Race WTA Doppio: Pegula/ Gauff in vetta alla classifica

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Race WTA Doppio: Pegula/ Gauff in vetta alla classifica

Dietro le statunitensi, la coppia Mertens/Hunter. Dentro le migliori 8 anche le campionesse di Wimbledon Strycova/Hsieh. Moratelli/Rosatello fuori dalla top30

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Coco Gauff e Jessica Pegula (Twitter @QatarTennis)
 

Parla giapponese l’edizione 2023 dell’Omniun Bank Nationale presenté par Rogers. Ad aggiudicarsi il torneo di doppio sono state Shuko Aoyama e Ena Shibahara che hanno superato indenne il doppio impegno nella stessa giornata, festeggiando il secondo titolo stagionale dopo s’Hertogenbosch. Decimo titolo conquistato come coppia, il secondo WTA 1000.

Approfittiamo della conclusione del primo WTA1000 dell’estate nordamericana per fare il punto sulla Race verso le WTA Finals.

Le migliori otto

A guidare la classifica di doppio delle coppie in lotta per le finali di fine stagione vi sono le statunitensi Jessica Pegula e Cori Gauff. Top 10 in singolare le due statunitensi non si risparmiano e danno spettacolo anche in doppio. In questa stagione hanno sinora conquistato 5255 punti. Grande solidità in termini di risultati: successi al WTA1000 di Miami e al WTA500 di Doha, finali al WTA1000 di Madrid e Roma e che semifinali slam in Australia e  Roland Garros. 

 

All’inseguimento a quasi 1500 punti di distanza vi è la coppia composta dalla belga Elise Mertens e l’australiana Storm Hunter. Coppia nata in questa stagione, dopo che Mertens lo scorso anno si aggiudicò le finali di Fort Worth in coppia con la russa Kudermetova. Mertens/Hunter hanno esordito con un quarto di finale raggiunto all’Australian Open. Il primo titolo conquistato come coppia è arrivato al Foro Italico. Se a Parigi le due si sono fermate al terzo turno, a Wimbledon si sono arrese solo in finale contro Hsieh/Strycova.

Terzo posto nella race per le finaliste di Montreal, Demi Schuurs e Desirae Krawczyk. La coppia ha conquistato due WTA500 a Eastbourne e Stoccarda, a cui si aggiungono le semifinali a Roma, Dubai e Berlino. Krawczyk, quattro volte campionessa Slam nel doppio misto, in stagione ha vinto anche un terzo WTA500 in coppia con Danielle Collins.

Detto di Aoyama/Shibahara alla posizione numero 4, subito dietro vi sono le ceche Krejcikova/Siniakova. La coppia ceca ha giocato pochissimo in stagione ma nei dodici match disputati sono arrivate 11 vittorie e 1 sconfitta. Successo all’Australian Open in due set su Aoyama/Shibahara e a Indian Wells. Complici i problemi fisici di Krejcikova è arrivata l’eliminazione precoce a Parigi. Adesso le due ritorneranno in campo in Ohio per il WTA1000 di Cincinnati.

Sesto posto per le finaliste del Roland Garros Leylah Fernandez e Taylor Townsend. La coppia canadese-statunitense oltre alla finale a Parigi, vanta una finale a Miami è una semifinale a Madrid. Segue il duo composto dalla statunitense Nicole Melichar-Martinez e dall’australiana Ellen Perez. Le due esperte doppiste hanno giocato molto insieme e come migliore risultato a livello slam hanno ottenuto la semifinale al Roland Garros. La coppia ha anche disputato due finali al WTA500 di Eastbourne e al WTA250 di Austin, uscendo sconfitte in entrambi i casi.

Chiudono la top8 Barbora Strycova e Su-Wei Hsieh a cui sono bastati 4 tornei in stagione per  celebrare un titolo, e che titolo essendosi laureate campionesse a Wimbledon. Strycova chiuderà col tennis in stagione e ha ricevuto l’affetto del suo pubblico durante l’ultimo match giocato nel suo paese al WTA250 di Praga.  

Le inseguitrici

Detto delle migliori 8 coppie diamo un’occhiata alle inseguitrici. In nona piazza troviamo la lettone Jelena Ostapenko e l’ucraina Lyudmyla Kichenok, semifinaliste alle scorse WTA Finals di Fort Worth. Mentre alla posizione dieci troviamo ancora Su-Wei Hsieh in coppia con la cinese Xinyu Wang, con la quale ha vinto il Roland Garros 2023. Da sottolineare come la tennista di Taipei, dopo 18 mesi di assenza dal circuito, ha conquistato 2 titoli slam in pochi mesi con due compagnie diverse, balzando con soli 6 torneo disputato nella top10 del ranking di doppio.

