ATP Queen’s: Musetti cede fra i rimpianti a Holger Rune

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ATP Queen’s: Musetti cede fra i rimpianti a Holger Rune

Il match cambia sul medical time out chiesto dal danese: Lorenzo Musetti era andato avanti 4-1 nel primo parziale e ha poi sprecato due set point nel secondo

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Lorenzo Musetti - ATP Queen's 2023 (foto @atptour)
 

[2] H. Rune b. [6] L. Musetti 6-4 7-5

“Ho 21 anni e il coraggio di un bambino”, si dice Lorenzo Musetti prima di colpire l’ultimo rovescio lungo e consegnare la prima semifinale su erba della carriera a Holger Rune. Un Rune che fra comportamenti discutibili e colpi straordinari è stato bravo a vincere i punti importanti-quelli in cui, forse, Lorenzo avrebbe dovuto osare un po’ di più-giocandoli come voleva lui. Musetti chiude col ventotto per cento dei punti con la seconda di servizio: dato emblematico di un match che è cambiato quando Rune è andato a farsi trattare il polso, sotto per 4-1. Da quel momento, il carrarino ha perso fiducia mentre il danese, nonostante altre difficoltà incontrate,  ha dimostrato di avere qualcosa in più.

IL MATCH

Dopo i quarti della settimana scorsa a Stoccarda, prosegue il periodo di forma di Lorenzo Musetti, sempre più a suo agio sui campi in erba. Di fronte quest’oggi ha la testa di serie numero due Holger Rune, che prima di questa settimana non aveva mai vinto partite su questa superficie, ma ha pur sempre vinto le ultime dieci contro tennisti italiani. Saper sfruttare al meglio la maggiore conoscenza dei manti erbosi non può che essere cruciale se il carrarino vuole avere delle chance.

L’inizio è effettivamente incoraggiante: nonostante le difficoltà iniziali- deve salvare due palle break sull’1-1 a causa di uno sciagurato smash e un doppio fallo-Lorenzo tiene la testa avanti nei primi giochi, varia molto il gioco con lo slice e sale 3-1. Rune ora è in grande difficoltà, e colto dal nervosismo si lascia andare a un paio di gesti di stizza (fra cui uno sputo). Sul 4-1, chiama il medical time out per un presunto problema al polso.

Da quel momento la partita cambia: sul 4-2 30-30, la palla corta di Lorenzo si ferma sul nastro, e parte la rimonta del danese, che ottiene il controbreak.

Musetti appare ora influenzato mentalmente dall’andamento del match e dalla pressione di Rune: sul 4-4 subisce un altro break, e nonostante una fiera resistenza deve cedere dopo dieci giochi e tre set point: Rune è avanti, 6-4 in cinquantasette minuti. Il set è indubbiamente girato su quel medical time out del danese: Rune ha potuto rifiatare, Musetti da quel momento ha perso fiducia ed è apparso contratto.

Prova a sciogliersi, Lorenzo, in apertura di secondo parziale, ma commette errori banali e nonostante qualche spavento sui suoi turni di servizio Rune rimane in controllo del match. Sul 2-2 la sfida si riaccende, per motivi in verità extratennistici: uno smash di Musetti dopo una divertente schermaglia a rete finisce per colpire Rune, che lo guarda di uno sguardo glaciale, quindi recupera da 40-0 e va a due punti dal break. Si arriva sul 4-4 comunque in parità, anche se per un attimo, vedendo Lorenzo accasciato a terra dopo essere scivolato – tenendosi la spalla del braccio che non aveva lasciato la racchetta nello scivolare – il rischio che il settimo gioco fosse fatidico c’era stato.

Musetti però cresce: per due game di fila, in risposta, va 15-30, e sul 4-5 ottiene addirittura la prima palla break del parziale grazie ad un gran passante, che vuol dire anche set point. Ne avrà poi un altro, Musetti, ma in entrambi i casi sarò bravo Rune: prima con un servizio vincente, e poi con uno schiaffo al volo.

Gol sbagliato, gol subito: da quel secondo set point Rune vince sette punti consecutivi, strappando a zero il servizio a un Musetti che, sbagliata una prima palla corta, si incaponisce a giocarne una seconda, col risultato di partire con un handicap di due punti nel game. Con un ultimo tentativo di rientrare in partita, il carrarino sale 0-30 nel turno in cui Rune deve chiuderla, ma è bravissimo il danese prima a scendere a rete e prendere il controllo dello scambio, poi a procurarsi il match point con un grande smash da fondo. Dopo un’ora e cinquantaquattro minuti, chiude al secondo: il danese raggiunge la prima semifinale sull’erba della sua carriera, affronterà Alex De Minaur.

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