Roland Garros donne: Ostapenko e Garcia già fuori. Avanti Kasatkina e Svitolina

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Roland Garros donne: Ostapenko e Garcia già fuori. Avanti Kasatkina e Svitolina

Due notevoli sorprese nel Day 4: Garcia delude il Philippe Chatrier, Stearns elimina la semifinalista di Roma

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Peyton Stearns - Roland Garros 2023 (Twitter @rolandgarros)
Peyton Stearns - Roland Garros 2023 (Twitter @rolandgarros)
 

A. Blinkova b. [5] C. Garcia 4-6 6-3 7-5

Al Roland Garros a sorpresa della giornata in campo femminile arriva dal Philippe Chatrier, dove la beniamina del pubblico Caroline Garcia, che aveva rischiato l’eliminazione già al primo turno contro Wang, ha confermato di non essere in un gran periodo di forma fisica e mentale. Dopo un primo set gestito con autorevolezza e il break in apertura di secondo parziale, la francese ha improvvisamente smarrito quelle certezze che stava iniziando a costruirsi e la luce del suo gioco si è spenta riaccendendosi da lì alla fine del match solo a intermittenza. Blinkova, in fiducia dopo la finale disputata a Strasburgo, ha approfittato della bassissima percentuale di prime di servizio in campo (scesa nel corso del secondo set anche sotto il 35%) dell’avversaria per prendere campo, contando soprattutto sul suo rovescio. La solidità della russa da un lato e gli errori – specie di dritto – dettati dall’ansia di Garcia hanno riaperto l’incontro fino a portarlo al parziale decisivo.

Caroline ha provato a far valere la maggior pesantezza dei suoi colpi e a farsi trascinare dal pubblico, ma non è mai riuscita a dare un filo logico al suo gioco, troppo impulsivo e impaziente. È stata invece impeccabile Blinkova, almeno fino al 5-4: lì la paura di vincere è emersa in maniera imponente, ma la russa è stata comunque brava a reagire al break subìto dopo aver avuto tre match point nel decimo game e ai due doppi falli su altrettante opportunità per chiudere sul 6-5. Alla fine, la nona palla match è stata quella buona: è la vittoria indubbiamente più prestigiosa della carriera dell’attuale numero 56 del mondo che era stata in grado di battere una top 10 solo in un’altra occasione. Per Garcia è invece la terza eliminazione consecutiva al secondo turno nello Slam di casa, con cui continua ad avere un rapporto complicato (il suo miglior risultato risale al 2017, quando si fermò ai quarti).

 

Al prossimo turno Blinkova avrà quindi una possibilità di rivincita nella riedizione proprio della finale di Strasburgo dello scorso sabato: per quello che sembra a tutti gli effetti uno scherzo del destino sarà infatti di nuovo sfida con Elina Svitolina.

[9] D. Kasatkina b. M. Vondrousova 6-3 6-4

Supera un secondo turno insidioso la numero 9 del mondo e del tabellone Daria Kasatkina che aveva di fronte Vondrousova, finalista a Parigi nel 2019 e apparsa in crescita nelle scorse settimane a Madrid e Roma. L’inizio non era stato dei migliori per la russa che è partita perdendo il servizio a freddo. Tutto il primo set, poi, è stato costellato di palle break da ambo i lati: ben 14 totali. I game protrattisi ai vantaggi sono stati molti e così il parziale ha sfiorato l’ora di durata nonostante si sia concluso sul 6-3. Daria è stata brava a recuperare subito il break di svantaggio e a salvarsi in particolare nel settimo gioco che le ha dato la spinta per operare lo strappo decisivo nel turno di risposta immediatamente successivo, in cui ha brekkato a zero. Il match è rimasto equilibrato anche nel secondo parziale, nonostante il tentativo di fuga di Kastakina. La ceca ci ha provato fino alla fine, ma la russa non ha mai regalato nulla, rimanendo sempre sul pezzo e chiudendo sul 6-3 6-4 dopo un’ora e 45. Al terzo turno per Daria, semifinalista lo scorso anno, ci sarà l’americana Stearns.

Gli altri match: Stearns sorprende Ostapenko (Giulio Vitali)

In precedenza c’era stata un’altra sorpresa nella quarta giornata del Roland Garros al femminile: esce di scena la vincitrice 2017 di questo torneo, Jelena Ostapenko. La lettone, autrice di un buon torneo a Roma nel quale ha raggiunto le semifinali, cede alla statunitense Peyton Stearns con il punteggio di 6-3 1-6 6-2. Stearns si è concentrata sul professionismo dall’estate dello scorso anno, quando ha lasciato l’università dopo essersi laureata campionessa NCAA a Charleston nel 2021. La statunitense ha giocato tanto sulla terra battuta in questa stagione, raggiungendo la finale a Bogotà e i quarti di finale la scorsa settimana a Rabat: oggi è stata semplicemente un muro, si è difesa alla grande e ha fatto impazzire Ostapenko che in diverse situazioni si è ritrovata in estrema difficoltà nel scardinarla per farle il punto.

