ATP Toronto: il redivivo Raonic batte Tiafoe in una battaglia non senza polemiche

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ATP Toronto: il redivivo Raonic batte Tiafoe in una battaglia non senza polemiche

Il canadese vince un match difficile durato quasi tre ore dopo aver perso 14-12 al tie-break il primo set con un punto rocambolesco e ampiamente discusso

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Milos Raonic - ATP Toronto 2023 (Twitter @atptour)
Milos Raonic - ATP Toronto 2023 (Twitter @atptour)
 

[WC] M. Raonic b. [9] F. Tiafoe 6-7(12) 7-6(4) 6-3

Sarà l’atmosfera di casa, o la superficie su cui sa giocare un tennis micidiale, o più semplicemente la sua forza mentale. Sono serviti tutti questi ingredienti a Milos Raonic per vincere il match di cartello del primo turno del Masters 1000 di Toronto contro un avversario in gran spolvero come Tiafoe – che ha recentemente centrato la top 10 – dopo aver perso il tie-break 14-12 nel primo set. Un successo che è sintomo di solidità sia psicologica che fisica, visti i tanti infortuni che hanno caratterizzato gli ultimi anni di carriera del canadese. Di questo match si è parlato molto, soprattutto per un punto controverso e discusso. Ma cos’è successo? In un tie-break in cui i giocatori al servizio sono stati eccellenti, non perdendo neanche un mini-break in ben ventiquattro punti, Raonic sul 12-12 ha perso un servizio fatale consentendo così a Tiafoe di andare a servire per il set. L’americano si giocava il quinto set point – il canadese ne aveva avuti tre – e nello scambio fatidico un braccio di ferro tra i due stava per concludersi con un dritto vincente del canadese che, fortunato, aveva colpito il nastro della rete e la pallina era caduta appena al di là di essa.

Con uno scatto felino l’americano è corso verso la palla e, prima che rimbalzasse per la seconda volta, è riuscito a mettere a segno un recupero vincente da applausi. E dove sta il problema? La questione si sviluppa intorno a quello che è successo dopo il punto, ossia Tiafoe che non riesce in tempo a fermare la sua corsa e va abbondantemente a toccare la rete con la mano e con la parte inferiore del corpo. Verrebbe a tutti da dire che il punto andrebbe a Raonic, e così lo stesso canadese si è espresso all’arbitro dicendogli che la rete non può essere toccata nel bel mezzo di un punto. L’arbitro, però, conscio delle regole più impolverate del tennis, gli ha spiegato con l’aiuto del supervisor entrato in campo che è possibile toccare la rete durante il punto se ci si trova al di fuori del rettangolo da gioco del singolare. Lo statunitense si era comportato proprio in questo modo dopo aver colpito la palla e così, tra i fischi del pubblico, Tiafoe si è portato a casa il primo set dopo 1 ora e 3 minuti. Per giunta il 25enne di Hyattsville era stato avanti di un break per tutto il parziale, salvo poi venire contre-breakkato a 0 quando doveva andare a servire per il set sul 5-4. Ma Raonic non si scompone, va a sedersi e comincia il secondo set dopo aver resettato il cervello.

Si va al tie-break anche nel secondo parziale, questa volta però senza che i due giocatori abbiano concesso palle break per dodici giochi consecutivi. Il 32enne soffre anche in quest’occasione e si ritrova sotto 1-3 con un mini-break di svantaggio. Non ha alcuna intenzione, però, di deludere i tifosi e con un parziale di sei punti a uno rinvia il verdetto della partita al terzo set dopo 2 ore di gioco. Nel game di apertura della terza frazione il beniamino di casa riesce ad annullare tre pericolose palle break e mette da subito la testa avanti nel punteggio. Nel gioco seguente Tiafoe si fa strappare il servizio a 0 e nel game successivo non sfrutta due chance consecutive dell’immediato contro-break. 3-0 Raonic e qui si fa dura per il n.10 al mondo. Avanti 5-3 l’ex finalista di Wimbledon concede un’ulteriore opportunità all’americano per rientrare nel match, ma quest’ultimo non la concretizza ed è costretto a inchinarsi al giocatore di casa e al pubblico del Sobeys Stadium dopo 2 ore e 42 minuti di pesanti martellate canadesi.

