[1] I. Swiatek vs [14] K. Muchova 6-1 4-6 6-4

L’ottavo di finale per Iga Swiatek, punto del torneo in cui si fermò lo scorso anno (contro Haddad Maia), si apre in maniera da n.1 al mondo. 6-1 per regolare le iniziative di Muchova, che tanti problemi le aveva dato nella finale del Roland Garros. Nonostante quanto dica il punteggio, però, il parziale è decisamente faticoso. 45 minuti di durata, con la ceca che ha avuto ben 4 palle break, oltre ad avere varie chance di conservare il servizio anche nel gioco del doppio break. Non ha avuto il giusto cinismo per chiudere, subendo la potenza della polacca da fondo, che spesso ha trovato risposte molto profonde a togliere il tempo alla tds n.14, non sempre capace di mettere in campo le solite variazioni e accelerazioni. Tentato alle volte il serve and volley dalla ceca, a lungo andare potrebbe essere un’arma importante, unita alla necessità di ridurre gli errori.

Il secondo set si apre con un clamoroso sconvolgimento delle carte in tavola. Muchova alza il proprio livello, osando in risposta e giocando punti di fioretto e finezza, dove è certamente avanti. Ed ecco: un piccolo passaggio a vuoto di Swiatek le regala il break nel quarto game. Col progredire del set aumentano anche le difficoltà della polacca, a tratti in vera e propria balia della ceca, tanto straripante da fondo quanto accurata tatticamente per impedire all’avversaria di prendere iniziativa. Iga però, tenendosi sempre in scia, scarica tutta la pressione su Muchova che, pagando i troppi rischi e la minor prontezza in alcuni dettagli, restituisce il break nel settimo gioco. La ceca arriva addirittura ad un solo game dal forzare il set decisivo; ma il break, così come è stata capace di riprenderselo, se lo fa ristrappare. Paga, tanto, il peso del momento: errori, e un doppio fallo a chiudere, tengono aggrappata al parziale una delle peggiori Swiatek degli ultimi tempi. A dimostrazione di ciò, con l’ennesimo passaggio a vuoto di un secondo set da cancellare, la polacca perde il servizio per la terza volta, addirittura a 0, senza neanche far sforzare più di tanto la sua avversaria, che entra nel terzo parziale con nuova fiducia e energia da vendere.

Prima di iniziare il set decisivo, però, bisogna fare i conti con Giove Pluvio, che interrompe la partita appena dopo che le due protagoniste sono rientrate dalla sosta fisiologica, e ne impedisce la continuazione per oltre tre ore e un quarto. Verso le 17.50 le due possono riprendere, ma dopo solo 11 punti, che includono un break in favore di Swiatek, bisogna sospendere di nuovo, questa volta per altre due ore e mezzo.

Sono quasi le 20.30 quando il match può finalmente iniziare il suo ultimo segmento. Swiatek allunga subito sul 2-0, sul 2-1 deve fronteggiare due palle del controbreak che però annulla con due ace consecutivi, ma poi nel gioco seguente è lei stessa a vedersi annullata due chance del 4-1 pesante da un ace e un vincente di Muchova. La ceca punge in risposta, soprattutto sul lungolinea, ma Swiatek è molto attenta, soprattutto con la battuta, ad alternare le traiettorie.

Si procede fino alla fine seguendo i servizi, e dopo 2 ore e 46 minuti di gioco (spalmate su quasi nove ore) Iga Swiatek conquista i quarti di finale, mettendo anche al sicuro la sua prima posizione mondiale per un’altra settimana.