Promossa al terzo turno anche Elina Svitolina che, dopo aver battuto Martina Trevisan nel turno precedente, si è trovata sotto di un set, ma ha rimontato contro l’australiana Storm Hunter con lo score di 2-6 6-3 6-1: l’ucraina ha mostrato ancora la sua grande tenuta fisica, malgrado sia tornata da poco dalla maternità. L’ex numero 3 del mondo adesso affronterà Anna Blinkova: il suo percorso potrebbe proseguire ulteriormente. Partita estremamente combattuta quella vinta da Elise Mertens su Camila Osorio, 6-3 7-6(3) in due ore e cinque minuti di gioco: match ricco di alti e bassi nel quale il servizio non è stato un fattore, ma alla fine la maggiore esperienza della belga e il maggiore cinismo nei punti importanti ha fatto la differenza.

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Asian Games: pronostici rispettati, le prime due teste di serie in finale in entrambi i tabelloni

Nessuno scossone tanto nel maschile quanto nel femminile. Tre finalisti su quattro rappresentano la Cina

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Zhizhen Zhang, Napoli 2022 - Credit: Riccardo Lolli - Tennis Napoli Cup

L’abbiamo definita, nei giorni scorsi, la competizione più sentita dai tennisti asiatici, e fra qualche ora sapremo chi vincerà, sia nel maschile che nel femminile. Stiamo parlando degli Asian Games, per i quali tennisti e tenniste anche di un certo livello hanno rinunciato ad altri eventi ATP e WTA nei loro Paesi con l’obiettivo di contendersi lo scettro di campione d’Asia.

Ma se soprattutto per i sudcoreani la posta in palio è molto alta, visto che vincendo l’oro hanno il diritto di saltare la leva militare, nessun giocatore di questa nazionalità è riuscito ad accedere alle due finale del singolare. L’ultimo superstite era Seong Chan Hong, sconfitto in semifinale con il netto punteggio di 6-2 6-1 dal giapponese Yosuke Watanuki.

Andando allora a guardare quali sono le due finali dei due tabelloni, ci si accorge di due aspetti molto particolari. Il primo è che sia tra i ragazzi che tra le ragazze l’ultimo atto vede di fronte le due teste di serie più alte. Qualcosa di non così consueto soprattutto nel femminile, dove spesso non mancano le sorprese. Il secondo è che su quattro contendenti rimasti in gara, ben tre rappresentano una sola nazione, ovvero la Cina, e proprio Watanuki è l’unico ad alzare un’altra bandiera.

 

Il nipponico cercherà così di vincere il titolo la mattina di sabato 30 settembre (ore 6 italiane) contro il favorito, nonché n° 1 cinese e n° 60 del mondo, Zhizen Zhang, che ha lasciato per strada un solo set in tutto il torneo e che ha sconfitto in semifinale l’uzbeko Khumoyun Sultanov per 6-4 6-1.

Nel femminile, invece, andrà in scena un intrigante derby cinese tra due tenniste molto in alto nella classifica WTA, ovvero Qinwen Zheng e Lin Zhu. Le due non si sono mai affrontate in carriera e il primo confronto varrà dunque molto in termini di prestigio nel proprio Paese. Questa finale si giocherà un giorno prima rispetto a quella maschile, alle 5:30 del mattino in Italia nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 settembre.

Sarà invece India vs Taiwan nella finale del doppio maschile, perché si incroceranno le racchette delle coppie Ramathan/Myneni e Jung/Hsu, mentre un altro derby è atteso tra le donne. Questa volta, a scaldare gli animi dei tifosi taiwanesi, ci penseranno Le sorelle Chan e Lee/Liang, che si contenderanno la medaglia più prestigiosa.

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Italiani in campo venerdì 29 settembre: si rivede Sinner a Pechino, primo turno anche per Musetti. Bronzetti non si ferma mai

Dopo le polemiche sulla Davis, Jannik Sinner torna finalmente a far parlare il campo contro Daniel Evans. Lorenzo Musetti debutta invece contro Karen Khachanov, mentre per Lucia Bronzetti è già tempo di qualificazioni sempre a Pechino

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Jannik Sinner – ATP Cincinnati 2023 (foto via Twitter @CincyTennis)

Jannik Sinner torna in campo, e lo fa quasi un mese dopo l’ultima apparizione in un torneo. Avevamo infatti lasciato l’altoatesino nella notte italiana tra il 5 e il 6 settembre scorsi, quando dopo quasi cinque ore di lotta usciva sconfitto nell’ottavo di finale contro Alexander Zverev allo US Open.