Non si può dire altro quando si assiste a 37 ace in tre set da parte del canadese (otto quelli di Tiafoe), che sì compie 8 doppi falli (l’americano neanche uno) ma comanda con la sua arma letale ottenendo il punto nell’87% di volte che mette la prima in campo (lo statunitense 81%). Togliendo il primo game di rodaggio in cui è stato breakkato, Raonic ha poi annullato le restanti 6 palle break concesse, mentre Tiafoe è sempre caduto appena ha offerto una chance di break. Ben 20 sono gli errori del n. 545 ATP, 14 in più del suo avversario, che però ha messo a segno solo 27 vincenti contro i devastanti 57 di Raonic. Si può dire senza alcun dubbio che il canadese sembra guarito dai suoi infortuni, ed estromette così la nona testa di serie in tabellone dopo che curiosamente cinque anni fa, nell’unico loro precedente, l’aveva battuto in tre set al secondo turno proprio a Toronto, per giunta vincendo il primo parziale al tie-break. Ma Milos non ha voluto fare la stessa fine, e così avanza al secondo turno dove incrocerà la racchetta con il qualificato giapponese Taro Daniel con cui non ha mai perso nelle due occasioni in cui si sono sfidati.

[12] T. Paul b. [Q] D. Schwartzman 6-3 3-6 6-4

Fatica più del previsto l’americano al primo confronto diretto con l’ex top ten argentino. Nel primo parziale un break è stato fatale per il n. 14 ATP, mentre nel secondo lo statunitense si è fatto strappare il servizio nell’ottavo gioco, concedendo così l’opportunità, poi sfruttata al meglio da Schwartzman, di rimettere i giochi in equilibrio. Si stava mettendo male la situazione per la tds n.12, che si è trovato sotto di un break nella terza frazione, salvo poi recuperare nell’immediato. I due proseguono al servizio sino al 5-4 Paul e nel decimo game, quello chiave, lo statunitense mette a segno quattro punti consecutivi sul servizio dell’argentino e conquista il pass per il secondo turno – dopo 2 ore e un quarto di match -, dove se la vedrà con un altro argentino, il n.1 del suo paese Francisco Cerundolo che ha sconfitto una volta sola l’anno scorso, ma con cui ha rimediato due insuccessi negli ultimi mesi.

Nonostante le poche prime di servizio in campo, il 48% contro il 65% del sudamericano, lo statunitense ha trasformato parecchi punti con la prima (81%, Schwartzman 67%) e ha messo a segno 31 vincenti accompagnati da 21 errori, mentre l’argentino ha terminato a quota 17 vincenti e 14 gratuiti.

M. Kecmanovic b. [Q] C. Garin 7-6(2) 4-6 6-4

In chiusura di programma un’altra partita di quasi 3 ore si è giocata a Toronto, quella che ha visto da una parte della rete il cileno Cristian Garin e dall’altra il serbo Miomir Kecmanovic che si sono scontrati per la seconda volta in stagione, dopo che al secondo turno del Master 1000 di Madrid il sudamericano si era imposto al termine di un’altra maratona di quasi tre ore. Questa volta, però, a spuntarla è stato il n. 44 del mondo che, dopo aver avuto l’occasione di chiudere il set 7-5 per aver strappato la battuta a Garin nell’undicesimo gioco, si è distratto un attimo ma ha fatto a tempo a ricomporsi e ha conquistato il primo parziale 7 punti a 2 al tie-break. Il serbo si è anche trovato avanti di un break all’inizio della seconda frazione, ma la reazione del cileno non si è fatta attendere e ha strappato il servizio due volte all’avversario, portandosi così a casa il secondo set per 6 giochi a 4. La partita sembrava passata nelle mani di Garin, avanti 2-0 nel parziale decisivo, ma il contro-break a 0 nel sesto gioco ha rimesso in pista il serbo, che ha tenuto duro nei game di battuta successivi annullando quattro palle break. Al momento giusto il guizzo vincente ha permesso a Kecmanovic di conquistare l’ennesimo break a 0 e, di conseguenza, la partita. Al secondo turno il n.44 ATP sfiderà il polacco Hubert Hurkacz, 15esima tds che ha sconfitto in entrambi i precedenti, che però hanno poco conto perché risalgono a tre e quattro anni fa e riguardano un match di esibizione e uno alle qualificazioni di Roma. La differenza l’hanno fatta le palle break annullate dal serbo al termine del terzo set terminato con il break proprio a suo favore. Inoltre, simili sono stati anche i dati che riguardano i gratuiti e i vincenti, che ammontano rispettivamente a 18 per entrambi i primi, mentre nel computo dei vincenti il cileno si trova avanti 36 a 28.

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