Alex Michelsen non perde tempo: rinuncia al college e passa subito al professionismo

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Alex Michelsen non perde tempo: rinuncia al college e passa subito al professionismo

Il diciottenne americano decide di rifiutare una borsa di studio, preferendo iniziare la sua avventura nel circuito internazionale

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Alex Michelsen - ATP Newport 2023 (foto Twitter @TennisHallofFame)
 

Non sembra passato molto tempo da quando scrivevamo della decisione di Ben Shelton di passare dal tennis collegiale a quello professionistico. Ma si sa il tempo vola, e quasi un anno dopo raccontiamo di un altro talentuoso ragazzo americano che sceglie di mettersi in gioco “a tempo pieno” nel circuito internazionale. Il diciottenne Alex Michelsen ha, infatti, annunciato via social di voler rifiutare la borsa di studio offertagli dalla University of Georgia – per inciso la stessa frequentata da John Isner – e di avventurarsi da subito nel mondo del professionismo.

“Non è stata una decisione facile da prendere, soprattutto per l’incredibile opportunità che mi aspettava alla UGA” si legge nel comunicato rilasciato da Michelsen. “Ci sono un sacco di persone e organizzazioni da menzionare che mi hanno aiutato a raggiugnere questa posizione. Vorrei ringraziare i coach Manny Diaz e Jamie Hunt della University of Georgia per aver visto del potenziale in me e avermi incoraggiato durante tutto il percorso. Gratitudine va anche a tutti gli allenatori che mi hanno seguito in passato”.

Per chi si fosse perso questo nome e si stesse chiedendo perché fa notizia questa decisione, ecco un veloce recap degli ultimi risultati del californiano: finale all’ATP 250 di Newport – al secondo torneo di questo livello giocato, dove è riuscito a battere giocatori del calibro di Isner e McDonald, prima di perdere da Mannarino -, titolo nel Challenger di Chicago, debutto in top 150 (n. 134) e corsa aperta per un posto alle NextGen ATP Finals di Jeddah (n.7 nella race). Non male, vero? Forse in un altro contesto qualcuno starebbe già urlando alla scoperta di un nuovo fenomeno, ma questo è un terreno su cui è meglio non incamminarsi e, anzi, diciamo qualcosa in più sulla scelta di Michelsen (qui un profilo più dettagliato del tennista).

Il ragazzo, infatti, visiti tutti i risultati positivi sopra elencati e le altre ottime esperienze in tornei ITF e Challenger in giro per il mondo, si è costruito nell’ultimo anno la possibilità di giocare stabilmente nel circuito professionistico. Tanti suoi coetanei, anche brillanti a livello tennistico, hanno deciso in passato di aspettare prima di fare il salto definitivo e confrontarsi prima con il panorama universitario. Michelsen, invece, va contro corrente in questo caso e rinuncia alla borsa di studio offertagli dall’Università della Georgia, lanciandosi a pieno nel professionismo. Fenomeno o no – gli auguriamo di diveltarlo –, coraggio e talento non mancano di certo al diciottenne californiano.

Sara Zabeo

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