Inutile, adesso, ripercorrere nuovamente ciò che si è detto sulla sua mancata partecipazione alla Coppa Davis, ne abbiamo già scritto tanto, dando tutte le opinioni (qui per chi lo reputa “innocente” e qui per chi lo reputa “colpevole”). Ora è – finalmente, potremmo aggiungere – il momento di tornare a parlare di tennis giocato.

Il primo scoglio per Sinner al rientro dopo oltre tre settimane di riposo non è però così agevole, visto che al primo turno del China Open, ATP 500 che si disputa a Pechino (cemento outdoor), dovrà vedersela contro Daniel Evans, n° 33 del mondo ma non testa di seria per il livello molto alto dei tennisti che prendono parte alla competizione. Jannik è invece il sesto favorito per la vittoria finale, ma l’attenzione contro il britannico dovrà essere massima, visto che i due non si sono mai affrontati e che quindi non ci sono appigli a precedenti benevoli.

 

L’italiano sarà impegnato sul secondo campo più importante tra quelli dell’impianto pechinese, il Lotus, come primo match di giornata, dalle 6:30 ora italiana (le 12:30 in Cina). A guardare le quote, sembra che non ci sarà partita. Sinner è considerato decisamente in vantaggio sulla carta, e la sua vittoria è pagata intorno all’1.20 su tutti i principali siti di scommesse. Evans, invece, oscilla tra il 4.10 e il 4.30. Per chi vincerà tra i due, forse il secondo turno potrebbe risultare paradossalmente più agevole, contro Yoshihito Nishioka o Juncheng Shang.

Se abbiamo detto di un Sinner che non disputa un incontro da diverso tempo, lo stesso non si può affermare di Lorenzo Musetti, che abbiamo invece lasciato solo pochi giorni fa in semifinale a Chengdu, nella sconfitta contro Roman Safiullin, e anche lui impegnato a Pechino per un debutto tutt’altro che agevole contro Karen Khachanov.

Il russo n° 14 ATP viene dalla convincente e fresca vittoria di Zhuhai e sarà avversario scomodo per il carrarino, che peraltro non sta attraversando un momento di forma brillante. Come per Sinner-Evans, anche in questo caso si tratta di una prima volta assoluta nei confronti tra i due, ma nella circostanza è l’italiano a essere sfavorito. Musetti è dato infatti a 2.20 da Bet365 e a 2.15 da Sisal, mentre gli stessi siti piazzano Khachanov rispettivamente a 1.67 e 1.65.

Musetti-Khachanov sarà il terzo match sul campo Brad Drewett, attorno alle 10 ora italiana (le 16 a Pechino), e chi la spunterà tra i due potrebbe subito trovare Carlos Alcaraz, testa di serie n° 1 e avversario di Yannick Hanfmann al primo turno.

Entrambi gli incontri dei tennisti italiani saranno visibili in diretta su SuperTennis.

In campo femminile, è già ora di scendere nuovamente in campo per la stacanovista Lucia Bronzetti, che poche ore fa perdeva nettamente a Ningbo contro Linda Fruhvirtova e che avrà appena il tempo di spostarsi a Pechino per giocare il turno di apertura delle qualificazioni al cospetto di Laura Siegemund. Ultimo match sul campo 6 per loro, con l’equilibrio che regna sovrano nei pronostici. L’azzurra è data a 1.65 da Sisal, contro l’1.75 della rivale. Le due si sono affrontate all’ultimo Australian Open, con il successo della tedesca in tre parziali. 

Italiani in campo venerdì 29 settembre   

China Open, primo turno:

[6] JANNIK SINNER vs Daniel Evans – Campo Lotus – Diretta SuperTennis dalle 6:30

LORENZO MUSETTI vs Karen Khachanov – Campo Brad Drewett – Diretta SuperTennis dalle 10 circa

China Open, qualificazioni, primo turno:

[6] LUCIA BRONZETTI vs Laura Siegemund – Campo 6 – Ore 10:30 circa

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WTA Ningbo, altra vittoria sofferta per Jabeur. Shnaider fa fuori Kvitova

Jabeur-Podoroska e Fruhvirtova-Shnaider saranno le semifinali del torneo cinese che ha appena visto l’eliminazione di Bronzetti

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Ons Jabeur - US Open 2022 (foto Twitter @usopen)

Non solo la sconfitta della nostra Lucia Bronzetti per mano di Linda Fruhvirtova: la giornata di giovedì metteva in palio altri tre posti per le semifinali del WTA di Ningbo. Ecco com’è andata.

