Roland Garros: Ruud resiste solo un set, Djokovic fa 23

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Roland Garros: Ruud resiste solo un set, Djokovic fa 23

Un generosissimo Casper Ruud non basta per fermare la corsa di Novak Djokovic verso il 23° trofeo del Grande Slam. Per lui anche il ritorno al n. 1 del ranking ATP

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Novak Djokovic - Roland Garros 2023 (foto Twitter @RolandGarros)
 

(dal nostro inviato a Parigi)

[3] N. Djokovic b. [4] C. Ruud 7-6(1) 6-3 7-5

Doveva essere una carneficina, secondo i bookmakers e tutti quelli che si intendono (o credono di intendersi) di tennis, ma non lo è stata, almeno per quel che riguarda il punteggio, anche se di fatto c’è stato match solamente per gli 81 minuti del primo set.

Ruud ha giocato un’ottima partita, ma non è stato in grado di cogliere le occasioni avute nel primo set che avrebbero potuto indirizzare il match su altre strade, e Djokovic ha fatto il resto. Decisivo il servizio del serbo, che dopo il break subito al secondo game, non ha concesso altro che una sola palla break in tutto il resto della partita, rendendo il compito di Ruud troppo difficile.

LA PARTITA – Inizio a sorpresa: Ruud è lestissimo dai blocchi, Djokovic decisamente no. Il norvegese tiene il primo turno di battuta a zero e poi con il solito smash scentrato da Nole ottiene il break e fugge subito sul 3-0. Il campione serbo sembra deciso a tirare una prima più lenta ma più controllata sulle traiettorie esterne per aprirsi il campo agli affondi di diritto, ma proprio il diritto, giocato particolarmente alto e carico in palleggio, lo tradisce: già otto errori nei primi tre game.

Mentre nuvoloni carichi di pioggia si avvicinano al Roland Garros da nord-ovest, e la temperatura si abbassa di qualche grado, i due cominciano a palleggiare con colpi alti e carichi d’effetto che ricordano il tennis Anni ’80 su terra battuta. Djokovic riduce gli errori, ma Ruud rimane impassibile e continua la sua partita che alterna colpi lunghi e carichi con slice di rovescio più corti e senza peso.

Il norvegese in un brutto game nel quale commette quattro errori gratuiti, compreso lo smash finale, restituisce il break di vantaggio, ma il match rimane comunque equilibrato, tutti i games si giocano sul filo dei vantaggi. Djokovic è bravo ad annullare la palla del 3-4 con una volée di diritto, Ruud poco dopo si salva ugualmente da una possibilità che avrebbe mandato Nole a servire per il set.

Casper si trova a due punti dal set sul 5-4 e 0-30 servizio Djokovic, che dopo un set sotto le nuvole si trova a servire controsole. Ruud ottiene un punto magnifico con un tweener, ma il serbo ottiene quattro ottimi punti consecutivi utilizzando magistralmente la battuta.

Si arriva al tie-break, e Djokovic trova qualcosa in più: un pizzico di riga su un diritto tirato in piena estensione sul primo punto, un errore di Ruud su un passante a campo aperto nel corpo a corpo a rete, una volée del norvegese che rimane in rete, e il set scivola inevitabilmente verso un 7-1 per Nole dopo un’ora e 21 minuti di gioco.

Dopo un primo set molto fisico, i due escono entrambi dal campo per cambiarsi d’abito, e al ritorno le nubi hanno ricoperto di nuovo il sole. Djokovic vince sei punti in rapida successione, prova ad allungare alla quarta palla break riesce a strappare il 2-0 che gli dà il vantaggio nel secondo set.

L’1-2 per Ruud è di quelli pesanti: dopo un’ora e mezzo di gioco probabilmente al suo miglior livello si trova in svantaggio di un set e un break. Djokovic aumenta la velocità al servizio, si prende cura dei suoi turni di battuta con grande maestria e chiude il parziale 6-3, dopo aver fallito due set point sul 5-2, cedendo solamente cinque punti sul suo servizio.

Lo scoramento di Ruud fa la differenza nel suo tennis, che non ha più l’intensità del primo set, ma soprattutto sembra mancare della convinzione, anche perché sulla risposta sembra davvero in enorme difficoltà. Anche il pubblico sembra essersi assopito dopo l’eccitazione del primo set, sono solo i tifosi di Djokovic che ogni tanto si fanno sentire, anche se sul 4-3 Ruud una riuscitissima ‘ola’ suscita il vivo compiacimento dei presenti.

L’inedito 0-30 con il quale si inaugura il successivo turno di battuta di Nole suscita grande entusiasmo, ma il serbo mette tutto a posto con il servizio, sua vera arma in più nella giornata. I tifosi sugli spalti iniziano a diventare impazienti, parlano tra la prima e la seconda, rumoreggiano quando Djokovic riceve un “time violation”. Ruud cerca di rimanere attaccato alla partita, e quindi al suo servizio, ma non riesce a contrastare il colpo d’acceleratore di Djokovic che sul 5-5 mette a segno tre vincenti da fondocampo e si porta a servire per il match.

Dopo tre ore e 13 minuti di gioco, quando l’ultimo diritto di Ruud vola in corridoio, il nuovo (o vecchio, fate voi) n. 1 del mondo si sdraia sulla terra battuta del Philippe Chatrier per festeggiare un altro successo in un torneo dello Slam.

RECORD – Con questa affermazione Novak Djokovic incamera il suo terzo Roland Garros, ma soprattutto si porta a quota 23 titoli del Grande Slam, superando di una unità Rafael Nadal e raggiungendo il numero vinto da Serena Williams in ambito femminile. Con la vittoria della finale, inoltre, riconquista il primo posto del ranking ATP superando Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev prima della stagione su erba durante la quale, tradizionalmente, non disputa alcun torneo di preparazione prima di Wimbledon. Rimane anche l’unico tennista in corsa per il Grande Slam nel 2023, dopo la sconfitta di Aryna Sabalenka nel singolare femminile, avendo vinto il gennaio scorso l’Open d’Australia.

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