Fuori dalle 10 la coppia composta da Kato e Sutjiadi, balzate agli onori della cronaca per la squalifica al Roland Garros per una pallina che ha colpita una giovane raccattapalle.  

Le italiane

Per quanto riguarda i colori italiani non vi è nessuna coppia azzurra in lotta per le finali. Alla posizione 39 con 410 punti sono presenti Angelica Moratelli e Camilla Rosatello. La coppia italiana ha conquistato la finale al WTA 250 di Palermo e la semifinale la settimana successiva al WTA250 di Amburgo. Ricordiamo che la classifica di doppio relativa alla race non considera i risultati conquistati neI WTA125 e nei tornei ITF, punti utili invece nel ranking di doppio.

La classifica che delineerà nelle otto coppie qualificate alle WTA Finals sarà infatti composta dai migliori 11 risultati raggiunti da una coppia a livello Slam, WTA1000, WTA500 e WTA250. 

Moratelli e Rosatello hanno conquistato anche due W60 in coppia a Roma e Cordenons, risultati che hanno permesso loro di avvicinarsi alla top100 di doppio. 

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ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card

Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

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Fabio Fognini - US Open 2023 (foto USTA/Brad Penner)

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.

Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.

Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.

 

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ATP

ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere

La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

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Alexander Shevchenko - Foto Daniele Combi

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.

Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.

Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.

 

Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.

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ITIA: sospeso Madaras, il tennista dei record nel circuito ITF

L’Agenzia anticorruzione del tennis ha confermato la sospensione provvisoria del giocatore svedese numero 220 ATP, che avrebbe dovuto essere un avversario degli azzurri in Coppa Davis a Bologna

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Dragos Madaras (SWE) - Sofia 2022 (foto Ivan Mrankov)

Non esattamente l’età dell’oro per quanto riguarda il tennis svedese. Negli ultimi mesi lo sport della racchetta ha visto da quelle parti un brusco cambiamento, avviato in primis dal numero uno Mikael Ymer. Come si sa, dopo la sospensione del tennista svedese che aveva mancato, secondo l’ITIA, i tre controlli antidoping con conseguente interruzione istantanea dalle competizioni, l’ex 50 al mondo ha deciso di ritirarsi dal tennis lasciando tutti di sasso. Poi, nella parentesi Coppa Davis la nazionale traghettata dal fratello di Mikael, Elias, non ha certamente brillato in quel di Bologna, dove è arrivata con la squadra meno attrezzata di tutti ed è sprofondata malamente in fondo alla classifica, arrivando quindi quarta nel girone.

Ora, invece, un altro tennista svedese deve fare i conti con l’ITIA (International Tennis Integrity Agency), e si tratta dell’attuale numero 220 al mondo (ex 191) Dragos Nicolae Madaras. Il mancino rumeno, naturalizzato svedese, è stato protagonista di un’annata da record che l’ha visto come leader indiscusso del circuito ITF. Infatti, Madaras è diventato il primo tennista della storia a trionfare in ben dieci tornei Futures nello stesso anno e ci è riuscito con l’ultimo titolo nel mese di luglio, quindi poco dopo metà stagione. Dichiarato come un obiettivo di quest’anno, il giocatore svedese aveva aperto il 2023 vincendo quattro titoli consecutivi con ben ventuno successi filati, che l’hanno condotto partita dopo partita a un’impressionante cifra di, appunto, dieci allori, sessantasette vittorie e solo cinque sconfitte. Inoltre, quest’anno ha partecipato per la prima volta a uno Slam, Wimbledon, dove è riuscito a superare un turno nel tabellone cadetto. Come ciliegina sulla torta, Madaras era perdipiù stato convocato per la Coppa Davis a Bologna ma, infine, non vi ha preso parte. E chissà perché…

Una stagione più che positiva, dunque, per il ventiseienne svedese, salvo il fatto che dal 17 agosto gli è stato vietato di partecipare ai tornei professionistici per “non aver ottemperato a una richiesta”, recita il TACP – Tennis Anti Corruption Program – in riferimento al suo caso. Una sospensione provvisoria, però, che attende accertamenti dall’ITIA. Il giocatore ha già provveduto a presentare ricorso contro il provvedimento, ma il 22 settembre è stata respinta, ed è questo il motivo per cui nel frattempo non ha potuto – e per ora non potrà – presenziare in Coppa Davis e nemmeno in qualunque altro torneo approvato dagli organi di governo dello sport. Rimaniamo quindi attesa di un’eventuale sentenza per ulteriori novità sul caso Madaras.

 

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