Wimbledon: primo quarto per Rublev, Safiullin supera un acciaccato Shapovalov e trova Sinner

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Wimbledon: primo quarto per Rublev, Safiullin supera un acciaccato Shapovalov e trova Sinner

Alexander Bublik resiste fino al quinto set, ma Rublev vince in volata. Il ginocchio di Shapovalov resiste un set, poi Safiullin domina

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Andrey Rublev - Wimbledon 2023 (foto Twitter @atptour)
 

[7] A. Rublev b. [23] A. Bublik 7-5 6-3 6-7(6) 6-7(5) 6-4 (Danilo Gori)

Ottima prova di solidità caratteriale di Andrey Rublev che supera Alexander Bublik a meno di un mese dalla finale di Halle, vinta dal kazako. Tre ore e venti minuti per una sfida di servizi ma non solo.

Il favorito numero sette del torneo ha saputo farsi trovare pronto nei momenti decisivi del match, subendo la potenza del servizio del rivale ma sapendo divincolarsi nei momenti giusti per riuscire a comandare colpendo il dritto dal lato sinistro del campo, colpo che, sia inside-in che inside-out, Bublik ha sofferto moltissimo.

Primo set deciso ad un passo dal tie-break quando Bublik, sul 5-6 30-30, dopo aver lasciato pochissimo sulla propria battuta, infila due doppi falli consecutivi e regala la frazione all’amico russo. Il problema con la seconda palla frena il numero 26 del ranking anche nel secondo parziale, che lo vede cedere il servizio sul 2-3. Andrey è praticamente perfetto: commette solo tre errori gratuiti e chiude 6-3 in trenta minuti.

Bublik reagisce nel terzo set, forzando il finale al tie-break e vincendolo 8-6 con 4 ace, un servizio vincente e un passante di dritto lungolinea in corsa che casca sulla riga di fondo e rinvia il verdetto alla quarta frazione. Nel quarto di nuovo il kazako non riesce a effettuare un break, deve annullare due matchpoint ma vince il tie-break chiudendo con un dritto inside-in sulla riga.

Si arriva al quinto e Rublev è bravo a scacciare i ricordi delle opportunità mancate. Il russo centra il break sul 3-3 costringendo Bublik all’errore con il dritto. Sul 5-4 serve per il match e sul 30-15 recupera un lungolinea di rovescio del rivale giocando un dritto slice in tuffo che lascia allibito Alxander e tutti i presenti. L’ace subito dopo è il sigillo al passaggio ai quarti, dove affronterà Djokovic o Hurkacz.

R. Safiullin b. [26] D. Shapovalov 3-6 6-3 6-1 6-3 (Cipriano Colonna)

L’ex n. 2 del mondo juniores – posizione raggiunta nove anni fa – Roman Safiullin nonché campione juniores dell’Australian Open 2015 e vincitore del Bonfiglio nel maggio del 2014, superando in finale Andrey Rublev, si prende finalmente il palcoscenico che gli spetta con i primi quarti di finali Slam della carriera: prima di Wimbledon 2023, al massimo aveva raggiunto il 2°T nel 2021 a Melbourne e Parigi. Ottiene questo incredibile risultato rimontando per 3-6 6-3 6-1 6-3 la tds n. 26 del draw londinese Denis Shapovalov.

Un tennista, il 25enne russo classe ’97 con un best ranking di n. 83 ATP ottenuto nel febbraio 2023, che si è fatto conoscere dal grande pubblico durante l’edizione 2022 dell’ATP Cup -dove da quasi semisconosciuto per il Tour maggiore, al fianco di Medvedev, trascinò la Russia sino alle semifinali della competizione – e che ora raccoglie i frutti seminati da Under quando batteva regolarmente quei connazionali che al contrario di lui avrebbero poi raggiunto traguardi prestigiosi nel mondo Pro. Roman ha infatti tutto per poter ulteriormente scalare la classifica, con l’affermazione odierna nella classifica live è già n. 43 con un guadagno di 49 posizioni, con il suo tennis moderno fatto di grande spinta e consistenza da fondo a cui unisce anche buona manualità ed un ottimo servizio. Tuttavia quest’oggi è stato notevolmente avvantaggiato dall’oramai consueto ginocchio sinistro ballerino del canadese, un infortunio che da tempo affligge il talentuoso mancino.

Primo set deciso dal break maturato nel sesto game, sul 3-2 per Shapovalov, con Denis che difende il vantaggio accumulato negli ultimi due turni di servizio e va avanti nel punteggio per 6-3 dopo 34 minuti di partita. Una prima frazione di fatto dominata dai servizi, considerando che l’unico gioco in cui si sono palesate palle break è stato proprio quello nel quale è maturato lo strappo. Il secondo set continua sulla falsariga di quello che ha aperto le danze, ne è praticamente una fotocopia dato che il frangente che indirizza il parziale si materializza ancora una volta sul 3-2, solamente che stavolta a breakkare è Safiullin. La conclusione, dunque, è la medesima del set precedente anche se il russo nel game in cui serve per pareggiare i conti si ritrova costretto a fronteggiare due palle break, tuttavia alla fine Roman al quarto set point rimette tutto in discussione. Dopo il primo set ben amministrato è come se il mancino nativo di Tel Aviv si fosse totalmente scollato mentalmente dalla partita: lascia andare completamente la partita, e complice una grande crescita in battuta – specialmente da destra – del n. 92 ATP, il semifinalista del 2021 dall’iniziale vantaggio finisce per perdere anche il terzo set: ancora più netto lo score rispetto al secondo, 6-1 in appena 29 minuti. Poco prima della fine del terzo parziale, va sottolineato come il n. 29 del mondo abbia richiesto il MTO e l’intervento del fisio per un problema al ginocchio sinistro.

In verità il 24enne canadese si era già presentato in campo con una fasciatura, poiché questo al ginocchio è un fastidio che lo sta tormentando da diversi mesi. Con il passare dei minuti, però, il dolore si è riacutizzato a tal punto da impedirgli nel quarto set addirittura di potersi muovere liberamente: si è dovuto praticamente trascinare in campo, l’antidolorifico preso non ha sortito gli effetti sperati. Così, l’ex n. 2 mondiale a livello juniores si prende i primi quarti di finale Slam della carriera aggiudicandosi il quarto set ancora per 6-3: indovinate un po’, break giunto nuovamente nel sesto game come nei primi due set e come nella prima frazione è stato l’unico in cui i servizi hanno offerto break point.

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