler, in campo Giorgi-Pegula. Pomeriggio Musetti, in serata Djokovic

Segui la diretta di tennis a Parigi con cinque italiani in programma. Nel pomeriggio Musetti-Shevchenko

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Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

12:23 – Fabio avanti di due un break anche nel secondo set dopo aver vinto il primo, 6-4 4-1 e servizio

12:13 – La testa di serie numero 3 Pegula avanti 3-0 e servizio su Camila Giorgi

12:12 – Tsitsipas aventi di un set e un break su Carballes Baena, 6-3 3-1 e servizio. Tra le donne, Ostapenko e Svitolina sotto di un set rispettivamente contro Stearns e Hunter

 

12:02 – Sul campo centrale per la seconda volta su due Camila Giorgi, oggi contro Jessica Pegula

12:00 – PRIMO SET FOGNINI Con una deliziosa volée di rovescio, Fabio chiude 6-4 su Kubler

11:56 – Fognini al servizio per chiudere il primo set

11:44 – 4-2 Fognini-Kubler, 5-3 Tsitsipas-Carballes Baena

11:30 – Break Fognini, avanti 2-1 e servizio

11:07 – Fognini ha iniziato il riscaldamento sul campo 6 contro l’australiano Kubler

11:00 – Il secondo Slam della stagione, come di consueto sulla terra di Parigi, è giunto alla quarta giornata e iniziano i match del secondo turno. Cinque i tennisti azzurri che scenderanno in campo oggi. Mentre ieri si è registrato un record azzurro: 11 italiani al 2° turno, 7 di essi vittoriosi contro classifica.

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