[2] J. Ostapenko b. [WC] V. Williams 6-3 5-7 6-3
Siamo andati vicini a testimoniare l’ennesima grande impresa di Venus Williams, che si ferma però a pochi passi dal traguardo e non riesce a completare una strepitosa rimonta contro la n°17 del mondo e n°2 del seeding di Birmingham Jelena Ostapenko. La lettone vede i fantasmi, non concretizzando un match point nel secondo set e quasi smettendo di vincere punti per diversi minuti, ma alla fine riesce a scamparla. Williams è la prima ad andare avanti di un break, ma viene subito ripresa dalla sua avversaria, smorzando l’entusiasmo del pubblico (tutto comprensibilmente in suo favore). Dal 3-2 e servizio Venus non vince più un game nel primo set, cedendolo 6-3 e mostrando qualche problema fisico all’inizio del secondo. La 43enne californiana deve chiamare un medical time-out sul 2-2 e, al rientro in campo, perde subito il servizio. Sembra tutto scritto per l’epilogo che si prevedeva alla vigilia, ma la 7 volte campionessa Slam ha un’ultima cartuccia da sparare.
Sotto 3-6 3-5 si aggrappa alla partita con le unghie e con i denti, annulla un match point e riesce incredibilmente a trovare il contro-break nel game successivo: 5-5. Ostapenko non sa più con quale giudice di linea litigare e praticamente non mette più una palla in campo. Nell’undicesimo gioco Williams risale dallo 0-40, anche aiutata da un servizio mai così performante negli ultimi 3/4 anni, e poco dopo trova un nuovo break: 7-5. La lettone è furiosa e si trova con le spalle al muro all’alba del terzo set, subendo subito break. Venus però – che da metà secondo set gioca sostanzialmente su una gamba sola – si incarta sul più bello e si fa riprendere dal 2-0 40-15. Ritrovata all’improvviso la fiducia sperduta, e annullata una pericolosa palla break nel sesto gioco, come accaduto nel primo set la n°17 WTA conquista gli ultimi quattro giochi, chiudendo 6-3 5-7 6-3 dopo quasi due ore e mezza. Resterà senz’altro un po’ di amaro in bocca alla leggenda nordamericana, che si ferma a pochi passi dal suo primo quarto WTA dal 2019 ma è ben consapevole che, se minimamente assistita dal fisico, con questo servizio può fare partita pari contro chiunque. E immaginiamo che nessuna giocatrice sarà felice di doverla affrontare al primo turno di Wimbledon.
Krejcikova unica a vincere in due set, sarà derby con Linda Fruhvirtova ai quarti
La giornata al Rothesay Classic si apre con le sfide tra Rebecca Marino e Emina Bektas e quella tra Sorana Cirstea e Magdalena Frech. Il primo incontro è già molto combattuto, con la canadese e la statunitense che si spartiscono i primi due set (molto lottati ed entrambi conclusi 6-4) e cercano di non farsi sfuggire una chance molto ghiotta. Bektas si porta sul 5-3 e va ad un passo dal traguardo, arrivando anche a match point in risposta ma non riuscendo a convertirlo. I rimpianti più grandi sono però nel decimo gioco, quando al servizio per chiudere l’incontro va sul 40-0 e si vede incredibilmente rimontare fino al 5-5. Al tie-break è dominio assoluto di Marino, che lascia per strada un solo punto (peraltro sul 6-0 in suo favore) e dopo aver salvato quattro match point trionfa 6-4 4-6 7-6(1) in oltre due ore e un quarto. Ai quarti di finale sfiderà Zhu Lin, che mercoledì ha a sorpresa eliminato la n°3 del seeding Magda Linette, cercando la sua seconda semifinale WTA dopo quella di Memphis 2011.
Cade anche la testa di serie n°8 Sorana Cirstea, anche lei dopo una dura battaglia. Dopo aver tenuto solo uno dei primi sei turni di battuta, la rumena si scioglie e non offre più palle break per tutto il secondo parziale, dominando il tie-break. Nel set decisivo, tuttavia, il 4-1 pesante è una montagna troppo ripida da scalare anche per lei: una Frech più costante si impone 6-3 6-7(1) 6-4 dopo oltre due ore e mezza e raggiunge il suo secondo quarto di finale del 2023 dopo quello di una decina di giorni fa perso a Nottingham. Sfiderà Jelena Ostapenko.
L’unica giocatrice in grado di chiudere il suo incontro in due set è stata Barbora Krejcikova, prima testa di serie, che ha perso soltanto una volta il servizio e si è imposta con un duplice 6-4 sulla connazionale Tereza Martincova. Nel primo set la vincitrice del Roland Garros 2021 vince gli ultimi tre game dal 3-4 e si porta avanti, mentre nel secondo è brava a recuperare da 1-3 e a conquistare cinque degli ultimi sei giochi. Vinto un derby ce n’è subito un altro, perché venerdì ai quarti la aspetta la stellina classe 2005 Linda Fruhvirtova, al suo primo quarto stagionale. Va per le lunghe anche il match tra Caty McNally e la testa di serie n°4 Anastasia Potapova, anch’esso risoltosi solo al tie-break decisivo. Dopo essersi spartite i primi due set la statunitense va vicinissima al successo, ma dal 5-2 in suo favore si ritrova catapultata al tie-break, dove non vince neanche un punto. La russa si salva e vince 3-6 6-2 7-6(0), raggiungendo ai quarti Harriet Dart.