[1] O. Jabeur b. V. Zvonareva 7-5 4-6 6-1

Primo set segnato irrimediabilmente dagli errori di Ons Jabeur. Fin dalle prime fasi di partita, è ben evidente che per la tunisina non sia ancora tempo di tornare ai fasti che l’anno portata a sue finali a Wimbledon, ma che debba lottare su ogni singola palla. Gli errori fioccano, in particolare dalla parte del dritto, e questo consente a Zvonareva di andare due volte in vantaggio di un break, prima sul 2-0, poi sul 4-2. Jabeur, però, non si sottrae alle difficoltà e alla fatica, vince 4 game di fila e recupera tutto il ritardo, tirando fuori alcune magie di livello assoluto – tweener, smorzate e recuperi in corsa vincenti –. Zvonareva, presa dalla frustrazione, commette qualche errore e non può nulla di fronte all’improvviso cambio di passo dell’avversaria. Dopo un’ora e un quarto Jabeur fa suo il primo set per 7-5.

 

L’inizio di secondo parziale vede dominare chi si trova in risposta, con quattro break consecutivi messi a segno. Entrambe le giocatrici commettono errori anche banali, provate dalla fatica del primo set e dalla grande umidità di Ningbo. La prima a tenere il proprio turno di servizio è Jabeur nel quinto gioco, a cui risponde subito la russa. Sul 3-3, Zvonareva si procura due palle break annullate con due numeri clamorosi dalla tunisina: ace di seconda e vincente di dritto incrociato con entrambi i piedi nel corridoio. L’equilibrio, però, non dura molto: Jabeur incappa in un pessimo game alla battuta e subisce un break a 15, che manda la russa  a servire per il set sul 5-4. Zvonareva, a differenza del primo parziale, è cinica e chiude alla prima chance dopo quasi un’altra ora di gioco.

Inizio di terzo set che sorride a Ons Jabeur: dopo aver superato il momento di appannaggio fisico e tecnico della fine del precedente parziale, innesta una marcia superiore, che le consente di trovare con grande continuità soluzioni vincenti e prendere il largo nel punteggio (5-0). Sotto di due break, Zvonareva riesce a muovere il punteggio, nonostante i vistosi fastidi alla spalla sul servizio. Jabuer chiude 6-1 dopo due ore e trentasei minuti di autentica battaglia.

GLI ALTRI MATCH – Non si è salvata, invece, la numero 2 del tabellone Petra Kvitova che, dopo aver raggiunto i quarti di finale grazie al forfait di Putintseva, ha ceduto in tre set e due ore di gioco alla 19enne russa Shnaider. La ceca si era ripresa dopo un primo set da dimenticare (1-6), aggiudicandosi il secondo parziale per 6-4 grazie soprattutto a una buona resa in fase di risposta con tre break messi a segno. Nel terzo, però, la numero 14 del mondo non è stata sufficientemente cinica e non è riuscita a sfruttare il momento di maggiore difficoltà dell’avversaria in avvio di set. Shnaider ha salvato tre palle break nel suo primo turno di battuta e un’altra sul 2-3, prima di brekkare a zero nel game successivo e involarsi così verso la vittoria (6-3). La 2004 russa disputerà contro Fruhvirtova (un’altra giocatrice ceca) la sua seconda semifinale nel circuito maggiore, dopo quella persa ad Amburgo in estate contro Noha Akugue. Intanto, si è già assicurata un nuovo best ranking: ora è virtualmente numero 70 del mondo (il precedente miglior piazzamento era n. 83).

L’ultimo quarto di finale del Ningbo Open ha visto infine la vittoria in due set di Nadia Podoroska su Katerina Siniakova. L’argentina ha prevalso con un doppio 6-1 in un match caratterizzato dall’abbondanza di palle break: la ceca ne ha concesse ben 17 (solo in un turno di battuta ne è rimasta del tutto immune) perdendo il servizio cinque volte, mentre Podoroska si è salvata in tutte e cinque le occasioni fornite all’avversaria. Il punteggio ha così assunto una forma anche più severa rispetto a quanto si sia effettivamente visto in campo, sebbene la numero 90 del mondo abbia ampiamente legittimato il successo. Sarà quindi lei l’avversaria di Jabeur nella semifinale della parte alta del tabellone. Nadia proverà a ribaltare i pronostici per accedere a quella che sarebbe la sua prima finale nel circuito dopo tre semifinali perse. (Andrea Mastronuzzi)

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