ATP Amburgo: Musetti fuori ai quarti, fermato ancora dalla bestia nera Djere

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ATP Amburgo: Musetti fuori ai quarti, fermato ancora dalla bestia nera Djere

AMBURGO – Si ferma ancora una volta contro Laslo Djere la difesa al titolo di Lorenzo Musetti, uscito sconfitto dallo scontro con il serbo per la sesta volta su otto, la quinta su cinque sul rosso

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Lorenzo Musetti - ATP Amburgo 2023 (foto: Hamburg European Open/ Witters)
 

Da Amburgo, il nostro inviato

L. Djere b. [3] L. Musetti 7-5 6-3

Non è mai stato un match-up semplice per Lorenzo Musetti quello contro Laslo Djere, visto che prima dello scontro odierno i precedenti recitavano 5-2 in favore del serbo, che aveva anche vinto tutte le quattro sfide su terra. Nell’ultimo confronto tra i due, tuttavia, Lorenzo aveva avuto la meglio, trionfando sul cemento di Napoli sulla strada verso il suo secondo titolo in carriera.

A proposito di titolo, l’italiano non riesce così a difendere il successo dello scorso anno in terra tedesca, evitando quantomeno una discesa in classifica (resterà sicuramente in top20) dato che i 500 punti dell’Hamburg European Open erano già usciti ad inizio settimana. La chance, però, era certamente ghiotta: non capita spesso di avere la possibilità di affrontare Zhang o Altmaier in una semifinale di un ATP500, compito che toccherà invece sabato a Djere.

Primo set: pochi centimetri fanno la differenza, Djere parte avanti

È Laslo Djere a servire per primo nel primo quarto di finale maschile dell’ATP500 di Amburgo e lo fa con grande incisività, tenendo a zero la battuta. Con qualche leggera difficoltà in più anche Lorenzo Musetti non trema nel suo turno di servizio inaugurale, riuscendo poi a spingersi fino ai vantaggi poco dopo in risposta. L’azzurro è molto centrato e solido da fondo: è importante partire bene, perché contro il serbo la versione un po’ spenta dei giorni scorsi rischia di non bastare. Il n°3 del seeding ottiene tanto dalla prima in avvio, mettendola quasi sempre in campo e conquistando molti punti. Anche in risposta l’italiano ha le idee chiare, trovando subito grande profondità e variando al momento giusto ritmo e altezza.

Accade così che nel quinto game, alla prima palla break fronteggiata, Djere va in difficoltà su una risposta alta e profonda del suo avversario, affossando il dritto in rete e consegnandogli il break, poi confermato da Musetti sul 4-2. Lorenzo sceglie spesso di alzare la traiettoria con il suo rovescio sul lato sinistro del campo del serbo, ottenendo però risultati alterni. Spesso il punto arriva, ma sulla prima palla break a sua disposizione il n°57 ATP sale bene sulla palla, sfornando un gran vincente con il dritto a sventaglio e ricucendo lo strappo: 4-4. Il match cresce di intensità e anche Djere aumenta i giri del motore, tenendo due volte la battuta e garantendosi il tie-break. Purtroppo però non ci si arriva, perché il serbo riesce a procurarsi due set point: Musetti annulla bene il primo, ma sul secondo la sua volée dopo il servizio finisce in corridoio per un capello. Condannato da pochi centimetri, gli stessi che anche nel punto prima del set point gli avevano negato la gioia del quindici, il n°18 del mondo parte in svantaggio: 7-5.

Secondo set: Musetti nervoso e poco pericoloso, Djere chiude in due

Tra la fine del primo e l’inizio del secondo parziale va in scena il momento più complicato della partita del carrarino, costretto ad inseguire ancora servendo per secondo. Il serbo tiene a zero entrambi i suoi primi due turni di battuta e va vicinissimo a trovare il break, procurandosi tre opportunità per allungare spalmate su due giochi. Nel momento del bisogno, però, Musetti si aggrappa al servizio, trovando punti diretti fondamentali e riuscendo a rimanere a galla: 2-2. Il grande problema dell’italiano, tuttavia, è che non riesce mai a rendersi pericoloso in risposta, conquistando in totale solo quattro punti su cinque turni di risposta, tre dei quali chiusi a 0 dal serbo.

Le occasioni non arrivano, l’atteggiamento si fa sempre più negativo e pessimista e, di questo passo, l’allungo di Djere è inevitabile. Il serbo piazza la zampata decisiva nell’ottavo gioco, portandosi sul 5-3 e chiudendo poco più tardi dopo un’ora e mezza. Finisce 7-5 6-3 in favore del n°57 ATP, che si conferma bestia nera dell’italiano e lo batte per la sesta volta su otto incontri, la quinta su cinque su terra battuta. Ancora una volta, durante questa settimana, Lorenzo mostra un body language negativo, passivo e in cui in campo sembra fare tutto tranne che divertirsi. Ed è un gran peccato, perché sappiamo bene quali magie è in grado di regalare con la testa libera, che però purtroppo non sembra esserlo mai stata in questi giorni. Archiviata la breve parentesi sulla terra europea, l’azzurro tornerà in campo sul cemento nordamericano. Continua invece la corsa di Djere ad Amburgo: in semifinale attende Zhang o Altmaier.

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