Massimo Sartori e il tennis italiano: “Arnaldi ha molta spregiudicatezza, Ceck ha bisogno di continuità” [ESCLUSIVA]

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Massimo Sartori e il tennis italiano: “Arnaldi ha molta spregiudicatezza, Ceck ha bisogno di continuità” [ESCLUSIVA]

“È stato un periodo strano per Cecchinato, con un piccolo infortunio alla spalla”. L’ex coach di Andreas Seppi fa il punto della situazione parlando anche di Zeppieri

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Un’ondata di italiani sta riempiendo i campi del Roland Garros. Tra gli azzurri, oltre ai più attesi Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, non dobbiamo dimenticare chi nel tabellone principale sta giocando un ottimo tennis, il riferimento è a Matteo Arnaldi, Marco Cecchinato e Giulio Zeppieri. Di questi tre giocatori ce ne ha parlato in esclusiva Massimo Sartori – coach storico di Seppi – il quale ora sta seguendo Cecchinato e, indirettamente, anche Zeppieri. Qui sotto le sue dichiarazioni al direttore Scanagatta.

Scanagatta: “In questo momento stai guardando Arnaldi; dicono sia uno dei ragazzi più promettenti della nuova generazione italiana. Quali sono le tue impressioni a riguardo”?

Sartori: “Penso sia giusto identificarlo con queste parole. Ha molta spregiudicatezza quando gioca. È appena arrivato a ridosso dei primi 100 giocando senza i freni tirati, e così ha raccolto molti risultati. Serve bene, spinge molto la palla, e questo è un buon segnale, perché aver migliorato la classifica non ha compromesso il suo livello e il suo modo di giocare”.

Scanagatta: “Per quanto riguarda Cecchinato, ho sentito che recentemente ha affermato che non ha senso parlare dei suoi risultati nel 2018, ma vuole essere concentrato su quello che può dare adesso. A Roma ha giocato due belle partite e poi alla terza ha perso. Forse ci si aspettava qualcosa in più? Cosa ne pensi”?

Sartori: “In questo periodo Marco ha giocato pochi tornei, ma in quei pochi è riuscito a disputare delle buone partite. A Roma è stato positivo per lui riuscire a giocare tre incontri, perché altrimenti avrebbe fatto fatica ad arrivare a un ritmo elevato nell’arco di un solo torneo. È stato un periodo un po’ strano per lui: ha avuto un lieve infortunio alla spalla che lo ha tenuto fermo per qualche tempo. Il ritmo che ha tenuto ha Roma, quindi, è stato buono per quello che poteva dare, anche nella partita in cui ha perso; Hanfmann in quell’occasione ha espresso un buon tennis e ha servito bene. Adesso Marco sta un po’ meglio, quindi speriamo che al suo esordio qui a Parigi possa disputare un match alla pari, giocando nel miglior modo possibile”.

Scanagatta: “Al primo turno dovrà giocare contro Van Assche, un giovane con personalità che sta giocando un buon tennis e che sicuramente avrà il pubblico a favore”.

Sartori: “Sicuramente è un giocatore che sta salendo molto di livello in questo periodo. Bisogna conoscerlo, capire che palla arriverà dall’altra parte del campo, e utilizzare quindi una tattica giusta”.

Scanagatta: “Qual è al momento la difficoltà più grande che deve affrontare Marco”?

Sartori: “In questo periodo sta giocando molto meglio perché si sta prendendo più tempo per preparare i punti e i colpi. La palla arriva più profonda, sta più tempo in aria, e questo permette a Marco di avvicinarsi di più alla linea di fondo. Quando sarà ancora più solida questa struttura di gioco, Marco potrà essere più incisivo. Il servizio dipenderà dalla sua condizione fisica; ora sta un po’ meglio, quindi è tornato a servire bene. Ogni partita, poi, ha la sua storia, quindi quello che gli serve è solamente continuità”.

Scanagatta: “Andreas Seppi ha espresso il suo miglior tennis dopo i 30 anni, nonostante durante tutto l’arco della carriera sia stato piuttosto continuo. A questo status, secondo te, potrà arrivarci anche Cecchinato? È un problema di testa? Di fisico”?

Sartori: “Andreas ha giocato un tennis molto più solido dopo i 30 anni, pur avendo le stesse armi di prima. Ceck deve trovare una sorta di normalità quotidiana, che gli permetta di esprimere il suo livello di tennis in modo costante. In questo modo potrà avere l’occasione di giocare un anno intero nel miglior modo possibile”.

Scanagatta: “Cosa ne pensi, invece, di Zeppieri”?

Sartori: “E’ un ragazzo giovane, talentuoso, che ha un alto livello di gioco. C’è però bisogno di un anno di lavoro che gli permetta di ottenere i mezzi per entrare nei primi 100 e rimanerci per più tempo possibile”.

Andrea Binotto

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